Vero nemico

La figura colorata era seduta sul divano, mentre, annoiato, sfogliava una rivista.

Con una matita crociava le risposte corrette, mordicchiando a volte la gomma, si vedeva che era concentrato, ma questo suo stato durò poco, dato che l'essere lanciò il quadernino in un tavolino dall'altro lato della stanza, ridacchiando e facendo oscillare la matita.

L'anima, prima nel suo occhio sinistro, ora vuoto, era stata completamente consumata da lui, parassita qual'era.

Si caló bene gli occhiali da sole sul viso, mentre la scritta "YOLO" appariva su di essi, facendolo sorridere.

I resti polverosi di un mostro giacevano a terra, ai piedi del divano.

-Non avresti dovuto partecipare alla mia festa bro, ti è costata cara. Ma scialla, almeno ora non potrai più rad-icolizzarmi con la tua presenza.-

Lo scheletro si alzò, stiracchiandosi le ossa e sistemandosi la felpa colorata e calciando via la polvere.

Il parassita uscì dal suo occhio, ancora affamato.

-Buono, tra poco avremo un'anima, una umana stavolta. Ho appositamente chiesto la più pura e coraggiosa che quei testoni d'osso potessero mai trovare!- disse lo scheletro ridacchiando.

-Sans?- disse uno scheletro alto entrando nella stanza -tutto bene bro, stai facendo festa senza di me?-  chiese.

-Nope brooo, sciallati, inizieremo tra poco la festa, appena arriverà l'ospite speciale!- 

-A proposito, non mi hai ancora parlato di questo ospite, Freshy- disse lo spilungone sorridendo.

-Sará una pupa da festa al-lu-ci-nanteee, ci divertiremo tutti assieme!- disse Fresh stancamente.

Non poteva permettere che suo fratello interferisse tra lui e il suo pranzo.

Quando fu uscito, Fresh tirò una risatina isterica, mentre il parassita al suo interno continuava a strisciare nel suo cranio, producendo suoni gutturali.

Era davvero affamato.


Sulla nave di Blight, (t/n) stava facendo colazione con gli altri membri della ciurma, che sembravano però infastiditi dalla sua presenza e che stavano tutti a borbottare tra di loro.

-qualcuno sa perché la mocciosa mangia con noi?- chiese Fell, mangiando un panino.

-credo che il capitano stia diventando clemente nei suoi confronti- disse Horror, mordicchiando un dito umano.

-O forse perché i condannati si trattano bene prima dell'esecuzione!- disse swapfell ridendo e sporcandosi il foulard rosso di maionese.

-CAZZO- urlò frustato -L'AVEVO APPENA LAVATO!-

Un coro di risate si levò dal ponte della nave.

(T/n) stava in un angolo, a mangiare dolce alla crema, guardando il mare.
Si chiedeva quando avrebbe potuto tornare alla sua vita di sempre, alla sua famiglia. Gli mancano tutti.

-un soldo per i tuoi pensieri- chiese Blight accanto a lei, calandosi il cappello sugli occhi.

(T/n) lo guardò a malapena, assorta nei suoi pensieri.
-Stavo solo pensando a casa...- disse malinconica.

Ci fu un attimo di silenzio.

Blight accarezzò la sua spalla, visibilmente imbarazzato.
-Ti prometto che ci tornerai. La parola di un capitano va sempre rispettata!- sorrise.

Sorridesti anche tu, rincuorata.
Dopotutto aveva anche lui un animo dolce, in fondo.

-Perchè non mi parli di te, nel frattempo?- chiese tutto d'un fiato.

-Oh... d'accordo, se è per fare qualcosa...- dicesti un po' titubante.

Vi sedeste a terra, appoggiati al parapetto con la schiena.

Iniziasti a raccontare della tua infanzia, dei tuoi genitori e parenti, del cucciolo che avevi qualche anno fa, dello sport che facevi e delle tue passioni, tralasciando i veri e propri argomenti seri.

Lui si inseriva a volte nel discorso, con domande o battute che facevano ridere entrambi.

-E tu? Che mi dici?- chiedesti incuriosita.

-Non c'è molto da dire su di me. Sono un uomo di poche parole, la mia vita è il mare. Mi fa sentire libero...quasi completo- disse sorridendo e guardando davanti a sé.

-in che senso quasi completo?- chiedesti.

-Un uomo come me, nonostante ami la solitudine e il silenzio che solo l'oceano offre, ha bisogno di un contatto, qualcuno con cui parlare o anche semplicemente qualcuno con cui bere in compagnia.- rispose.

-Bè, penso sia normale, ma tu hai la tua ciurma, no?-

-Loro sono una famiglia, è vero. Ma non credo possano capirmi.-

Vi guardaste per un po'.

-Bè Capitano...se vuoi io posso essere tua amica- dicesti sorridendo.

Blight sorrise.









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Grazie per aver letto questo capitolo!

Prima di trovarmi duemila commenti vi dico che:
1- sì, il vero, canonico, Fresh Sans è così. In realtà lui è un parassita che organizza feste solo per infettare più vittime possibili e per cibarsi delle loro anime grazie al parassita dentro al suo occhio.

2- scusatemi se aggiorno così poco, perdonatemi, sono una procastinatrice ;w;

Alla prossima :3

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