FREYR

Il mattino seguente sono svegliata dal dolce profumo di frittelle. Quando apro gli occhi mi trovo la colazione a letto. All'inizio, sono onesta, penso che sia un inganno. Deve essere un inganno. Oppure vuole farsi perdonare per avermi dato il vestito di Nan. Loki è seduto al mio fianco, i capelli scompigliati, lo sguardo verde scuro.

-Sveglia, bella addormentata- mi sussurra.

Sbatto le palpebre e lo fisso.

-Perché mi guardi in questo modo?- mi chiede Loki –Sembri sospettosa-

-Sono sospettosa... cosa vuoi?- chiedo.

-Oh, ingrata- esclama, facendo una smorfia.

-Non è che mi vuoi avvelenare?- chiedo ironica.

Lui scoppia a ridere. –Una cosa simile non mi era mai successa, dubiti anche delle mie buone azioni... no, in realtà non è una novità-

-Beh, il tuo comportamento non aiuta... senza offesa, ma spesso sei piuttosto ambiguo- mormoro, sorridendo.

-Davvero?- ride –Ma, tesoro, è la mia natura, io sono mutevole, ambiguo, un po' folle, sono fuoco, sono una creatura del caos, mio padre era un gigante, mia madre una dea, sono proprio a metà tra le due specie- mi accarezza la guancia.

-Se non erro anche Thor ha due genitori di due categorie diverse- dico, guardandolo con attenzione.

-Certo, lui però ha come padre un dio, Odino, e come madre una gigantessa... vedi, normalmente si appartiene alla categoria del padre, io ho voluto appartenere a quella di mia madre, è stata una scelta... senza contare che ho avuto modo di conoscere Odino, il quale si è proposto come mio fratello di sangue... io sono un caso atipico, e poi sono tutto mio padre- fa una smorfia.

-Non ci trovo poi così tanta differenza-

-Invece ce n'è molta- una strana luce gli illumina lo sguardo. Tristezza? Non lo so, non riesco a capirlo. –Sarò sempre l'escluso-

-Essere esclusi non è sempre qualcosa di orrendo- mormoro –rende più forti- io so cosa vuol dire essere esclusa. Vedere il piccolo popolo non ti fa di certo essere la più popolare della scuola.

-Molto più forti... e fa nascere tanti pensieri di vendetta- aggiunge, mentre la sua voce cambia.

Gli appoggio una mano sul braccio. –Non ci pensare più-

Lui mi sorride. –No, non ci penso più- ma noto qualcosa di stonato nella sua voce. Sì che lui ci pensa. E mi dispiace che stia così. Io non voglio che soffra. Non è cattivo come tutti sostengono.

-Ora dobbiamo andare- dice.

-Da chi dobbiamo andare?- chiedo.

-Freyr... il fratello di Freya... credimi, non sarà una visita piacevole-

-Le visite che facciamo noi due non sono mai piacevoli- dico, ironica.

Freyr assomiglia molto a Freya. È alto, con i capelli biondi e due profondi occhi azzurri. Praticamente è la versione maschile di Freya. Se ne sta seduto su una specie di trono dorato con piante rampicanti che lo ricoprono. Quando ci vede arrivare aggrotta la fronte. È furioso.

-Che ci fai qua?- urla, rivolto a Loki.

-Informazioni- gli risponde, un sorriso sarcastico sulle labbra.

-Non so perché ti hanno liberato- poi il suo sguardo si posa su di me –cosa ci fai con la ragazza? Dovevi lasciarla in pace-

-Io non voglio essere lasciata in pace- dico –ho iniziato questa indagine e la voglio portare a termine-

Freyr mi guarda in modo strano. –Caparbia... mi sembri Freya- sorride –va bene, ragazza, ma il qui presente- e guarda torvo Loki –non è affidabile-

-Lo so, lo so, è un ingannatore, un bugiardo, un subdolo, so già tutto- mi sfugge un sorriso –me lo dite tutti-

-Adoro questa ragazza!- esclama Loki, ridendo.

-Ci aiuterai, divino Freyr?- chiedo, la voce addolcita.

Lui mi fissa un attimo, poi sospira. –Cosa volete?-

-Informazioni, se hai sentito qualcosa sul martello di Thor- continuo.

-Cosa dovrei aver sentito? So solo che se la voce si diffondesse troppo ci farebbero a pezzi- sospira –i giganti aspettano un'occasione come questa da anni-

-Parla quello che ha dato via la sua spada per amore- borbotta Loki.

-All'epoca non mi hai detto nulla in contrasto con la mia idea- risponde Freyr. Lo sguardo gelido è fisso su di lui.

-Tu intanto non mi avresti ascoltato- borbotta.

Mi chiedo come faccia ad aver voglia di litigare con tutti. Sinceramente io non ne avrei voglia.

-Divino Freyr, non si ricorda proprio nulla? Una persona che non si era mai vista prima? Non so, qualcosa del genere-

Freyr si fa stranamente pensieroso, poi aggrotta la fronte. –Una cosa c'è-

Fulmino Loki con lo sguardo prima che possa fare un commento sgradevole. –Cosa?-

-Sif, la moglie di Thor, è venuta a chiedermi se potevo spiegarle come si lanciavano alcune rune particolari-

-Quali?-

E quando Freyr le dice capisco dall'espressione di Loki che c'è qualcosa che non va. –Perché non l'hai detto subito?- esclama.

-Perché avrei dovuto dirlo?- dice Freyr, il tono della voce improvvisamente agitato –Soprattutto perché avrei dovuto dirlo a te?-

Loki lo ignora. –Andiamo, Pearl, abbiamo un martello da ritrovare e credo di sapere dove trovarlo-

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Cosa ne pensate?

A presto

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top