La forza
A volte mi stupisco della mia vulnerabilità, così grande, da autodistruggermi.
Mi sono sempre detto che sarei dovuto diventare forte, certo, diventare. Perché esserlo alla fine è questione di menefreghismo.
Per voi una persona forte è quella che non si ferma mai, quella che nel suo impercettibile dolore riesce a non farvi notare nulla.
Per voi essere forti vuol dire saper sopportare il dolore, la fatica, le persone. Sapersi sopportare, io a volte sono il mio peggior nemico.
Per voi essere forte significa non mostrare mai segni di cedimento, dietro ad una maschera di imbrogli, dietro le parole, dietro le risate. Io non so se sono forte come dite voi.
Molte persone cari miei, mi dicono che sono troppo serio, che sono impassibile, che non ho espressione. Nessuno saprebbe della mia situazione se non lo dicessi, nessuno saprebbe nulla.
In fondo a chi interessa. Sono io che ho voglia di far trasparire alcune parti di me, ma non posso pretendere che capiscano.
Non avrebbe senso far trasparire la sofferenza.
Ci sono persone che lo fanno, vogliono abbracci, attenzioni, conforti. Io sono diverso, non voglio tutto ciò, o almeno lo vorrei, ma solo da chi io ritengo sia capace di confortarmi. Non ha senso abbracciare un porcospino, tanto poi ti punge.
Io sono strano, perché cerco di essere forte come voi, ma invece non lo sono.
Io a volte piango, a volte sono triste, a volte soffro, ma non lo mostro, lo celo dietro stronzate e io non sono mai euforico e quando lo sono, vuol dire che sono triste.
Sono sempre stato abituato a nascondere il mio vero stato d'animo, le mie incertezze, come un mago. E a volte mi tradisco. A volte lascio trasparire tutto, inconsciamente, senza accorgermene. Voi pensate che io sia forte, ma sono più debole di voi. Io do importanza a tutto anche alla più piccola cosa, ma non lo faccio notare e a volte cerco di fregarmene, ma non sempre riesco.
Che poi oggi per campare devi essere asettico, per andare bene a scuola devi essere asettico, nel lavoro devi essere asettico, anche nell'amore devi essere asettico, perché se ti fai prendere dalle emozioni, finisci per andarci sotto e starci di merda.
Ma come stracazzo faccio a essere asettico? Se per dio, io c'ho il cuore in setticemia, tra trisezza, felicità, amore, delusione, amore non corrisposto, ho i sentimenti in cancrena. Non è una cosa possibile essere come me.
Beati voi, a voi che vi bastano un bicchiere di alcol e una baldracca che vi ravana la lingua sotto una cassa che suona musica sguaiata di merda per essere felici. Io vi invidio, mi fate schifo, ma vi invidio.
Ho paura di andare in cancrena, di vedere la mia gioia, i sentimenti che provo marcirmi davanti.
Le emozioni sono messaggi e ti dicono che quella certa causa, ti provoca quel determinato stato d'animo, per farti capire se quella cosa nella tua vita deve esserci o no.
Cazzo ne so io, io sono diverso da voi, quando voglio una spalla su cui piangere piango sul cuscino.
Quando voglio un abbraccio, abbraccio la coperta.
Io non voglio attenzioni, non dico nulla a nessuno, ma questo non fa di me una persona forte. Avessi le palle di mandare a fanculo tutto! Lì sarei una persona forte.
Sopportare è debole, la persona forte è quella che si corcia le maniche e butta via tutto quello che non va nella propria vita. Vaffanculo! Io non sono forte. Il vostro concetto di forza è lo stesso concetto di chi subisce violenza, ma sopporta, di chi viene preso per il culo e finge di non essersene accorto, di chi è convinto che non si possono cambiare le cose. Voi siete dei deboli. Anche io lo sono, io però riconosco che devo cambiare qualcosa e lo farò a costo di farmi male di nuovo. Tanto quando hai troppe cicatrici, sei abituato al dolore e ti sa quasi di familiare.
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