L'inizio del Puzzle
Ore 2:30
"Signorina Heartphilia le comunichiamo che l'ultimo prelevamento della somma prestabilita per l'acquisizione della tenuta della sua famiglia non è stato effettuato per un problema del suo conto bancario. Per codesto motivo le precedenti pratiche sono state archiviate. L'edificio è nuovamente in vendita. Ci ricontatti quando avrà risolto.
Cordiali Saluti,associazione Jobs."
Quella lettera ha totalmente mandato a rotoli i miei piani, il mondo mi è crollato addosso nuovamente.
Mamma,ti rendi conto di come non vada bene niente? Sono proprio sfortunata. Sono mesi che smuovo pratiche a destra e a manca per riprendere la nostra casa, ormai c'ero quasi riuscita, mancava l'ultimo addebito e finalmente sarebbe tornata mia e invece? Boom! Mazzata finale. È già trascorsa una settimana eppure non riesco a capacitarmi di come sia stato possibile.
Mamma, qualcuno sta cercando di impedirmelo, Loki ha fatto delle ricerche insieme ad Endymion e hanno scoperto che qualcuno mi ha totalmente bloccato il conto. Gerard mi ha promesso che mi darà una mano, ha delle conoscenze nel settore e cercherà di risolvere il problema. Speriamo, ci spero davvero!
In questi momenti vorrei avere vicino Natsu, ho proprio bisogno di sentire tutte le sue rassicurazioni. Quel baka mi manca. So di non essere sola, ultimamente Gray si è avvicinato parecchio, che il Re stellare lo benedica sempre, ma lui non è Natsu. Quello stupido drago è insostituibile. Certo almeno lui ha un po' di sale in zucca ma il suo abbraccio, i suoi stimoli a non farmi demordere, non hanno lo stesso calore di quelli che mi sono venuti a mancare, ormai, dalla bellezza di due anni e mezzo. Amo quello stupido, cosa posso farci? Perché sono così stupidi gli uomini? Tutto questo bisogno di strafare, di volere di più. Sono insaziabili. In tutta questa negatività solo una cosa mi da la forza di reagire, di non vedere tutto nero. Indovina, di cosa sto parlando? Ti arrendi? Ok, te e lo dico: HO LOCALIZZATO AQUARIUS. Tra due giorni partirò insieme a Gray, Endymion e Levy. Non nego che avrei preferito partire da sola ma spudoratamente mi hanno urlato un: SCORDATELO.
Sono fantastici in tutto e per tutto, se non fosse per loro sarei nuovamente caduta nel tunnel della depressione per la partenza improvvisa di Natsu, la casa, Aquarius. Sbaglio a considerarli l'altra parte del mio cuore? Immagino già la risposta. Adesso vado a nanna, o almeno ci provo.
È inquietante vedere Gray mezzo nudo sul divano, se Natsu fosse qui lo avrebbe direttamente buttato fuori casa. È territoriale persino dentro casa mia, io direi morbosamente geloso nonostante lo neghi. È assurdo vero ? Ah non pensare male, dorme qui perché oltre ad avermi fatto compagnia abbiamo un po' parlato di Juvia e dei nostri problemi. Solo adesso mi sono resa conto di quanto simili siamo. Abbiamo gli stessi dolori ma modi di superarli diversi. Gli voglio davvero bene, è il fratello che non ho mai avuto. Mi chiedo come faccia Natsu ad esserne infastidito. Bah! Comunque a domani mammina, ti voglio bene."
Urla, freddo, buio. Cosa succede?
-NO LUUUUUCY!-
Ma queste voci, queste voci sono dei ragazzi. Perché urlate così? Dove sono?
-Sei all'interno della tua amnesia.- una voce calda sonorizzò quel nero fitto che si trovava davanti.
-Chi ha parlato? Non ti vedo.-
-Sono proprio dietro di te. Voltati piccola Lucy.- le rispose teneramente quel verso molto familiare.
-Chi sei?- chiese curiosa Lucy.
-Io sono quello che hai perso e tanto ricerchi. Prendo le sembianze di ciò che possiedi e non. Potrei diventare te, Aquarius, Natsu. Qualsiasi cosa. Io sono l'altra parte di te stessa.- setenziò con serietà la donna.
-L'altra parte di me stessa?Perché mi trovo qui?- domandò la maga stellare confusa più di quanto già non lo fosse di suo
-Ti trovi qui perché l'ho voluto io. Io ti ho salvata. Lucy tu devi ricordare,non devi perdere tempo. Non è solo per te ma anche per LUI. Ti deve tanto, tu l'hai salvato, gli hai dato un motivo per ritornare ad amare, a credere nel futuro e negli altri. Hai permesso alla sua anima di purificarsi, di liberarsi dal rancore che cercava di congelare la sua umanità. Ricordati della tua vita, ricorda ciò che sei, ricordati di lui.- replicò quella figura incappucciata che le si era piazzata vicino.
-Di chi stai parlando? Non capisco. Non riesco a seguirti,chi devo ricordare? Chi ho salvato?-
-Guarda dentro il tuo cuore, scava più che puoi. Sei in grado di ritornare in superficie. Ho fiducia in te.- le sussurrò prima sparire.
Volti, lacrime, sorrisi, pezzi di vita.
-Tu... tu sei Gardenia, l'imperatrice delle galassie. ENDYMION! Dov'è Endymion ? Dimmi dove si trova. ASPETTA! Lui, il portale, io. Aaaaaaaaaah! Che male, la testa.-
Dolore, malessere, rabbia, paura.
-Lucy..Lucy svegliati!-
-Fa male,la testa fa male. Falla smettere ti prego.- Lucy non faceva altro che dimenarsi disperatamente nel sonno. Con le mani cercava di tenersi la testa come se sostenendola riuscisse a bloccare il dolore. Volti, vedeva tanti volti. Una donna e un uomo ben vestiti tenevano la mano ad una bambina prima di scartare un regalo, una bambola.
Poi nuovamente susseguivano le voci ovattate di tante persone che la chiamavano affettuosamanete. Infine un volto nitido le piombò in mente come se fosse un fotogramma. Un bellissimo ragazzo, alto 1.89, muscoloso al punto giusto, sorriso dolcissimo e occhi blu come la notte che sussurravano mistero, dolore, mancanze, amore, AIUTO. Tutte quelle immagini,quei suoni, le creavano delle fitte insopportabili.
Quando riuscì a svegliarsi si ritrovò addosso due occhioni verdi disperati. La stavano fissando preoccupati, erano in preda al panico.
-Na..tsu- sussurrò tremante la ragazza -Natsu..- ripetè nuovamente in una valle di lacrime e sudore.
-Ehi ehi va tutto bene! Ci sono io. Vieni qui.- le bisbigliò dolcemente e premurosamente mentre la stringeva a se. La sentiva tremare, gli sembrava un piccolo cucciolo indifeso bisognoso di protezione. La fragilità di quella ragazza dai capelli dorati era aumentata a dismisura. Non poteva permettere a niente e a nessuno di sgretolare nuovamente il suo animo, i suoi primi passi verso la guarigione. Lui doveva proteggerla, doveva prendersi cura della persona più importante della sua vita. Con lei era sempre stato così, sin dall'inizio sentiva dentro le sue viscere il bisogno irrefrenabile di renderla felice. Lui doveva proteggere quel bocciolo di rosa al costo della sua stessa vita.
-Mi vuoi dire cosa hai sognato?- le chiese tra una coccola e l'altra.
-Pezzi di ricordi, una lettera e poi Endymion, Gardenia. È tutto confuso. Urla, malessere, la testa fa tanto male. Vedo dei volti, tanti, tantissimi volti. Nella mia testa tutto sembra un accumulo di pezzi di puzzle disordinati.- gli rispose affannosamente.
-Calmati adesso, respira. Ci sono io con te, ne riparleremo domani. Ok?- le disse bisbigliando mentre l'accarezzava amorevolmente. Quelle parole le crearono una piccola fitta alla bocca dello stomaco.
-Sei sempre così buono con me..forse nemmeno lo merito.- affermò con un tono rammaricato la maga stellare.
La discussione che aveva avuto il drago con i suoi nakama era viva dentro le sue orecchie. Lei sapeva quanto tempestosa fosse la situazione che si era venuta a creare, farlo star male non era nei suoi piani. Voleva bene a quei ragazzi, erano importanti. A loro modo, con le loro tonalità di diversità, erano importanti.
-Lucy ma cosa dici? Ti sei bevuta il cervello?- le domandò stupito il drago rosso.
-No..è solo che ultimamente ti vedo molto nervoso..e la colpa è mia.- ribattè combattuta la ragazza.
-Tu non hai colpe..è solo un momento..non pensarlo più. Sono solo in apprensione per te. E' normale non pensi? Non sentirti in colpa..- le spiegò con stupore il rosato. Quella ragazza lo stupiva sempre di più. Possibile che fosse così facilmente comprensibile ai suoi occhi?
-Uhm.. Natsu?-
-Si?- Lucy si fece ancora più piccola tra le sue braccia, annusava con estrema devozione il profumo del suo compagno. Sapeva di muschio selvatico, era rilassante e tremendamente attraente. Sentiva quelle braccia robuste sorreggerla come se aderire sul suo corpo fosse la loro missione, come se esistessero solo per lei. Percepiva la naturalezza di quelle carezze, di quelle strette, delle attenzioni. Doveva essere abituato, sapeva come prenderla, come calmarla. La conosceva, lui la conosceva. Riusciva a farla sentire se stessa nonostante la sua amnesia.
-Rimani qui? Restiamo così?- gli chiese con naturalezza, lo voleva vicino. Natsu la fissò per un attimo, era incredulo per quella richiesta. Erano passati anni dall'ultima volta che Lucy gli chiese di sua spontanea volontà di dormire con lei, di tenerla stretta a lui per un'intera notte. Amava terribilmente sentire il suo corpo vicino, sentirla addosso era per lui una beatitudine. Il suo profumo era la sua dipendenza, soffriva terribilmente quando non lo sentiva tra le sue braccia. Sapeva benissimo che, nonostante le sfuriate, non le era mai dispiaciuto davvero il ritrovarselo nel letto.
Lei stessa durante la notte, con la mano lo cercava, era più che ricambiato. Tante volte l'aveva sentita piangere nel sonno, troppi incubi legati al suo passato, e a sua volta tante volte l'aveva sentita rilassarsi al suo tocco. L'uno era la cura dell'altro. Le baciò la fronte così tanto teneramente che persino lui arrossì. -Si.- le rispose a secco.
La sentii rilassarsi alla sua risposta e questo lo rincuorò. Non voleva che si rimangiasse la richiesta,ci sperava con tutto se stesso.
-Sicuro? Non voglio forzarti se non vuoi..-
-In cuor mio ci speravo che me lo chiedessi..- Nel sentirgli proferire quelle parole, la maga stellare alzò lentamente il viso indirizzando il suo sguardo interrogativo sul rosato. I suoi occhi erano splendenti al buio, la guardavano con tanta amorevolezza. Luce aveva già capito, dalla prima volta che aveva sentito la sua voce, aveva incontrato il suo sguardo, di quanto lui tenesse a lei. Era del tutto palese, Natsu provava un qualcosa di estremamente forte per lei e lei stessa sentiva il cuore andarle in tilt quando le dedicava quegli sguardi stracolmi di sentimenti. Gli sorrise mentre lo continuava a fissare come se stesse delineando nei suoi occhi i contorni di quel viso paffuto e buffo. Il rosato le si avvicinò strusciando, come un micio, il naso sul suo. Le fece scappare una risatina leggera che ricambiò senza pensarci.
-Mi sei mancata Lu..tantissimo.- le sussurrò a fior di labbra. La desiderava, la desiderava con tutto se stesso. Nemmeno Dio poteva comprendere appieno come riuscisse a fargli ribollire il sangue anche solo con un sorriso. Avrebbe voluto baciarla, sentire la sua lingua attorcigliarsi con la sua per dare poi libero sfogo alla loro passione. Avrebbe voluto deliziare le sue mani plasmandole su quel corpo che era solo suo. SUO e di nessun'altro. L'avrebbe presa anche subito se solo lei gli avesse dato in qualche modo l'ok. Sapeva che non doveva assolutamente perdere il controllo. Non doveva rovinare il momento,il loro momento.
-Lo so..l'ho avvertito dal primo momento che ti ho sentito urlare contro il nonno.- ricambiò il gesto poggiando una mano sul viso. - Sento che sei mancato anche tu a me.- continuò sorridendogli.
-Lu'..- le bisbigliò nuovamente ancora più vicino. Era quasi fatta, le loro labbra si erano sfiorate, erano ormai sul punto di aderire completamente gli uni sull'altro, i loro respiri si scontravano come se il loro intento fosse il creare una guerra tra loro, quando l'atmosfera venne smontata da una palla di pelo che era saltata divertita sul letto.
-Voi.....vi..... P I A C E T E. Ghihihi!-
-HAPPY!- urlarono all'unisono i due presi dall'imbarazzo più totale che suscitò delle risa al resto degli spettatori.
-Niè Salamander ma quando imparerai a chiudere la porta? Ti sei fottuto un'occasione spettacolare. Ghihihihihi- beffeggiava sonoramente Kurogane divertito da matti per la situazione.
-Sei un bastardo ferraglia maledetta.- disse Natsu sull'orlo dell'imbarazzo.
-Avrai pure perso la memoria ma la spudoratezza proprio no. Vero ragazzina?- si unì allo scherno Aquarius.
-Ma..ma...io.- balbettava rigorosamente. Non sapeva cosa rispondere.
-Crêpes notturne???- salvò la situazione la piccola scripter corsa in aiuto dell'amica in difficoltà.
-SI BASTA CHE SIANO AL CIOCCOLATO.- gridarono tutti insieme per poi scoppiare in una sonora risata collettiva.
***
"È stata una serata apprezzabile in fin dei conti. Il vederla sorridente e spensierata mi ha un po' tranquillizzato, non ero molto entusiasta della cena improvvisa. Mi ha stupito il suo modo di reagire..certo Lucy non è tipo da arrendersi così facilmente, quella ragazza cerca di trovare sempre il lato positivo in ogni cosa eppure mi aspettavo un tentennamento. Da quanto ho visto Natsu è riuscito anche a rientrare in confidenza con lei, li ho visti molto vicini, non ha perso tempo. Degno di lui devo dire. Per un attimo mi è sembrato di ritornare ai vecchi tempi. Ho i crampi allo stomaco al solo pensarci. Sono cosciente della slealtà dei miei pensieri, delle mie intenzioni, ma TSK non so che diamine fare."
Una voce dolce e premurosa bloccò i pensieri del ragazzo attirando su di se l'attenzione.
-È da un po' che ti vedo pensieroso. Cosa succede?-
-Ehi..hai finito con il bagno?- rispose cercando di cambiare l'argomento.
-Si..ma rispondimi senza cambiare argomento Gray.- ripetè con un tono più serio la ragazza.
-Nulla Juvia..sono solo un po' stanco e stressato.- replicò apatico. Lei sapeva che qualcosa non andava, lo conosceva meglio di quanto lui pensasse e il fatto che sottovalutasse questo aspetto le faceva saltare i nervi.
-Ti conosco molto bene, stai così da quando Lucy si è svegliata. Non negarlo.- contrastò la turchina con sguardo e tono fermo.
-Lucy? Cosa c'entra Lucy? Perché la stai mettendo in mezzo? Ho detto che sono solo stanco e stressato.- contrabbattè nervosamente inveendo contro la ragazza che, alla vista della reazione del ragazzo, rimase senza parole.
-Oh guarda come si altera appena solo menziono un nome. Eh Gray? Cos'è non posso nemmeno dire ciò che penso? Tutto questo torturarti non ti porterà a niente. Non puoi metterti in mezzo Gray, non puoi. Vuoi veramente fare un torto simile a Natsu?- rigettò acidamente Juvia.
Spazientito dalla conversazione si alzò dal divano per dirigersi verso il bagno.
Una doccia, doveva farsi una doccia.
-Non so di cosa tu stia parlando. Stai farneticando insensatezze.-
-Ho visto come la guardavi, l'hai fissata tutto il tempo. Cosa credi? Pensi davvero che io sia una scema? Ti ho osservato per tutta la serata, anzi vi ho osservato. Che cosa state nascondendo? Perché vi cercate di continuo con gli sguardi? Eh Gray? Hai dimenticato che stiamo insieme? Cosa diamine ti frulla nel cervello?- gli urlò come una forsennata contro come se non ci fosse un domani.
-Adesso basta Juvia! Non ti permettere più di insinuare delle assurdità simili. Stai ricominciando con le tue crisi maniacali di gelosia? Sbaglio o quando abbiamo iniziato a frequentarci ho espressamente detto che non voglio essere assillato? E poi da quando parli in prima persona?- reagì all'ira della maga dell'acqua con la stessa intensità.
-Assillarti? Questo non è assillare, nemmeno sai cosa significa essere assillanti. Tu non ti rendi conto delle tue azioni. È palese Gray, troppo palese. La guardi come 5 anni fa. Quello sguardo..quello sguardo..- non ebbe il tempo di terminare la frase che il mago del ghiaccio preso dall'ira congelò mezza parete del salone. Non poteva più smentire, non da lei che gli era stata accanto per così tanto tempo.
-Tu..tu l'hai sempre saputo, ne abbiamo parlato miliardi di volte. Non puoi adesso venirmi a fare un discorso simile, non ora che la rivedo nuovamente cosciente. Mi hai visto no? Per 5 lunghi anni io mi sono sentito morire insieme a lei nel vederla immobile su quel letto. Mi sono maledetto miliardi di volte per non essere riuscito a fermarla quel maledetto giorno, mi sono odiato per la mia mancanza di coraggio, per non averle detto 5 anni fa che l'ho amata terribilmente. So bene che i miei pensieri sono sleali sia nei confronti tuoi che del mio migliore amico, lo so diamine. Lo so. Ma cosa posso farci? Il pensiero che possa ribaltare la situazione mi sta logorando dentro. Tu avevi detto che capivi, che avresti capito sempre e invece mi stai inveendo contro ed hai ragione. Hai tutte le ragioni di questo mondo Juvia. Sono un fottuto egoista, ti avevo promesso che sarei cambiato e l'ho fatto per un po' di tempo, per 5 anni. Non puoi negarlo. Ma vederla sorridere, riaverla vicino, sentire la sua voce, rivedere i suoi occhi mi hanno fatto riscattare qualcosa che va in contrasto con i sentimenti che provo per te. Sono confuso, tremendamente confuso. Una parte di me ripete euforicamente di buttarmi a capofitto perché ho la mia occasione mentre l'altra mi urla di non fare stronzate perché nel mio presente ci sei tu.-
Nell'udire quelle parole, nel vedere quell'espressione, la ragazza rimase del tutto paralizzata. Non poteva negarlo, in 5 anni Gray era cambiato con lei: Era più affettuoso, più presente, più aperto, non le faceva mancare nulla. Era a conoscenza dei sentimenti del suo compagno, poteva impegnarsi quanto voleva ma non aveva mai smesso di pensare la sua nakama. Tante volte in passato l'aveva visto soffrire in silenzio, per quanto sveglia fosse Lucy non si era mai accorta che il suo migliore amico l'amasse. Per mesi interi l'aveva odiata,la bionda era la causa del malessere del suo amato Gray-sama e questo era imperdonabile. Ma per quanto odio provasse Lucy era stata l'unica ad aiutarla, oltre Erza, ad avvicinare il moro. In fin dei conti che colpe aveva la sua compagna? Amava Dragneel, che ricambiava con spudoratezza e orgoglio, ed era amata a sua insaputa dall'altro componente di team. Cosa poteva farci? Si era innamorata di qualcuno che aveva occhi e cuore puntati su un altro viso, un viso che non era il suo.
Fu immediata la fuoriuscita delle sue lacrime, in men che non si dica il suo viso era delineato da un fiume delicato e salato.
-Lo so..io..so che l'hai continuata ad amare nonostante dividessi il letto con me ma sono anche convinta che non ti sono indifferente. Sono sicura che tu ami anche Juvia ma devi solo capirlo. Natsu non è come Juvia..non è tipo da lasciarti riflettere e sbattere la testa sul muro perché, proprio quel muro che desideri sfiorare, è suo.- constatò tra un singhiozzo e l'altro. Gray la guardava dolorante, non voleva vederla così. Sapere che Juvia piangesse per causa sua era una coltellata dritta nel petto.
"Ti prego..non piangere così..non voglio farti star male. Ti prego perdonami." ripeteva mentalmente,non riusciva a proferire davanti a quello scenario.
-Qualcosa hai scattato in lei comunque ... sono una ragazza e certe cose le capisco.- continuò la maga dell'acqua. - Se volevi incuriosirla e attirarla beh..ci sei riuscito. Ma ..- prese una lunga pausa indirizzando il suo viso allo scenario fuori la finestra.
-Ma cosa?- continuò lui.
-Come per Juvia Gray è Gray per Lucy Natsu è Natsu. Quei due sono legati da un qualcosa che nessuno di noi ha mai compreso. Detto questo penso che sia meglio che io vada a dormire, domani vado in missione. Buonanotte Gray.- disse mentre si chiudeva la porta alle spalle. Fullbuster fissava quella porta, non aveva bisogno di immaginare in che stato si trovasse Juvia, bastava guardare fuori la finestra per capire il suo stato d'animo. L'aveva fatta piangere, l'aveva ferita nuovamente. Si diede dello stupido una miriade di volte.
Adesso tutto era più incasinato.
Cosa doveva fare?
"Qualcosa hai scattato in lei comunque.."
Ad ogni scansione mentale della frase un sussulto rinvigoriva il suo corpo.
"Possibile che davvero sia riuscito ad attirarla?
Ma come poi? Per dire che i miei sguardi erano più che ricambiati significa che ho una possibilità ? Però...Juvia...Io ci tengo anche a lei..."
-AAAAAAAAH DIVENTERÒ PAZZO!- borbottò chiudendosi con foga in bagno.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top