Capitolo 31
un anno e tre mesi dopo,
29 ottobre 2015
KATNISS' POV
"Sai, secondo me dovresti dargli una seconda possibilità." Tim mi guarda serio e si passa una mano tra i capelli.
Smetto subito di leggere ed appoggio il libro di scienze in terra.
"Di cosa stai parlando?" Mi alzo dal pavimento ed incrocio le braccia sotto al seno.
Lui continua a guardarmi impassibile, seduto sul divano.
"Sai benissimo di chi stiamo parlando." Dice sicuro di sé e poi mi lancia un'occhiata che sa tanto di rimprovero.
Annuisco. So di chi stiamo parlando ma non voglio tornare su questo argomento.
"Ti ho già detto tante volte che non voglio parlare di lui." Sbuffo e vado in cucina per prendere qualcosa da bere. Ho la gola incredibilmente secca.
Apro il frigo ed estraggo una bottiglia di succo alla pesca.
Sento i passi leggeri di Tim dietro di me ed il suo sguardo che mi performa il cranio.
Faccio finta di niente e mi verso con tranquillità il succo in un bicchiere.
"Lo faccio per il tuo bene." Mormora capendo che parlando di ciò mi offende.
Mi giro spazientita verso di lui.
"Per il mio bene?" Rispondo sarcastica. "Tu stai facendo tutto ciò per il mio bene?"
"Sì, Katniss. Lo faccio perché ti amo." Dice senza perdere le staffe e questo mi fa solo innervosire di più.
"No, tu non mi ami." Scuoto la testa per dare più enfasi alle mie parole. "Tu non mi ami per niente sennò non mi avresti detto di tornare da lui. Tu hai solo paura perché inizi a renderti conto di quanto sarà difficile diventare padre. Tu mi hai detto di ritornare da Manuel solo perché hai paura." Le mia voce esce fuori stridula e nervosa.
Lui mi guarda chiaramente ferito e scuote impercettibilmente la testa: "Io lo faccio perché ti amo e perché ho capito che tu sei ancora innamorata di lui. Lo capisco da ogni tuo mimino gesto.
Vedo nei tuoi occhi che pensi continuamente a lui. Tu non mi vuoi veramente. Mi usi solo come rimpiazzo. Ascoltami, va da lui e smettila di piangerti addosso."
Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi. Mi sento ferita e delusa ma soprattutto tradita.
Tim si avvicina a me e mi abbraccia subito, cercando di farmi smettere di piangere.
"Shh, piccola. Calmati." Sussurra al mio orecchio e per un momento smetto di singhiozzare. "Sai che lo faccio per il tuo bene però se non ti senti pronta a perdonarlo, puoi sempre rimanere con me. Ti amo e sai che i miei sentimenti nei tuoi confronti non cambieranno mai."
Mi lascia un bacio sulla fronte e poi mi prende per mano, riportandomi in salotto.
Si siede e mi prende in braccio.
Rimaniamo accoccolati per tutto il pomeriggio e poi, alla sera, lui ritorna a casa sua perché è tornata mia zia.
Lei non lo sopporta, in realtà l'unico che le andava a genio era proprio Manuel - prima che mi lasciasse.
+
«Camilla, ho un problema. All'intervallo ho bisogno che tu venga in cortile con me.»
Scarabocchio su un fogliettino che poi le lancio colpendole la schiena.
Lei si china e raccoglierlo. Lo legge e si gira alzando un pollice in aria.
La lezione di matematica è sempre noiosa ed io la passo a scrivere testi di canzoni sul quaderno piuttosto che seguire quello che fa il prof, tanto non ne capirò mai di numeri e roba simile.
La campanella suona dopo dieci minuti ma a me sembra passato tantissimo tempo.
Afferro Camilla per un braccio e la trascino giù per le scale.
Usciamo in cortile e ci mettiamo sedute su un muretto, lontane da orecchie indiscrete.
"Ieri sera ho quasi litigato con Tim!" Sbotto subito senza darle il tempo di dirmi qualcosa.
Lei non si scompone e domanda con tutta tranquillità: "Perché?"
"Vuole che ritorni con Manuel ed io non voglio." Alzo gli occhi al cielo.
Ormai io l'ho dimenticato, giusto?
"Ha ragione!" Risponde prendendomi in contropiede.
"Ma io-" Mi interrompe bruscamente portandomi un l'indice davanti alle labbra e zittendomi.
"Niente ma!" Risponde con foga ed io mi limito a fissarla stupita. "Devi dare ascolto a Tim. Ami Manuel, punto e basta. Lo capisco dai tuoi occhi: ho visto un sacco di foto di te e del biondo e ti assicuro che non guardi Tim in quel modo. I tuoi occhi luccicano quando stai con Manuel e questo succede solo con lui. Katniss, tu lo ami e devi tornare da lui."
A questo punto perdo completamente la pazienza e grido, tanto che alcuni ragazzi si girano verso di noi: "È questo che non capite tu e Tim! È stato Manuel a lasciarmi perché sono incinta di lui, non il contrario! È lui che deve tornare da me strisciando perché io non ho intenzione di farlo. E sì, lo amo così fottutamente tanto che non riesci ad immaginarti quanto io stia male in questo momento."
Camilla mi guarda stupita, non sapeva che fossi incinta e adesso lo sapranno tutti perché ci sono dei ragazzi che mi guardano con la stessa espressione della mia amica.
"Sei incinta?" Balbetta e posa una mano sulla mia pancia. "Da quanto?"
"Tre mesi abbondanti." Rispondo stringendo i denti e trattenendo le lacrime.
Poi mi allontano da lei, con l'intento di ritornare dentro la scuola.
Un ragazzino riccio di seconda - che sembra più grande di me - mi fissa stupito ed io ringhio un "Fatti i cazzi tuoi!"
Poi corro nei bagni più vicini e mi chiudo dentro.
Scoppio inevitabilmente a piangere.
Perché io non amo più Manuel, vero? Prima ho detto di amarlo perché ero arrabbiata, giusto?
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