VIII - Jack the Ripper - Parte due ✓
Durante il viaggio, squilla il telefono di Davide e lui risponde. È Raffaele, che li informa che una volta arrivati all'aeroporto, li attende un'auto della polizia Inglese. Li porterà in centrale per fargli vedere i vari identikit dei sospetti fino a ora; le prove raccolte e tutto quello che può servire a evitare di mettersi nei guai in questa situazione. Dopodiché li porterà dove hanno condotto la C.R.-3.
<<Va bene Raf, tutto chiaro. Non preoccuparti amico; non ci teniamo a metterci nei guai>>
dice con tono scherzoso Davide.
<<Bene amico mio. Non fatemi preoccupare e datemi vostre notizie ogni ora.>>
<<Va bene paparino, stai tranquillo>>
dice e scherza l'uomo; chiude poi la chiamata e spiega agli altri gli argomenti trattati in essa.
Andrea pov's
Passate due ore e ventuno di viaggio, arriviamo all'aeroporto, il Londra City Airport, distante circa nove km da Whitechapel; scesi dal veicolo volante due uomini in uniforme - uno alto, magro e muscoloso. Con un taglio militare quasi rasato, il colore dei capelli non si distingue. Gli occhi piccoli, ravvicinati e color nocciola con sfumature tendenti al verde militare. La sua espressione è sicura di sé, sulla divisa ha scritto il nome Robert Sinclair. L'altro invece alto, robusto e muscoloso sul tipo Dwayne Johnson. Con i capelli neri corvino corti. Gli occhi dal taglio normale color oceano con sfumature tendenti al verde acqua. La sua espressione è dolce e insicura e sulla sua divisa ha scritto il nome Henry Morgan, si avvicinano a noi e con il loro accento inglese ci chiedono se siamo quelli mandati dal centro.
Davide annuisce, Elisabetta cammina vicino a lui, mentre io mi guardo in giro. Non ho mai visto Londra. Sembra davvero fantastica e abbiamo visto solo l'aeroporto.
I due ci conducono all'auto - una Skoda Scala, compatta, dalla grandezza media. Bianca a strisce verticali larghe dai colori blu e giallo alternate, la scritta blu POLICE sulle due fiancate e sul cofano anteriore, diretti alla New Scotland Yard, divisione H, giurisdizione Whitechapel. (Essa attualmente si occupa di 7,5 milioni di individui su un territorio di 1.600 metri quadrati, conosciuto come la grande Londra. Indirizzo: London SW1H 0BG. Telefono 020 7230 1212. Metropolitana: St. James's Park. Tranne la City of London, che è dotata di una propria polizia. Indirizzo: 8-10 Broadway, Westminster).
Arriviamo alla N.S.Y. e il capo della polizia, Dame Cressida Rose Dick - bassina, esile. Capelli grigi corti, gli occhi marroni dal taglio piccolo, sopracciglia sottili e corte ad ali di gabbiano. Il naso alla greca. La sua espressione è sicura di sé. Ama il suo lavoro e la divisa che indossa e farebbe di tutto per onorarla, nonostante i suoi sessant'anni, in persona ci accoglie nel suo ufficio. Bèh, che io sappia si tratta della prima donna, che abbia preso in carica questo servizio. Direi abbastanza lodevole la signora.
Ci dà tutti gli incartamenti riguardanti Jack lo squartatore: indizi, sospetti, prove, dichiarazioni e quant'altro ci possa essere utile.
Io e i miei amici e colleghi studiamo attentamente tutte le informazioni utili. Dopo tre ore sappiamo che chiunque incontriamo possa essere il famoso serial killer visto che all'inizio data la concentrazione degli omicidi durante i fine settimana e le zone in cui ha colpito l'assassino, a pochi isolati di distanza l'una dall'altra, hanno concluso che lo squartatore avesse un impiego regolare nel quartiere. Dopo qualche settimana hanno sospettato che fosse un uomo di alta classe borghese, forse un medico oppure un aristocratico, che si era stabilito nel quartiere alla ricerca di una zona più adatta dove compiere i suoi crimini.
Le teorie sull'identità proposte anni dopo gli omicidi hanno incluso praticamente chiunque fosse stato collegato anche lontanamente al caso, così come molti personaggi famosi che non erano mai stati considerati nelle indagini della polizia vittoriana. Fra i sospettati dell'odierna polizia britannica tre fanno parte di un memorandum del 1894 di Sir Meville Macnaghten (maggiore investigatore dell'epoca): Montague John Druitt, Michael Ostrog e Aaron Kosminski. Le autorità non si trovano d'accordo su una soluzione univoca e il numero dei sospettati supera il centinaio.
Agli inizi degli anni novanta del XX secolo fu rinvenuto e pubblicato un presunto diario di Jack lo squartatore. Inizialmente ritenuto un falso, fu rivalutato dal documentarista della BBC Paul H. Feldman. Nel suo libro The Final Chapter (1998), resoconto dell'indagine triennale condotta sul diario dal suo gruppo di studiosi, Feldman identifica Jack lo squartatore con James Maybrick, un commerciante di cotone di Liverpool, che figurava tra gli indiziati, poi ucciso dalla moglie Florence.
Nel 2014 alcuni giornali hanno riportato che dalla comparazione del DNA ricavato dal sangue rappreso su una sciarpa trovata vicino alla quarta vittima (Catherine Eddowes) e i discendenti dei sospettati si era arrivati a identificare con certezza l'assassino in un barbiere ebreo-polacco di nome Aaron Kosminsky.
L'uomo ha trascorso la parte finale della sua vita in un manicomio a causa della sua schizofrenia ed è morto nel 1919 per una cancrena alla gamba. Tuttavia la comparazione non è stata ritenuta attendibile o incontrovertibile come inizialmente affermato a causa di alcuni errori durante la procedura di analisi genetica dei campioni estratti dalla sciarpa e pertanto l'identità dell'assassino di Whitechapel rimane ancora avvolta nel mistero. Come può essere che ancora oggi non si sappia chi possa essere questo squilibrato?
Magari riusciremo a scoprirlo noi tornando al passato. Soprattutto dobbiamo salvare i nostri amici. Sento sempre quel senso di inquietudine con il quale sono partito e arrivato qui.
Stavolta è diverso! Da quando ho cominciato questo lavoro non ho mai sentito un senso di pericolo così forte come adesso.
Elisabetta pov's
Da stamattina vedo Andrea strano; chissà cosa gli gira per la testa e perché ci ha detto di andare avanti, forse è solo preoccupato per i nostri amici.
La situazione non è certo delle migliori, ma se ho imparato qualcosa da questo lavoro è che niente è impossibile. Sono fiduciosa che li ritroveremo sani e salvi e li riporteremo a casa con noi.
Ci pensate riuscire a dare un volto al più noto dei serial killer inglesi dell'epoca vittoriana? Lui ha ispirato film, serie TV, videogiochi, graphic novel, insomma di tutto. Sarebbe una grandiosa scoperta e in più, parecchie donne e anche le loro famiglie potranno avere un minimo di giustizia.
Chiamatemi pure pazza, ma quest'idea mi dà troppa eccitazione, sento l'adrenalina a mille, è una sensazione davvero fantastica. Da tutti gli incartamenti che abbiamo studiato appartenenti al caso ci sono troppi sospetti, in realtà non sappiamo chi evitare di incontrare e chi no.
Penso che magari potrei fare da esca, ma cosa mi viene in mente? Potrebbe riuscire a prendermi e diventerei la sesta vittima confermata. No, non posso lasciare solo mio marito. Poi perché fare cose assurde e rischiose proprio ora? Abbiamo le carte già pronte e firmate, dobbiamo solo dirglielo, ma come? Non sappiamo come dirglielo; se poi lui rifiuta?
Andrea tesoro io e Davide dobbiamo parlarti, siediti. Vedi queste sono le carte per la tua adozione tu saresti d'accordo se le consegnassimo e...
No così non va è troppo diretto, spero di trovare le parole giuste. Ora basta non devo perdere la concentrazione altrimenti mando tutto in malora. I nostri amici ci stanno aspettando dobbiamo andare.
Forza Elisabetta ritrova il massimo della concentrazione e porta a termine il lavoro per cui sei qui. Coraggio. Mantieni lucidità, i nostri amici ci aspettano e io non posso farmi trovare impreparata.
La mia mente divaga, ma spero di trovare in fretta la concentrazione giusta per poter adempiere le nostre responsabilità e chiudere una volta per sempre questo caso.
Davide pov's
Stamattina non mi aspettavo tutto questo, ero tranquillo. Doveva essere una normale giornata di lavoro e invece ora mi trovo in Inghilterra. I nostri amici sono spariti non sappiamo se stanno bene, se sono ancora vivi.
Vedo Andrea strano da quando gli ho detto della partenza, guardo mia moglie; la vedo fiduciosa ed eccitata all'eventualità di scoprire chi sia Jack lo squartatore.
Mi alzo, ho bisogno di una pausa, di un caffè, così mi dirigo alla macchinetta, infilo la capsula, zucchero la tazza vuota e la metto sotto il beccuccio. Aspetto che il contenuto riempia il recipiente e lo bevo.
Improvvisamente, mentre ritorno al tavolo da Eli e Andy per sedermi, sento una forte presa al braccio e qualcuno letteralmente mi trascina con sé in una stanza, mi volto per vedere chi è riconoscendo uno dei due uomini che è venuto a prenderci all'aeroporto.
Quel suo modo di fare mi infastidisce e credo che la mia espressione glielo dimostri, visto che allenta la presa e avvicina la sua bocca al mio orecchio.
<<Mi deve aiutare! Io devo sapere.>>
<<Di cosa parla?>>
<<Dicono tutti che voi del centro trovate sempre le risposte a tutto.>>
<<Cosa vuol dire? Che risposte cerca?>>
<<Quando ho portato i suoi amici in quel quartiere, hanno scavato. Hanno trovato una bomba inesplosa, mentre cercavano di rimuoverla è scoppiata. I tre sono spariti ed è apparsa una specie di aurora boreale. Il capo mi ha detto di non dire niente a nessuno.>>
Lo guardo sconcertato, almeno ora so per certo che stanno vivendo la nostra stessa situazione. Osservo la divisa del poliziotto per conoscerne il nome.
<<Ho capito signor Henry Morgan Jr, ma qual è la domanda a cui vuole una risposta?>>
<<Dovete dirmi se il colpevole è stato un mio lontano parente omonimo.>>
<<Era tra i sospetti?>>
Il poliziotto scuote la testa e rafforza la stretta al braccio.
<<Lei deve aiutarmi la prego, lui è stato il primo medico legale nella storia. Io devo sapere se c'entra.>>
<<Va bene l'aiuterò, ma adesso mi lasci tornare di là, mi aspettano.>>
Vedo Andrea alzarsi e dirigersi velocemente nella stanza, si avvicina a noi e allontana il poliziotto da me.
<<Hey amico qualunque cosa stai facendo non farlo più ok?>>
<<Scusami ragazzino non avevo cattive intenzioni, gli ho soltanto chiesto aiuto.>>
Andrea annuisce nervoso e mi cinge le spalle con il braccio.
<<Andiamo Davide vieni a sederti di là.>>
Lasciamo la stanza e torniamo al tavolo da lavoro. Ripenso alla conversazione avuta con l'agente. Un nuovo sospetto si è aggiunto agli altri.
Sono rimasto spiazzato e piacevolmente sorpreso dalla reazione del nostro giovane archeologo. Ho deciso! Dopo questa missione gli parlerò della nostra intenzione di adottarlo. Così finalmente sapremo se gli sta bene o no.
Adesso faccio il mio terzo rapporto di giornata a Raffaele e poi Henry Morgan ci porterà a Whitechapel.
L'angolo dell'autore.
Eccomi qui per scambiare due chiacchere con voi lettori, cosa ne pensate di questo capitolo? Lo trovate interessante? Per il momento vi sta piacendo l'indagine?
Spero che abbia suscitato un minimo di curiosità per procedere con la lettura.
Buona giornata cercherò di aggiornare il prima possibile grazie per la pazienza e per la lettura a chi lo farà.
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