Capitolo 8

8 mesi dopo,
6 febbraio 2015

KATNISS' POV
"Benedikt, tesoro mio. Mi sei mancato tantissimo." Gli sussurro all'orecchio appena mi abbraccia.
"Piccola, anche tu mi sei mancata tanto tanto." Dice e mi prende in braccio facendomi mettere le cosce intorno ai suoi fianchi.
Ah, il mio Benedikt, il migliore amico che ogni ragazza possa desiderare!
"Sei sempre magnifico." Gli dico accarezzandogli una guancia. I suoi occhi color cioccolato scrutano il mio viso e posso vederli chiaramente luccicare. Le sue guance sono leggermente arrossate e i capelli rossicci un po' scompigliati. Mi da un leggero bacio a stampo e mi dice di seguirlo fino alla sua macchina, fuori dall'aeroporto. Finalmente, dopo mesi di sue suppliche, ho deciso di assistere ad una sua partita.
Poi stasera mi fermo da lui a dormire.
Io e Benedikt abbiamo un rapporto bellissimo: siamo migliori amici ma lui è diverso da Alexander perché non lo vedo come un fratello. Lui è semplicemente il mio Benni, il mio ragazzo d'oro.
Fischio in approvazione quando vedo la sua Lamborghini blu notte.
"Hey Benni, certo che ti tratti bene." Gli dico ridacchiando.
Lui annuisce sorridente e sale sulla macchina, poi io lo imito.
Una volta seduta sulla morbida pelle nera del sedile, lo guardo e noto che c'è un velo di tristezza nei suoi occhi.
"Hey tesoro, è tutto a posto?" Gli chiedo, lui scuote la testa.
"No, Katniss. Niente è a posto ma tu non potresti capire. Prima ho litigato con Lisa e ti giuro che era veramente arrabbiata. Mi ha lasciato e ha detto che finché sarò tuo amico lei non mi parlerà più. E sai io cosa le ho detto?"
Scuoto la testa.
"Le ho detto che ti amo ed è la verità, Katniss, perché io ti amo e vorrei tanto che tu lasciassi Neuer per me ma sono sicuro che non lo farai perché ogni volta che lo guardi i tuoi occhi sono pieni di amore ed ammirazione per lui. Nessun ragazzo avrà più speranze con te perché ormai tu sei solo sua. Niente potrà staccarti da lui." Dice tutto in un fiato e chiude gli occhi cercando ti trattenere le lacrime che stanno per rigargli il volto.
Sono spiazzata, completamente ignara dei suoi sentimenti nei miei confronti e sento una morsa allo stomaco perché vorrei davvero dirgli che lo amo, ma sarebbe una bugia. Amo Manuel, come ha detto lui, amo Manuel e basta.
Scoppio a piangere e tra un singhiozzo e l'altro gli dico: "Benedikt, ti giuro che io ti voglio un fottutissimo bene che neanche riesci ad immaginarti però io amo Manuel e sai benissimo che non sarei capace di lasciarlo."
"Piccola, shh. Non piangere, ti prego. Forse non avrei dovuto dirti tutto ciò perché so che ho rovinato la nostra amicizia." Dice e cerca di asciugare le mie lacrime con le sue dita lunghe.
"Benni, io ti voglio accanto a me, ho bisogno di te. Ma come amico, mi dispiace - te lo giuro - ma sai benissimo che non sarò mai capace di lasciarlo andare." Cerco di calmarmi. "Poi magari hai detto alla tua fidanzata Lisa di amarmi solo perché avete litigato."
"Forse hai ragione tu, però adesso non pensiamoci e almeno per stasera divertiamoci." Cerca di fare un sorriso forzato.
"Se per divertimento intendi stare al gelo per vedere la tua partita allora okay..." Dico e cerco di ridere ma la mia risata risulta anch'essa forzata e nervosa.
"Dai tesoro, me lo hai promesso e poi ci sarà anche Christoph."
"Perché ci sarà Kramer?" Chiedo non capendo.
"Giochiamo contro il Borussia Mönchengladbach." Spiega con dolcezza e poi accende il motore rombante della sua Lamborghini e mi porta nella sua villetta a Gelsenkirchen.

+

"Allora? Ti piace?" Mi chiede Benni dandomi una maglietta dello Schalke 04 con dietro scritto il suo cognome.
"Abbastanza. Però avrei preferito quella di Julian Draxler." Gli dico facendogli l'occhiolino.
Ridacchia divertito e mi abbraccia ancora.
"Però adesso sbrighiamoci, sennò arriviamo in ritardo." Si stacca da me ed usciamo da casa sua.
Durante il tragitto verso il campo, cantiamo tutte le canzoni che passano alla radio, anche quelle che non conosciamo, ed è così divertente stare con lui perché molte volte ignora i tuoi comportamenti negativi nei suoi confronti.
Benedikt è troppo bravo, dolce e solare. Il suo motto è cogli l'attimo.
Non ha ancora concluso il discorso di prima e di questo gliene sono grata perché davvero non saprei come affrontare una conversazione di quel genere con lui, anche se è lui.
"Katniss, per chi tifi stasera?
Per me e Julian oppure per Christoph e Max Kruse?" Domanda smettendo di cantare, all'improvviso.
"Hey Benni, che domande?! Naturalmente per te e Juli." Ridacchio.
"Avevo bisogno di sentirtelo dire." Dice e si concentra sulla strada. In macchina regna il silenzio attutito dalla musica in sottofondo, che lui ha abbassato.
Quando arriviamo allo stadio, lo saluto velocemente e vado a sedermi in tribuna, Julian è con me perché non è stato convocato.
"Hey Katniss, come stai?" Mi chiede sorridendo una volta che ho preso posto vicino a lui.
"Hey." Mi sporgo verso di lui e gli do un bacio sulla guancia. "Va tutto a meraviglia, a te?"
"Sì, tutto okay. Esco con una ragazza ultimamente." Dice e fa un piccolo sorriso.
Inizia a parlarmi di questa ragazza però non gli presto attenzione perché sono completamente distratta. Ultimamente è così, da quando lui - e non sto parlando di Manuel - mi ha chiamata qualche mese fa, non faccio altro che pensare a lui, a loro.
Ho paura che Manuel venga a conoscenza di tutto, ma non da me.
Ho paura che lui gli dica tutto quello che è successo quattro anni fa.
E proprio a per completare questa serie di mie pensieri, mi arriva un suo messaggio.

«Non c'è la faccio più a placare la sua curiosità; Katniss è il tuo dovere, devi conoscerlo meglio e prenderti cura di lui proprio come sto facendo io.»

All'improvviso ogni colore viene prosciugato dal mio viso.
"Katniss? Stai bene?" Domanda preoccupato Julian.
"Sì, sì, stai tranquillo." Faccio un sorriso falso, ma lui ci casca e mi da una gomitata sul fianco.
"Guarda, stanno scendendo in campo!" Esclama eccitato.
Sorrido anche io e mi godo la partita di calcio.

+

Lo Schalke vince, con un goal di Barnetta al 10° minuto.
Dopo la partita, Benni mi propone di andare a bere una birra con lui, Julian e Huntelaar.
Andiamo in una specie di discoteca fuori città e ci rimaniamo fino alle due di notte perché dopo Benni e Klaas sono stanchi per via della partita.
Guido io la Lamborghini di Benedikt perché lui è un po' troppo brillo e, infatti, si addormenta appena appoggia la testa sul sedile.
Quando arriviamo a casa sua lo sveglio con tanta fatica e dopo circa dieci minuti si sveglia. All'improvviso è tutto pieno di energie, mi prende in braccio e mi porta in camera. Protesto per tutto il breve tragitto e lui continua a ridere come un cretino.
"Eh dai! Lasciami giù." Gli dico quando siamo arrivati in camera.
Mi appoggia sul letto e si sdraia sopra di me.
I nostri corpi aderiscono quasi perfettamente e le sue labbra sono quasi contro le mie.
Senza dire niente, mi bacia la guancia e poi si alza dal mio corpo.
"Vado a cambiarmi." Dice e sparisce in bagno.
Io prendo dalla mia borsa un paio di pantaloncini bianchi e un top blu. Poi mi spoglio ed indosso il tutto.
Quando Benni esce con addosso solo un paio di boxer neri, entro io in bagno e mi lavo faccia e denti.
Poi ritorno in camera e mi sdraio accanto al suo corpo.
Mi cinge i fianchi con le sue braccia magroline e mi tiene stretta a lui.
"Piccola, ti voglio tantissimo bene." Sussurra baciandomi i capelli mori.
"Ti voglio bene, Benni." Gli rispondo a mia volta.
Allunga un braccio e mi tiene stretta a sé.
Mi addormento tra le braccia del mio migliore amico e mi sento protetta, quasi come mi fa sentire Manuel.

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