Epilogo
"Elin, Mathias! A tavola!"
Anne servì la cena nei piatti dei figli.
"Sono arrivata prima io!" Strilló Elin toccando la gamba del tavolo. Mathias la raggiunse poco dopo. "Hai detto che non era una gara!"
Elin e Mathias erano due gemellini di 5 anni. Entrambi avevano i capelli di Anne, e gli occhi di Vincent. Elin li portava legati in due codine alte mentre quelli di Mathias erano scompigliati come quelli del padre. Erano due bambini scatenati e sempre in competizione tra di loro, ma in fondo si volevano molto bene.
"Su, su, non litigate. Andate a chiamare papà."
I due bambini si guardarono per un un attimo, poi Elin mise le manine sui fianchi.
"Vai tu, io sto con la mamma."
Mathias corse al piano di sopra, mentre Anne prendeva in braccio Elin. Dopo qualche minuto, Vincent scese le scale con un Mathias euforico sulle spalle.
"Wooo! Sto volando!!"
Vincent raggiunse Anne e le scoccó un bacio sulle labbra. Anne mise a sedere la bambina, poi fece la stessa cosa anche lei.
"Dai, ora scendi, Matt." Vincent prese Mathias e lo fece sedere accanto a Elin. I quattro mangiarono chiacchierando. A un certo punto saltó fuori l'argomento "un altro figlio".
"Mamma, perché non ci regali un altro fratellino?" Domandó Mathias.
"O una sorellina!" Esclamó Elin.
Ad Anne per poco non andava il cibo di traverso. Guardó Vincent di soppiatto; sembrava tranquillo. Lui ricambió lo sguardo con un sorrisetto. Anne arrossì e si alzó di scatto.
"M-Mamma ha un po' da fare adesso! Continuate a mangiare, su."
Prese il suo piatto e sparì in cucina.
"Forse non vuole spendere troppo." disse Elin, continuando a mangiare. Mathias alzó le spalle e Vincent ridacchió, prima di alzarsi e seguire Anne. La trovó che stava lavando il suo piatto. Vincent sorrise.
"Che problema c'é?" Commentó. "Ormai dovresti essere abituata."
Anne sospiró.
"Lo so. Ma non lo sono, okay?"
Vincent le accarezzó il viso.
"Lo so, lo so. Tranquilla. I bambini dicono così, ma non sul serio."
Anne rimase in silenzio, e lui capì subito.
"Ci stai pensando davvero?" Sorrise. Lei arrossì.
"B-Beh, sempre che ti vada bene..."
"È ovvio," replicó, "Lo sai, sono passati tutti questi anni, ma non sei cambiata di una virgola."
"Ed é una cosa bella o brutta?"
Vincent ridacchió e la abbracció.
"Ovviamente bella."
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Ecco! La storia é ufficialmente completa!
Grazie a tutti per aver letto fino alla fine :)
Spero vi sia piaciuta :3
(E se vi dicessi..... che ho un'altra storia in serbo per voi?
Cioé, più che in serbo, in italiano 8D //vipregoqualcunomifermi)
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