CAOS
Dire che l'aria all'interno della taverna era tesa è superfluo. Dopo l'uscita di scena dei due draghi nessuno trovava il coraggio di proferire parola. Tutti si erano gettati nel mutismo. Sapevano che una singola parola avrebbe scatenato un putiferio. La scarlatta era rimasta in silenzio, seduta vicino la finestra, sembrava una bambola di porcellana posizionata lì per dare un abbellimento al posto. Era così frastornata dall'acuta discussione che non sapeva minimamente come comportarsi. Non si capacitava della reazione di Natsu, delle sue parole, dell'astio così acceso contro il suo migliore amico. Va bene la rivalità, le liti futili ma tutto quello era veramente inconcepibile ed esagerato. Era risaputo da tutti che il rosato in quegli anni fosse ormai maturato, Natsu era diventato un "vero uomo", proprio come direbbe Elfman, ma come lui anche il corvino. Gray aveva fatto passi da gigante anche nel rapporto con Juvia. Finalmente si era deciso a dare una svolta a quel rapporto, un'occasione data a quella ragazza che non aspettava altro da anni ormai.
Non negava a se stessa di aver sempre avuto qualche dubbio sul perché Gray fosse tremendamente premuroso con Lucy ma non voleva veramente pensare che ci fosse quel che il drago rosso sospettava. C'era anche da dire che non era da Dragneel accusare così, senza pudore e tentennamenti, qualcuno, specialmente un compagno. Possibile che si era fatta scappare dei dettagli così delineanti? Possibile che non si era resa conto che i suoi fratelli, i suoi migliori amici, amavano la stessa donna? Erza non faceva altro che rimuginare su tutto questo mentre rimaneva nel suo silenzio, nella sua riflessione.
–Che caos!Mira portami qualcosa di forte.- ordinò senza distogliere lo sguardo dal panorama che le si parava davanti.
Nel frattempo.
Lucy e Gray passeggiavano tranquillamente tra le vie del grande mercato. Era giovedì e, proprio in quel giorno della settimana, Magnolia allestiva un'enorme fiera sia per la vendita e sia per la presentazione di qualche evento particolare. I due ragazzi, ignari del casino scoppiato in gilda, si gustavano la bella mattinata beandosi l'uno della compagnia dell'altro tra chiacchiere, qualche dolce, delle risate, piccoli accenni di eventi passati.
La nostra maga stellare era intenta a guardare ammaliata dei ciondoli particolari di una bancarella quando venne catturata, nuovamente, dalla voce del suo accompagnatore.
-Né Lu' posso farti una domanda?- domandò pacato Fullbuster.
–Si certo, dimmi pure Gray!-
-Ieri hai accennato qualcosa sulla mia relazione con Juvia. Io non ricordo di averti detto nulla a riguardo, quindi, insomma mi chiedevo chi fosse stato.-
Lucy rimase interdetta per le parole del ragazzo. Si chiedeva mentalmente per quale motivo le stesse chiedendo proprio questo adesso.
-Che importanza ha? Anzi mi chiedo io perché tu non me l'abbia voluto dire. Hai raccontato tante cose ed hai omesso un dettaglio così importante.- disse tutto d'un fiato, lasciando del tutto spiazzato il ragazzo.
–Io non ho voluto omettere nulla, semplicemente non mi è passato in mente di dirlo. Ero, insomma, euforico per il tuo ritorno. Ho dato spazio a cose più importanti per te, per noi. Non volevo offenderti.- rispose serio e nello stesso tempo perplesso.
– Cose più importanti? Gray non è forse importante dirmi che eri fidanzato? Io sono davvero contenta per voi, non ho nessun motivo per non esserlo. Mi hai chiesto di poggiarmi anche su di te e non solo su Natsu ma spiegami come posso farlo se non sei del tutto sincero con me? Ho bisogno di certezze, di basi solide e non di parole gettate per pietà, frasi dette per semplici occasioni. Non le accetto. Non ti fidi poi così tanto di me ma pretendi che io lo faccia. -sputò tremendamente acida.
Il ragazzo non riusciva a credere alle sue orecchie, era del tutto basito, sconvolto. Davvero pensava che avesse manifestato affetto solo per pena e pietà? Che non si fidasse? Era un affronto alle sue orecchie, al suo cuore che martellava come un forsennato dentro il suo petto. A sua volta la bionda udendo il mutismo del mago del ghiaccio diede una certezza al suo dubbio. "Era tutta scena" e in balia di quel pensiero iniziò a distanziarsi fisicamente dal ragazzo dirigendosi lentamente verso la bancarella successiva.
–No aspetta Lucy!- la fermò di gettò il corvino,afferrandola per un polso – Davvero pensi che io abbia detto quelle cose solo perché provo pietà per quello che è successo? Pensi davvero che io sia una persona del genere? Lucy maledizione hai questa idea di me?-
-Non è questione di idee o meno perché sei stato tu a creare tutto questo. Ti ripeto non c'è nulla di male ma, permettimi di dirlo, è illegale per le mie orecchie sentirti dire che non era abbastanza importante da dire. Questa cosa mi manda ancora di più in netta confusione.- gli rimbeccò seria.
Vedendo una certa nota di astio nei suoi occhi, vedendo quella determinazione che le si palesava sempre nello sguardo quando decideva di esplicare le sue idee, non riuscì a resistere e con uno strattone se la portò addosso, affondando la mano libera tra i suoi profumati e morbidi capelli biondi.
La sentii irrigidirsi per la sua mossa azzardata ma ciò non lo distolse nemmeno per un secondo dal suo intento. La strinse forte a se fino a quando la ragazza si rilassò accostando le mani sulla sua maglia. –Sono stato un coglione lo so, me ne rendo conto ma credimi Lucy non è stato fatto per sgarbo. Io ci tengo a te, ci tengo tremendamente e lo sai, tu lo sai bene perché lo vedo che vale lo stesso per te.- prese una pausa mentre la sentì sussultare a quelle parole. – Non è mai stata la pietà a spingermi così tanto verso di te. Lucy tu mi sei sempre piaciuta, ho nutrito da sempre un profondo rispetto e affetto nei tuoi confronti. Un affetto che non si è mai rimpicciolito, anzi è cresciuto a dismisura nel corso del tempo. Non si è mai affievolito nemmeno quando Natsu mi ha confidato di amarti, di amarti anche lui proprio come ti amavo io. Come posso accettare la sola idea che la ragazza più importante della mia vita possa pensare che io abbia utilizzato frasi di circostanza per lei? E' inaudibile, inaccettabile. Questo è definibile illegale.- asserì a cuore aperto mentre manteneva salda e possessiva la sua presa sulla ragazza.
Mille emozioni contrastanti gettate dentro un abbraccio, un accumulo di parole che tendevano a creare uragani di pensieri dentro la sua testa. Gray non si era contenuto, Gray si era lasciato andare manifestando del tutto i suoi sentimenti. Quella situazione le creò un forte nodo alla bocca dello stomaco.
Cosa doveva fare? Con che coraggio avrebbe detto a Natsu che anche tra le braccia di un altro stava dannatamente bene? Perché le sue emozioni oscillavano fra il sorpreso e la consapevolezza di un qualcosa che le sfuggiva al momento? Che immenso CAOS!
-Gray..io..io non-
-Shh..lo so, non c'è bisogno di aggiungere altro, ma ti prego rimaniamo così. Ne ho bisogno. Non ti tenevo così stretta a me da un secolo ormai. Mi sei mancata, questi anni senza di te sono stati tremendi, ho avuto freddo, tanto freddo senza il tuo sorriso, la tua voce, il tuo affetto, e questo per un alchimista del ghiaccio come me è anormale. Io so affrontare il freddo, lo modello, è parte di me, ma il gelo che ha causato la tua assenza è stato insopportabile. So che stai sicuramente pensando a lui, a Juvia e a quello che potrebbe succedere se lo venissero a sapere ma a me non importa. Lucy io voglio che tu mi prenda veramente in considerazione, una considerazione che va oltre l'amicizia, ben oltre la fratellanza.- Al suono di quelle parole il cuore di Lucy perse più di un battito.
"Considerarlo più di un amico? Come poteva? Natsu ne avrebbe sofferto tremendamente eppure stava così bene tra quelle braccia, quell'odore di menta nordica la tranquillizzava. Gray sapeva essere un toccasana, a suo modo, con differenze, ma lo era. "
Inizio Flashback
Si trovava, come sempre, immersa nei suoi pensieri mentre assaporava la brezza estiva di Agosto. Ancora non era riuscita a trovare un modo per riottenere la tenuta della sua famiglia, nessuna notizia di Natsu e Happy, l'unica cosa positiva era stato il ritrovo della sua amata sorella, Aquarius. Era felice, finalmente l'aveva trovata e doveva ringraziare soprattutto i suoi nakama per l'arduo aiuto durante la sua missione personale. Quei ragazzi erano assurdi e unici, pur di rivederla sorridere veramente avrebbero fatto a pugni con il mondo intero, specialmente lui. Il suo migliore amico. Fino a qualche tempo prima era ciecamente convinta che quell'emozione l'avrebbe condivisa con l'amore della sua vita, con la persona che le aveva rivoluzionato la vita e invece? Salamender non c'era. Al posto suo c'erano altri occhi che, per quanto non riuscisse lei stessa ad accettare, stravedevano per lei. Gray le aveva promesso che, durante l'assenza di Dragneel, lui le sarebbe stato accanto, non l'avrebbe fatta sentire sola e, doveva ammetterlo, a volte ci riusciva veramente. Gli voleva bene, era speciale per lei ma non come la reputava lui. Lei non lo amava, lei amava il suo stupido drago, non poteva ricambiare quei sentimenti. E poi, Natsu a parte, non avrebbe mai voltato le spalle ad una delle sue migliori amiche. Mai.
-Ehi ti ho trovata finalmente!- parli del diavolo e spuntano le famose corna pensò ironicamente.
-Gray, mi stavi cercando?- gli rispose affettuosamente l'Heartphilia
-Beh si, stasera il master vuole festeggiare l'esito positivo della nostra missione e mi hanno incaricato di venirti a prendere.-
Lucy sgranò gli occhi, una festa? Si, era una conferma. Fairy Tail è unica. Dall'euforia si catapultò tra le braccia del corvino abbracciandolo con tanta foga.
Il ragazzo arrossì tremendamente fino a sorridere sornione per il gesto della nakama.
-Grazie, grazie per tutto quello che fai, che fate. Senza di voi mi sentirei persa.- gli sussurrò dolcemente mentre si beava di quelle forti braccia che le stavano dedicando attenzioni. Il corvino le sorrise calorosamente, un sorriso che solo a tre persone dedicava, uno di quelli rari ma pieni d'affetto.
-Non devi dire grazie, siamo una grande famiglia e come tale dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro. Finalmente hai un peso in meno sul cuore, non trovi?- le bisbigliò tra una carezza e l'altra. Lucy socchiuse gli occhi, il ghiacciolo riusciva ad emanare un calore completamente differente dagli altri.
-Aye!- gli rispose euforica.
-Ci avviamo? Scommetto che vorrai darti una ripulita, puzzi.- le ammonì ironicamente. Sapeva benisismo che quando sentiva quella parola metteva il suo solito broncio e lo picchiava. Si aspettava una sclerata scherzosa imminente e invece fu sorpreso da quelle parole.
-Tu no. Mi piace il tuo profumo Gray. Sai di menta nordica.-
Fine Flashback
-Gray..mi piace il tuo profumo.- sussurrò dolcemente Lucy mentre stringeva la maglia di lui. L'alchimista del ghiaccio sorrise nel sentirla proferire così teneramente quell'affermazione. Si aspettava un'altra risposta più idonea ma non era già un piccolo e innocente passo quello? Lo sapeva, lei glielo aveva sempre detto. Il suo profumo le ricordava la menta nordica, tipica dei paesi dei ghiacci. Lei li conosceva bene, spesso andava lì con la madre a trovare dei lontani parenti quando era piccina. Un altro dettaglio che Natsu non sapeva mentre lui si.
Era sempre stato curioso, voleva sapere tutto di Lucy a differenza di Salamander che si concentrava a viverla nel suo presente, per creare un futuro che, lui stesso, definiva la cura del loro passato travagliato. Gray voleva assaporarla dal passato fino al presente per poi terminare nel futuro. Non per niente era considerato, a volte da tutti, lo specchio della bella maga stellare. Lei stessa una sera lo disse mentre era brilla. Come dimenticare quella sera,quelle parole?
"Sono due rapporti differenti. Natsu è la mia anima, il fulcro di ciò che sono. E' la mia essenza. Gray è il porto sicuro, quell'ancora che sai di trovare sempre. Uno specchio in cui mi ritrovo, mi sento compresa. Se dovessi definirli in qualche modo, utilizzerei come termini: SOLE E LUNA. Sono diversi ma ciò che li accomuna è il legame con me, io sono il loro cielo."
I suoi pensieri furono interrotti dal distacco della ragazza e dalle sue parole.
-Io sono tremendamente confusa, sento di provare un forte affetto per te, ci tengo, ti voglio bene ma dentro me una voce urla il nome di Natsu. Testa e cuore sono completamente in contrasto tra di loro, mi mandano ancora di più in paranoia con me stessa. Io sono veramente contenta di averti sentito proferire tutto questo, credimi, ma ti chiedo del tempo. Qui non si parla solo di noi e dei nostri sentimenti, c'è in gioco tanto. Ed io, Gray, a quel tanto ci tengo terribilmente. Non voglio perderlo.- quelle parole le uscirono con estrema naturalezza, si sentiva più leggera finalmente. Una parte di lei era già, sicuramente, a conoscenza dei sentimenti del corvino, il problema era un altro. COSA VOLEVA LEI?
Un sorriso amaro gli si disegnò sul viso. Infondo lo sapeva, non poteva pretendere di uscire vittorioso con estrema facilità, si parlava di una scelta difficile. Natsu o Lui?
-Ti ho amata in segreto per interi anni. Ti ho vista tra le braccia di mio fratello, sono rimasto al tuo fianco nonostante tutto. Io so cosa significa avere il timore di perdere chi ami. So che tutto questo spezzerà l'amicizia con Natsu ma io sono pronto a correre il rischio, adesso ho la mia occasione. Finalmente ho la possibilità di trascorrere del tempo insieme a te senza nessun altro, saremo soli. Ti dimostrerò che non ho nulla di meno del fiammifero. Non mi arrenderò. Prenditi il tempo che ti serve e non pensare alle conseguenze. Segui il tuo cuore.- I due si guardarono intensamente per minuti che, per la loro percezione, sembrarono un susseguirsi lento di secoli. A spezzare il silenzio fu la bionda. -Credo che sia arrivato il momento di tornare a casa, Natsu mi starà cercando disperatamente. Ci vediamo domani per la missione allora.- articolò con un tono dolce. -Si. Domani alle 10:00 in gilda. Ci organizzeremo per bene direttamente lì. Ciao Lu'- definì del tutto il ragazzo salutandola infine con un cenno di mano.
Ad assistere alla scena fu un ragazzo dai capelli neri come la pece che, del tutto confuso, non riuscì a proferire parola, non riuscì a formulare nessun pensiero.
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