Capitolo 61

Noah

«Posso aprire gli occhi?» chiedo.
«No, non ho ancora finito» risponde Anna.

Mi lamento e affondo il viso nel cuscino.

Giusto quando le cose si stavano facendo interessanti la sua amica ricca ha deciso di chiamarci, e abbiamo dovuto smettere di baciarci. Quella ragazza diventa ogni volta più antipatica.

«E adesso?» chiedo dopo qualche secondo.

Sono frustrato perché Anna non mi permette di guardarla mentre si veste. Si vergogna, la mia Anie. La capisco, ma è frustrante lo stesso.

«Sì, va bene» sbuffa, e quando apro gli occhi la vedo mentre sta cercando di legarsi i capelli marroni in una specie di crocchia.

Ecco, credo di essermi incantato.
Il bikini nero che indossa le fascia dolcemente il seno e i fianchi. Non avevo mai visto il suo corpo candido così scoperto. I miei occhi le accarezzano la pelle delle spalle, per poi arrivare lentamente a quella delle sue gambe. Mio Dio.

«Che c'è?» chiede innocentemente dopo essersi messa il vestito che indossava prima.
«È meglio se andiamo, perché è sempre più difficile trattenermi» stringo le labbra e mi alzo, per poi lasciargli un bacio infuocato sulle labbra.

Quando mi stacco da lei mi accorgo che le sue guance si sono tinte di rosso.

«O-okay» balbetta, per poi sorridermi timida.

Com'è carina, non si rende nemmeno conto dell'effetto che mi fa.

Una volta che siamo pronti tutti e due, scendiamo dalle scale, e troviamo ad aspettarci James e la sua ragazza.

Lei gli sta parlando e lui le sorride, annuendo. Bleah, non mi piacciono.

Quando ci vedono alzano lo sguardo, e Marlena sorride.

«Oh ragazzi, il mare qui è bellissimo, vedrete!» esclama battendo le mani, entusiasta.

Io stringo le labbra, facendo un sorriso forzato, mentre Anna mi dà di nascosto un pugnetto sulla spalla.

Dopo qualche minuto Anna, Ross, la sua ragazza psicopatica, James, Marlena ed io, ci ritroviamo al mare, e devo dire che quando la ragazza con la ipsilon ha detto che il mare era bellissimo, non aveva torto. La spiaggia è deserta, e il sole non picchia molto. L'acqua non è per niente agitata, e sinceramente non vedo l'ora di vedere com'è farci il bagno.
Guardo Anna e vedo che sta sorridendo. È felice.

«Non osate andare in acqua senza di me, che mi devo mettere la crema solare» dice la ragazza psicopatica di Ross.
«Ti aspettiamo» aggiunge Marlena, per poi girarsi per dire qualcosa a James.

Anna si siede su una delle sdraio che sono vicino a noi e mi guarda, porgendomi con una mano la crema solare.

«Visto che ci siamo me ne metti un po'?» chiede, con un leggero sorriso sul volto.
«Non aspettavo altro» sussurro, sedendomi dietro di lei.

Comincio a spalmare la crema sulle sue spalle, approfittandone per baciarle un po' il collo.
Le viene la pelle d'oca.

«Eddai, Noah» sussurra, quando le mordicchio il lobo dell'orecchio.
«Okay, la smetto.» alzo gli occhi al cielo, per poi spalmargli un po' di crema sulla schiena.
«Questo posto è bellissimo, non credi?» dice, guardando la fila di sdraio e ombrelloni azzurri che ci circondano.
«Hai ragione, è tutto molto bello. Anche tu» dico.

Lei gira un po' la testa per guardarmi. Sorride e mi bacia dolcemente. Si stacca troppo presto, e io la guardo male, ma capisco che si sente in imbarazzo quando ci baciamo troppo a lungo davanti agli altri.

«Bene, adesso che ho finito, l'ultimo che arriva in acqua è-» comincia a dire Giada, ma non fa nemmeno in tempo a finire la frase che tutti stanno già correndo verso la riva, compreso me, «Ehi, ma così non vale!» la sento gridare.

E così, per il resto della giornata alterniamo fra fare il bagno e costruire dei castelli di sabbia.
Sì, esatto, castelli di sabbia. Giada e Anna fanno una buona squadra, ma io e Ross siamo più bravi: infatti abbiamo vinto quasi sempre. Ho dato qualche bacio ad Anna per consolarla, e lei rideva sulle mie labbra.

Adesso è seduta a gambe incrociate su una sdraio, e sta parlando con James. I capelli bagnati le ricadono sulle spalle, e si è rimessa quel vestitino bianco a fiori che mi piace tanto. Vederla così mi fa tornare in mente quella volta sul prato, quando l'ho consolata con un bacio.
Quel giorno mi sembra lontano anni luce. In quel momento non avevo idea che mi sarei innamorato perdutamente di lei, della mia ossessione.

Ross mi sta parlando di qualcosa, ma lo sto ascoltando distrattamente, troppo occupato ad osservare il sorriso che Anna mi sta rivolgendo. Si è accorta che la sto guardando, per questo sorride. Gli faccio un segno della mano, un leggero sorriso sul mio volto.

«Lo sai che mi dispiace, vero?» chiede per la millesima volta.
«Sì, Ross, l'hai detto almeno cinque volte negli ultimi cinque minuti» sbuffo, anche se apprezzo il gesto.

Si è quasi messo a piangere quando gli ho spiegato di mia zia. Quasi, per fortuna: non mi piace vedere Ross piangere.

«Okay, solo per essere sicuro!» esclama, per poi passarsi una mano nei capelli rossi, «Ho fame... andiamo a mangiare?»
«Che ne so, sei tu quello socievole. Vai a chiederlo a...» faccio finta di pensare al nome di quella ragazza, e lui mi fulmina con i suoi occhi verdi.

«Lo so che sai il suo nome, Noah. Comunque sì, vado a chiederlo a Mary» scuote la testa, allontanandosi da me.

«Torniamo al mare?» chiede Anna, mentre siamo sul punto di entrare nella nostra stanza.
«Al mare?» ripeto, un po' confuso.

Abbiamo finito di cenare da qualche ora, e dopo aver chiacchierato e guardato un film tutti insieme, ognuno si è rifugiato nella propria camera per dormire.
È stata una bella giornata, devo ammetterlo. Anche se James se ne stava per i fatti suoi, Ross gli faceva compagnia la maggior parte del tempo, e non c'è stato nessun litigio.
Ho visto il sollievo negli occhi di Anna quando al termine della giornata ha realizzato che non era successo niente di brutto.

Adesso sono un po' confuso: pensavo fosse stanca, e invece vuole uscire di nuovo.

«Sì, voglio vedere com'è di notte» sussurra, per non fare rumore e rischiare di svegliare gli altri.

Si gira verso di me e mi guarda, con negli occhi un pizzico di speranza.
Anche se c'è un po' di oscurità riesco a vederla perfettamente. I suoi capelli marroni, ancora un po' bagnati dall'acqua salata del mare, gli ricadono sulle spalle, e sul suo viso posso vedere l'ombra di un sorriso.

«Tutto per te, Anie» sorrido, prendendola per mano.

Cerchiamo di non fare rumore mentre scendiamo le scale, e chiudiamo la porta dietro di noi.
Fuori fa ancora caldo, anche se fra qualche decina di minuti farà buio.
Quando mi scappa una risata, Anna mi fa segno di non fare rumore, anche se è divertita anche lei.

Quando con le mani intrecciate arriviamo in spiaggia, Anna comincia a togliersi il vestito e io resto a guardarla come un ebete.
È semplicemente straordinaria. Quel bikini nero le sta benissimo, e credo che anche lei l'abbia capito, perché oggi non ho fatto altro che fissarla.

«Dai vieni! L'acqua è ancora calda, ci scommetto!» sorride, e corre fino alla riva, per poi bagnarsi i piedi nell'acqua.

Io resto un secondo incantato per il modo in cui mi ha sorriso, poi mi tolgo la maglietta e i pantaloni, e con solo il costume e due asciugamani che ho trovato sulle sdraio, mi avvicino a lei, che sta giocando con la sabbia.

Quando mi vede mi fa segno di seguirla e si immerge nell'acqua, bagnandosi anche i capelli. Una volta entrato anche io realizzo che aveva ragione: l'acqua è calda e mi rilassa.

Quando riemerge, Anna si avvicina un po' di più a me e mi guarda.
Mi guarda con i suoi occhi marroni, così belli e gentili. E sorride.
Non resisto, e la mia bocca tocca la sua. Le accarezzo le guance con le mie mani bagnate, mentre la mia lingua danza dolcemente con la sua. Anche le sue mani vagano sul mio petto, in cerca di un contatto. Si alza sulle punte dei piedi, così la prendo per i glutei, e lei incrocia le gambe dietro la mia schiena.

«Quanto ti amo» sussurro fra un bacio e l'altro.

Anna mi tira un po' di più i capelli al suono di quelle parole.

«Noah io... ti amo da impazzire» mormora sulla mia bocca.

Mi stacco da lei e gli scosto i capelli bagnati dal viso con una mano. Quelle parole... sono così belle. Mi fanno sussultare il cuore.

«Noah...» mormora, i suoi occhi nei miei.

E serve solo quello. Stringo saldamente le sue gambe ed esco dall'acqua. La adagio sulla sabbia bagnata, vicino alla riva. 

Anna

Noah mi bacia di nuovo le labbra, e mi chiede con lo sguardo il permesso per slacciarmi il pezzo sopra del bikini. Io annuisco, e dopo poco mi ritrovo completamente nuda davanti ai suoi occhi nocciola. Non mi aveva mai vista così, libera di ogni indumento che potrebbe coprirmi, debole e indifesa. Mi sorride e mi tocca dolcemente la pelle dei fianchi.

Quando inizia a baciarmi il seno, il mio respira aumenta di colpo.

«Noah, per favore, non ce la faccio più ad aspettare» mi lamento, inarcando un po' la schiena.
«Piccola, non ho il preservativo...»
«Non importa. Mi fido di te.»

Noah tocca la mia fronte con la sua, poi strofina il naso contro il mio. Questo gesto dolce mi fa venire i brividi, e un leggero sorriso sul viso.

«Se cambi idea urla, okay?» ridacchia, baciandomi di nuovo, con estrema dolcezza.
«Non cambio idea. Solo, fai un po' piano» sussurro.
«Se ti fa male devi dirmelo, Anie» insiste, mentre si toglie anche lui il costume.

Annuisco. Osservo i suoi muscoli muoversi ad ogni movimento che fa per posizionarsi sopra di me.

Mi guarda.
Lo guardo.

E con gli occhi dell'uno in quelli dell'altra, i nostri corpi si uniscono, e siamo una sola persona.

Stringo gli occhi per il bruciore che mi provoca la sua presenza. Noah mi lascia baci su tutto il viso per distrarmi, per poi soffermarsi sulle mie labbra. Mi aggrappo alle sue spalle mentre cerco di rilassarmi, e ricambio il bacio.
Dopo qualche minuto il bruciore non lo sento quasi più, e comincio ad andare incontro a Noah, per fargli capire che può muoversi più veloce.

«Non ti fa più male, Anie?» chiede, un po' preoccupato.

Mi viene da piangere. Non me l'avevano mai chiesto prima.
Come sei carino, Noah.

«No, non fa più male.»

Noah biascica qualcosa e comincia ad andare più veloce. E in quel momento, mi sento bene. Non solo a causa del piacere che sta aumentando ad ogni spinta, ma anche perché mi sento finalmente completa.
I gemiti sussurrati, il rumore del mare, la sabbia fra le mani di Noah e i baci che mi lascia sono le cose che rendono questo momento unico.

Non pensavo che il sesso potesse farmi sentire... così. Non pensavo potesse farmi sentire altre cose oltre al dolore o al piacere. Ma d'altronde con Noah è sempre così diverso, così bello.

Ci stiamo abbandonando completamente l'uno all'altra, e non solo fisicamente. So che sono brava a romanticizzare tutto, ma in questo momento mi sento davvero come se la mia anima stesse sfiorando la sua. In tutto questo Noah mi sussurra frasi dolci, mi accarezza il viso, mi bacia le labbra. È tutto così dolce, non riesco a smettere di sorridere.

Tutto questo mi sembra un sogno. Io e Noah, l'uno nell'altra, sulla sabbia, vicino al mare. Gli sussurro che lo amo, gli tocco i capelli, le spalle. Cerco di non staccare mai lo sguardo dai suoi occhi, per non perdermi nemmeno un attimo di questo piccolo infinito che siamo noi due.

Le sopracciglia aggrottate, qualche goccia di sudore sulla fronte, Noah mi sembra un Dio.

Dopo qualche spinta non resisto più, e con un gemito mi lascio andare, seguita a ruota da Noah, che esce da me e si abbandona anche lui al piacere.

«Amore mio...» sussurra quando si stende vicino a me.

Cerca di nuovo le mie labbra, e mi lascia piccoli baci a stampo. Mi accoccolo sul suo petto, mentre lui copre i nostri corpi nudi con degli asciugamani.

«Ti amo, Noah» dico a qualche centimetro dalle sue labbra.

In tutta risposta Noah mi accarezza la guancia, e mi bacia la fronte.
Torno ad appoggiare il viso sul suo petto color cioccolato, e lui mi accarezza il capo con una mano. E stiamo qui, stesi nudi sulla sabbia, coperti da due asciugamani, con i capelli bagnati e qualche goccia di sudore sul viso, dopo aver fatto l'amore.

«Anie, guarda...» mormora Noah, indicando con un dito il cielo, che si è fatto più scuro.

Alzo lo sguardo e scorgo una stella cadente.

«Esprimi un desiderio» mi sussurra all'orecchio, baciandomi la guancia.

E io lo faccio. Stringo gli occhi e sorrido.

Vorrei restare con te per sempre.

Ed eccoci qui.
Ci ho messo tutta me stessa in questo capitolo. Volevo rendere la prima volta fra Anna e Noah speciale, e spero di esserci riuscita.
Spero vi sia piaciuto, nonostante il fatto che io abbia aggiunto qualche particolare in più, cosa che di solito nelle scene così non metto mai. Ma per questa qui mi sembrava importante.
Scusate se ho aggiornato solo adesso, ma qui in Francia è ricominciata la scuola, e sono molto occupata. Spero di poter aggiornare presto💜
Baci 💋
-Gaia

P.S: ho ascoltato molto la canzone 18 dei One Direction mentre scrivevo questa scena, se vi può interessare!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top