Cap.4

Buona sera a tutti letti,lettori e lettrici, avete sonno ? bene, io di più.

Volevo sapere se la storia vi stà piacendo (mi accontento di poco hahaha) e cosa ne pensate.

Secondo voi ci sono delle parti banali? o magari è un contesto troppo impossibile? si...mi rispondo da sola hahaha.

Comunque se avete suggerimenti e consigli li accetto volentieri e ne approfitto per dirvi che nel capitolo precedente ho aggiunto una piccola parte, quindi se non siete sicuri di averla letta passate o non capirete delle cose, detto questo...  ISSATE LE VELE E MOLLATE GLI ORMEGGI, POI TUTTI SOTTO COPERTA.

#Bluangel

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Giorni interminabili passarono e ormai sabato era alle porte.

"Ok, ricapitolando: aspettiamo, nascoste non si sa dove, che tutti entrino, una volta sicure che nessuno possa vederci o che, come nei film, non ci sia nessuno scimmione di un quintale a sbarrarci il cammino, corriamo all'interno dell'edificio. Fin qui è giusto?"

Eleonora annuì e continuò a spiegare il suo piano

"Poi proviamo a seguire gli altri, potrebbero essere già lontani, ma sapremo orientarci"

"E come? Come cani da tartufo?"

"Zitta" disse puntandole un dito contro "Una volta trovati cercheremo di trovare qualcosa dove nasconderci"

"Giusto, e ci nasconderemo dinuovo non si sa dove" Eleonora la lasciò perdere e continuò a parlare

"Una volta nascoste vedremo se sarà il caso di lanciarci nel branco o restare nascoste, nel caso qualcosa dovesse andare storto...corri."

"Bene, hai finito?" Eleonora annuì incerta "E' un piano folle, contro le regole, facile da distruggere ma dopo tutto sono io che ho scelto di seguire le lezioni illegalmente... e poi la parte dove corriamo mi piace" risero, giusto in tempo per l'arrivo di sua madre che bussò alla porta del bagno.

"Hai finito alice? Il bagno serve anche a noi" gridò per sovrastare il rumore della doccia che Alice aveva aperto per mascherare la sua voce.

Si infilò velocemente l'accappatoio per coprire i vestiti e i capelli asciutti e grazie al buio della sera, corse in camera prima che sua madre potesse esaminarla.

Il giorno dopo a scuola tutti parlavano del corso e il nome di Johnny Depp era sempre seguito dalle urla di qualche gallina.

Ognuno diceva la sua: E' bellissimo, è bravissimo, è un mito.

La felicità di tutte però venne smorzata dall'arrivo di Debora, una ragazza bionda, sempre accompagnata da 2 sue amiche e tutte e tre avevano decisamente troppo trucco in faccia.

"Che fortuna, lei farà il corso con Johnny" sussurrò una ragazza

"Io dovevo andarci ma i costi erano troppo alti" un'altra

"Anche io, e pensare che avevo convinto i miei...ci ero così vicina"

"Dimmi che tu non sei come loro, sei appena arrivata, non farti contagiare subito" sussurrò una ragazza ad Alice, abbastanza in silenzio da essere sicura di non farsi sentire dalle altre

"Tutte che sbavano dietro a quel Johnny, credimi, nessuna di loro sa minimamente recitare, è un bene che qualcuno là su le abbia bloccate o sarebbero finite sul cellulare di tutti, altro che televisione" Alice rise, ma contemporaneamente Debora incontrò il suo sguardo, le si avvicinò sorridendo

"Perchè ridi?verrai anche tu oggi pomeriggio da Johnny?"

"Ahm...no, non parteciperò al corso" disse Alice abbassando lo sguardo e strofinandosi un braccio come per riscaldarlo

"Oh peccato, sono sicura che sarà bellissimo...Johnny naturalmente, non il corso" rise accompagnata dalle sue 2 amiche

Per il poco che Alice conosceva quelle ragazze, poteva giurare su chiunque che fossero le reginette della scuola, le 3 ragazze che nei film sono amate da tutti i ragazzi ed estremamente odiate dalle ragazze.

Assodato questo era rimasta solo una domanda da farsi: apparterranno alla razza delle ragazze stupide o delle ragazze odiose?

Diciamo che la risposta non tardò ad arrivare

Quel pomeriggio nei panni di 2 vere detective (o forse di due vere ladre) Alice ed Eleonora erano come previsto, nascoste da più di mezz'ora dietro un grande cespuglio.

"Possibile che l'unico posto dove nasconderci sia dietro questo stupido cespuglio nel bel mezzo del giardino? Hai idea di quello che potremmo aver calpestato? Sarebbe il colmo farsi scoprire per la puzza di cane bagnato"

"Alicd non esagerare" disse Eleonora "vedi cani qui in giro? Bene, silenzio"

Dopo pochi secondi un paio di macchine entrarono nel viale d'avanti a loro: erano Debora e le sue amiche accompagnate dai loro genitori. Erano state le prime ad arrivare, bisognava aspettarselo.

"Oh my good" disse Debora scendendo dalla macchina più bella alzandosi gli occhiali da sole a mantenere il ciuffo biondo

Dopo di lei le altre 2 ragazze scesero dalla macchina più piccola e molto meno nuova.

"Cosa vi avevo detto? Siamo i primi, potevamo fare con calma" disse un uomo scendendo dalla stessa macchina di Debora, doveva essere suo padre

"Sì ma saremo i primi a vedere Johnny" disse lei evidenziando il nome come se chiamandolo si sarebbe materializzato ai suoi piedi.

Man mano che il tempo passava, altre macchine cominciavano a riempire il parcheggio che precedeva una piccola piazzetta dove delle ragazze cominciavano già a fare amicizia.

Solo quando l'orario prestabilito era abbondantemente passato, e dopo i continui "dov'è Johnny?" di Debora, finalmente due uomini uscirono dall'edificio dove tutti entrarono una volta consegnato un foglio con troppe parole scritte sopra.

I problemi cominciarono quando uno dei due uomini si piazzò all'entrata evitando il passaggio.

"Cazzo" Eleonora si mosse dietro un altro cespuglio abbastanza vicino e trascinando Ali e per un braccio, riuscì ad arrivare alla parte posteriore della struttura.

Si affacciarono ad una delle finestre e per sua fortuna, Alice riuscì ad evitate di essere scoperta proprio da Debora, che in quel momento entrava nella stanza prima di tutti gli altri.

"Maledetta" sussurrò, ma Eleonora la sentì comunque

"Lì dentro...c'è gente che mi conosce" disse provando ad affacciarsi di nuovo alla finestra con più attenzione.

La scamparono per un soffio quando uno dei due professori aprì la finestra, ma ora Alice e Eleonora avrebbero di sicuro sentito perfettamente la lezione anche da lì, quindi decisero di evitare altri guai entrando.

"Ma Johnny? Dov'è? "La voce inconfondibile di Debora portò Alice a sbuffare, stava diventando più irritante di quanto già lo fosse.

"Arriverà, state tranquille" disse un professore cercando di mantenere a bada tutte quante...si, erano tutte ragazze, ovvio.

Alice ed Eleonora si sedettero appena sotto la finestra, in modo da riuscire a vedere e sentire perfettamente l'intera lezione senza però essere scoperte.

Intanto più della buona metà del tempo a disposizione era già passato e tutte nella sala cominciavano ad innervosirsi per l'enorme ritardo di Johnny

"Diciamo che per ora questo Johnny non è poi così tanto promettente" fece notare Eleonora, ma non serviva, Alice aveva perfettamente pensato la stessa cosa

"E se...mio padre avesse ragione?" chiese "se è veramente solo un ragazzino viziato?"

"Alice, andiamo, è solo in ritardo... non sempre quello che dice tuo padre ha l'obbligo di essere l'assoluta verità"

"Sì ma..."

"Bene, bene, bene, a quanto pare avevo ragione, le voci non venivano dall'interno" era lui, Johnny, era lì con le braccia incrociate a fissare divertito le due ragazze.

Aveva una sigaretta tra le dita, forse il motivo del suo ritardo.

Spaventate le due si alzarono, ma questo fu lo sbaglio più grande.

"Alice, sei tu?" la voce di Debora acuta più che mai risuonò nel silenzio, tutti si voltarono verso di loro e quando Johnny si fece avanti tirando Alice per il polso come per tenerla ferma, tutte cominciarono ad urlare come delle pazze.

"mi spiace ragazze, niente soldi? Niente Johnny. Sicurezza!" gridò lui strattonando alice dal suo lato opposto, per poi spingere via anche Eleonora

"Ma sei pazzo?" gridò Eleonora, rimasta in piedi solo grazie ad Alice che si massaggiava il polso dolorante

"Non siamo qui per te caro" sputò Alice, le parole le erano uscite di bocca involontariamente

"Come scusa?" chiese lui, ma nel frattempo i due uomini della sicurezza li avevano raggiunti

"Via di qui" disse uno spingendole proprio come Johnny qualche minuto prima.

Mentre Eleonora cercava di non farsi toccare dalle sporche mani degli uomini, alice camminava tranquilla guardando fissa d'avanti a se.

"mi spiace ragazze, niente soldi? Niente Johnny. Sicurezza!"

Alice avrebbe ripetuto quella frase nella sua mente un miliardo di volte mentre i suoi occhi avrebbero continuato a rivedere la scena, schifati dagli atteggiamenti di quel ragazzo.

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