Capitolo 34
<<Ragazzi ma che vi prende?>>
Cavolo questo è un di quei momenti. Uno di quei momenti in cui l'imbarazzo la fa da padrone, quando non sai cosa dire, cosa fare e neanche cosa pensare. Questa è una vera e proprio figura di merda.
Chi se l'aspettava, chi se ne era minimamente accorto. Eravamo troppo distratti dal teatrino di Ally per accorgercene. Che ci fa qui? Non sarà mica venuta qui per... me? No, certo che no! Ma cosa vado a pensare! Allora perché?
Ally si è accorta della presenza alle sue spalle, e lentamente si sta girando. A breve scoprirà che dietro di lei c'è... Lauren.
Da una parte sono sollevato di non trovarmi nella situazione della mia amica, dall'altra mi dispiace per lei.
<<Oh... hem... ciao!>> Ally abbozza un sorriso carico di nervosismo.
Sono sicuro che in questo momento vorrebbe sprofondare. Cliccare su tasto rewind ed evitare tutto ciò.
Come se non bastasse non è sola, un passo dietro di lei ci sono Dinah e un'altra ragazza di cui non ricordo bene il nome. La stessa che alla festa ha ammesso di aver avuto una storia con il professore di scienze, Normani, se non sbaglio.
In piedi con il loro fisico magro e slanciato fissano Ally con astio. La loro ex-amica.
Lauren è quella di cui aver più paura di tutte. Non c'è paragone.
I suoi imperscrutabili occhi verdi sono piantati su Ally. La fissa dritta negli occhi con fare di sfida. Dal suo viso non traspare nient'altro che una glaciale freddezza.
La tensione si taglia con il coltello, nessuno dice una parola. Non vorranno mica fare a botte? Credo che in uno scontro Lauren avrebbe la meglio. In quel caso dovrei difendere Ally. Dopotutto è la mia amica. Ma anche Lauren è... Cosa è per me?
Lauren carica il braccio all'indietro e apre la mano. Eccoci! Ci siamo! Ora gli tira un ceffone. La devo fermare, non ha il diritto di picchiarla solo perché l'ha presa un po' in giro.
Prima che possa fare qualcosa la mano parte e colpisce.
Il sonoro rumore di uno schiaffo rompe il silenzio tombale che si era creato.
Siamo tutti increduli, ha colpito... ha colpito la... palla! La quale ore giace a terra distante da noi.
Sulle labbra di Lauren si disegna un sorriso trionfante, quindi senza dire una parola, se ne va, assieme alle sue amiche.
<<Ciao Allen!>> Dice Dinah agitando le dita della mano con fare provocatorio. Che stronza!
Assieme a Normani si lancia in una risata di scherno. <<Che idiota!>> commentano ad alta voce mentre si allontanano.
Ma veramente un tempo erano amiche? Stento a crederci.
Ally è ancora ferma immobile, trema tutta e tiene gli occhi serrati. E' impaurita, sembra stia per piangere. Le sue labbra si muovono tremolanti, ma non riesce a dire niente.
E' stata umiliata. Nonostante non le sia stato torto un capello, Lauren ha preso la sua dignità e l'ha calpestata. Chissà quante altre volte è successo. Quante altre volte è stata presa in giro e derisa da quelle stronze.
Mi dispiace per lei, mi dispiace tantissimo.
Io e Kevin ci vorremo avvicinare per consolarla. Ma non abbiamo il coraggio. Potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
<<C-che... c-che ci facevano qui?>> la voce di Ally trema. Anche se è girata di spalle capisco che sta piangendo.
<<Beh, loro vengono spesso qui, è il loro punto di ritrovo ormai.>> Dice Kevin a fatica.
<<E-e tu, mi ci hai p-portata?>>
<<Ally scusami ma pensavo che venendo qui avrei potuto incontrare Camila e...>>
<<Come hai potuto!>> Ally si gira urlando, furiosa con il viso rigato dal pianto <<Tu lo sai! Lo sai meglio di chiunque altro!>>
Se ne va, via in lacrime, un'altra volta.
<<Ally aspetta!>> Kevin la insegue senza perdere tempo.
Io no, non è il caso. E' ora di fare quattro chiacchiere con quella stronza.
La raggiungo alla panchina dove è seduta assieme alle sue amiche.
La voce di Dinah annuncia il mio arrivo: <<Ciao Fede!>>
La ignoro <<Dobbiamo parlare!>>
Lauren rimane un attimo incredula, quindi annuisce.
<<Lasciateci soli!>> mi rivolgo a Dinah e Normani, le quali levano le tende senza controbattere. Hanno capito che non è aria.
<<Che vuoi?>> dice con indifferenza.
<<Come hai potuto trattarla in questo modo? Chi ti credi di essere?>> Cerco di trattenere la calma, ma è difficile.
<<Io? E' stata lei a sfottermi! Ho visto tutto: lei che mi fa il verso e voi che ve la ridete di gusto. Voi, chi vi credete di essere!>>
<<Stavamo solo scherzando, tu invece l'hai umiliata!>>
Lauren rimane scioccata dalle mie parole. <<Credi che io non mi sia sentita umiliata? Sapere che vengo disegnata come una stupida, superficiale e senza cervello. Sapere che tu pensi questo di me!>>
Io non penso questo di lei. Come può anche solo crederlo.
<<Io non penso tu sia una stupida.>> Dico a bassa voce.
<<Certo, come no! Allora perché ridevi?>>
Perché ridevo? Forse perché sono arrabbiato con lei, dovevo in qualche modo sfogarmi, quindi... l'ho derisa.
Rimango in silenzio, non so cosa rispondere. Mi sento il colpa.
<<Come immaginavo!>> Lauren sospira sconsolata.
<<Hai detto che sei stufo dei miei giochetti, che ti sto prendendo in giro. A me pare che tu lo stia facendo.>>
<<Io non ti sto prendendo in giro!>>
Ignora le mie parole. <<Ti ho confidato il mio più grande segreto, sei l'unico a cui l'abbia mai detto. E tu che hai fatto? Mi sei saltato addosso nel momento in cui ero più fragile. Mi hai usata e poi mi hai gettata via.>>
Io ho fatto questo? Non penso di averle fatto del male. Non l'ho usata! Non le sono saltato addosso! Sinceramente non ci ho mai pensato, ho sempre creduto che per lei fosse tutto un gioco.
<<E' inutile che mi accusi, fai il buono della situazione, quando in realtà sei tu lo stronzo! Come il resto degli uomini!>> le sue parole mi feriscono, non può essere colpa mia! <<Ora l'ho capito sai, tu! Tu non ne vali la pena...>>
Vorrei controbattere ma non trovo le parole.
Lauren se ne va lasciandomi ai miei sensi di colpa.
Non ci avevo mai pensato, non ho mai guardato la nostra situazione dal suo punto di vista. Ha ragione? Sono veramente io lo stronzo?
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