Sono appena salito sul treno per Hogwarts, sono al mio primo anno ma si già come sarà la scuola e tutto il resto, me lo ha detto mio padre, Lucius Malfoy.
Ho i capelli perfettamente pettinati, occhi azzurri...insomma il solito Draco.
Sono in cerca di un posto per sedermi, quando vedo un bambino dai capelli rossi scrutarmi in modo non gradevole, conoscendo i rapporti tra le nostre famiglie: Weasley e Malfoy, non potevo aspettarmi altro; il rosso è in una combina con altri due..che palle, quello è Harry Potter..tutti conoscono la sua storia, infatti, data la sua fama, penso che ci sarà molta concorrenza tra me e "il bambino che è sopravvissuto"..mi chiedo ancora come abbia fatto, e ne a me ne a mio padre piace questa cosa, anzi, ci dà proprio fastidio. Con loro c'è anche una bambina, capelli ricci mori e occhi castani, non l'ho mai vista, probabilmente è una sanguesporco.
Qualche minuto dopo, noto che Ronald (penso si chiami così) sta alzando le sopracciglia guardando il mio Rolex, perché non si fa i cavoli suoi?!
Decido infine, di passare davanti a loro, anche per conoscere meglio la ragazzina, sembra una ragazza per bene
"Ciao Weasley...oh tu sei il famoso Harry Potter"
R: ciao.
P:si, sono io, tu sei Malfoy se non erro
"Ah non si era capito?" Voglio che tutti sappiano chi sono, questo commento non mi fa piacere.
Decido di chiedere a lei come si chiama, non per interesse, devo solo raccogliere più informazioni possibili per mio padre.
"Tu sei?" Dico addolcendo leggermente il tono, ma mantenendolo comunque un po' sprezzante.
H: Granger
"Nome?"
H: Hermione
Granger..cognome babbano.
"Piacere" dico porgendogli la mano, ma nonostante la mia estrema gentilezza lei non ricambia, che fastidio!
H: piacere
Lei non mi conosce, per comportarsi in questo modo sicuramente sa qualcosa, ho dei sospetti a riguardo.
"Attento a quello che dici su di me, Weasley."
Dico con il mio solito tono freddo e spregiante
R: ho già parlato abbastanza
Cosa intende? Se ne va in giro a rovinarmi la reputazione?
"Cosa gli hai detto?!"
R: che sei ricco, viziato, ti vanti di essere purosangue, hai il padre e la zia mangiamorte è in futuro sarai uno di loro, che venire a scuola con il Rolex al polso a 11 anni è esagerato e che mi stai sul cazzo.
Alcune cose sono vere, alcune per papà ed altre proprio no. Alla fine decido di dire..
"Non è vero niente"
H: mh
Che intende? La sto convincendo o sto peggiorando?
H: nulla
"Non cerco nemmeno di diventare amico tuo, ho già capito l'idea che ti sei fatta su di me"
Dico in tutta sincerità, ammetto che un pochino-INO INO ci sono rimasto male..non è da me, ma penso sia normale.
Lei rimane in silenzio, in una sorta di sospensione...poi interruppe Weasley
R: fa bene.
Questa volta sono leggermente offeso seriamente, reagisco con la rabbia.
"Tu stai zitto, che sei una vergogna per noi purosangue"
Lo era davvero, suo padre sopratutto..almeno, così dice il mio.
Notando Hermione guardare la scena con un viso un'espressione assai strana, decido di parlare io dato che lei non lo avrebbe fatto.
"Va bene..comunque mi chiamo Draco, non ti ho detto nemmeno il mio nome" solitamente ritengo il mio cognome più importante del mio nome, è Weasley fa in fretta a notarlo.
H: ok
R: non ti presenti solo con il cognome di solito?
"Farti i cazzi tuoi?"
P: Malfoy le parole
"Potter...i genitori" dico con un sorrisetto trionfante e divertito, so perfettamente quella storia per via di mio padre, usarla come arma e punto debole di Potter non sarebbe stata così una brutta idea. Decido di salutare Hermione e di andarmene.
"Bene, spero che tu ti possa trovare bene con la tua casa, qualunque essa sia. Ora vado" e così faccio.
Decido di andare a sedermi con due ragazzine, abbastanza familiari, probabilmente sono delle purosangue.
"Piacere, Malfoy"
D: Piacere Daphne Greengrass
P: ciaoo! Io sono Pansy Parkinson
Ho già sentito entrambi i cognomi, dopo Daphne si addormentò.
"Bene, almeno siete purosangue"
P: già. Menomale che sei purosangue anche tu, non faccio mia amicizia con i mezzosangue e i babbani.
Aveva i miei stessi pregiudizi, o meglio, della mia famiglia. In realtà non ho mai capito che opinione io avessi sui mezzosangue o su qualunque altra cosa, a casa mi riempiono la testa di queste strane idee.
"In che casa pensi di essere? Io serpeverde" mi affretto a dire per cambiare discorso, penso davvero di essere serpeverde, tutti i miei parenti ne facevano parte.
P: anche io penso di essere serpeverde, in tal caso saremo grandi amici
"Lo spero"
Da quel momento lei inizia a parlare veramente male dei mezzosangue, e anche se un po' mi dispiace, gli do corda.
*SPAZIO AUTRICE*
Salve a tutti! Sono tornata con una nuova storia, fatta insieme a elenaforestieri , lei ha già pubblicato il primo capitolo, mi farebbe piacere che daste un'occhiata anche alla sua storia, per leggerla più al "completo" dato che la scriviamo da punti di vista diversi. Spero che questa storia vi piaccia, un abbraccio 💕
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