LA RESA DEI CONTI
Vali mi fissa con uno strano sorriso. Il suo viso sembra addirittura diverso in questo momento. Arretro, i tacchi slittano sul ghiaccio. Ho paura, una tremenda paura.
-Cosa ci fai qua?- chiedo, cercando di mantenere la calma –Non ti ho visto alla festa, mamma mi ha detto che non c'eri e... - cerco di prendere tempo, devo prendere tempo.
Vali non mi risponde, mi afferra per il polso e un attimo mi ritrovo in una grande camera spoglia con le parete e il pavimento di pietra. Sono nel suo castello. Il cuore accelera i battiti. Sono nei guai. Barcollo, confusa. Perché mi sono messa questi tacchi?
Grosse catene scendono all'improvviso dal soffitto. Balzo di lato per evitarle, ma mi raggiungono comunque stringendomi i polsi.
-Scusa, Pearl- dice Vali –però è meglio legarti prima di... beh, prima di darti la spiegazione-
Deglutisco. Devo mantenere la calma, anche se ho il cuore in gola, anche se ho l'ansia, anche se vorrei solo piangere. Dov'è Loki?
-Siete proprio una bella coppietta- dice Vali, come se mi avesse letto nel pensiero –ho visto il vostro ballo... e il bacio poi, quanto trasporto!- applaude, un gesto di scherno –Veramente, se fosse un film d'amore farei il tifo per voi-
-Mi hai portata qua solo per insultarmi?- chiedo.
-No, assolutamente... anche se, devo ammettere, il vostro spettacolino mi ha un po' innervosito... avevo in mente di essere più accomodante- va avanti e indietro di fronte a me –più seduttivo, ma forse non è la mia natura quella- si ferma e mi fissa –il problema è sempre Loki, sempre lui-
Vorrei rispondergli ma mi costringo a stare zitta. Se mi ha portata qua vuol dire che vuole qualcosa da me. Devo solo capire che cosa.
-Se Loki non avesse convinto Hodor a uccidere Balder io non avrei dovuto vendicarlo... le mie mani sono sporche del sangue di un mio fratello, te ne rendi conto?- mi mostra le mani –Vedo come mi guardano gli altri dei... sono l'escluso, lo sarò sempre- mi si avvicina –e poi Loki è sempre il preferito di mio padre- scuote la testa –è un bugiardo, uno spergiuro, un assassino, ma mio padre lo adora, l'ha riportato in mezzo a noi... parlava sempre di lui anche quando era prigioniero, di quanto è bravo, intelligente, divertente, di come risolva sempre tutti i problemi- fa un passo verso di me, quindi mi accarezza la guancia –finiscono tutti nella sua tela- sorride -lo sai che è anche sposato? La sua deliziosa mogliettina è stata allontanata da Asgard, sinceramente sospetto che non sia nemmeno più sua moglie- ride, una risata agghiacciante -Non che lui l'abbia mai amata, non era all'altezza delle sue aspettative, non è certo bella come te- si spinge in avanti e mi bacia sull'angolo della bocca.
Resto immobile. Non deve capire quanto mi dia fastidio.
-Tu sei davvero bellissima invece-
-Sei tu che rapisci i semidei- mormoro.
-Esatto, mi serviva qualcosa per far incriminare Loki- sorride –sono stato geniale, non pensi?-
Sì, lo era stato. Loki aveva ragione, non dovevo fidarmi di lui.
-Ho una proposta da farti: io ho bisogno di una regina da avere al mio fianco, potresti esserla tu- mi prende il viso tra le mani a coppa e si spinge in avanti, tanto che i nostri nasi si sfiorano e sono costretta a guardarlo negli occhi.
-Perché questa proposta?-
-Sarò onesto, tu sei una Vani, io un Asir, in questo modo potremo unire le due dinastie nel nuovo mondo- sorride –i nostri figli segneranno la fine di ogni ostilità-
I nostri figli. Come se io volessi dei figli da lui. Cerco di non sembrare turbata.
-L'alternativa è che io ti uccida e faccia credere a tutti che il colpevole sia Loki-
Sento il cuore stringersi in una morsa.
-Sarebbe un ottimo modo per far scoppiare il Ragnarok, ma mi dispiacerebbe doverti fare del male, in fondo mi sembrava che fossimo diventati amici in questi giorni, no?-
Non gli rispondo. Il Vali che conosco è scomparso. Non so chi sia la persona che ho davanti. So solo che ho paura.
-Allora?- mi chiede -Non è un'offerta che non si può rifiutare?-
Un rumore mi evita di dover rispondere. Vali aggrotta la fronte. Un altro rumore. Sbuffa. -Sempre problemi, tu non ti muovere da qua, dolcezza- e ridendo si dirige verso l'uscita.
Sento i suoi passi che si allontanano. Cerco, inutilmente, di liberarmi.
Un ronzio attira subito la mia attenzione. Alzo lo sguardo e noto un'ape. Il cuore aumenta subito i battiti. Loki. E un attimo dopo si trasforma davanti a me.
-Non sono mai stata più felice di vederti- esclamo -come sapevi che ero in difficoltà?-
-Diciamo che ti ho spiata- borbotta -volevo accertarmi che entrassi a palazzo-
-Mai stata più felice di essere spiata-
-Ora ti faccio scendere- mi dice Loki, sorridendomi. Il suo viso è teso. Ci metto alcuni istanti a capire che ha paura. -Dobbiamo fare in fretta- aggiunge.
Io provo a tirare le catene. –Non si spezzano- sto piangendo.
-Serve solo la runa giusta- mi rassicura. Inizia a disegnare rune che restano a mezz'aria.
Le catene si rompono con un frastuono. In lacrime lo abbraccio.
-Va tutto bene, va tutto bene- mi sussurra lui, le labbra posate contro il mio orecchio.
Mi stringo a lui. So che le cose non vanno bene, ma almeno sono con lui. Ora conta solo questo.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ❤
Cosa ne pensate?
A presto
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