Cap.9
"Si è persa per caso?" un uomo si avvicinò ad Alice
"Ecco, in realtà...questo è il mio primo giorno di lavoro, non ho idea di come muovermi in questo posto, se per favore potesse darmi una mano, è da un po' che cammino."
"E già, è difficile che qui qualcuno abbia tempo per aiutare una povera ragazza, per tua fortuna io devo portare queste cianfrusaglie sul set, seguimi pure" disse l'uomo indicando prima degli strani oggetti e poi una porta abbastanza lontana
"Sul set?"
"Oh scusa, avevo dato per scontato che fossi qui da attrice, non è così? O forse lavorerai in ufficio?"
"Attrice? No no, in realtà non farò nessuna delle due cose, sono solo una traduttrice"
"Traduttrice?" chiese l'uomo crucciandosi
Quando alice annuì, lui cominciò comunque a trascinare il pesante carico.
"Lì troverai di sicuro qualcuno più informato di me"
Una volta arrivati d'avanti alla porta di uno strano rosso ruggine, l'uomo la aprì e una volta dentro cominciò a scaricare gli strani oggetti che Alice aveva intuito fossero decorazioni per un film.
"Vuoi una mano? Sembrano abbastanza pesanti" chiese educatamente, consapevole di non essere comunque in grado di aiutare
"No tranquilla, è da anni che sono qui e nessuno mi ha mai aiutato, neanche il primo giorno" disse sfregando le mani dopo aver spostato un finto muro
"Avevo il tuo stesso sguardo, ero solo un ragazzino, ma qui il tempo è denaro e a nessuno piace perderlo...il denaro s'intende" sorrise passando accanto ad Alice, prima di suggerirle di spostarsi per evitare di farsi male
"Chi è la tua nuova amica Mike, sappi che la scusa della nipote non funziona più" un ragazzo vestito in modo strano si avvicinò ai due sorridendo, doveva essere un vestito da scena, quindi lui doveva essere uno degli attori che avrebbero recitato in quel posto
"Quante volte devo ripetertelo? Ho smesso superati i 50" disse l'uomo lasciando cadere una delle pesanti decorazioni al suo posto
"Tutte le volte che ti vedrò con una bella ragazza" disse sorridendo ad Alice
"L'ho trovata qui fuori, non sapeva dove andare"
"Hai fatto bene a portarla qui Mike" un altro uomo, camicia e cravatta era comparso alle loro spalle "la doppiatrice giusto?" chiese avvicinandosi alla ragazza
"Traduttrice"
"Sì sì, certo, mi segua" alice annuì a dopo aver salutato con un gesto Mike, seguì l'uomo che aveva già cominciato a camminare, le aprì una porta facendola passare e poi la chiuse alle loro spalle.
C'erano delle scale buie, i corridoi erano stretti abbastanza da lasciar passare una persona per volta e l'odore di chiuso invadeva le narici.
Solo dopo aver salito un po' di scale uno spiraglio sembrava illuminare l'angolo di un'altra porta, l'uomo la aprì e ancora una volta lasciò prima passare Alice.
Quelle scale davano accesso ad un'enorme struttura che non aveva niente a che fare con gli stretti corridoi delle scale.
Odore di cornetti appena sfornati proveniva da quello che doveva essere il bar, donne e uomini in cravatta girovagavano per gli uffici, sembrava di essere in un film.
"Dopo aver stabilito un po' di cose sarai libera di conoscere il posto" disse l'uomo aprendo l'ennesima porta: quella del suo ufficio.
Si sedette dietro la scrivania indicando ad Alice la sedia difronte a lui, si sistemò la cravatta e cominciò a parlare.
"Secondo i miei calcoli tu dovresti essere la prima dell'elenco per le ammissioni, complimenti"
"Grazie" bisbigliò lei intimidita
"Quando sei stata chiamata cosa ti è stato spiegato?"
"Ecco...veramente mi hanno solo detto che serviva una traduttrice"
"Mai nessuno che fa bene il suo lavoro" sbuffò irritato
"Ti dirò in breve le cose più importanti, avrai uno stipendio medio fin quando non sarai ufficialmente assunta, naturalmente tutto dipende da come svolgerai il tuo lavoro, nel primo periodo devi essere disposta a lavorare in qualsiasi momento della giornata"
"Ad esempio?"
"Se le riprese vengono concluse verso la sera tu hai il compito di doppiarle in modo da concludere il lavoro e cominciare altre scene il giorno dopo"
"Doppiare le riprese?" chiese Alice confusa e a questo punto anche l'uomo cominciò ad avere qualche dubbio
"Tu sei qui come doppiatrice per il nuovo film con prot..." non riuscì a finire la frase che venne bloccato da Alice
"Come scusa? Non ero stata avvertita di questo, io sono qui come traduttrice"
"Infatti a noi serviva un accento italiano che parlasse inglese"
"Per questo servirebbe un'attrice italiana non credete? Io non sono in grado, sono una traduttrice" ripeté per l'ennesima volta
"E cosa pensi che dovresti fare? Devi solo tradurre ciò che dice la ragazza, è italiana ma non ha le capacità di imparare l'inglese in 2 giorni"
"Ma cambiate attrice no?"
"Non sai quanto vorremmo, ma non possiamo, quindi ora tu le "presterai la tua fantastica voce"
"Ma io non so come si fa"
"Ma tu sei italiana"
"Ma questo cosa c'entra, io traduco e quando traduco di certo non ci metto espressione nella lettura"
"Ma di certo puoi capire cosa dice la ragazza"
"Ma che razza di ragionamento è questo?"
"Quello che ti darà il lavoro che tutti sognano."
SPAZIO AUTRICE
Immagina,puoi.
#Bluangel
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