Capitolo 9
Il giorno seguente, non erano programmate attività, quindi Hiro, Keitaro e Hunter decisero di fare una passeggiata mentre Yoichi e Natsumi decisero di rifiutare.
Natsumi: Perché non ci sei andato?
Yoichi: Mi scocciavo, e poi voglio rilassarmi un po', sono molto stressato
Natsumi: Tu stressato? Ma se a stento rimani metà giornata sveglio, tutti sanno che dormi dalla mattina alla sera
Yoichi: Non sei tu a decidere cos'è stressante e cosa non lo è
Natsumi: Hai un punto, però a mio parere dormire non è stressante
Yoichi: Devo trovare un modo per rilassarmi
Natsumi: Una volta una persona di nostra conoscenza mi disse che per rilassarsi si può andare in bagno e far-
Yoichi: Anche se so a dove andrai ad apparare, non voglio sapere cosa ti ha detto Keitaro! Ti ha trasformato in un pervertito come noi comuni mortali... Forse ha fatto una cosa utile quel ragazzo dopotutto...
Natsumi: Io sono sempre stato un comune mortale Yoichi, è solo che tu non l'hai mai notato
Yoichi: Beh, allora se iniziassi a parlarti di qualcosa di un po' più piccante, tu non faresti nulla giusto?
Natsumi: Assolutamente Yoichi
Yoichi: Sicuro di non aver mai pensato a me o a qualcun altro mentre facevi quei tuoi affari "privati" nel bagno?
Natsumi: M-ma cosa dici!? E poi non lo direi di certo a te Yoichi... E poi da cosa intuiresti che abbia mai pensato ad altro...
Yoichi: Diciamo che qualcosina, ha appena rimosso ogni dubbio dalla mia mente, dopotutto se si hanno le prove, nulla può essere contraddetto
E mentre Natsumi non capiva nulla, Yoichi scoppiò dalle risate.
Natsumi: Continuo a non capire, dovresti spiegarti meglio quando parli
Yoichi: Ti è venuta una cosa che inizia con la E, e finisce con la E
Natsumi: Erbe?
Yoichi: Diamine Natsumi, guardati i pantaloni...
Natsumi abbassò la testa, e quando la rialzò, iniziò a ridere come non mai.
Yoichi: Va tutto bene Natsumi?
Natsumi: Sarò sincero, se è solo di quello che mi sarei dovuto preoccupare, non sarei di certo qui a ridere, e poi siamo entrambi ragazzi, tu dormi senza i vestiti, io ho i miei momenti di "debolezza"
Yoichi: Non posso di certo darti torto, ma ti vedo diverso dalle altre volte, sei più... Simpatico direi
Natsumi: Che c'è non ti piace la cosa?
Yoichi: La adoro Natsumi, avresti dovuto fare così anche tempo fa!
Natsumi: Mi fa piacere che tu inizi ad apprezzarmi finalmente
Yoichi: Ti ho sempre apprezzato nel mio modo, è solo che non lo faccio capire
Ad un certo punto Yoichi e Natsumi, videro Keitaro e gli altri tornare dalla passeggiata, e scoprirono che Hunter non si sentiva bene per via del caldo, quindi decisero di riportarlo qui. Dopo, i due ripresero la loro amichevole e tranquilla passeggiata.
Yoichi: Non capisco, perché dobbiamo essere sempre dei babysitter?
Hunter: Ho solo mal di testa, nulla di grave, è solo che non volevo allarmarli troppo quando gli avevo detto di non sentirmi tanto bene, ma non mi hanno nemmeno dato il tempo di finire la frase...
Natsumi: Almeno sei sicuro che non ti lasceranno mai morire
Hunter: La cosa mi inquieta un po'... Ma non hai torto
Natsumi: Beh, ora che facciamo?
Yoichi: Io ho una fantastica idea! Che coinvolgerà tutti in modo creativo, e che riuscirà a rendere tutti felici
Hunter: Quale!?
Yoichi: Dormire!
Natsumi: Ed io pensavo che per una volta non dicesse quello...
Hunter: Già si è addormentato...
Natsumi: A questo punto facciamolo anche noi
Hunter: Non ho sonno
Natsumi: Almeno stenditi a riposare
Entrambi si stesero vicini però dandosi le spalle, come se tra di loro fosse accaduto qualcosa.
Hunter: Perché sento del disagio? Non ne ho mai avuto con te e gli altri
Natsumi: Non lo so... Forse è la presenza di Yoichi
Hunter: O forse è stata la conversazione di prima...
Natsumi: O forse non vuoi più parlarmi sapendo che andrò via molto presto...
Hunter: Non penso sia questo... Più che altro da quando me l'hai detto, sto semplicemente pensando a come faremo senza di te...
Natsumi: Ve la caverete di certo Hunter
Hunter: Spero sia davvero come dici
Natsumi: Lo sarà sicuramente, io faccio soltanto delle mansioni extra aiutando qua e là, niente d'importante dopotutto
Hunter: Non è così Natsumi... Già sapere che andrai via, ha mandato in pezzi tutti noi, compresi Seto e Felix che in questo periodo sono impegnati con non so cosa
Natsumi: Beh, mi spiace che vi mancherò così tanto, ma devo andare
Hunter: Lo so che devi andare via, e mi mancherai tantissimo
Natsumi: Anche tu mi mancherai tanto Hunter, ed ho una cosa da dire a tutti in verità
Hunter: Che sarebbe?
Natsumi: Da quel che so, dovrò andarmene prima del previsto
Hunter: Non l'hai ancora detto al resto del gruppo... A Yoichi come penserai di dirlo?
Natsumi: Ora sta solo facendo finta di dormire, altrimenti starebbe russando come fa sempre
Natsumi: Una persona che non conosco bene
Hunter: Forse sta semplicemente dormendo meglio delle altre volte
Natsumi: In ogni caso, penso che domani sarà il mio ultimo giorno qui
Hunter: Se come hai detto, visto che Yoichi sa tutto, dovrai dirlo solo a Keitaro ed Hiro
Natsumi: Eh già...
Hunter ad un certo punto si addormentò, lasciando Natsumi da solo, ma quando stava per addormentarsi anche lui, Yoichi lo chiamò, attirando la sua attenzione.
Natsumi: Sapevo che eri sveglio...
Hunter: Ti do un consiglio personale. Se devi dirlo anche ad Hiro, cerca di essere delicato... L'altra volta era venuto a cercarti nel mezzo della notte pur di venirsi a scusare con te, quindi cerca di scusarti il meglio pos-
Natsumi si avvicinò di più a Yoichi.
Natsumi: Mi dispiace Yoichi... Tutto questo tempo per diventare amici, e così poco tempo per farlo sembrare vano... È tutta colpa mia... Se avessi fatto decisioni diverse in passato, probabilmente ora sarebbe tutto diverso...
Yoichi: Smettila di piagnucolare Natsumi, siamo diventati amici come volevi, e solo perché vai via, non significa che non continueremo ad esserlo. Sei solo un idiota a pensare che ti odierei per una cosa del genere. E poi, io ti reputo un amico da molto più tempo di quanto tu possa immaginare, è solo che per una questione di orgoglio...
Natsumi: È meglio così... Mi hai fatto lavorare sodo per ottenere la tua fiducia, quindi questo mi basta e avanza
Yoichi: Basta e avanza eh...? Perché ti accontenti di così poco?
Natsumi: Poco è quello che merito da te, dopo quello che ho fatto, quindi non ci sono giustificazioni
Yoichi: Ora basta darti colpe, il passato è passato, è il momento di pensare al futuro Natsumi. Se mi mettessi a pensare a quante cose orribili mi sono successe nel corso della mia vita, non potrei neanche alzarmi dal letto. Quindi ora basta con tutta quest'auto commiserazione e fa ciò che devi
Natsumi: Hai ragione Yoichi. Grazie mille
Nel pomeriggio Natsumi parlò con Keitaro ed Hiro, dicendogli che il giorno successivo, sarebbe stato l'ultimo giorno di permanenza al Camp Buddy. Hiro gli disse che gli sarebbe mancato vederlo arrabbiarsi per cose semplici, mentre Keitaro decise che era meglio porre fine alla loro storia.
Quando ebbe finito di parlare con loro, di pomeriggio tornò da Yoichi per raccontargli tutto.
Yoichi: Alla fine non poteva andare molto meglio
Natsumi: Lo so, però speravo che potesse andare meglio...
Natsumi: Mi rimangono poche ore da passare in questo posto, e non so cosa fare...
Yoichi: Fa quello che ti riesce meglio
Natsumi: Fare mansioni qua e là? Ti prego no!
Yoichi: E allora cosa?
Natsumi: Stavo pensando, visto che io non mi diverto mai e penso sempre a fare le mansioni extra, quindi a fare i lavori per tutti anche quando non dovrei, ho pensato che la persona che qui lavora meno di tutti, avrebbe potuto darmi qualche dritta
Yoichi: Se cerchi Hiro, non so dove sia
Natsumi: Parlo con te decerebrato!
Yoichi: È troppo divertente vederti arrabbiato! Comunque, se vuoi fare qualcosa di divertente, ti conviene fare la maggior parte delle cose che avresti voluto fare qui. Quindi datti una mossa
Natsumi: Ottimo spunto oserei dire che sei stato di vero aiuto Yoichi
Yoichi: Ora mi lasci dormire?
Natsumi: No! Tu verrai con me ora!
Yoichi anche se inizialmente riluttante, passò l'intera giornata con Natsumi. Si divertirono tantissimo, e finalmente avevano fatto le cose che normalmente fanno due amici. Avevano addirittura "preso in prestito" qualcosina dall'ufficio del signor Goro e dalla scatola dei "giochi" di Yuri. Ma arrivò presto la sera, e la loro giornata terminò, in una gioia che non sembrava mai finire.
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