Harry venne fatto entrare, insieme ad altri uomini, in una camera vasta e spoglia, debolmente riscaldata.

Dopo alcuni istanti, la porta si aprì ed entrò un membro delle SS, un ufficiale, non molto alto, ma con penetranti occhi azzurri.

" Non fatemi ripetere gli ordini due volte " disse meccanicamente " mettetevi in fila per cinque, ad intervalli di due metri fra uomo e uomo.
Spogliatevi e fate un fagotto dei vostri vestiti, separando quelli di lana dagli altri, toglietevi le scarpe e mettetele contro la parete "

Tutte le persone all'interno della stanza fecero quanto era stato loro ordinato e si ritrovarono nudi e tremanti sotto gli occhi della guardia.

Ad un certo punto entrarono quattro uomini con rasoi e pennelli....non erano SS, ma individui vestiti con pantaloni e giacche a righe.

Harry non si rese conto di nulla, finché non si ritrovò rasato e pelato  e vide i suoi bei ricci a terra, sul pavimento.

Insieme ai suoi compagni fu condotto in un'altra stanza e il suo corpo fu quasi ustionato dall'acqua bollente della doccia.

Subito dopo furono cacciati, con urla e spintoni, in una camera vicina, completamente gelida.

Ad ognuno di loro furono gettati addosso degli stracci ed Harry si trovò ad indossare giacca e pantaloni a righe.

Sulla giacca era cucito un numero, sotto un triangolo rosa.

Dopo aver infilato ai piedi delle scarpe con suola di legno, venne spinto, insieme agli altri prigionieri, in un'altra baracca.

Alcune SS  lo misero in fila e, quando giunse il suo turno, venne malamente strattonato e costretto ad esibire il braccio.

Un uomo grasso e sudato gli premette qualcosa di bollente sulla pelle e, prima ancora di avere il tempo di gridare, venne spinto via.

Quando si ritrovò da solo contro il muro, ebbe la possibilità di osservare il suo braccio e potè vedere, sebbene la pelle fosse tutta arrossata, un numero...241216.

" Il numero che vi è stato tatuato " disse una delle SS " deve essere esibito ogni volta che vi viene chiesto. Senza numero non mangiate, senza numero non avrete vestiti, senza numero verrete uccisi "

Quando tutti gli occupanti della stanza furono tatuati, Harry venne condotto, insieme agli altri, in un'altra baracca.

Non appena tutti gli uomini furono al suo interno, la porta venne chiusa a chiave.

Harry si sedette su una delle cuccette e si sdraiò sul materasso duro e pieno di gobbe.

Aveva fame, sete e freddo, ma nessuno aveva loro dato né da mangiare né da bere.