Vecchi amici
Era una fresca mattina di fine Aprile e i raggi del sole danzarono sul viso di Jocelyn,svegliandola.
Madeleine,come al solito,ronfava ancora e Jocelyn decise di affrontare dopo la pigrizia dell'amica. Si vestì in fretta, infilandosi la sua salopette preferita. Attenta a non far rumore,uscì dall'ala dei dormitori e,come ogni domenica,trovò Luke nel giardino sul retro dell'accademia. Al contrario di lei,aveva ancora i limpidi occhi azzurri semichiusi per il sonno.
-Ripetimi ancora una volta perché assecondo la tua follia?-le disse a mo di saluto.
-Non è una follia,è arte-ribattè offesa, arricciando il naso spruzzato di lentiggini.
-Come vuoi te-si arrese docilmente lui. Jocelyn tanto era sicura che l'avrebbe seguita ovunque,nonostante le fiacche lamentele,non l'avrebbe mai lasciata andare da sola a cercare posti adatti per dipingere.
Da tre anni ormai,la loro era una routine:allenamenti tutta la settimana,compiti,prove e uscite nei giorni liberi. Il pomeriggio Luke usciva con Valentine e gli altri, lei con le amiche. La mattina, però,era riservata alle ricerche di panorami e soggetti per arricchire i quaderni di Jocelyn. Lei stava ore a lavorare su schizzi e sfumature,mentre Luke si dedicava alla sua contemplazione. Da un po' di tempo,aveva cominciare a osservarla sempre più attentamente e, ogni volta che poteva, ripassava quei lineamenti ormai familiari quanto i propri. Jocy se ne accorgeva ogni tanto,ma si limitava a sorridergli o fargli la linguaccia. Per Luke restava sempre bellissima.
-Luke,guarda! Non è meraviglioso il contrasto tra il cielo rosa e la foresta nera?-saltellando entusiasta Jocelyn gli indicò il limitare della foresta. A Luke pareva lo stesso panorama di tutte le mattine,ma sapeva anche che lei era un'artista e gli artisti vedevano il mondo con occhi diversi e in continuo mutamento.
Il tempo volò e arrivò l'ora di pranzo. Jocelyn aveva disegnato una decina di schizzi,che poi avrebbe dipinto su tela durante la pausa invernale. Luke aveva ronfato tranquillamente e recuperato le ore di sonno perse per parlare con Valentine dei suoi sogni rivoluzionari. Il parabatai aveva una certa avversione verso i nascosti,ma molte famose famiglie di shadowhunters non erano tolleranti nei confronti dei mezzidemoni. Inoltre il padre era molto rigido e all'antica.
A Luke metteva i brividi,con quegli occhi neri,senza la gentilezza del figlio e trovava che le rughe espressive lo rendessero simile a una statua greca di un uomo perennemente accigliato.
Quel pomeriggio Valentine era piú nervoso del solito tanto che urló persino contro Maryse,per poi scusarsi immediatamente.
Tutti si aspettavano la perfezione da lui,di conseguenza non poteva permettersi che i suoi satelliti facesseo sfigurare la supernova.
Con il passare del tempo, Valentine aveva raccolto altri sventurati. Li aveva protetti, introdotti nella cerchia dei piû popolari a scuola,aiutati soprattutto ad essere guerrieri micidiali.
Avevo accettato Robert poiché era un tipo solitario e affidabile.
Micheal perché seguiva Robert.
Maryse per risollevare il suo nome dopo la vergogna per la fuga del fratello con una mondana.
Hodge,perché era isolato da tutti e andava d'accordo solo con i libri.
E poi altri si erano uniti per godere della luce divina che Valentine emanava come Blackwell e PangBorn.
Il gruppo si faceva chiamare il Circolo.
Jocelyn trovava il tutto esilarante.
Per fortuna c'erano persone come Amatis,Madeleine e Sarah che la pensavano come lei.
-Dicono sia straniero..-
-Ha un fascino così esotico,tratti davvero.. -
Nei corridoi dell'accademia si rincorrevano commenti simili.
-Ma non si stancano mai di ripetere le stesse cose?-chiese Jocelyn.
-Almeno questa volta hanno cambiato soggetto- rispose Amatis,entrando in mensa.
-È arrivato da poco,é... mozzafiato. Con quei capelli color del sole,la pelle perfetta,occhi ghiaccio penetranti..che bocconcino-si lasció andare Sarah.
-Qualcuno ha rubato il ruolo di Valentino? -chiese Madeleine sarcastica-che terribile affronto!-
Il vocio in mensa crebbe a dismisura per poi zittirsi di colpo come una corda che accumula tensione per poi venire rilasciata.
-Ora vengo-mormoró esagitata Sarah,sistemandosi i ricci neri.
-Per l'angelo-la riprese Madeleine-Sarah è solo un..-la shadowhunters sussultó.
Jocelyn, stupita dalla sua reazione, poiché l'amica era sempre molto controllata e tranquilla,alzó lo sguardo.
Sbarró gli occhi e le sue labbra andarono a formare una O perfetta.
Biondo,muscoloso,ricoperto di rune,Stephen Herondale aveva fatto il suo ingresso nella sala della mensa senza passare inosservato.
Jocelyn però non vedeva il bel ragazzo, bensì un bambino allegro dallo sguardo un po' perso a volte.
Vedeva il suo compagno di giochi.
-...ragazzo-concluse al posto dell'amica.
Solo che Stephen non era mai stato solo un ragazzo.
E ora era tornato.
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