• A new beginning •
Scorro velocemente i messaggi, che pesano come un macigno, e alla fine decido di lasciar perdere.
Sospiro. Non é il momento giusto.
Ci penseró più tardi e, al solito, proverò a sistemare tutto.
Abbasso repentinamente il viso per nascondere la tristezza agli occhi dei fotografi.
«Non sopporto vedere una persona bella come te così triste» sento alle mie spalle.
Mi giro alla ricerca delle labbra che hanno pronunciato quelle parole e mi ritrovo davanti un viso poco familiare ma conosciuto.
«A volte ritornano, si dice. Da quanto tempo!» e sfolgoro un sorriso, un po' vero, un po' falso.
«Sei piú luminosa di quanto ricordassi»
«E tu più diretto. E anche più in forma...»
Orlando mi si avvicina e con le labbra che mi sfiorano l'orecchio sussurra: «Perdonami se son troppo sfrontato, ma stasera sei particolarmente splendida, Katy. Eppure ti vedo triste, e mi dispiace. Posso fare qualcosa per tirarti su?»
Si discosta e mi fissa intensamente.
Io automaticamente arrossisco e abbasso di nuovo la testa, stavolta per nascondere le emozioni contrastanti che duellano sul mio viso.
«Non è nulla, sto bene»
«Se hai bisogno di una spalla su cui piangere, sono qui» ricalca in tono ironico, ma con una punta di serietà.
Ci sta mica provando con me?
La cosa non mi dispiacerebbe, visto anche le ultime vicessitudini con John. "Distrarsi" è diventata la mia parola d'ordine.
Decido di ricambiare con la sua stessa tattica, per divertirmi almeno un po'.
«Oh si, non sarebbe male» rispondo, accennando un languido sorriso.
Mi scocca un'occhiata di fuoco che lascia intendere tutto quello che sta pensando.
Un brivido mi corre lungo la schiena.
Forse sto sbagliando, forse dovrei allontanarmi e chiamare John.
Ma i miei pensieri sono interrotti dallo stesso Orlando.
«Questo posto è davvero affollato, eh? Forse dovremmo andare in qualche angolo più... tranquillo» propone.
No. Assolutamente no. Non se ne parla nemmeno Katy. Suvvia, dí di no.
«Si, dai»
Sono ufficialmente Miss Incoerenza 2016.
Ci allontaniamo di qualche passo dai riflettori, e lui cerca di far conversazione.
«Hai un buon profumo, cos'è, rosa?»
«Fiorito»
«C'ero quasi, dai» e sfolgora un ennesimo sorriso, scoccandomi un'altra occhiata.
«Cacharel Amor Amor» sussurro tra me e me.
«Cosa?»
«Nulla, dicevo... Cacharel Amor Amor è il suo nome, del profumo. "Amor Amor è desiderio, stordimento, un profumo vivace e frizzante. Un aroma fiorito-fruttato che esercita un’immediata infatuazione. Ora o mai più, l'amore non aspetta! Un filtro, una pozione, un diletto, la quinta essenza di brama e golosità."» recito solennemente, ricordando le parole del venditore.
Orlando ride di gusto, e io lo seguo.
«Mi scusi miss Perry, la prossima volta mi informeró meglio. Ma per favore, lei eviti di sorridere cosí, che la mia poca concentrazione viene meno» mi riprende lui in tono canzonatorio, e subito dopo continua «E insomma, "esercita immediata infatuazione" eh? Devo, a malincuore, confermare»
Le mie guance tornano a colorarsi di porpora.
Lo guardo negli occhi ambrati. È cosí simpatico... e anche carino. Molto carino. Davvero molto.
Non sapendo cosa dirgli, mi limito a sorridere, e lui si accosta nuovamente al mio orecchio.
«Il tuo viso risplende quando sorridi»
Deglutisco.
Lui è dolce, ma io non so se sia la cosa giusta da fare.
Solo una settimana fa festeggiavo il capodanno con John. Se mi vedessero con Orlando, i paparazzi mi rovinerebbero.
Ma in fondo, se ci penso, il danno è già fatto: sono sicura che hanno già visto tutto e fatto supposizioni, e che da domani circoleranno ovunque foto nostre in "atteggiamenti intimi", con didascalie che non lasceranno spazio all'immaginazione.
E John sarà furioso. Più di quanto lo sia già.
Mentre io son persa nel mondo delle riflessioni, Orlando mi sorride teneramente, e le sue fossette con lui.
Perchè no, Katy? Dai, provaci, che tentare non costa nulla.
Mi sono già illusa una volta, ecco perché no.
Il principe azzurro non esiste, anche se per due volte ho creduto di esserne vicina.
Ma forse...
Forse devo smetterla di cercarlo. Forse devo buttarmi.
La vibrazione del telefono mi riporta sulla Terra. Gli do una rapida occhiata, ma appena leggo il mittente mi sfugge una gemito amaro.
Orlando a quanto pare lo coglie, perché cerca di rimediare all'imbarazzante silenzio, rotto soltanto dal mio gemito strozzato, dicendo con una nota di ironia: «E così, hai intenzione di passare tutta la notte sul telefono, oppure hai piani più eccitanti per questa sera?»
Torno in me e gli rispondo: «Dipende, tu mi proponi qualcosa di meglio da fare?»
«Decisamente»
«Tipo?»
Sono curiosa di sapere cosa si sia inventato per conquistarm... catturare la mia attenzione.
«Oh no» per la terza volta si avvicina per sussurrarmi all'orecchio «Non posso rivelartelo così, rovinerei la sorpresa. Vieni con me...»
«Non lo so, Orlando» ammetto «Ci siamo appena rincontrati dopo anni che non ci vedevamo...»
«Si, ma non sono mai stato tanto bene quanto in questi... quanti saranno stati, dieci-quindici minuti?... con te. Mi sento a mio agio, e sei tu a farmi stare cosí»
Le mie labbra si schiudono automaticamente in un sorriso.
Prima di aprire bocca per rispondere, peró, ripenso un attimo a John, e mi vengono in mente soltanto le ultime litigate, i pianti, la tristezza e i messaggi pieni di rabbia.
«Okay, ci sto» dico. E nella mia voce non traspare alcun indulgio.
Orlando sorride trionfante, io rido per la sua espressione buffa.
Non so cosa sia successo, so solo di essere pronta.
Pronta per qualsiasi cosa che il futuro mi riservi.
Pronta per questo nuovo inizio.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top