CAMPEGGIO CON SORPRESA
Mia madre ha insistito molto perché partecipassi a questa uscita di famiglia. In realtà ci sono anche alcuni amici di famiglia. E peggio ancora: c'è Stuart. Il mio ex ragazzo non è cambiato molto. Ha sempre la stessa espressione arrogante. Lo vedo non appena scendo dalla macchina. Alto, muscoloso, i capelli scuri tirati indietro. Si guarda intorno come se avesse il mondo in mano.
-Non sarei dovuta venire- mormoro a Nathan.
Mio fratello si stringe nelle spalle. –Mamma ti avrebbe costretta-
Lancio uno sguardo a mia madre. I capelli scuri le ricadono sulla pelle bianchissima. Indossa un abito di jeans. Sembra proprio una ragazzina. I lineamenti sono aguzzi, tipici degli elfi. Sta parlando con una sua amica che ci ha raggiunti all'auto.
-Credi che voglia che torni con Stuart?- chiedo.
-Ne sono sicuro- risponde Nathan.
-Non ci tornerò- sospiro –ho bisogno di fare una passeggiata, vieni con me?-
-Ho promesso a papà che lo avrei aiutato a montare la tenda-
-Va bene, andrò da sola- borbotto.
-Per qualsiasi cosa chiama-
-Certo, io... - le parole mi muoiono in bocca. Vedo qualcuno avvicinarsi al gruppo. July, un'amica di mamma, gli fa segno con una mano. Io strizzo gli occhi. Sono certa di conoscere quel ragazzo che avanza spavaldo. –Loki- dico in un soffio.
Nathan aggrotta la fronte, quindi segue il mio sguardo. –Quello là?-
-Non mi deve vedere- come una bambina mi nascondo dietro mio fratello.
-E secondo te non sa che sei qua?-
-Forse non è qua per me- ho il cuore in gola.
-E per chi sarebbe qua allora? Siamo sinceri, qui sono tutti molto noiosi, a cominciare da nostro padre-
-Non saprei- vorrei che fosse qua per me... allo stesso tempo però lo temo.
-Pearl-
Sobbalzo. Non è Loki, no, è Stuart. Non so cosa sia peggio.
-Pearl, è parecchio tempo che non ci vediamo- mi dice.
-Già- mormoro. Ma cos'ho fatto di male per trovarmi in questa situazione?
-Come va l'università?-
-Bene-
-Più che bene- dice una voce dietro di me.
Sento il cuore fare un balzo. Anzi, fa una capriola.
-Pearlly è la ragazza più brava dell'università- continua Loki, un attimo dopo mi passa un braccio intorno alle spalle.
Le possibilità sono molte. Posso allontanare il suo braccio. Oppure posso fa finta di nulla. O ancora scappare via. Deglutisco. Resto immobile solo perché Stuart mi guarda.
-Chi saresti tu?- chiede rivolto a Loki.
-Lopt- si presenta lui, ridacchiando.
E i due si fissano. Una sfida a chi abbassa per primo lo sguardo. Perde Stuart ovviamente. Non ho dubitato neppure per un attimo che sarebbe andata così.
-Pearl, che ne diresti di venire a prendere un caffè con me?-
-Io e Lopt abbiamo da fare- improvviso.
-Molto da fare- dice Loki –non so se capisci-
Stuart sembra confuso, poi se ne va.
-Che sciocco!- esclama Loki.
-Lasciami- allontano il suo braccio dalle mie spalle, quindi faccio qualche passo avanti.
-Tu sei Loki?- chiede mio fratello, lo sguardo brillante di curiosità.
Mi volto e finalmente posso vedere in viso Loki. Sento una stretta al cuore. Il suo viso... mi è mancato. Mi fissa con un caldo sguardo verde.
-Certo, ragazzino- strizza l'occhio a mio fratello, quindi gli da il cinque –in persona-
-Wow... mi puoi presentare Thor?-
Una vena sotto l'occhio destro di Loki si gonfia. Mi sfugge una risatina.
-Forse un giorno- borbotta Loki –ora però devo parlare con Pearl, è tua sorella, vero?-
-Sì, è mia sorella-
-Noi due non dobbiamo parlare- dico.
-In realtà sì-
-Allora vi lascio soli- e mio fratello, piccolo codardo, se ne va, lasciandomi sola con Loki.
Resto un attimo in silenzio. Non so cosa dire.
-Questo posto è molto bello- dice Loki, guardandosi intorno.
-Non ti voglio vedere- dico.
-Molto diretta... senti, l'altro giorno... sono stato davvero imperdonabile-
-Sei qui per chiedermi perdono?-
Lui esita. Non è certo il tipo che chiede perdono. –Ho parlato con Eir-
Sento il sangue gelarsi nelle vene. –Non t'impicciare-
-Pensavo di farti un favore visto che ti sei sacrificata per me- la sua voce vibra nell'aria.
-Mi arrangio da sola, non voglio più saperne di te e...-
-Pearl, tesoro-
Mi volto verso mia madre.
-Il pranzo è pronto- poi si volta verso Loki –vuoi fermarti anche tu?-
-Molto volentieri- sorride e poi mi guarda vittorioso.
-Perfetto- esclama mia madre. Conosco quello sguardo. Vuol dire: che bel giovanotto, cosa aspetti a buttarti?
Loki intrattiene tutti i presenti. Racconta mille storie diverse. Si presenta come un mio compagno d'università, nonché conoscente di July. Non so come l'abbia conosciuta, non sono nemmeno certa di volerlo sapere. Inutile dire che sono tutti affascinati da lui. L'unico che sembra arrabbiato è Stuart. Non gli piace che qualcuno attiri l'attenzione. E questa è la cosa di cui sono più felice.
Loki mi arriva da dietro, di soppiatto. Io resto seduta sul bordo del lago. Lancio il sasso che ho in mano.
-Che vuoi?- gli chiedo, quando non posso più ignorare la sua presenza.
-Volevo solo stare un po' con te-
-Hai un martello da ritrovare- gli ricordo.
-Certo- si siede al mio fianco –e tornerò a cercarlo-
Annuisco.
-Tua madre mi sta simpatica-
Sbuffo. –Penso che la cosa sia ricambiata- ammetto.
-Davvero?- non lo sto guardando, ma so che sta sorridendo.
Mi stringo nelle spalle, quindi prendo un altro sasso e lo lancio. Affonda.
-Vuoi che ti faccia vedere come farli rimbalzare?-
-No-
Loki per tutta risposta prende un sasso e lo fa rimbalzare sull'acqua. Disegna tre cerchi prima di affondare.
Sorrido, ma cerco subito di nasconderlo.
-Ho avuto paura- mormora Loki.
Questa frase mi sorprende.
-Le assomigli così tanto... credo di averti coinvolta troppo in questa storia- continua.
Non rispondo. Avrei molte cose da dirgli, ma non saprei da dove iniziare.
-Ci sono delle strane leggende su questo posto- mormora, probabilmente per cambiare discorso.
-Quali?- chiedo.
-Su un mostro che va in giro per questi boschi-
-Qualche parentela con te?-
Lui ride. –Così mi ferisci, non sono il padre di tutti i mostri-
-Però di alcuni sì-
C'è qualcosa di affascinante nel suo modo di fare. In fondo a me l'ho già perdonato.
-Ti dispiace se mi fermo al campeggio? Sarò bravissimo e ti terrò lontano Stuart- promette.
-La tua proposta allora non si può proprio rifiutarla- sorrido e mi rendo conto di essere stupidamente felice.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ❤
Cosa ne pensate?
A presto
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