ROSSA PASSIONE

Seduti al parco i due draghi fissavano in silenzio l'ambiente circostante.
Da quando erano giunti lì nessuno aveva proferito parola, uno era in balia dei suoi sentimenti contrastanti mentre l'altro, nel più totale disagio, non sapeva come comportarsi.

–Ti senti un po' meglio adesso Natsu?- gli chiese il biondo con una certa nota fraterna. L'amico sbuffò sonoramente per poi rispondergli con calma, una calma che parve persino a lui stesso anormale. –Un po' si, sono estremamente stressato. Non volevo arrivare a quei livelli con Erza ma, insomma, non c'ho visto più. Per tanto tempo avete dato dello stolto a me ma c'è chi è messo peggio lì dentro.-
Quell'affermazione fece scappare un piccolo risolino al dio dei fulmini, come dargli torto? Titania per quanto forte e matura fosse in battaglia, non era obiettiva in certe cose, arrivava un po' tardi alle conclusioni più semplici. Natsu per tanto tempo era apparso agli occhi di tutti come un piccolo grande uomo che soffriva della sindrome di Peter Pan e invece adesso, guardandolo così intensamente, era finalmente cresciuto. Era diventato un uomo, un vero uomo.
–Sai Natsu, non pensare che io voglia giustificarla ma riflettici. Per Erza tu e Gray siete due punti di riferimento, non vuole vedervi in contrasti simili. Credo che lei non abbia guardato per bene in faccia la realtà per il semplice fatto che, essendo anche amica di Lucy, sa perfettamente quanto tu sia estremamente importante per la tua donna. Vedendo magari anche in questi anni Gray e Juvia convivere non vuole credere ad una cosa simile.- gli spiegò pacatamente Luxus.

Salamander rimase in silenzio per qualche minuto, minuti che al fratello parvero secoli.
–Io la capisco, la capisco realmente. Pensi che io non abbia mai riflettutto su una cosa simile? Pensi che sia stato facile per me accettarlo? Io so bene che se quei due hanno legato così tanto la colpa è solo ed esclusivamente mia. Non dovevo partire da solo, dovevo portarla con me...ma lo sai, era troppo pericoloso. Se l'avessero trovata e presa non so cosa sarebbe successo. Mi sono sentito una merda, uno schifo, del tutto inutile in quei maledetti 5 anni nel vederla immobile su quel dannato letto. Prova ad immaginare come mi sarei sentito e sentirei adesso nel sapere a quanti esperiementi l'avrebbero sottoposta in chissà quale dimensione o ancora peggio.. morta, morta per mano di quei pazzi assetati di potere. Luxus, io ci tengo alla mia famiglia. Gray è mio fratello, il mio migliore amico, mio rivale e alleato, ma questo mio legame con lui non permetterà assolutamente di svincolarmi dalla mia sacra convinzione che Lucy è mia. Lucy è la mia compagna, ha il mio marchio sul corpo. Lei appartiene a me come io appartengo a lei finchè questo corpo non esalerà l'ultimo respiro. Ci siamo giurati fedeltà e vedere come questo giuramento sta andando a farsi benedire mi fa tremendamente incazzare. Non capisco, non mi capacito di come sia possibile che lei sia così vulnerabile.- prese una lunga pausa e poi continuò –Possibile che il ghiacciolo sia stato così bravo in quei tre anni ad avvicinarsi in questo modo a lei? Addirittura a rendere confusionario il suo sentimento? Significherebbe che già da prima lei provava una certa attrazione. Non capisco, la testa mi scoppia a forza di pensare e ripensare.- biascicò in pieno sconforto.
Il mago dei fulmini rimase per un po' in silenzio, quel ragazzo aveva davvero dato conferma ai suoi pensieri e meritava un trattamento rispettoso, maturo.
–Quando tu sei mancato Lucy ha sofferto tantissimo. Era quasi riuscita a riprendersi la tenuta della sua famiglia, le mancava pochissimo, ma qualcosa andò storto con i prelevamenti alla banca. Non riceveva tue notizie, non riusciva a localizzarti, so che hai chiesto tu a Loki di non darle informazioni, e poi c'era la questione di Aquarius. Era a pezzi, poteva nascondere la sua tristezza con sorrisi ma i suoi occhi, meglio di me lo sai, non mascherano i suoi stati d'animo. Sono troppo espressivi. Aveva bisogno di te, del suo uomo, aveva estremamente bisogno di sentirti vicino. Mi sono sentito anche io in colpa per la rottura della chiave e in qualche modo ho cercato anche di tirarla su di morale stuzzicandola, l'ho persino portata una volta in missione con me e i miei ragazzi. Credimi Natsu, come me anche gli altri, specialmente Gray ha tentato di toglierle qualche peso. Quello che devi capire è che andando via tu a lei era rimasto lui. Lui le è stato accanto, l'ha consolata, rimproverata, fatta ridere quando era necessario. E' normale che la biondina si sia legata ancora di più. L'ha sempre visto come il fratello che non ha mai avuto, testimone tu di queste sue parole. Che Lucy l'abbia considerato da sempre il suo migliore amico, una spalla, è stato palese da tempi indietro. Il problema è sempre stato il pensiero di Gray. Secondo te Natsu il ghiacciolo non è andato contro i suoi stessi sentimenti in questi anni? Chiunque al posto suo, nel sapere che esiste una sola e unica occasione con la ragazza di cui si è innamorati, avrebbe reagito così. Quello che voglio farti capire è che secondo me nella mente di Lucy, come ben sappiamo, ci sono degli immensi vuoti, vuoti che le pulsano sensazioni, emozioni, vissute che cercano in tutti i modi di essere riorganizzate. Lei al momento sta confondendo un bene fraterno, un legame amicale, con qualcosa di più. Magari è attratta esteticamente, dobbiamo dirlo, Fullbuster è uno dei nostri ragazzi più gettonati nelle riviste di bellezza, ma ciò non vuol dire che ne sia innamorata. Io lo escludo.-
Dragneel rimase in silenzio. In effetti chi non trarrebbe le sue conclusioni in circostanze simili? Una prova vivente è stata Lisanna che, povera ragazza, fino all'ultimo ha cercato di conquistarlo standogli vicino nei momenti più duri, nonostante sapesse che qualsiasi sforzo era vano. Lui sapeva cosa voleva, chi voleva.
–Io..non voglio perderla. Luxus io realmente amo quella ragazza più della mia stessa vita e l'ho dimostrato mettendo a repentaglio me stesso in ogni scontro. Quando l'ho vista collassare davanti ai miei occhi ho sentito il petto dilaniarsi dal dolore, ero convinto di aver perso l'unica persona che era stata in grado di dare un senso concreto alle parole di mio padre. Se mi nomini i "sentimenti" nella mia testa appare solo il suo viso. Tu sai di cosa parlo, con Mira è lo stesso non è vero?- gli domandò a fil di voce.
Era davvero strano parlare di queste cose proprio con lui, sembrava irreale. Il grande drago rosso, figlio di Igneel, Re dei draghi, parlava con fare diretto del suo amore verso la nakama. Parlava di legami sentimentali come se fossero costolette di carne, le sue preferite. Salamander stava per rispondergli quando avvertì due presenze alquanto forti giungere in città, due odori che avrebbe riconosciuto sicuramente anche tra mille anni. Erano tornati, i due nuovi maghi di Fairy Tail erano rincasatil.
–Li hai avvertiti anche tu vero?- quella domanda  riportò Luxus nuovamente a prestare attenzione al suo compagno, sorrise guardando il cielo tinto dei colori del tramonto. –Si il tuo fratellone e la mammina bionda sono tornati. Perché non chiedi ad Anna un consiglio? Insomma lei è pur sempre l'antenata di Lucy, saprà sicuramente darti una dritta.- gli propose senza riflettere, non era poi una cattiva idea.
Chi meglio di Anna-sensei poteva consigliarlo?
– Non ci avevo pensato, hai ragione. Non saprò mai come ringraziarti per quello che hai fatto oggi, se non fosse stato per te lì dentro sarebbe finita malissimo. Grazie fratello, grazie davvero.- gli urlò mentre correva verso una nuova speranza.

Il biondo rimase a contemplare il tramonto. Un miliardo di pensieri gli pervasero la mente. Riflessioni su riflessioni che vennero scacciate da un semplice abbraccio improvviso. Quel calore, quel profumo che sapeva di fragole selvatiche era unico e solo. Era il suo.
–Sei stato bravissimo amore, sono fiera di te- gli sussurrò quella melodiosa voce vicino all'orecchio.
–Non potevo permettere che si scannassero tra di loro per causa degli altri. Ho sentito di farlo, gli voglio bene anche io infondo. Spero solo che la situazione si risolvi il prima possibile.-

                                                                                              ***

Era immersa nei suoi pensieri,non riusciva a mettere un'infinita pausa a quelle continue immagini che le si presentavano in testa. Si trovava dentro un uragano di contradizioni che le causavano non solo un malessere insostenibile ma anche un fortisismo mal di testa. Continuando di questo passo sicuramente sarebbe diventata pazza, ne era sicura. In balia di quei suoi tormenti non si era resa conto di due occhi color ossidiana che la stavano fissando con un mix di tenerezza e tristezza.
Due occhi che urlavano un amore incondizionato per lei.
–Dove sei stata? Io e Luxus ti abbiamo cercata per quasi due ore.- setenziò con un tono che non ammetteva repliche. Lucy sobbalzò nel sentire quella voce che, ogni volta, le creava scalpore dentro il petto.
Alzò di scatto lo sguardo fino ad incrociare quello del ragazzo. Lo fissava frustrata, con il timore di come reagirebbe nel sapere la verità. Non voleva ferirlo né con una bugia e né con la verità, cosa doveva fare?Cosa doveva dire?
–Allora? Il gatto ti ha percaso morso la lingua Lucy?-

"Lucy? Perché l'ha detto con quell'estraneità che mi congela? Mi trafigge? Che lui sappia? Che lui sospetti?" pensò tra se e se, le gambe iniziarono a tremare.
–Io..io sono stata con Gray. Siamo stati un po' al mercato, abbiamo girato le bancarelle. Scusami, non volevo farti preoccupare.- gli rispose mortificata, non riusciva a sostenere quello sguardo accusatore.
–Dimmi Lucy è successo qualcosa tra voi due? Sento su di te il suo odore, i tuoi vestiti sanno di lui.- Quelle parole la fecero sbiancare,come faceva a saperlo? Che li avesse visti? Sentiti? Diamine.
– Allora? Mi rispondi? La smetti di stare in silenzio porca puttana?- Si stava scaldando, avvertiva il suo potere espandersi per quel vicolo.
Doveva rispondergli.
–Mi sembra normale che tu senta il suo odore, sono stata con lui tutto il tempo. Abbiamo, come ti ho già detto, girato un po' e parlato delle missioni che svolgeremo da domani. Hai saputo? Sarai con Juvia.- gli rispose fingendo una naturelzza che, ahimè, non convinceva nemmeno i muri di quella stradina.
–Sei realmente convinta che me la bevo? Con chi credi di avere a che fare? Con uno stupido? Ti conosco meglio delle mie tasche. Non osare mentirmi, sai quanto mi faccia incazzare e stare male.- quasi gli urlò il rosato innervosito da quell'atteggiamento che aveva assunto. Come dargli torto? Chiunque avrebbe sentito il tremolio delle sue gambe, l'ansia che sembrava esser sputata dalla sua stessa pelle.
–Mi metti a disagio guardandomi e parlandomi così.- riuscì a sibilare in preda agli spasmi dei nervi che si accavallavano lungo tutto il suo corpo. 
-Mi dispiace,non volevo. Dimmi per favore cosa è successo, il mio naso sta andando in fiamme e credimi non solo lui.- le ripropose il mago del fuoco in un bisbiglio. Non poteva girarci intorno. Prese tutto il coraggio che aveva in se e raccontò per filo e per segno tutto quello che era successo.
Non sapeva se fosse stato un bene o un male ma era più forte di lei, non poteva mentirgli.
–Quindi non ha perso tempo, ha iniziato a giocare a carte scoperte. Me lo aspettavo.- le rispose lui con lo sguardo puntato al suolo.
Come volevasi dimostrare l'amico/rivale non voleva più aspettare, come biasimarlo? Chi avrebbe perso tempo prezioso?
–Gli ho detto che ho bisogno di rifletterci su tutto questo casino. Ho troppo da perdere in entrambe le parti. Natsu io so di essere legata ad entrambi ma sono legami differenti. Non provo le stesse identiche cose anche se si confondono, mi confondono. Io ho bisogno di tempo, la memoria mi manda qualche imput e tocca a me inserire i tasselli. Lo so, ti sto chiedendo un qualcosa di estremamente egoista ma io ho bisogno di sentirti vicino. Io..- non ebbe il tempo di finire la frase che calde mani avvolsero il viso, un dolce profumo di muschio selvatico le accarezzò dolcemente le narici, un qualcosa di morbido, che sapeva di spezie esotiche, si poggiò sulle sue labbra. Una scarica di adrenalina pervase la sua schiena.

Natsu la stava baciando.
I suoi occhi si chiusero delicatamente mentre con impeto ricambiò il gesto del ragazzo.
Le loro lingue si diedero una guerra senza pudore. Passione era quella che sentiva invadergli letteralmente il corpo.
Il rosato la prese in braccio sbattendola con prepotenza sul muro del vicolo in cui si trovavano. Un piccolo gemito, fuoriuscito senza vergogna dalla sua gola, causato sia dal brusco impatto e sia per le desiderose mani che le palpavano, le stringevano i glutei come se niente fosse. Gesti che le causavano infinite scariche di piacere nel suo bassoventre. Si staccarono solamente per riprendere aria,
i loro sguardi si perdevano l'uno nell'altro, i loro respiri affannati si scontravano sui loro visi.
Lu..io non resisto più..io- fu l'irruenta eccitazione della ragazza ad invertire i ruoli. Lucy ribaciò il ragazzo senza pensarci due volte, si era ormai abbandonata a quell'andamento di piega preso così senza preavviso.
Lo baciava, lo mordeva, lo toccava, lo voleva.
Salamander ricambiò con la stessa foga per poi dedicarsi al suo collo, quella distesa lattea che lo portava sempre a riempirlo di attenzioni. Succhiotti, baci, disegni concentrici di labbra e lingua diedero avvio all'aumento della pressione di entrambi i maghi.
Loro si appartenevano, volevano riprendere il potere, il possesso del corpo dell'altro. Si desideravano, si volevano. Le mani di Natsu sbottonarono la camicetta della bionda per dare più vivacità alla sua vista, leccava e baciava quei seni con immensa lussuria e malizia.
Il suo autocontrollo ormai era giunto quasi al limite, l'avrebbe fatta nuovamente sua anche davanti a miliardi di persone.
Non poteva trattenere più quella forte scarica che gli faceva pulsare il membro ormai ingrossato e ben visibile.
La sentiva gemere ad ogni suo tocco, sentirle proferire il suo nome in quello stato lo riportava a tutte quelle volte in cui entrambi si sono concessi all'altro.
Gray poteva provarci quanto voleva, solo lui sapeva scioglierla con un solo bacio, solo lui riusciva a farla eccitare con un semplice sguardo. Quell'umana era sua, solamente sua, apparteneva a lui. Nessuno poteva portar via la compagna ad un drago.
Na...tsu..aaah..la gente...la gente potrebbe vederci o sentirci..mmh- gli sussurrava tra un gemito e l'altro.
E che sentano e vedano..meglio per noi,per me,così ricordano a chi appartieni tu.- La ribaciò con estrema arroganza mentre sentiva i battiti del suo cuore aumentare di botto.
Le sue mani sceserò capricciose sotto la gonna, sentiva i suoi fluidi inumidire l'intimo. Con un semplice movimento di dita spostò di lato l'indumento iniziando così a stuzzicare la sua femminilità. Ad ogni gesto delle sue dita la sentiva tremare, saltare come corde di chitarra. L'aveva in pugno.
Lu..cy...mmmh ti voglio.- le bisbigliò tra una leccata e l'altra. Lei gli arpionò le spalle e il bacino, come a voler sentire ancora di più quei tocchi, pretendeva che andasse più a fondo.
Mi stai facendo impazzire,è sleale questo Natsu. Lo sei sempre stato tra le lenzuola.- gli ripeteva mentre con le mani scendeva verso la virilità del ragazzo,andato in estasi a causa del puro piacere corporeo.
Oh Lucy! Diamine si..stringi di più. – continuava a ripetere Salamander mentre si strusciava sulla ragazza. I loro corpi chiedevano di più, si urlavano contro il loro violento desiderio di possesso.
Quei tocchi non bastavano, pretendevano più profondità, dovevano andare oltre.
Voglio entrare, voglio che mi tieni dentro te. Ti bramo con tutto me stesso.-  le sussurrava sulla spalla il dragon slayers del tutto perso nella sua cupidigia.
Lucy non riuscì più a sottrarsi, dentro la sua testa le si presenterano tutte le loro volte. Sotto le stelle, nella vasca di casa, nei bagni della gilda, all'aperto durante le missioni.
Sentiva sulla sua pelle i brividi dei suoi ricordi rimescolarsi con quelli che il suo compagno le stava ricreando. Anche lei, anche lei voleva sentirlo dentro sè, voleva riprendersi quel fuoco che classificava quella promessa.
Loro si appartenevano.
Anche io..anche io voglio averti. Prendimi Natsu..ti prego. Non ce la faccio più.- Quelle erano le fantomatiche parole adognate, non voleva altro che il via.

Le aprì ancora di più le gambe e, avendo la certezza che ormai fosse lubrificata per bene, entrò in lei in un colpo netto e deciso. Un'entrata che ad entrambi fece perdere il senno.
Gemiti sconnessi, unghia taglienti, mani ovunque, bocche fameliche, richieste, spinte spietate e possessive, diedero l'ultima forma all'amplesso fino ad arrivare all'apice insieme. Arrivare al culmine con i loro nomi sospirati dentro un gioco di lingue che si divoravano senza sosta.
Vennero insieme, stretti l'uno all'altro accorti di fiato. Le morse delicatamente un seno, facendola sospirare nuovamente di piacere, riempiendolo successivamente di caldo e umidi baci mente con le mani le stringeva glutei e cosce. –Sei mia. Sei solo mia.- le sussurrava mentre aumentava la presa su di lei,
poggiando la fronte sulla sua spalla.

La maga stellare bisognosa di sentire ancora quel forte calore su di se, ricambiò la stretta, lasciando teneri baci su quella zazzera rosa che tanto amava.
–E' sempre stato così, lo sento. In qualche modo non ho mai smesso di sentirmi tua. Nemmeno in questo stato confusionario. Tu sei tu.- Natsu sollevò lentamente il capo indirizzando i suoi occhi in quella distesa color caramello che lo fissava amorevolmente.
–Sono passati 5 anni dall'ultima volta che mi hai detto quella parola. Quella parola che io ti sussurravo segretamente nei nostri momenti intimi. Ho bisogno di sentirtela ripetere. Ho bisogno di sentire la tua voce pronunciarla.-
L' Heartphilia strusciò il suo piccolo naso su quello del ragazzo, ancorò le sue braccia intorno al suo collo, puntò i suoi occhi dentro quell'ossidiana che fremeva di eccitazione.
–Ti amo Natsu Dragneel.-

Le sorrise, un sorriso che le riempì il cuore.
Dragneel non riusciva a resisterle, quelle labbra lo richiamavano all'attenti. Si avventò su di esse assaporandone ancora una volta il sapore, con quella ferocia che solo un animale selvatico riusciva a tirare fuori.  La voleva ancora, voleva ancora perdersi dentro quelle cosce che mandavano all'inferno ogni buoni proposito. La morse delicatamente mentre strusciava la sua possente asta sul suo ventre, lasciandosi scappare affanni che ben presto avrebbero riacceso il vulcano che risiedeva in lui. La strinse più forte e, con quel ghigno da perfetto bastardo, le sussurrò all'orecchio:

-SONO ANCORA TUTTO UN FUOCO LUCY-

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CIAO RAGAZZI,SCUSATE IL RITARDO MA TRA DIVERSE DIVERGENZE (LAVORO E PROBLEMI IN FAMIGLIA) NON HO AVUTO IL TEMPO PER DEDICARMI ALLA MIA STORIA. BEH, CHI CONOSCE L'ANDAMENTO DELLA MIA STORIA IN STRETTO ANTICIPO SI STARA' CHIEDENDO COSA E PERCHE' HO CAMBIATO LE TEMPISTICHE..LA RISPOSTA E' CHE HO SEGUITO SEMPLICEMENTE IL MOVIMENTO DEI MIEI PENSIERI E DELLE MANI. HO DECISO DI NON PREFISSARMI TROPPO.
DETTO QUESTO SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, PERDONATE QUALCHE ERRORE DI BATTITTURA CHE MAGARI MI E' SFUGGITO. VI AUGURO UNA BUONA LETTURA E MI RACCOMANDO RECENSITE. ADORO LEGGERE I VOSTRI PARERI COSTRUTTIVI, POSITIVI O NEGATIVI CHE SIANO. GRAZIE INFINITE PER TUTTI I MESSAGGI CHE MI FATE TROVARE, SONO CONTENTA CHE SIA COSì TANTO SEGUITA. E' VERAMENTE UNA SODDISFAZIONE. SPERO DI AGGIORNARE PRESTO. UN GRANDE ABBRACCIO. <3

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