UN NUOVO ARRIVATO
Sbatto le palpebre. È tutto offuscato. Ho male ovunque e ho molto freddo. Qualcuno mi sta accarezzando i capelli.
-Loki- mormoro.
-Non parlare, riposati- dice una voce che non conosco.
Apro la bocca per controbattere, ma non riesco a dire nulla. Qualcuno si sporge su di me. Non è Loki. Finalmente riesco a metterlo a fuoco. È un ragazzo. Ha i lineamenti decisi e i capelli scuri gli ricadono sul viso. Mi scruta con i suoi occhi viola.
-Non sforzarti- mi sussurra. La sua voce è bassa, pacata.
-Dove sono?- chiedo vedendo che il soffitto è a volta. Sono sdraiata in un letto.
-Sei nel mio palazzo, hai rischiato di affogare, quel mostro marino ti ha trascinata diversi metri sott'acqua, non pensavo che ce la potessi fare-
Ricordo il mostro, ricordo l'acqua gelata. –Loki- mormoro –era con me-
-Non c'era quando ti ho salvata- qualcosa cambia nella sua voce. Sembra più teso.
-Mi starà cercando- cerco di tirarmi su, ma il ragazzo mi tiene giù, appoggiandomi una mano sul braccio.
-Devi riposarti, hai davvero rischiato di morire-
Annuisco. Ho mal di testa. –Grazie per avermi salvata- gli sorrido. Indosso lo stesso vestito di questa mattina. Non è bagnato, suppongo che abbia usato un incantesimo per asciugarlo.
-Di nulla, Pearl- risponde lui, con voce pacata.
-Come sai il mio nome?-
-Tutti parlano di te ad Asgard, dicono che stai cercando il martello- mi sorride. Un sorriso appena accennato.
-Allora sei in vantaggio, tu sai chi sono, io non so chi sei-
-Vali, il mio nome è Vali-
Vali. Mi sforzo per cercare di ricordare. Ci metto un po' prima di capire dove ho letto di lui. È il figlio di Odino, cresciuto in un solo giorno, per vendicare il fratellastro Balder uccidendo Hodr.
-Non sono conosciuto come mio fratello Thor- si affretta a dire.
-Hai vendicato Balder- rispondo io.
Un'ombra passa sul suo viso. Un attimo solo, tanto che non sono certa di averla vista veramente.
-Mi aiuti a mettermi seduta?- chiedo. Lo faccio prima che cali un imbarazzante silenzio.
-Va bene, ma ti sistemo i cuscini- mi passa un braccio intorno alla vita, quindi io gli cingo il collo con le braccia. Lui mi solleva e con una mano sistema i cuscini. Appoggiata con il mento sulla sua spalla inspiro il suo profumo. Dalla posizione in cui sono posso vedere la stanza. Non è molto grande. Le pareti sono di pietra. Ci sono alcune finestre e una porta. Per il resto è spoglia. –Ecco- mi aiuta ad appoggiarmi ai cuscini.
-Grazie-
Lui si stringe nelle spalle. Sembra imbarazzato, quasi un po' timido.
-Questa è casa tua?-
-Sì, il mio palazzo, non sapevo dove portarti-
-Come mai ti trovavi nel regno dei Vani?- indago.
-In realtà il lago arriva fino a Miogaror-
-Nel regno degli uomini?-
-Esatto, ogni tanto i mostri marini passano da una parte all'altra, succede anche con altri mondi-
-Questo spiega gli strani avvistamenti che ogni tanto qualcuno fa-
-Sì, proprio così-
Mi chiedo che fine abbia fatto Loki. Certamente mi stava cercando. Proprio mentre sto pensando questo delle urla mi fanno sobbalzare.
-Vali! Dove l'hai portata?-
Loki! È lui! Mi spingo in avanti per scendere dal letto.
-Aspetta- dice Vali –tu resta qua, non devi stancarti- si allontana.
-Ma lui mi cerca- protesto.
Vali esce, senza rispondermi. Poco dopo sento gli insulti di Loki.
-Dov'è?- urla.
-Avresti dovuto badare a lei, non l'hai fatto- gli risponde Vali.
-Vile ragazzino, pensa ai fatti tuoi-
Un colpo. Mi tiro su. Resto un attimo seduta sul letto, le gambe a penzoloni. Vedo le mie scarpe per terra e me le metto. Dopo un breve indugio mi alzo. Devo raggiungerli prima che sia troppo tardi. Seguo le voci, barcollando un po', appoggiandomi al muro. Li trovo alla fine di un lungo corridoio. Sono in una sala spoglia, con ampie finestra dalle quali entra il sole. Loki ha il viso pieno di graffi e i vestiti bagnati. Vali è più alto e muscoloso di lui, ma sembra stranamente insignificante.
-Ragazzi!- gemo per attirare l'attenzione.
Entrambi si voltano verso di me. Leggo il sollievo sul viso di Loki.
-Stai bene?- mi chiede, correndo verso di me.
-Sì, Vali mi ha salvata-
Loki fa una smorfia, quindi mi passa le braccia intorno alla vita. Mi appoggio a lui. –Adesso ce ne andiamo-
-Deve riposare- interviene Vali, sbarrandoci la strada.
-Sto bene- dico con un sorriso –e poi devo tornare al campus, altrimenti la mia compagna di stanza si preoccuperà-
Vali annuisce. –Stai attenta, però, hai bisogno di qualcuno che sappia avere cura di te, cosa che lui non può fare-
Precedo la risposta di Loki. –So badare a me stessa da sola, ma grazie per il consiglio-
-Se hai bisogno di me verrò- mi passa un foglietto. C'è sopra solo un numero di cellulare. Un dio con un cellulare. Un pensiero divertente.
-Grazie-
Lui annuisce e fa un passo di lato.
Loki mi prende in braccio e mi porta via.
Mi accompagna fino alla mia stanza. Grace non c'è. Meglio così.
-Io ho cercato di salvarti- inizia a dire, dopo un lungo silenzio –mi sono gettato nel lago, ma... -
-Ehi, non importa-
Mi posa sul letto. –Il mio compito è difenderti-
-Sto bene- lo tiro giocosamente per il braccio –ho solo avuto uno scontro con un enorme polpo- rido –è un'esperienza da ricordare-
-Già- sorride, teso.
-Chi ti ha fatto questo?- sfioro la ferita che ha sulla guancia.
-Ho avuto un incontro con la Valchiria che ci seguiva-
-Mi dispiace-
Si stringe nelle spalle.
-Cosa c'è tra te e Vali?- gli chiedo. Ho bisogno di sapere.
S'incupisce immediatamente. –Nulla-
-Eppure mi è sembrato che ci fosse un odio particolare tra voi due-
-Ero solo furioso perché ti ha portata nel suo castello-
-Come hai saputo che ero lì?-
-Ho seguito il lago e ho percepito la presenza di Vali- le sue labbra si piegano in un inaspettato sorriso -Ho trovato una cosa nel lago- si fruga in tasca ed estrae il fiore che ha raccolto nel regno dei Vani. È bagnato, i petali sono sgualciti, ma per me è perfetto.
-Grazie- lo prendo e me lo stringo al petto -a proposito, cosa dovevi dirmi prima che il mostro mi prendesse?-
La porta si apre di colpo, prima che Loki possa rispondermi. Sobbalzo spaventata. Grace è in piedi sulla soglia, la borsa appesa a una spalla, la bocca spalancata.
-Ops, scusate ragazzi, io non sapevo... - fissa me e poi Loki, quindi di nuovo me e lui.
-Non è come sembra- dico subito. E sì, sembra proprio come sembra. Vorrei scomparire.
-Pearl si è sentita poco bene- improvvisa Loki.
-Un giramento di testa- lo assecondo.
-Ho voluto accompagnarla fino in camera per paura che non si sentisse bene mentre era sola... capisci, vero?- la voce è suadente. La sta incantando.
-Certo, certo- lo sguardo di Grace brilla.
-Adesso puoi andare- dico, rivolta a Loki.
Lui annuisce. –Certo, vado- indugia un attimo, come se volesse dirmi qualcosa, quindi se ne va.
Grace apre la bocca, ma io la zittisco con uno sguardo. Non ho proprio voglia di parlare.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ❤
Cosa ne pensate di questo capitolo?
A presto
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