PARTE 9.
Ogni suono che interrompe il tuo silenzio non ha senso.
Ogni sguardo che interrompe il tuo silenzio non ha senso.
Ogni gesto che interrompe il tuo silenzio non ha senso.
Se ogni cosa è in silenzio e tu parli di me.
Se i dubbi che tu sia qui fossero più delle certezze che tu ci sia davvero, non avrebbe senso rendersi conto che il silenzio è musica. Parlare nel silenzio è come interrompere una canzone stupenda solo per farfugliare parole.
A volte diventa la musica l'unica via di salvezza, perché il silenzio è così forte da non esistere nella vostra vita. In alternativa al silenzio c'è la musica. Come il silenzio, la musica non vuole essere interrotta, vuole solo manifestarsi per manifestarci. Come me la musica vuole solo essere ascoltata senza essere giudicata.
Come me la musica vuole vivere attraverso la carta. Come me la musica esiste solo quando la pensi, e non esiste nota più bella di un sospiro nel vuoto.
L'armonia caotica dei nostri pensieri che si ammassano fino a fondersi senza permettere a chi li pensa di smistarli, ci assicura la sicurezza della nostra mente che non vuole essere violentata dalla coscienza, la quale prega se stessa di non perdersi. Abbiamo la vita che scorre nel corpo, nella mente, negli occhi e l'unica cosa che riusciamo a fare è vederla scorrere. Non ci opponiamo, non andiamo controcorrente, semplicemente ci lasciamo trasportare ad occhi chiusi immaginando di essere sulla terra ferma.
Non abbiamo le qualità per comprendere la limpidezza della vita, né per comprendere quanto oscura sia ai nostri occhi. Sappiamo solo giudicare le ombre, perché siamo sempre stati abituati a vivere di luce riflessa. Adesso che non ho nulla accanto a me, adesso che tu resti qui, lontana da questo buio, dimmi perché dobbiamo per forza vedere con gli occhi quando le immagini non esistono. Perché dobbiamo per forza vedere coi giudizi degli altri quando noi non sappiamo se sono veritieri. Perché scegliamo sempre la strada più complessa se quelle semplici le abbiamo a un metro. Non abbiamo nulla da ottenere se tra le mani abbiamo sogni di sabbia.
Devo chiedere scusa alla mia anima per tutte le volte che ho scelto cose che l'hanno distrutta.
Devo chiedere scusa alla mia anima per tutte le esperienze sbagliate che l'hanno fatta piangere.
Devo chiedere scusa alla mia anima per tutti i pugni che ha preso quando ho odiato gli altri.
Devo chiedere scusa alla mia anima per tutte le volte che dovevo muovere dei passi e sono caduto.
Devo chiedere scusa a me stesso per tutte le volte che ho scelto di soffrire, di morire, di strappare i panni della vita per poi rimpiangerli. Devo chiedere scusa a te, per tutte le volte che ho provato ad odiarti, solo per non sprecare l'amore verso qualcuno che non lo ricambia.
Devo imparare a cambiare le canzoni quando non servono. Devo imparare a chiudere gli occhi quando non servono.
Devo imparare a stare in silenzio quando serve. Apprendere le lezioni del mio cuore è difficile perché non sono mai stato abituato ad ascoltare i battiti. Se non avessi la mia musica, se non avessi la mia forza, se non avessi la mia essenza, se non avessi la mia anima, sarei una pietra che muove passi su una terra bruciata senza chiedersi perché la terra sia bruciata. Se non avessi la vita che mi scorre nelle vene, non sarei così depresso, perché la depressione è la manifestazione della voglia di vivere. Non desiderare mai un'altra vita, migliora questa finché puoi, con piccoli gesti senza più la paura che non vengano apprezzati. Sii te stesso la ragione della tua esistenza e se l'esistenza non ha senso, siine tu il senso.
Diventa tu il senso della tua vita.
Sii tu la luce nel tuo buio, sii tu la speranza nelle tue certezze. Sii tu il fiore di loto in un mare di spine.
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