Verità
-Sveglia!- urlò Swapfell, gettandoti una secchiata d'acqua salata in faccia, che ti fece svegliare immediatamente e sobbalzare.
-C-cosa che- farfugliasti -il capitano non accetta ritardi di sorta! Non vorrai essere in ritardo già il tuo primo giorno no?- disse lui, posando il secchio in un angolo -farai colazione più tardi, ordini superiori.-
Ti alzasti, sistemandoti sbadatamente i vestiti e i capelli, per poi seguire Swapfell, che tutto fiero dell'incarico che gli era stato assegnato, ti conduceva fieramente sul ponte principale,dove Dust,Horror e Fell erano impegnati in una estenuante partita mattutina a poker, mentre sorseggiavano da delle fiaschette.
Blight non si vedeva da nessuna parte.
-Io non voglio allenarmi- dicesti incrociando le braccia -voglio solo tornare a casa mia, perfavore!-
Fell ti guardò ridacchiando, per poi mostrare agli altri scheletri le sue carte, raccogliendo nel cappuccio della felpa la sua vincita -penso sia troppo tardi ormai, carina. Ogni ordine del capitano è legge! Sei l'unica sopravvissuta, ergo forse non sei così inutile come io penso, se il capitano continua a tenerti in vita. Fossi in lui mi sarei già sbarazzato di un sacco di carne come te- disse senza nemmeno guardarti, riprendendo a giocare.
-Coraggio umana! Vedila come la continuazione della tua crociera, ma mischiata ad un corso di boxe! Gratuito per giunta-
Disse Horror, sorridendoti, mentre dalla tasca prendeva un dito umano e lo sgranocchiava, mormorando parole di apprezzamento verso quel cibo.
Un rumore di passi li fece zittire, Blight avanzava verso di voi, con una tazza in mano e il cappello calato sugli occhi. Si fermò davanti al tavolino dove gli altri scheletri stavano giocando e sorseggiò il contenuto della sua tazza, per poi posarla.
-Vedo con piacere che siete tutti mattinieri!- esclamò, guardandoli tutti e posando lo sguardo su (t/n)
- l'allenamento inizia ora, voglio che Dust si occupi di migliorare l'attacco dell'umana, incrementando i suoi hp, Swapfell migliorale la difesa, Horror e Fell datele delle basi decenti sull'utilizzo delle armi, questa sera portatela nel mio ufficio e sarete congedati per due giorni, come premio. Sono stato chiaro?- disse Blight.
Tutti annuirono, battendosi il cinque.
-Se ci scappa il morto mi farò un abbuffata!- aggiunse Horror.
-Io non voglio fare alcun allenamento! Perfavore capitano. Voglio solo tornare a casa...- chiedesti implorante.
Blight ti guardò.
- ripeto,stasera nella mia cabina.- disse, per poi andarsene.
Rimanesti lì in piedi, guardandolo allontanarsi.
-Bene umana. Ci divertiremo assieme oggi, a quanto pare.- disse Fell, poggiando una mano sulla tua spalla, mentre gli altri scoppiavano a ridere.
-capitano, le abbiamo portato l'umana!- disse Horror, bussando alla porta della cabina di Blight, mentre Swapfell ti sosteneva per un braccio.
Eri stanca morta, ti avevano massacrato di nozioni sui combattimenti, di dimostrazioni fisiche di attacchi, di allenamenti per intensificare la forza e Dust aveva farfugliato riguardo a farti uccidere alcuni animali per incrementare il tuo livello di violenza.
Ti asciugasti un rivolo di sudore, per poi venire scaraventata dentro la cabina, mentre la porta veniva chiusa alle tue spalle.
Ti alzasti con difficoltà, tossendo e ansimando, per poi guardarti attorno.
-Com'è andato il primo giorno?- chiese il capitano, che era seduto su una sedia, intento a studiare una carta nautica.
Rimanesti in silenzio, tremante.
- Per essere così stanca perfino per parlare deduco sia andato bene,prego siediti. - disse posando la carta e guardandoti.
Ti sedesti su una sedia, in silenzio. Avevi troppa paura per parlare.
Un orologio a pendolo sul muro scandiva ogni secondo col suo ticchettio, mentre vi guardavate a vicenda, in silenzio.
Stavi per chiedere il motivo della tua convocazione, quando da un armadio a muro uscì uno scheletro alto, con una divisa bianca e una grossa giacca nera posizionata sulle spalle, usata come mantello, con un paio di guanti neri e un cappello calato sugli occhi.
-Ho risolto il problema, ne ho beccate ben sette solo qui, ora la stanza è sicura.- disse lo scheletro alto rivolto a Blight, che annuí. -Ben fatto Papyrus, cortesemente ti chiedo di uscire e di continuare pure il lavoro su tutta la nave. Non ne deve restare nemmeno una, è per la nostra sicurezza!- Papyrus sembrò offendersi -Io non prendo ordini da te, fratello. Starò qui mentre parlerai con la ragazza, ho anch'io delle questioni da chiarire.- disse con tono duro, mentre Blight sospirava.
Papyrus si avvicinò a te e ti fece un elegante baciamano, per poi prendere una sedia e sedersi accanto al fratello.
-È un piacere conoscerti umana. Il mio nome è Papyrus, anche se di solito mi chiamano capitano...almeno sulla mia nave.- disse guardando male Blight.
-Sei ancora offeso perché ho affondato quel rottame di barca? È stato un incidente.-rispose Blight all'occhiataccia del fratello.
Quello scheletro ti ispirava simpatia a prescindere, non ne sapevi nemmeno tu il motivo.
-Sei sicuro che sia sicuro? Se c'è n'è anche una sola attiva ci ammazzeranno tutti.- disse visibilmente inquieto Blight.
-Fidati, ho controllato dappertutto, non c'è più nulla- rispose il fratello, incrociando le braccia e accavallando le gambe.
- scusate...posso sapere di cosa state parlando?- chiedesti titubante.
I due ti guardarono, poi Blight prese parola.
-L'attacco alla tua nave ci è stato imposto da un nostro nemico comune. Quel mostro ci ha detto di recuperare solo i sopravvissuti, coloro che sarebbero stati abbastanza forti da sopravvivere al suo controllo mentale, in modo da unirli alla sua armata di schiavi e per cibarsene.
Se non l'avessimo fatto, lui ci avrebbe annientato,assieme ai nostri universi. Una volta comunicatogli che avevamo un solo umano, mi ha detto di partire per andare da lui, a consegnarti. Aveva già riempito la nave di cimici per ascoltare ciò che ti avremmo detto, dato che tu avresti dovuto restare ignara di tutto ciò, saresti dovuta arrivare da lui stanca, impaurita, bisognosa di aiuto, un aiuto che lui sarebbe stato ben disposto a concederti, fingendosi un amico per prendere il controllo di te. Fino ad ora ti abbiamo mentito per incuterti terrore, dicendo che abbiamo ucciso i passeggeri, cosa falsa e cercando di farti sfinire per farti perdere ogni speranza, solo perché lui ci ascoltava.- disse guardandoti e serrando i pugni.
- Non possiamo permettere che abbia anche umani nella sua armata, sarebbe impossibile da battere a questo punto a causa della vostra anima, che è molto più potente di quella dei mostri. Ho finto con te, fino a questo momento. Sono davvero dispiaciuto (t/n)- disse infine, guardandoti negli occhi. Stava dicendo la verità.
Non sapevi come reagire, era troppo persino per te, sentivi la testa scoppiare.
Ti alzasti e corresti fuori dalla cabina, senza fermarti e senza guardarti indietro.
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