Capitolo 35

La vita è una storia raccontata da un punto di vista estremamente a favore, il nostro. Siamo il protagonista e il narratore delle nostre vicende. Per questo pensiamo sempre di fare la cosa giusta, dopotutto un protagonista che si rispetti è eroico, forte ma soprattutto... buono.

Non mi reputo forte. Eroico? Forse un po', ma neanche tanto. Buono? Beh, fino a poco tempo fa credevo di si. Di fare la cosa giusta, di agire sempre per il meglio.

Lauren mi ha gettato in un abisso di dubbi. Ho sbagliato nei suoi confronti, l'ho presa in giro, l'ho usata?

Non mi sembra. Ma, in fondo, tutti sbagliano. Anche i supereroi, fra guerre e sventati attacchi terroristici, commettono degli sbagli.

<<Fede, puoi dire ad Ally se mi passa il sale...>>

Se almeno avessi un amico con cui parlarne. Ma ovviamente non posso dire niente a nessuno.

<<Fede!>> Urla Kevin. Ma che vuole?

<<Ti ho detto, puoi chiedere ad Ally se mi passa il sale!>>

Guardo Kevin e poi Ally, sono senza parole, è da due giorni che va avanti questa storia.

<<Ally. Kevin dice se per favore gli passi il sale...>>

<<Puoi dire a Kevin che se vuole il sale, se lo venga a prendere!>>

Oggi in mensa è il caos, il freddo ci vieta di mangiare in cortile, quindi siamo tutti costretti a stare al chiuso. Un brusio veramente fastidioso, se poi aggiungiamo che devo fare da intermediatore a questi due, beh, aiuto!

<<Kevin. Ally dice che se vuoi...>>

<<Ho sentito!>> Risponde piccato.

Quindi si sporge sul tavolo e prende il sale.

<<Allora,>> Kevin comincia a spargere a pioggia il sale sul suo cibo <<Siamo tutti pronti per domani?>>

<<Domani?>>

<<Haloween genio!>>

Oh cavolo! E chi se lo ricordava, e dire che ultimamente non si parla di altro.

<<Da cosa ti travesti?>> Chiedono Ally e Kevin nello stesso istante. Poi si lanciano un'occhiataccia, infastiditi da quel momento di involontaria complicità.

<<Io? Da niente, non ho avuto tempo per pensarci.>>

Entrambi rimangono di sasso. Cosa ho detto di così incredibile?

<<Amico, non so come funzioni dalle tue parti, ma qui non travestirsi per Halloween è un po' come andare in sinagoga con un crocifisso al collo. Sarai l'unico, tutti ti guarderanno strano!>>

Sai che novità...

<<Non ci puoi fa fare brutta figura!>> Afferma Ally. Cavolo ora ci si mette pure lei.

<<Eh va bene!>> mi rassegno <<mi inventerò qualcosa!>>

<<Potresti travestirti da Freccia Verde! Saremmo la coppia perfetta Flash e Freccia Verde! Come in Arrow!>>

L'idea non mi fa impazzire <<Hem...>> è tutto ciò che mi viene da dire.

<<Oppure da vampiro, io sarò la tua vampira! Sarebbe un'accoppiata vincente!>> Propone Ally

Ma non aveva optato per l'unicorno rosa?

Kevin sghignazza <<Non credo che Fede abbia voglia di mettersi il cerone bianco ed i canini da Dracula.>>

Ally gli lancia l'ennesima occhiataccia, quindi guarda me. <<Fede puoi dire a Kevin che a nessuno interessa la sua opinione!>>

Oh no di nuovo! Non ho intenzione di continuare questo giochetto stupido. Devono chiarire, non si parlano dal pomeriggio al parco.

<<Fede puoi dire ad Ally che nessuno è interessato a vedere una racchia vestita da vampira!>>

Cavolo, cominciano a fioccare offese pesanti.

<<Perlomeno io non sembrerò un nano con un costume troppo grande. Altro che Flash, sarai un pomodoro geneticamente modificato.>>

<<Pensa ai due prosciutti che tu chiami cosce!>>

<<E tu a quei due stecchini che chiami braccia!>>

<<Impara a guidare psicopatica!>>

<<Impara a leggere ignorante!>>

<<Ragazzi forse è il caso se vi date una calmata...>> Provo a intervenire.

Kevin sospira <<Ally puoi dire a Fede di farsi gli affari suoi!>>

<<Ma sei scemo? Non è con me che non vuoi parlare.>>

<<Si è proprio scemo!>> Interviene Ally.

Kevin sbatacchia il vassoio sul tavolo. <<Beh sapete una cosa, mi è passato l'appetito!>> Se ne va cercando di fare un'uscita di scena il più rumorosa possibile.

Ally scuote la testa con saccenza mentre lo guarda andare via. <<E' proprio un ragazzino infantile.>>

E' seria? Entrambi si sono comportati da ragazzini cocciuti.

Mi dispiace per questa situazione, e non so perché, ma mi sento in parte in colpa. Se non ci fossi stato anch'io al parco, forse Lauren non se la sarebbe presa tanto. E ora, non ci ritroveremo in questa situazione.

Finisco di mangiare e mi dirigo al mio armadietto. Devo prendere il libro di letteratura.

Quando vi arrivo, mi accorgo subito della presenza di Camila. E come dimenticarsene, Kevin non fa che ripetermi di quanto io sia fortunato ad essere suo vicino di armadietto. Non capisco cosa ci trovi in lei, è una bella ragazza, ma è talmente antipatica, in più la sua vocetta stridula mi da sui nervi.

Inserisco la combinazione ed apro lo sportello così da non doverla più vedere.

<<Hei Cami!>> Anche se non le vedo, le riconosco, sono le voci di Dinah e Normani.

<<Hei ragazze!>>

Non dovrei origliare le conversazioni altrui, soprattutto se si tratta di loro.

<<L'hai saputa l'ultima su Derek e Lauren?>> Dice Dinah.

Eccoci! Non posso non ascoltare! Inizio a spostare senza alcuna logica il posto dei miei libri, devo sembrare impegnato, a fare non so cosa.

Camila fa cenno di non saperne niente.

<<L'ennesima lite! Oramai quei due sono ai ferri corti! Un paio di giorni fa hanno litigato così tanto che ero sicura si sarebbero lasciati, o ammazzati!>> Ghigna. Non riesco a trattenere un incomprensibile sorriso di felicità.

Ma queste ragazze non fanno altro che sparlare alle spalle? E' questo il loro concetto di amicizia?

<<Se quei due si lasciano non posso che esserne felice!>> Sghignazza Camila <<Certo che anche lei è proprio scema!>>

Tutte e tre iniziano a ridere.

<<Cami per la festa di domani al BangBang come ti vesti? Io e Dinah saremo delle amazzoni.>>

<<Lo vedrete, vi basti sapere che sarò spettacolare. Quest'anno vincerò io!>>

Vincere cosa?

Sento il rumore dello sportello chiudersi e le loro voci farsi sempre più lontane.

Passo le restanti ore di lezione a pensare a cosa si sono dette le cosiddette amiche di Lauren. Se veramente la relazione tra lei è Derek è ai ferri corti, forse, c'è speranza.

Speranza per cosa? Per litigare un'altra volta e dirvi che vi detestate?

E' vero, ultimamente ci siamo detti delle cose brutte. Ma forse è questo il nostro problema, non sappiamo comunicare, ogni volta che tentiamo di esprimerci va sempre a finire male. Abbiamo paura di rimanere scottati.

Torno a casa e sulla porta di camera mia vi trovo attaccato un post-it: "Fede ti ho fissato la prima lezione di guida." firmato papà. Fortuna che ci ha pensato lui, me ne ero proprio dimenticato.

Mi butto sul letto e finalmente capisco cosa devo fare. Sono finalmente consapevole.

Domani sera, al Bang Bang, ci sarà anche lei, glielo farò capire. Gli dimostrerò quanto vale per me. Spero solo di riuscirci.

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