11. Che cosa sarà di me adesso?
Louis si avvicinò al letto del prigioniero e chiese:
" Ce la fai ad alzarti?"
Harry, pensando di dover tornare nella sua baracca, annuì e si mise seduto, non riuscendo però a mettere i piedi fuori dal letto a causa dei capogiri.
" Adesso mi alzo, mi dia solo un momento, signore, ora me ne vado subito " sussurrò.
Louis sorrise, si avvicinò al tavolo, riempì una ciotola di brodo e, dopo aver preso un cucchiaio, tornò dal prigioniero e si sedette sul letto accanto a lui.
" Bevi questo, ti farà bene "
Harry afferrò incredulo la ciotola e, non ricordandosi più dell'educazione, divorò tutto in pochi minuti.
Solo quando ebbe finito, si rammentò dell'ufficiale delle SS che lo guardava e chinò gli occhi per l'imbarazzo.
" Due sere fa mi hai chiesto di ucciderti e ora mi chiami signore e ti vergogni?" chiese Louis.
Harry sollevò su di lui gli occhi verdi e bisbigliò :
" La paura mi fa riflettere prima di parlare, la rassegnazione non mi faceva ragionare "
" Come ti chiami?" domandò l'ufficiale.
" Mi chiamo Harry, Harry Styles e ho ventiquattro anni credo...ho perso il conto del tempo qui. Sono omosessuale, come puoi vedere dal triangolo rosa che ho sulla casacca " rispose il prigioniero.
" Io mi chiamo Louis, Louis Tomlinson e ho un anno più di te e ora devo andare a finire la mia cena perché si starà raffreddando tutto "
Il giovane soldato si alzò e andò al tavolo, sedendosi e cominciando a mangiare.
Dopo alcuni bocconi si girò e si ritrovò addosso gli occhioni verdi di Harry.
Il prigioniero non chiedeva nulla, ma il suo viso parlava per lui...aveva una fame terribile, quella fame che solo chi mangia poco da giorni può sentire.
Louis, allora, scelse un petto di pollo, lo tagliò a pezzetti e lo mise in un piatto.
Si avvicinò nuovamente al letto del prigioniero e glielo diede.
" Tieni...non dovresti mangiare troppo, ma vedo che hai fame. Masticalo lentamente, mi raccomando "
Harry sorrise riconoscente e gustò, per la prima volta da mesi, della carne fresca e saporita.
" Grazie, è davvero buona " sussurrò.
Louis finì di mangiare e si accese una sigaretta.
Dopo circa venti minuti entrarono alcuni prigionieri e portarono via i piatti sporchi.
Harry attese in silenzio per alcuni istanti, poi fece la domanda che da un po' di tempo gli ronzava nella mente.
" Che cosa sarà di me adesso?"
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