Capitolo 31

Il temporale continua incessante. Osservo le tante piccole goccioline che si abbattono contro la finestra e poi scivolano via. Vengono rimpiazzate da altre, che fanno la stessa fine, è un ciclo continuo. Mi ha sempre affascinato guardare la pioggia. Ovviamente standomene al caldo.

Il rumore di una tegliera sbuffante, si insinua nelle mie orecchie. Ma non ci presto attenzione.

<<Tesoro, lo vuoi un tè?>>

Prima che possa declinare l'offerta Betty ha già riempito una tazza fino all'orlo. Non che non mi vada, ma sono troppo timido, anche per accettare una semplice cortesia.

Sorrido e bevo un sorso. Non è affatto male!

Il marito di Betty, Robert, se ne sta ancora seduto a leggere un libro di veterinaria. La loro casa è veramente carina, la classica casetta di campagna, arredata con mobili in legno. Molto confortevole.

Lauren ha insistito nel venire qui, non potevamo tornare a casa in queste condizioni: bagnati fradici.

Mi sono subito fatto una doccia, e ora sta a lei.

Sono ancora incredulo per ciò che è successo poco fa. Ci siamo ricascati per l'ennesima volta. E dire che l'avevo promesso ad Ally che le sarei stato alla larga.

Cavolo! Non mi piace tenere i segreti, in più sono una frana, non riesco a mentire ed essere convincente allo stesso tempo.

Lauren entra in cucina, i suoi vestiti, come i miei, si sono finalmente asciugati. Ha ancora i capelli leggermente bagnati. E' bellissima, come al solito.

Dannazione la devo smettere!

<<Cara la vuoi una tazza di tè?>> le dice subito Betty.

<<No grazie Betty. Dobbiamo andare.>> Lauren prende la borsa ed io mi alzo.

<<Ma non avete ancora finito di bere il tè!>> Cavolo, è fissata con questo tè!

Betty è molto apprensiva. Come una nonna a cui dici che non hai mangiato.

Lauren la saluta con un bacio sulla guancia ed usciamo. Raggiungiamo di corsa la macchina per evitare di bagnarci nuovamente.

Durante il viaggio in macchina manteniamo entrambi un silenzio religioso. Sono veramente in imbarazzo, non mi sono mai trovato in una situazione del genere. Di solito, dopo certe cose, Lauren scappava per poi non farsi più sentire. Ora invece... E' tutto nuovo per me.

Il mio cervello mi porta a pensare ad una sola cosa. Come ci saluteremo? Come si salutano due amici? Una stretta di mano, un abbraccio, un bacio sulla guancia... Ma noi siamo solo dei semplici amici? Mi verrebbe da dire di no, ma allora cosa siamo?

Non riesco a darmi pace, continuo a farmi domande a cui non so rispondere.

<<Fede! Ci sei?>> Lauren mi schiocca le dita davanti al viso.

Scuoto leggermente la testa, la devo smettere di imbambolarmi di continuo.

<<C-cosa?>>

<<Ti ho detto: siamo arrivati!>>

Dal finestrino vedo casa mia.

<<Ah, già!>> dico sovrappensiero. <<Beh, allora vado...>> rimango immobile e la fisso.

E' arrivato il momento tanto agognato, il saluto... E ora che faccio? Abbraccio? Cavolo no! Mi sembra troppo fuori luogo, bacio sulla guancia? No, troppo intimo. Una stretta di mano? Nemmeno, è da vecchi...

Lauren mette fine alle mie seghe mentali posando un bacio sulle mie labbra. Un semplice bacio a stampo fa svanire i miei pensieri come una nuvola di fumo.

<<Ciao Fede.>>

<<C-ciao Lauren...>> rispondo ancora incredulo.

Mentre guardo la sua macchina ripartire sorrido. Avrei potuto rispondere con un bacio più appassionato, ma era perfetto così, la semplicità del suo gesto ha accelerato il mio battito.

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Nonostante sia Lunedì il mio umore non è dei peggiori. Non so perché ma sono felice ed ottimista. Mi capita raramente di sentirmi immotivatamente positivo. Non mi chiedo il perché, prendo il buono e vado avanti.

A scuola le lezioni procedono tranquille, una dopo l'altra. Matematica, letteratura, storia ed ora? Pranzo! Finalmente, sono affamato.

Arrivato a mensa riempio il vassoio di ogni pietanza disponibile, troiai compresi: hamburger, patatine fritte, pasta e dopo ripasso per il dolce.

<<Accidenti Russo! Abbiamo fame oggi!>> Commenta Kevin guardando il mio vassoio.

<<Sono di buon umore, e quando sono di buon umore mangio!>> Rispondo mentre addento una manciata di patatine.

<<E tu Ally? Non mangi nulla invece?>>

Stamani Kevin sta facendo un'analisi approfondita della nostra dieta.

<<Cosa?>> Si riscuote Ally <<Scusa non ti ascoltavo...>>

Kevin fa un gesto con la mano <<Lascia perdere!>>

<<Comunque, tralasciando il vostro insolito umore, per Halloween che facciamo?>>

Halloween? E chi ci pensava.

Ally scatta non appena sente quella parola. <<C'è una festa al BangBang! Dobbiamo andarci!>>

Kevin guarda la sua amica come se, di colpo, fosse impazzita. <<Al BangBang? La discoteca?>>

Ally annuisce.

<<Da quanto in qua vuoi andare in discoteca?>>

<<Beh, ogni tanto fa bene cambiare. Non possiamo mica andare a fare dolcetto scherzetto di casa in casa.>>

Kevin lancia un'ennesima occhiata stranita ad Ally. Quindi si gira verso di me <<Tu che ne pensi Fede?>>

Non rispondo, sono immobile a fissarla. Incredulo, l'inquietudine e l'insicurezza si stanno impadronendo della mia testa.

<<Fede?>> Ripete Kevin.

Ora non posso prestargli attenzione. Lauren! Lauren se ne sta al tavolo difronte al nostro. Insieme a Derek, stanno scherzando, lui la punzecchia facendole il solletico e lei ride, rispondendo ai suoi gesti. E' felice, almeno a me sembra felice e spensierata. Continuano un po' e poi... e poi... Si baciano.

Sento un'improvvisa stretta al cuore. Me ne devo andare. Mi alzo di scatto.

<<Fede ma cosa fai?>> Chiedono entrambi i miei amici.

Li ignoro e me ne vado. Non posso e non riesco a parlare. Sento che solo ad aprir bocca potrei scoppiare.

Velocemente esco dalla mensa e mi dirigo nei corridoi. Voglio stare solo.

Di colpo mi imbatto in una figura minuta e slanciata. Camila! Assieme al suo amico Chris, almeno credo si chiami così, sinceramente non me ne frega un cazzo!

<<Hei Novellino! Guarda a dove metti i piedi!>> Camila scruta attentamente il mio viso <<Ma che fai?>> trattiene una risata <<stai piangendo?>> Senza risponderle me ne vado di corsa. Ci manca solo lei a completare questo momento di merda.

<<Che sfigato!>> dice Chris, ed insieme si lanciano in una fragorosa risata.

Raggiungo il bagno, entro, mi chiudo dentro il gabinetto e appoggio la schiena al muro.

Sbatto più volte le palpebre. I miei occhi sono umidi, sento che sto per piangere.

Ma cosa credevi? Che Lauren fosse innamorata di te? Che avrebbe lasciato il suo fidanzato per te? Ti sta solo prendendo in giro!

Il mio subconscio mi aggredisce, mi riporta alla realtà. Ha ragione! Ma cosa credevo?

Non resisto, mi accascio a terra e mi abbandono al pianto. Le lacrime scendono copiose dai miei occhi. Rigano le guance e cadono a terra.

E' per questo che non piacerò mai ad una ragazza come Lauren. Lei non vorrà mai un ragazzo come me, un ragazzo timido e insicuro.

Purtroppo non posso farci nulla, sono fatto così, non sono il tipo che si arrabbia e si mette a distruggere le cose, non tiro cazzotti al muro, non urlo in faccia alla gente. Io mi fermo e... piango.

Rimango in quel bagno, a consumare ogni grammo della mia tristezza.

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