Capitolo 13
Al mio risveglio non ritrovai Lauren, si può dire che non ritrovai nessuno eccetto l'infermiera. Ho dormito fino al tardo pomeriggio. Non se l'è sentita di svegliarmi. Ha detto che dopo la brutta botta che ho preso, un pò di riposo, mi avrebbe fatto bene. Avrei voluto chiedergli quanto la ragazza bruna dagli occhi verdi fosse rimasta prima di andarsene. Ma era troppo intenta a spiegarmi delle medicazioni, e non me la sono sentita di interromperla.
Inoltre una strana idea si faceva strada nella mia testa: e se mi fossi immaginato tutto? Lauren era troppo diversa, non era la ragazza arrogante ed intimidatoria che ho conosciuto la prima volta. Forse è stato solo un sogno. Un bel sogno però! commenta il mio subconscio.
<<Fede!>>
Mi risveglio dal mio "trans meditativo" e guardo Ally con aria interrogativa. Non ho la minima idea di cosa mi stesse parlando. <<Eh?>>
<<Il nostro novellino è nel mondo dei sogni!>> commenta Kevin dopo aver addentato un panino grondante di ogni tipo di salsa. Mi stupisco di come riesca a mangiare tutte quelle schifezze e rimanere magro come uno stecco.
<<Ti stavo parlando della ricerca di lettere su Hemingway. Hai già qualche idea?>>
Ah, giusto! La ricerca. Oggi sono veramente distratto, continuo a pensare a ieri. Come se non bastasse mi sembra che tutti si comportino in modo strano. Stamani quando sono entrato a scuola mi sentivo osservato. Anche ora che siamo a mensa ho come l'impressione di essere l'oggetto d'interesse degli studenti.
<<A dir la verità...>>
<<Basta parlare di compiti! Siamo in pausa...>> ci interrompe Kevin alzando le mani con teatralità. <<Piuttosto! Vogliamo parlare del triangolo amoroso di ieri?>> fa indicandomi con la forchettina di plastica.
<<Tri-triangolo?>> chiedo allibito mentre Ally alza gli occhi al cielo.
<<E' tutto il giorno che te ne voglio parlare!>> stringe i pugni eccitato.
<<Di cosa?>> faccio scorrore due dita sul grosso cerotto che copre il livido sul naso. Come se quel gesto potesse aiutarmi a ripercorrere gli eventi accaduti.
<<Beh ieri, dopo che Lauren ti ha messo K.O con un pallonata, si è subito offerta volontaria per accompagnarti in infermeria. Siamo rimasti tutti increduli, soprattutto Derek: era incazzato nero! Tant'è che quando siamo rientrati in classe, dopo neanche un'ora, ha chiamato Lauren e si sono messi a litigare pesantemente. Avresti dovuto vedere la sua faccia!>>, sghignazza, <<Ripeto: in-caz-zato nero!>> scandisce.
Quindi non era un sogno. Lauren era veramente in infermeria... per prendersi cura di me! Stento a crederci! Si è anche messa a litigare con il suo ragazzo... per me!
<<Insomma, non solo lo hai umiliato a dodgeball, gli hai anche rubato la ragazza! Sei diventato una star!>> afferma eccitato.
Ecco perché tutti mi scrutano. Improvvisamente sono uno di quei ragazzi di cui tutti parlano: uno scoop scolastico.
<<Io non gli ho rubato proprio nulla.>> ribatto piccato.
<<Però è strano che si sia presa tante pena per te. Di solito se ne frega di tutto e tutti.>> fa Ally. Sembra pensierosa, cosa sta tramando?
Continuiamo a parlare di ieri quando Kevin annuncia sottovoce: <<Oh cavolo! Dinah Davis in avvicinamento a ore dodici.>>
Giro la testa e la vedo, Dinah Davis: l'amica di Lauren e Camilla. Cammina a passo spedito e sicuro verso di... verso di me! Muove i fianchi con sensualità e i suoi capelli ondeggiano al vento.
<<Hei, Federico Russo vero?>> mi dice. Kevin gli fa subito spazio e lei si siede accanto a me mentre Ally la guarda in cagnesco.
<<Oh, ciao Allen...>>
<<Ciao. Dinah!>> risponde con un sorriso volutamente falso.
<<Si sono io.>> riporto l'attenzione su di me.
<<Tutti non fanno altro che parlare di come ieri hai stracciato Derek a dodgeball, e non solo.>> ammicca. <<Lasciatelo dire, sei stato un forza!>> si avvicina ancor di più a me e si tocca le labbra con la lingua.
Cavolo quant'è provocante! <<B-beh, Grazie!>>
<<Sai, ci terrei tanto se sabato venissi alla festa.>>
<<Che festa?>>
<<La mia festa di compleanno ovviamente! Ci sarà musica, alcol e tutti quelli che contano, ovviamente.>>
Sono appena stato invitato ad una festa: una di quelle dove si beve e ci si "diverte".
Ci penso qualche attimo. Kevin da dietro di lei mi guarda in tono di supplica con le mani giunte a preghiera scandendo la parola: "Accetta".
<<Certo, perché no.>> rispondo senza pensarci troppo.
<<Splendido!>> squittisce battendo le mani. <<Domani ti faccio avere l'indirizzo.>>
Si alza e mi ringrazia, dopodiché mi porge un bacio sulla guancia. A seguito di quel gesto la mia faccia prende fuoco, non tanto per l'emozione quanto per l'imbarazzo.
<<Prego...>> rispondo con voce rauca. Maledizione, che imbranato!
Se ne va, salutandomi con la mano.
<<Ma che p...>> inizia a dire Ally, ma la voce di Kevin sovrasta la sua: <<Incredibile! Siamo appena stati invitati ad una delle feste più fighe dell'anno!>> dice dimostrando un'eccitazione un tantinello esagerata, secondo me.
<<Siamo?>> sono quasi sicuro che l'invito fosse rivolto solo a me.
<<Certo, invitando te ha di conseguenza invitato anche i tuoi più cari amici!>> sghignazza. Che opportunista, penso.
<<Ah, io non ci vengo!>> ribatte Ally.
<<Beh, vorra dire che saremo solo io e Russo.>>
Non controbatto. Dopotutto non mi va di andare ad una festa da solo, e anche se ci vado con una delle persone più irritanti che conosco, perlomeno, avrò qualcuno con cui parlare se non dovessi fare amicizia con nessuno.
Ah! E sarebbe Kevin l'opportunista? Mi rimproverà la voce nella mia testa.
Quando le lezioni ricominciano torno con la testa tra le nuvole. La notizia della festa mi ha dato da pensare più di quanto avrei immaginato. Mi divertirò? Mi farò degli amici? Ma sopratutto, Lauren ci sarà?
Non che mi interessi... Ma vorrei almeno ringraziarla per avermi assistito ieri.
Anche l'ultima ora di lezione è andata e in men che non si dica sono già in corridoio.
Ally mi raggiunge dopo poco.
<<Hei! Allora, come ci organiziamo per la ricerca?>>
<<Vedamoci a casa mia>>, le dico, <<conosco un posto perfetto. Fa proprio al caso nostro.>>
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