Lemonade

Giorno 25: primo appuntamento

Junhee ha impiegato due giorni per convincerti ad uscire con lui, alla fine hai ceduto per esasperazione o almeno è quello che ti stai dicendo da quando hai accettato. Non ammetti ancora di avere un debole per il maggiore e che ami ogni attenzione che ti dona. Sei ansioso per la serata, non sai, dove vuole portarti perché ti ha detto che è una sorpresa e che ti piacerà sicuramente. Non sei un tipo molto coraggioso, quindi speri che non ti porti a vedere un film horror o qualcosa del genere. Non vuoi fare la figura del fifone.

"Fatto! Adesso sono perfetti e sei pronto per il tuo primo appuntamento" Byeongkwan ti fissa sorridendo, accarezza le tue spalle per cercare di rilassarti. Il suo viso allegro ti infonde un po' di sicurezza. "Yoochan, sai che se non vuoi puoi dirlo, nessuno ti costringe e credo che Junhee capirebbe il tuo rifiuto" il solo pensiero di rifiutarlo a pochi minuti dal vostro appuntamento ti far star male. Immagini il suo viso deluso e triste, questo ti porta quasi sul punto di piangere. Non vuoi vederlo triste e soprattutto non vuoi vederlo deluso. "Hyung non preoccuparti. Sono solo un po' agitato" sorridi, guardandolo attraverso lo specchio. "Allora buona fortuna Chan" ti dà una piccola pacca sulla spalla come supporto.

"Hyung, perché hai le treccine?" questa domanda ti gira per la testa da quando l'hai visto tornare a casa questo pomeriggio. "Sono belle, vero? Le ragazze all'accademia mi hanno applicato le extension e mi hanno fatto le treccine. È per una nuova coreografia" annuisci. Non dovresti più meravigliarti dopo quella volta che è tornato a casa con dei codini in testa. Il suono del campanello attira la vostra attenzione, il tuo cuore inizia a martellare contro la cassa toracica. Dovresti smetterla di mentire e accettare i tuoi sentimenti.

Byeongkwan ti spinge delicatamente verso la porta, che apri dopo aver mandato giù il nodo alla gola che ti impediva di respirare. Ti si presenta la figura di Junhee, coperta da una camicia con delle righe sottili grigie e bianche, le gambe sono fasciate da un pantalone nero che gli definisce ogni muscolo. "Vogliamo andare?" ti porge la mano, aspettando che tu la afferri. Stai per rifiutare, ma il tuo corpo si muove prima e inconsapevolmente afferri la sua mano, stringendola per allentare un po' la tua tensione. Quando esci dall'appartamento, fai appena in tempo a salutare Sehyoon che Junhee ti trascina fuori dal palazzo. Byeongkwan ti aveva detto che avrebbero passato la serata insieme a casa, forse Sehyoon ha capito le intenzioni del tuo hyung.

In macchina, Junhee ti permette di scegliere la canzone per il vostro viaggio fino alla vostra meta. "Adesso posso sapere, dove mi porterai?" chiedi per spezzare il silenzio. "Mi dispiace piccolo, ma è una sorpresa" guida mantenendo quel sorriso felice di chi è riuscito ad avere una possibilità con la sua cotta. Pensandoci è la sua situazione attuale, dopo due giorni hai finalmente accettato di uscire per un appuntamento con lui. Credevi che si sarebbe arreso dopo neanche cinque giorni di rifiuti, ma adesso siete arrivati al venticinquesimo giorno e lui ha fatto un passo avanti nel tuo corteggiamento.

Parcheggia l'auto nel primo posto libero che trova. La strada è isolata e sei quasi sul punto di scappare e chiedere aiuto, ma il sorriso di Junhee ti tranquillizza. "Questa è la parte dove ti riveli un serial killer e tenti di uccidermi?" chiedi, intrecciando le dita con le sue. Ride alle tue parole, forse lo fa un po' troppo forte considerando che gli uccelli sugli alberi sono volati via. "Mi hai scoperto. Qui è dove porto tutte le mie vittime... per mangiarle" si avvicina cercando di darti un morso sulla spalla. "Oh no, sono finito nelle mani di un cannibale. Qualcuno mi aiuti!" lo sfotti spingendolo, sfruttando il fatto di essere più alto di lui, anche se di poco. Camminate tenendovi per mano, lungo un sentiero che sembra portare in un bosco. Ci sono boschi qui?

"Siamo quasi arrivati. Qui è dove vengo ogni volta che devo riflettere per qualcosa" arrivati a destinazione, sgrani gli occhi, osservando le numerose luci che illuminano la città. Resti affascinato dallo spettacolo che ti si para davanti, non hai parole per descrivere ciò che stai vedendo. "Volevo fare qualcosa di memorabile e significativo. Ti piace?" annuisci senza smettere di sorridere come un bambino. "È stupendo" sussurri. Junhee usa le vostre mani strette l'una nell'altra per voltarti verso di lui. "Tu sei stupendo" ed è una frase scontata, usata e riusata, ma sentirla uscire dalla sua bocca con la sua voce, ti ha fatto arrossire e abbassare lo sguardo. Normalmente avresti riso e risposto con sarcasmo ad una frase così banale ma questa volta le parole sono bloccate. "Tu sei uno stupido" riesci solo a borbottare, facendolo ridere.

Restate per un po' ad osservare il panorama stretti l'uno all'altro, fino a che il tuo stomaco non decide di farsi sentire. "Avevo promesso che ti avrei portato a mangiare il miglior ramen che tu avessi mai provato. Andiamo" ti guida lungo un altro sentiero che vi porta ad un ristorante dall'aspetto rustico ma confortevole e caldo. Passate la serata a prendervi in giro a vicenda, a scherzare tra di voi e ti senti così a tuo agio, che l'ansia di poche ore prima è solo un lontano ricordo. Ti senti bene ed è come se avessi trovato il tuo posto, lì di fronte ad una ciotola di ramen e Junhee che ti racconta di come Sehyoon abbia capito che Byeongkwan volesse uscire con lui.

Decisamente una bellissima serata, forse dovrei uscirci più spesso.

Giorno 29: lubrificante e gelosia

Stai mettendo in ordine la tua stanza, quando ti accorgi che la boccetta di lubrificante che hai usato prima, è vuota. Eri troppo impegnato con il tuo fedele vibratore per renderti conto di aver finito il lubrificante. Sbuffi, preparandoti ad andare a comprarne dell'altro. Vai in cucina per mangiare qualcosa prima di uscire per fare le tue compere. Poggi il lubrificante ormai finito, sull'isola della cucina, notando che Sehyoon è seduto lì a fissarti interrogativo. "Buongiorno Chan. Cos'è, olio per massaggi?" sorridi, cercando l'aiuto di Byeongkwan che sembra divertirsi. "Amore resta così per sempre" sorride Byeongkwan, lasciandogli un bacio sulla guancia. Rubi un pancake dal piatto di Sehyoon e li saluti lasciandoli soli.

Vai a fare un po' di compere, tanto per passare la tua giornata libera. Come ultima tappa, prima di tornare a casa con dieci buste diverse, vai nel sexy shop, dove vendono il tuo lubrificante preferito. Arrivi allo scaffale che ti interessa, prendi la boccetta di lubrificante per poi andare alla cassa, preparandoti agli sguardi maliziosi del vecchio proprietario del sexy shop. "Gel watergate by Loovara... ottima scelta" la voce che senti ti è troppo familiare e non è il vecchio. Alzi gli occhi sconvolto dalla persona che trovi dietro il bancone della cassa. "Junhee" sei così scioccato che non riesci a dire altro che il suo nome. "Se mi aspetti, torniamo a casa insieme. Il mio turno è finito" dice sorridendo, mentre passa il lubrificante allo scanner per il prezzo. Annuisci pagando e cerchi di riprenderti dallo shock. "Non credere che lo userò con te" ghigni davanti al suo broncio. "Io so muovermi molto bene, posso farti raggiungere confini che non hai mai neanche sfiorato" arrossisci alle sue parole, ma non hai intenzione di fargli vincere questa battaglia. "Sei sicuro di farcela, vecchio pervertito?" lui sorride consegnandoti la busta con il tuo acquisto. "Stai a vedere" in quel momento entra una ragazza che si ferma dietro al bancone, occupando il posto di Junhee. Vi saluta con un cenno del capo, fissando il suo telefono.

Durante il tragitto verso il tuo appartamento, parlate di come Junhee è finito a lavorare in un sexy shop. "Questa è la mia storia lavorativa. Tu hai qualcosa da raccontarmi?" ci pensi un po' per poi sorridere divertito. "Stamattina sono entrato in cucina con la boccetta di lubrificante vuota in mano e ho trovato Sehyoon seduto, che beveva il caffè. Mi ha guardato e chiesto se fosse olio per massaggi" Junhee scoppia a ridere per l'innocenza del proprio amico. "Tipico di Sehyoon" arrivate al vostro palazzo, ma qualcosa attira la tua attenzione.

"Il mio postino preferito è tornato" alzi la voce per farti sentire dal ragazzo che sta consegnando la posta. "Chan, che bello vederti" vi salutate con un abbraccio. "Donghun hyung, finalmente sei tornato. Il tuo sostituto temporaneo ha fatto solo danni in questi due mesi" il maggiore ride, dandoti una pacca sulla spalla. "Adesso devo andare. Devo finire il giro altrimenti non riuscirò a pranzare in tempo" detto questo Donghun se ne va, lasciandovi soli. Arrivate nel tuo appartamento in silenzio. Trovi un biglietto all'entrata, dove Byeongkwan ti avvisa di essere uscito con Sehyoon per andare al cinema. "Junhee, mangi con me?" lui annuisce, restando in silenzio.

Posi tutte le buste nella tua camera, ti rendi conto che il comportamento di Junhee sia strano. Riscaldi la pizza che hai comprato per il pranzo e poi ti avvicini al maggiore per capire cosa abbia. "A cosa stai pensando?" Junhee è appoggiato con il corpo all'isola della cucina con lo sguardo basso, quindi devi abbassarti un po' per guardarlo negli occhi. "Hai molta confidenza con quel postino" borbotta, cercando di evitare il tuo sguardo. "Sei geloso?" lo vedi arrossire e sbuffare. "Certo che sono geloso. La maggior parte delle volte mi rifiuti, non so se domani mi dirai di sparire o di restare. Sono insicuro" non ti aspettavi una risposta del genere. Sei consapevole di non avergli dato tante certezze, ma non pensavi che fosse così insicuro sui tuoi sentimenti. Gli alzi il viso per lasciargli un tenero bacio sul naso. "Non preoccuparti, andrà tutto bene. Adesso mangiamo" gli scompigli i capelli sorridendo alla piccola speranza che gli illumina gli occhi.

Prendi le pizze, prepari il tavolino di fronte alla televisione per guardare qualcosa mentre mangiate. Tra una fetta di pizza e l'altra, riuscite a trovare un film non tanto noioso da vedere insieme. Dopo un'ora dall'inizio del film, la stanchezza ti travolge e ti appisoli sulla spalla di Junhee. Nel dormiveglia avverti il corpo dell'altro muoversi, ti lamenti senza aprire gli occhi. Senti il suo respiro sul viso, immagini cosa succederà a breve e questo porta il tuo cuore ad accelerare i battiti. Junhee si avvicina lentamente, resti immobile trattenendo il respiro. Quando senti le sue labbra premere delicatamente sulle tue, torni a respirare assaporandole. Il bacio dura poco, Junhee ritorna al suo posto, continuate a fissarvi senza muovere un muscolo. "Chan..." non gli permetti di finire la frase che ti metti cavalcioni sulle sue gambe, riprendendo a baciarlo. Infili la lingua nella sua bocca, fondendo i tuoi ansimi con i suoi. Senti le mani intrufolarsi sotto la tua maglietta, le dita accarezzano la tua schiena facendoti venire i brividi. Gli mordi il labbo inferiore, facendolo gemere di dolore. Per dispetto, Junhee ti pizzica il fianco, ti stacchi dalle sue labbra per respirare mentre il maggiore inizia a lasciare piccoli baci sulla pelle sensibile del tuo collo.

Aspettavi che facesse una cosa del genere da più di quindici giorni, forse proprio dalla prima volta che l'hai visto. Volevi sentire le sue labbra sulle tue e su ogni centimetro del tuo corpo, le sue mani che passano dalla schiena alla pancia. Stuzzica i tuoi capezzoli con le dita, facendoti scappare un gemito più alto degli altri. "Junhee... ti prego" sei quasi riuscito a raccogliere il fiato per dirgli di farti qualsiasi cosa, l'importante è che non smetta di toccarti ma il tuo cellulare inizia a squillare. Decidi di ignorarlo, intrecciando le dita tra le ciocche scure di Junhee premendolo più vicino a te. Il cellulare ricomincia a suonare, interrompendo l'atmosfera. "Rispondi" sbuffa Junhee. Sei infastidito anche tu da questa interruzione, ma quando leggi 'mamma' sullo schermo illuminato, rotei gli occhi rispondendo alla chiamata. "Mamma" una tua sola parola dà il via all'interrogatorio quotidiano di tua madre. "Chan, figlio mio, stai mangiando? Come va l'accademia? Stai riposando? Come stai?" dice tutto di un fiato la donna. Junhee sorride alla tua faccia scocciata. "Mamma, sto bene, non ti preoccupare" inizi a giocare con i capelli dell'altro che approfitta della tua espressione annoiata, iniziando a succhiare la tua pelle. Ti mordi le labbra per non gemere e far capire a tua madre cosa sta succedendo nel tuo appartamento. Il maggiore infila le mani nei tuoi pantaloni stringendo il tuo culo, tiri le ciocche dei suoi capelli per riuscire a trattenerti. "Mamma, sono molto stanco, vado a riposare. Posso chiamarti domani?" tremi aspettando il saluto di tua madre, sei quasi al limite. "Va bene tesoro. Ci sentiremo domani. Buon riposo" stacchi la chiamata alla svelta. Ti stringi di più al suo corpo come se volessi fonderti con lui, non vuoi che questo momento finisca. "Jun non fermarti" stai per tornare a baciarlo e a proporgli di andare in camera, ma la porta d'ingresso si apre di scatto.

"Siamo tornati!" Byeongkwan entra in salotto seguito da Sehyoon. Non avete il tempo di staccarvi, quindi ti trovano ancora cavalcioni su Junhee e il succhiotto che ti ha lasciato quest'ultimo sul collo conferma ogni dubbio. Persino Sehyoon capisce subito cosa è successo. "Oh, scusate l'interruzione. Togliamo subito il disturbo" ti alzi in fretta scappando in bagno. "Non avete interrotto proprio niente" ti chiudi nel bagno e ti incanti ad osservare il succhiotto scuro sul collo. Inconsapevolmente sorridi felice che Junhee ti abbiamo baciato.

Adesso sono più sicuro di quello che farò domani.

Giorno 30: smut bendato

"Chan, io esco. Ci vedremo più tardi" borbotti una specie di saluto dal letto in cui sei sprofondato da ieri sera. È stato difficile trattenersi dal trascinare Junhee nella tua camera e farci qualsiasi cosa ti passasse in mente. Oggi ti sei rifiutato di alzarti e uscire da casa, sei sessualmente frustrato. Senti la porta d'ingresso chiudersi e dei passi avvicinarsi alla tua camera. Aggrotti le sopracciglia pensando che Byeongkwan abbia dimenticato qualcosa e sia tornato indietro. Capisci di aver pensato male quando Junhee entra, si ferma davanti al tuo letto. "Vedo che sei già pronto" ha le mani nascoste dietro la schiena, cerchi di capire cosa nasconda ma senza successo. Junhee decide di rivelarti un oggetto che ha portato con sé, capisci che è una benda e deglutisci sentendo l'eccitazione aumentare. "Sarò sempre pronto per te" sorridi malizioso, strisciando sul letto per arrivare a lui.

Junhee ti lega la benda sugli occhi e guidandoti a stenderti sulle coperte. Senti il fruscio di vestiti che vengono tolti, il suo corpo nudo si avvicina al tuo accarezzandolo. Non puoi vedere cosa sta succedendo e questo amplifica le tue sensazioni. Senti il rumore di un barattolo che viene aperto, aggrotti le sopracciglia non capendo. Due dita spalmano qualcosa sul tuo corpo, creano un percorso dalle labbra all'ombelico. Dall'odore riconosci che è nutella, lecchi le labbra per avere una conferma. Senti le sue labbra lasciare qualche succhiotto sul tuo collo, passa la lingua sulla scia di cioccolata soffermandosi sui capezzoli già turgidi, più si avvicina all'erezione più l'eccitazione sale. Prende a massaggiarti pigramente l'erezione, ma è troppo lento. "Dimmi, dove tieni il lubrificante e il tuo giocattolo" soffia nel tuo orecchio mordendolo subito dopo.

"Comodino... primo cassetto" sospiri cercando di ricevere più contatto, andando in contro la mano di Junhee. Senti i rumori dei suoi movimenti. Il rumore del tappo del lubrificante, delle sue dita che lubrificano il vibratore. "Apri le gambe" lentamente ti penetra con il giocattolo, lo senti farsi spazio dentro di te facendo cedere i tuoi muscoli. All'improvviso senti qualcosa di bagnato sulla tua eccitazione, spalanchi la bocca lasciando andare un gemito ad alta voce. "Junhee!" stringi i suoi capelli affondando nella sua bocca. Il giocattolo inizia a vibrare al tuo interno, facendoti perdere la ragione per la doppia stimolazione. Il tuo corpo si muove disperatamente, rincorrendo il piacere per arrivare al culmine.

Junhee smette ogni sua azione con le tue lamentele in sottofondo. "Tranquillo piccolo mio, non ti lascerò in queste condizioni" il vibratore scompare e la benda viene rimossa. Strizzi un po' gli occhi per la luce improvvisa che ti colpisce. La prima cosa che vedi è Junhee che ti sorride, poggia la fronte sulla tua facendo strofinare il naso contro il tuo. "Pronto?" annuisci allargando di più le gambe. Junhee entra in te delicatamente, sembra che abbia paura di farti del male. La sensazione del suo corpo sul tuo, fusi completamente tra loro, è stupenda e unica. "Muoviti" con il tuo permesso inizia a spingere aumentando gradualmente la velocità.

Il piacere vi travolge, inizi a baciarlo e i vostri ansimi si perdono nella bocca dell'altro, le tue gambe si stringono intorno al suo bacino. Ti stacchi dalle sue labbra respirando affannosamente, prendi a lasciare una scia di macchie scure lungo il suo collo. Mordi porzioni di pelle candida colorandola del tuo marchio, quando scompariranno ne farai degli altri, tutti devono sapere che lui è tuo come tu sei suo. Non riesci più a trattenere la tua voce sporcata dall'eccitazione, gemi insieme a Junhee e affondi le unghie nella sua schiena. Graffi la sua pelle, mentre lui spinge dentro di te sfiorando la tua prostata. Senti di essere arrivato al culmine, ma non riesci ad avvisarlo. Il maggiore sembra capirti, afferra i tuoi fianchi sistemandosi per spingere più in fondo nel tuo ano. Entrambi raggiungete l'orgasmo a pochi secondi l'uno dall'altro.

Junhee si lascia cadere sul tuo corpo e tu lo accogli molto volentieri tra le tue braccia. Non riesci a non sorridere, mentre cerchi di recuperare fiato. Prendi ad accarezzare la schiena di Junhee che appena riesce a riprendersi esce dal tuo corpo e cade al tuo fianco. Ti stringe in un abbraccio, lasciando un bacio tra i tuoi capelli. Ti sistemi con la testa sul suo petto godendoti i grattini che ha deciso di farti, mentre disegni con le dita sul suo stomaco.

"I trenta giorni sono finiti, piccolo Chan"

"A questo punto credo che la mia risposta sia scontata, ma per non lasciare dubbi. Junhee il tuo pene è mio"

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