CXXXVIII
Pov Dazai:
La prima volta che ho sentito le mani di qualcuno addosso mi sono sentito tanto sporco da vomitare per giorni interi,mi sono ripetuto fino allo sfinimento che sarebbe andata meglio,le altre volte però non è stato così,ha continuato a far male e schifo.
Ho continuato a vivere così per mesi,forse addirittura anni,il mio corpo non mi interessava,io volevo solo andare via, sentirmi leggero e smettere di provare tutto quello.
Mori diceva che era -necessario- che un giorno addirittura lo avrei ringraziato,infondo lui,in cambio mi stava dando molto,una lezione per la vita.
Che senso aveva la vita? Per cosa ero venuto al mondo?
La prima volta che ho avvertito le tue mani su di me,mi sono sentito leggero,libero.
Le tue erano carezze timide Chibi,eri inesperto e forse un po' timoroso,mi hai chiesto di stringerti la mano quasi con la vergogna che usciva dal tuo corpo,l'ho fatto,ti ho accontentato quella volta,tu mi stavi donando la tua prima volta,io ero sporco,ma credimi Chuuya,avrei voluto essere inesperto quanto te e scoprire nuove cose insieme.
Avevi paura eppure hai donato attenzioni a me,perché in qualche modo avevi capito che ne avevo bisogno.
Ho fatto di tutto per legarti a me,spesso comportandomi da bastardo,ti ho umiliato tante volte, ma avevo bisogno di sapere che saresti stato mio. Mio e basta. Perché infondo tu eri l'unica cosa che avevo e che volevo.
Ho smesso di tentare il suicidio e di riempirmi di medicine grazie a te,mi bastava venire da te.
Poi sono andato via e per quattro anni é stato l'inferno,nessuno mi ha più stretto la mano.
Poi sei tornato. Grazie a dio sei tornato da me e non hai più lasciato la mia mano.
Lo sai Chuuya? Se esistesse un'altra vita,se avessimo questa possibilità io vorrei rincontrarti,anzi! Sono sicuro che verrei a cercarti,spero con addosso meno peso,vorrei invitarti al cinema e poi tenerti stretto a me per sempre senza farti soffrire mai come ho fatto in questa vita.
Vorrei che i tuoi occhi,i tuoi meravigliosi occhi fossero limpidi e non pieni di dolore,lo so che ciò che ti ho fatto te lo porti dietro,mi dispiace così tanto.
Eri disperato per Saku,hai davvero avuto paura,ti prego non parlare mai più in quel modo,non dirmi mai più che vuoi farla finita non farmi questo.
Ti accarezzo i capelli dolcemente mentre dormi,mugugni.
Sorrido,sei stanco,sono stati giorni pesanti,dormi piccolo mio.
"Osamu"soffi aprendo gli occhi "è successo qualcosa?!"
Scuoto il capo sorridendo "no,tranquillo".
Annuisci e chiudi gli occhi strusciano il viso contro il palmo della mia mano "vieni a letto".
Annuisco piano.
Sorridi e mi fai posto,entro sotto le coperte e poggio il capo al tuo petto,mi stringi sorridendo e mi baci il capo dolcemente.
Sospiro pesantemente chiudendo gli occhi,mi scoppia la testa.
Mi accarezzi i capelli "siamo sopravvissuti anche a questo"soffi.
Sorrido e sospiro pesantemente.
Ridi "dura eh?".
"Sempre o non saremo noi.
"Esatto!"continui ad accarezzarmi "riposati,sei davvero come quei cani randagi che non trovano mai pace".
Sorrido lievemente "ogni tanto si"mi godo i tuoi tocchi,mi piace quando mi accarezzi così,quasi automaticamente,mi sento così in pace,così a casa "Chibi"soffio "non dire mai più quello cose".
Sorridi e mi baci il capo.
Mi stringo di più a te,non voglio fare l'amore,questo è addirittura più intimo,ti afferro una mano e la bacio,il tuo odore... il mio bellissimo omega.
Bello,bello e forte.
Ti sollevi e ti metti a cavalcioni su di me,poi ti stendi sul mio petto,ti stringo,questa è la mia posizione preferita.
Ti bacio il capo dolcemente.
Sollevi leggermente il viso e cerchi le mie labbra.
Ti afferro il viso e ti bacio girandomi un po' e adagiandoti sul materasso,senza staccare le labbra dalle tue ti infilo una mano sotto la maglia del pigiama,passando il palmo su un tuo capezzolo più volte sentendo che si inturgidisce lo stringo delicatamente.
Gemi contro le mie labbra.
Poso la fronte contro la tua chiudendo gli occhi ed ansimo piano.
Cerchi nuovamente le mie labbra.
...
Andiamo a prendere Saku in ospedale e rientriamo in casa.
"Bentornato!"gli sorridi felice e gli accarezzi il viso dolcemente.
"Mamma" soffia e posa una stampella per poterti abbracciare.
Lo stringi a te ed alzi gli occhi al cielo lucidi.
Sorrido e do una pacca a Saku "te la sei trovata giusta la scusa per non fare nulla quest'estate eh?"scherzo.
"Papà!"borbotti.
Sapessi la paura che ho avuto. Che abbiamo avuto.
"Ahi ahi ahi! Dovrai rimediare in qualche modo! Vagabondo!"
"Pure!"
Rido.
Ridacchi anche tu.
Ti passo vicino "ti amo"soffio.
Arrossisci sgranando gli occhi.
Hai il mio odore addosso,i miei morsi.
Lo sai Chibi? Conosco a memoria ogni tuo neo,ogni tua cicatrice.
Mi guardi.
Pov Ranpo:
Mi siedo vicino a te intendo a leggere e sorrido "un'altro dei tuoi romanzi?".
Annuisci e mi baci il capo.
Oh Edgar.
Chiudo gli occhi contro il tuo braccio "oggi ho lavorato tantissimo!".
Sorridi "riposati adesso,Tobio è in camera sua,penso stia dormendo".
Annuisco e ti guardo.
"Ti ho preso le caramelle tornando a casa oggi,sono artigianali".
Mi illumino "visto perché ti amo tanto?!".
Sorridi arrossendo un po' "a me basta tu sia felice".
Sorrido "oh ma io lo sono moltissimo con te,da quando è nato Tobio ancora di più".
Quando ai tempi decidi di accettare di stare con te ero poco convinto,le relazioni non erano state mai il mio forte,la verità è che avevo una gran paura... oltre al mio lavoro,non ero bravo in molto altro e poi ero terrorizzato dall'idea di avere un alpha accanto.
Non pensavo che sarei stato così felice al tuo fianco,sei sempre stato gentile e amorevole con me,sei stato la mia spalla e la mia forza.
I primi anni insieme,abbiamo cercato insistentemente un bambino nostro,lo volevo così tanto e so che lo volevi anche tu.
Sono stati anni duri,in cui lo sconforto non mi ha quasi mai abbandonato,non mi riconoscevo quasi più,però tu c'eri e mi stringevi la mano,e dopo qualche anno è arrivato il nostro Tobio.
Com'ero felice... come lo eri tu!
Sorrido,forse non te lo so dire,ma grazie Poe,mi hai donato una storia meravigliosa anche fuori dai tuoi libri.
Tobio passa "oh sei tornato".
Sorrido "e guarda cosa mi ha comprato papà! Sono caramelle artigianali,ne vuoi una? Che non si dica che non ti amo!".
Lui ridacchia "no,grazie".
Faccio spallucce "Saku è stato dimesso,sta bene".
Annuisce "si,ci siamo sentiti,domani ci vedremo".
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