Capitolo 9

Svegliarsi è sempre stato un trauma quotidiano per me. Trauma, non potrei usare parola più giusta; dopotutto passare dalla più completa beatitudine, che ti regala il sonno, per tornare alla vita reale, in che altro modo si potrebbe definire? Come se non bastasse non riesco ad andare a letto ad ore decenti. Tempo fa lessi un articolo sul dormire: diceva che le ore di sonno consigliate sono otto. Quindi ogni mattina faccio un breve calcolo di quanto ho dormito. Stamani siamo a sei ore... me ne mancano due, penso.

Mi godo un abbondante colazione e me ne vado dopo aver salutato papà. Non ho ancora visto Miche stamani: è ancora in camera o si è già incamminato! Chissà.

Cammino a passo spedito e di tanto in tanto mi fermo accanto ai finestrini delle macchine e davanti alle vetrine dei negozi; insomma mi soffermo ogni volta che trovo un qualsiasi tipo di metallo riflettente! Stamani non sono riuscito a concedermi la mia consueta visita allo specchio. Organizzare il tempo è una dote che mi manca! Se faccio colazione non riesco a preparami a dovere, e viceversa.

Nonostante tutto riesco ad arrivare in orario a scuola. Entro nel cortile e la situazione è la stessa di tre giorni fa: pieno zeppo di studenti! Che ti aspettavi? Intima il mio subconscio.

Mi aggiro con passo incerto finché mi sento strattonare da dietro.

<<Hei Russo!>>

Questa voce... Kevin.

<<Ciao Kevin.>>

Lo conosco da solo un giorno e si comporta come se fossimo amici. Da una parte ne sono felice, dall'altra penso che poteva capitarmi di meglio. E' una vera fortuna che la gente non possa leggermi nel pensiero.

<<Allora, com'è andato il weekend?>>

Com'è andato?

A quella domanda ripercorro velocemente i due giorni di pausa appena trascorsi. La cena a casa dei Rosh è stata... Interessante? No, Una scocciatura! In più non posso raccontare niente, Lauren mi ha avvertito. Ho passato il resto del weekend a leggere, studiare e messaggiare con Elena e Dario.

<<Niente di che, ho studiato per mettermi in pari con il programma.>> Non sembra affatto sorpreso dalla mia risposta.

<<Tu?>>

<<Io? Diciamo che mi sono goduto ogni attimo!>> Dice abbozzando un sorrisetto.

E' sarcastico? Non riesco a capire, la sua risposta è così vaga. Sto pensando a come sarebbe il suo ipotetico weekend.

Kevin inizia a parlarmi di film. Abbiamo gli stessi gusti in quanto a entrambi piacciono gli horror e i fantasy. Mentre racconta dell'ultimo che ha visto: Allegiant; i suoi occhi si illuminano e la sue voce si carica di enfasi. E' buffo vederlo così preso, ma dopo un pò inizia a diventare pesante, anche perché non l'ho ancora visto.

Faccio finta di ascoltarlo e sposto lo sguardo tra gli studenti in cortile. Non so perché, ma dopo la cena di sabato, mi aspettavo di rivedere Lauren. Chissà magari se mi vede mi saluta. Mi rendo subito conto della mia idiozia, non mi ha salutato quando era con Derek, figurati ora! Davanti a tutta la scuola!

<<Sai sabato ho visto la tipa che ti piace: Cla-Clarissa vero?>>

<<Davvero? Dove?>> Chiede interrompendo di colpo il suo racconto. <<E comunque si chiama Camilla!>> Dice stizzito.

<<Che faceva? Con chi era? Ti ha salutato?>> domanda a raffica. Wow, deve essere proprio ossessionato da quella ragazza.

<<Era ad un bar con degli amici e no, non mi ha salutato.>> Perché avrebbe dovuto? Non mi conosce.

Leggo nei suoi occhi che mi vorrebbe fare altre domande, ma quando apre bocca per parlare viene interrotto da una vocetta allegra: Ally!

<<Hei ragazzi! Di che parlate?>> il suo sorriso mi mette subito a mio agio.

<<Niente, parlavamo di un film.>>

<<Mmm... Ok.>>

Ha capito che mento, ma so che effetto gli fà sentir nominare Lauren e le sue amiche, quindi è meglio così.

Parliamo un altro pò e poi entriamo. Dopo aver preso i libri dall'armadietto mi avvio a lezone. Nei corridoi intravedo mio fratello in compagnia di un ragazzo vestito tutto di nero. Sono felice che si stia integrando anche lui.

La lezione di matematica è una vera agonia, non importa la tua provenienza, la matematica non è un opinione: è uguale in tutto il mondo.

Quando è ora di storia mi siedo accanto a Kevin. Il quale sembra immerso nelle nuvole, quando guardo nella sua direzione, capisco. Sta puntando Camilla; effettivamente è una bella ragazza, ma c'è qualcosa in lei che non mi piace per niente.

Di Lauren non c'è traccia. Che strano. Per tutta l'ora mi chiedo il perché della sua assenza. Forse si è fatta male. Sabato è probabilmente andata ad una festa, e se si fosse ubriacata? Potrebbe essere cascata ed essersi fatta male.

Quando sono di nuovo in corridoio la mia testa continua a formulare orribili ipotesi: rapimenti, incidenti e chi più ne ha più ne metta. Mi chiedo come mai la cosa mi turbi tanto.

Kevin non ha detto una parola, anche lui sembra pensieroso. Se stessimo percorrendo una strada urbana sbatteremo contro un palo senza neanche accorgercene.

La nostra catalessi viene interrotta. Non da un palo fortunatamente.

<<Pronti ragazzi?>> Dice Ally su di giri.

Mi sorprende come questa ragazza spunti sempre all'improvvismo.

<<Per cosa?>> Chiedo.

<<Come per cosa? Abbiamo lezione di educazione fisica! Tutti e tre alla stessa ora!>> Batte le mani eccitata e si lascia scappare un gridolino di felicità.

La sua euforia è contagiosa, anche se, non sono un patito della ginnastica.

<<Yuhu! Non vedo l'ora!>> Ribatte sarcastico Kevin.

<<Dovresti!>> fa Ally, e gli tira una botta sul braccio.

Per lei ogni lezione sembra un'esperienza di vita, un qualcosa da non perdere. Vorrei tanto avere il suo carattere.

Ci avviamo in palestra ridendo e scherzando. Dopotutto che sarà mai?

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