Capitolo 32


La prima cosa che si fa dopo aver pianto, è guardarsi allo specchio. Controlliamo se ci sono segni visibili: le occhiaie, l'impronta delle lacrime, gli occhi gonfi, in pratica qualsiasi cosa che faccia capire alla gente che abbiamo esternato i nostri sentimenti.

Perché si, l'ultima cosa che voglio, è che qualcuno lo sappia. Non sopporterei di essere considerato un debole, più di quanto già non lo sia.

Mi sciacquo il viso e sfodero il sorriso più falso che ho.

Troppo sospetto!

Vero... Serro le labbra e tento di assumere la mia solita espressione facciale. Non sono certo un tipo sorridente.

Fai finta che oggi sia un giorno come gli altri.

Sembra facile ma non lo è. Mi sento ancora uno straccio, anche se, oramai, Lauren che mi fa stare male sta diventando una quotidianità. Quindi si, è esattamente un giorno come gli altri. Penso sconfortato.

Mi avvio verso la classe di scienze. Per fortuna è l'ultima ora di lezione, poi sarà tutto finito, per oggi almeno. E pensare che stamani ero così ottimista.

Davanti all'aula c'è Kevin. <<Fede ma dove cazzo eri finito?>>

<<Eh? In bagno...>> tento di fare il vago.

<<In bagno, così di getto? Correvi come un pazzo!>>

Non mi sembra di essermi messo a correre, Kevin deve sempre ingigantire tutto.

<<Oh! Capisco...>> Cosa? Cosa ha capito? <<Sai amico non te ne devi vergognare... Capita a tutti!>>

Cavolo! Ha scoperto tutto.

<<B-beh... è difficile da spiegare.>>

Kevin mi batte una mano sulla spalla <<Quando la natura chiama c'è poco da fare amico!>>

Oh cazzo! Che idiota! Ed io che ogni volta mi stupisco della sua stupidità.

<<Eh si!>> Se non altro mi ha dato una buona scusa.

Ci sediamo ognuno al suo posto. Anche Lauren segue questa lezione. Dovrebbe arrivare da un momento all'altro.

Difatti passano pochi minuti e la vedo entrare. Sembra tranquilla, come non fosse successo niente.

Ma come fa? Non si sente in colpa a frequentare due ragazzi nello stesso momento?

Ovvio che no, a lei non frega niente di nulla e nessuno. Si, è una ragazza che si nasconde dietro all'apparenza, ma la sua stronzaggine è vera al cento per cento.

Si gira verso di me, ed io scatto subito con lo sguardo verso la lavagna. Devo fare finta di niente, ignorarla. Se a lei non frega niente non sarò certo io a farglielo capire. Sarò freddo e menefreghista come lei.

Il professore inizia a spiegare. Durante la lezione presto attenzione solo a lui. Mi costringo a guardare solo gli schemi disegnati sulla lavagna.

<<Signorina Rosh!>> un urlo carico di rimprovero fa sussultare tutto i presenti, eccetto lei <<La vuole finire di girarsi continuamente, le faccio presente che la lavagna è qui.>> dice indicandola con il dito.

<<Se lo dice lei...>> Sbuffa Lauren annoiata. Ma quanto è sfacciata?

Il professore finge di non averla sentita e ricomincia a spiegare.

Cosa stava guardando?

Derek non segue scienze e nemmeno le sue amiche... Forse è semplicemente annoiata. Ma che mi importa?

La campanella annuncia la fine di questa giornata di merda. Finalmente.

Aspetto che tutti liberino l'aula. Oltre a Lauren voglio evitare qualsiasi altro essere vivente.

Saluto il professore e lentamente mi incammino nei corridoi.

All'improvviso mi sento trascinare per il braccio. Mi ritrovo nell'aula di lettere assieme a... Lauren... Cavolo! Ma che vuole.

<<Hei! Che ti prende?>> il suo tono di voce è stranamente dolce.

<<Niente.>> Tento di andarmene ma tiene ancora la presa sul mio braccio. Odio che la cosa mi piaccia.

<<Sei serio, non mi hai degnato di uno sguardo. Ti ho fatto qualcosa?>>

Mi sta prendendo in giro? <<Non lo so! Vallo a chiedere al tuo fidanzatino.>>

Mi libero dalla presa ed esco dall'aula.

<<Fede Fermati!>>

Lauren mi segue, si guarda un attimo intorno <<Credevo sapessi quale fosse la situazione...>> mi guarda con compassione, e la cosa mi fa andare il sangue al cervello.

<<E lui? Quello stronzo lo sa quale è la "situazione" tra noi due?>> Dico ad alta voce.

<<Parla piano! Vuoi che qualcuno ti senta?>>

Tenta di tapparmi la bocca con la mano ma io la allontano.

<<Non me ne frega niente! >>

Prendo fiato <<Sono stufo di te, dei tuoi giochetti, di fare la tua marionetta, quando poi mi ignori davanti a tutti.>>

<<Fede ma io ti...>>

<<Sono stanco! Non ne vale la pena. Tu non ne vali la pena!>> sbotto alla fine.

Lauren rimane in silenzio, sembra scioccata dalle mie parole. Rimaniamo entrambi in silenzio per pochi attimi, che a me sembrano un'eternità.

<<Bene...>> dice con freddezza <<Arrivederci Russo...>>

Carica lo zaino in spalla e se ne va.

Rimango fermo a fissarla mentre si allontana da me e sparisce dalla mia vista.

Sono scoppiato, per la seconda volta oggi. Gli ho urlato in faccia tutta la mia frustrazione e la mia insicurezza. Le ho detto chiaro e tondo che non ci sto. Per una buona volta mi sono fatto sentire. Ho fatto la cosa giusta!

Allora perché mi sento così male?  

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