MCU VARI, parte 2

E così, si procede con la seconda parte... come sempre, attendo i vostri commenti!



Squadron Supreme

Finalmente le risposte Marvel alla JLA si riuniscono in un solo film!

I titoli di testa sono una citazione alla opening del mitico cartone della Justice League.

Il film vero e proprio comincia con la constatazione che gli Accordi di Sokovia sono un problema: se "Gli Eroi Più Potenti della Terra", gli Avengers, possono essere messi al guinzaglio dal Sistema, presto sarà tale Sistema a dire chi è un super-criminale e chi no.

Nighthawk suggerisce che forse bisognerebbe prendere il controllo, ma liquida l'idea quando Hyperion gli spiega che il potere assoluto corrompe in modo assoluto, e diventare loro stessi il Sistema rischia di trasformarli nel nemico che vorrebbero battere.

Kukulkan spiega che ha studiato le leggi del Mondo di Superficie: se questo nuovo gruppo vivesse all'Ambasciata di Talokan, avrebbe immunità diplomatica.

Quando dei mecha dell'Esercito perdono il controllo, e il gruppo interviene unito in uno spettacolare scontro pirotecnico ripreso da praticamente tutti, è il momento delle presentazioni.

A sentirsi chiamare "Squadrone Supremo", Hyperion accetta il titolo, e promette che saranno sempre al servizio della gente, mettendola al primo posto.

Intanto, scopriamo che i mecha dovevano essere delle repliche del Dormiente, che il Governo sta costruendo perché il progetto di usare Armi HYDRA non è mai stato davvero chiuso, solo nascosto.

Dopo un montaggio in cui vengono mostrati i membri dello Squadrone che fanno ognuno cose fighe, sia da soli che in gruppi vari, qualcosa di nuovo emerge: un Leviatano Chitauri resuscitato e imbottito di armi Stark-Tech.

Mentre Kukulkan, Power Princess, Hyperion, Doctor Spectrum, Blur e Skrullian Skymaster lo combattono, Nighthawk si reca alla sede della Stark Resilient e scopre che, effettivamente, qualcuno ha rubato i progetti per armi a repulsore e roba anche più seria, che Stark aveva de-commissionato perché troppo pericolosa.

Indaga che ti indaga, mentre il resto dello Squadrone finge di non sapere che pesci pigliare per far abbassare la guardia agli avversari, Nighthawk scopre che Emil Burbank sta lavorando col Governo per trovare armi da usare contro i meta-umani che dovessero ribellarsi.

Il Dormiente finale si sveglia e viene abbattuto, ma Burbank/Master Menace la fa franca e continua a lavorare per le fasce estremiste dello SHIELD...



La Legione dei Mostri

Lo film apresi con un flashback al Periodo Sengoku, in cui due giovani Samurai vengono mandati ad ammazzare un Signore Feudale proveniente dall'Occidente, che sembra avere poteri occulti.

Vengono purtroppo morsi entrambi e uno dei due deve uccidere l'altro, il proprio stesso fratello, prima di mettersi in viaggio.

Fine del retrolampo e siamo nel presente, a Tokyo, dove Blade il Diurno ha appena sentito la storia raccontata dal giovane Samurai in questione, Raizo Kodo, leader dei Perdonati, Vampiri che si sono guadagnati il diritto di stare alla luce del Sole.

Blade spiega che le cose stanno per mettersi male: non solo i Vampiri aggressivi, ma anche i Mostri pacifici, vengono attaccati da un Ordine di Cacciatori, che vogliono compiere un vero e proprio genocidio di tutto ciò che non è umano.

Vediamo così il leader dei Cacciatori, il semi-immortale Professor Hellsgaard, ex-alleato dei Bloodstone divenuto troppo radicale anche per loro, che conduce la sua opera di sterminio verso un gruppo di Talpoidi, prima di essere aggredito dalla Creatura di Frankenstein.

Il tutto mentre una misteriosa figura mai inquadrata tiene la situazione sott'occhio.

Raizo e i Perdonati si preparano all'attacco dei Cacciatori, mentre Blade incontra Licantropus, che ora fa il vigilante insieme all'uomo-pesce Manphibian, una citazione ambulante alla Laguna Nera.

Il Mostro di Frankenstein, catturato, sta venendo torturato a morte dai Cacciatori, quando la figura misteriosa lo libera e fa una strage di tutti, per poi sparire nella notte insieme a lui.

La posse di Blade giunge ad un evento di firma-copie di un autore che sostiene di essere il Figlio di Lucifero, aka l'Anticristo, e quando giungono i Cacciatori, dà prova di non stare mentendo, vomitando una fiumana di fuoco dell'Inferno e trucidandoli con un forcone.

Si presenta poi come Daimon Hellstrom, e chiede quanta altra gente deve mandare dal suo vecchio, prima di far fermare la posse ad un circo itinerante.

Lì incontra il giovane Ketch, gli chiede se suo fratello sia in casa, e poi gli dice che sta per succedere qualcosa di grosso, al che Ketch dice che radunerà la ciurma.

Alla fortezza dei Perdonati, si è quasi pronti alla Battaglia Finale del Film: la figura misteriosa si rivela essere Elsa Bloodstone, che giunge con il Mostro di Frankenstein e l'Uomo Cosa, e quando i Cacciatori mettono in campo mecha da combattimento pesanti, Daimon ghigna e prepara la sua risposta.

Daimon: Questa l'ho fregata una volta che sono andato nel Jigoku, l'Inferno Shintoista. Vediamo se mi ricordo come si fa...

Dopo aver composto con le mani i sigilli del Ninpo, evoca YAMATA-NO-OROCHI, che comincia il massacro di robottoni, permettendo alla Legione dei Mostri di combattere le truppe terrestri.

Purtroppo, la versione high-tech della classica Folla Inferocita è troppo numerosa e troppo bene armata... fino a quando non si para davanti ad un battaglione un monaco tibetano a cavallo di un asino zoppo.

Prima li lascia basiti con la sua sola presenza, poi i grani del suo rosarione stile Akuma cominciano a levitargli intorno come occhi ardenti, mentre monaco e asino diventano scheletri infuocati.

All'altro capo della strada, appare il giovane Ketch.

Ketch: noi siamo la ciurma da strada della morte.

Johnny Blaze: portiamo il tuono, il fuoco e l'acciaio.

E così, una formazione a punta di lancia di Ghost Rider vari cavalca verso il grosso delle truppe nemiche, mentre quello che cavalca un elefante spara dalle casse acustiche giganti una cover dei Powerwolf di quanto segue:

https://youtu.be/Nt14OH4RgoQ

Hellsgaard viene sconfitto dagli sforzi combinati di Blade, Licantropus ed Elsa, che gli dà il colpo finale.


Excalibur

Il film comincia, appropriatamente, con Captain Britain e sua moglie Meggan che si godono la vita tranquilla, quando viene rivelato che i Vampiri, condotti dal CONTE MOTHERFUCKING DRACULA, progettano un attacco all'Inghilterra.

Blade viene reclutato e subito prova a cavicchiare Spitfire, la nobildonna con poteri vampirici tenuti in scacco dalla di lei super-velocità.

Deposta la metaforica scure di guerra, facciamo conoscenza del resto del team: il Fenomeno, il Cavaliere Nero e la Dottoressa Faiza Hussain, con poteri di bio-manipolazione.

In sette dovranno abbattere la minaccia dei Vampiri, e di certe fasce dell'Inghilterra che non vedono di buon occhio che una donna musulmana faccia parte del super-gruppo ufficiale del Regno Unito.

La cosa peggiora ulteriormente quando il super-eroe medio-orientale Oro Nero (sì, è sanzionato dal governo del suo Paese, un micro-stato nel golfo persico, come rappresentazione del potere monetario dato dal petrolio) cerca di affrontare con la sola tecnologia il Conte Dracula in persona, finendoci secco e causando scontento sia da parte del suo Governo che da parte degli Inglesi.

Dracula intanto se la ride e, quando gli viene detto che tra i nemici c'è una Musulmana, ghigna in modo molto "NOPE" e plasma le ombre a formare una foresta di lance (e chi conosce l'ispirazione storica capisce come mai).

Dopo un attacco abbastanza massiccio dei Vampiri, la popolazione è presa abbastanza male, quando Faiza, come in trance, si dirige verso una Chiesa e, niente-niente, ESTRAE LA SPADA DALLA ROCCIA, disintegrando un battaglione di Vampiri con quel semplice gesto.

Dracula viene battuto solo dagli sforzi combinati della maggior parte del gruppo, mentre il Fenomeno fa strage delle truppe vampiriche.

Scena dopo i titoli di coda: il team entra in una chiesa e sente puzza di zolfo, ma vengono accolti da un chiarissimo saluto in tedesco.


Ultimates

Il film apresi negli anni '50, quando Adam Brashear, alias Blue Marvel, è pronto a fare la sua entrata in scena trionfale come nuovo super-eroe dopo la scomparsa di Cap nella Seconda Guerra Mondiale... ma viene convocato dalla Commissione per le Attività Anti-Americane, che gli dice chiaro e tondo di tornare nell'anonimato, perché "uno come lui" (e qui la telecamera mostra che si toglie l'elmo, rivelandolo Afro-Americano) non è quello di cui l'America ha bisogno.

Il flashback si conclude con l'Adam di oggi che si chiede: "Se avessi risposto di no... come avrebbero potuto fermarmi?"

Nel presente, vediamo Monica Rambeau avventureggiare, quando lei e Carol vengono chiamate da Adam: sta costruendo un nuovo gruppo di persone incredibili, e loro fanno proprio al caso suo.

Si tratta di, fondamentalmente, un progetto "Avengers 2.0", da lui chiamato "Ultimates", e che ha come scopo essere una prima linea di difesa per le minacce extra-dimensionali e spaziali.

La Terra potrebbe non sopravvivere ad un altro Dormammu o ad un altro Thanos, quindi è meglio essere pronti.

Ci spostiamo su Olimpia, base degli Eterni, dove Gilgamesh sta venendo ricostruito, in un corpo più mitologicamente accurato di quello dell'ultimo film; appena rinato, spiega che gli mancavano le sembianze dei vecchi tempi in cui bazzicava per Uruk.

Gli manca anche Enkidu, va detto, che è mantenuto in animazione sospesa a Olimpia, nell'attesa che si trovi una cura per il male con cui l'ha colpito Ishtar.

Un altro flashback ci mostra chiaramente che Enkidu viene dal "lato mitologico delle cose", e non è un Eterno o un Deviante.

Giunge Blue Marvel, che si propone di reclutare Gilgamesh, il quale accetta, ora che la programmazione standard è stata sospesa e gli Eterni possono quindi intervenire anche contro minacce diverse dai Devianti.

Nel frattempo, qualcosa, nelle profondità del Multiverso, si sveglia...

Il gruppo per ora formato le suona malissimo ad una cellula dell'HYDRA, e durante lo scontro si unisce a loro Shuri, la Black Panther, che annuncia che il Wakanda ha rilevato una faglia in apertura: il tessuto dello spazio-tempo si sta danneggiando.

Arrivano i Senza-Mente, e si unisce al gruppo anche il Dottor Stefano Strano, mentre la realtà continua a disfarsi intorno alla base orbitale degli Ultimates.

Giunge finalmente la causa del caos dimensionale: l'Anti-Uomo, che sembra avercela particolarmente con Blue Marvel.

Tra l'altro, dopo la fuga dell'Anti-Uomo, tra Adam e Monica sembra nascere qualcosa, mentre lui le spiega che l'Anti-Uomo era un suo ex-collega, andato sperduto tra le realtà del Multiverso nello stesso incidente che aveva dato a Blue Marvel i poteri.

Quando l'Anti-Uomo ritorna, Strange combatte i Senza-Mente, prestati all'Anti-Uomo da Dormammu, mentre il resto del team combatte l'Anti-Uomo stesso, che MENA COME UN FABBRO, e a suon di pizze nella qualsiasi e colpi di energia e di anti-materia riduce il team da buttar via, mentre Shuri cerca di escogitare un modo per contenerlo.

Adam prova a resistere, ma l'Anti-Uomo è troppo forte, fino a quando Shuri non riesce a colpirlo con un marchingegno che riallinea la sua mente con la realtà; il cambio di prospettiva lo lascia confuso, permettendo di rinnovare l'attacco, che riesce finalmente a soggiogarlo.

L'Anti-Uomo dice però che qualcosa di peggio sta arrivando...

La scena dopo i titoli di coda vede Adam e Monica invitati a casa di Luke Cage, dove fanno cameo gli altri Defenders, e viene data la felice notizia: Jessica aspetta un bambino, quindi Luca Gabbio diventerà papà!


All-Winning Squad

Seconda Guerra Mondiale.

Cap è sparito da pochi mesi, e lo sforzo contro il Reich è alle sue ultime spinte.

Un uomo ha tradito l'Inghilterra per la causa nazista, e si fa ora chiamare Baron Blood: nella frenesia vampirica, ha morso sua madre, la super-velocista Spitfire, e in Germania svariati Dormienti stanno venendo attivati per ordine del Barone Von Strucker.

Super-Eroi dell'epoca della Guerra intervengono, e ci sono anche camei dei Dodici (recuperatevi la loro mini-serie a fumetti in due volumi, merita davvero): oltre a Spitfire ci sono anche Union Jack, Miss America, la Torcia Umana Originale, la Visione Originale, il Distruttore e l'Angelo, che fa anche da narratore per questa prima parte.

Dato che la base è presto perduta, il Barone Von Strucker ordina a Barone Blood di portare via le armi segrete per la resurrezione del Reich Eterno, mentre Iron Cross, visti gli orrori commessi dall'Alto Comando, diserta e aiuta la All-Winning Squad.

Nel presente, Falcon/Cap sta conducendo una squadra militare in una base dell'HYDRA, quando uno dei membri della squadra tradisce e solo Falcon sopravvive, a causa del risveglio di Baron Blood, che libera il resto del'Uberkommando.

Il resto del film vede semplicemente Falcon rimettere insieme la All-Winning Squad, con anche nuove reclute apparse precedentemente, per fare quello che tutti dovrebbero voler fare: rompere il culo ai Nazi.

Grand'epica battaglia urbana contro le truppe dell'HYDRA e i vari Dormienti, e nella scena post-crediti, Falcon e Bucky vengono avvicinati da Nighthawk, che parla loro di una nuova iniziativa...



Thor: Wrath of the Gods


Ovvero, restituire al Dio del Tuono la possibilità di essere preso sul serio dopo i danni fatti da Taika "Ho letteralmente ammesso di aver fatto i film di Thor per rovinare il personaggio" Waititi.


Il film comincia con Thor intento a bere birra in una tavola calda da qualche parte negli Stati Uniti; ha uno strano borsone accanto a sé, e sembra anche preso abbastanza male, quando viene avvicinato da una specie di uomo-montagna, che gli chiede come abbia fatto a ridursi così.

Thor risponde che, anche per un Dio, troppe battaglie in così poco tempo possono chiedere un prezzo, e gli mancano i primi tempi degli Avengers, quando era più una pura avventura, o almeno lui era più bravo a fingere che lo fosse.

L'Uomo-Montagna ride e gli chiede come possa un Dio della Guerra essere stanco di combattere, quando un bagliore abbacinante appare fuori dalla tavola calda.

Thor raccoglie il borsone e si reca fuori, mentre l'Uomo-Montagna gli ciula la birra e si prepara a godersi lo spettacolo.


Fuori ci sono Sharra e K'ythri, gli Dei degli Shi'Ar, che intendono mettere alla prova il tanto decantato Figlio di Odino, ma Thor dice che non è giornata, che ripassino tra un paio di secoli per vedere se è in vena di dare corda alle loro idiozie.

Sharra deride Thor, dicendogli che dopo il Ragnarok si è rammollito, e così il Dio del Tuono spiega che "Thor: Love and Thunder" è una versione edulcorata della sua VERA battaglia con il Macellatore di Dei, raccontata da Korg sotto forma di storia a dei bambini.


Il flashback ci mostra che Thor, nonostante Jane stessa gliel'avesse chiesto, si maledice per aver espresso il desiderio di essere abbastanza forte da sconfiggere Gorr (che in questo flashback somiglia di più alla sua controparte fumettistica anziché essere semplicemente Christian Bale pelato e con le lenti a contatto) invece che salvare lei.

Un calcolo utilitariano: salvare una singola vita mortale o fermare un genocida di scala cosmica?

Thor si detesta ancora oggi per aver dovuto fare tale scelta, ed estrae dalla sacca la testa mozzata del Macellatore di Dei, ringhiando in faccia agli Shi'ar "Ammirate Gorr, Dio dell'Ipocrisia".


K'ythri continua a fare lo sborone, ma Thor rivela che ha altro, in quella sacca: una forma più comic-accurate di All-Black la Necrospada, e minaccia di fargliela ingoiare.

Appena si volta per rientrare, K'ythri fa per colpirlo alle spalle, ma dalla tavola calda emergono catene terminanti in arpioni chiodati, e il Dio Shi'Ar deve ritrarsi per evitare di essere infilzato.


L'Uomo-Montagna, proprietario delle catene, emerge e comincia a ricoprirsi di un'armatura rossa e nera abbastanza METAL, mentre in mano gli appare un incrocio tra una lancia e un'ascia.


Sputa per terra e si rivolge ai due, dicendo che "Thor è in lutto e non vuole combattere, ma Ares non ha di questi problemi".


Saggiamente i due telano, almeno per ora, e Thor chiede ad Ares se non ce l'ha con lui per avergli attaccato il padre.

Ares risponde, semplicemente: "Conoscendo Zeus, se l'è meritato".


Assemblea di Dei nello spazio, e il duo Shi'ar lamenta la mancanza di rispetto da parte di un Dio di un pianetucolo insignificante, i cui abitanti hanno a malapena imparato a viaggiare nello spazio.


Un individuo si avvicina loro e suggerisce di ricordare a tutti chi è che comanda mandando un semplice mortale dell'Impero Shi'ar ad affrontare Thor: rimetterà il Dio del Tuono al suo posto e darà il messaggio che non serve che loro due si sporchino le mani con qualcuno di così al di sotto di loro.

L'individuo in questione è Maelstrom, un servitore dell'entità cosmica Oblio, ma la sua idea viene comunque accolta favorevolmente dai due, che così schierano Gladiatore della Guardia Imperiale.

Gladiatore comincia a fare a botte con Ares e Thor, mentre Maelstrom si incontra con quello che appare come un decadente e vizioso Daymio, ma di cui Maelstrom stesso sembra avere paura.


Infatti, finita la battaglia con Gladiatore senza vincitori né vinti, per ora, Ares torna alla sua dimora mortale per scoprire che suo figlio è scomparso, e sta subendo il lavaggio del cervello alla dimora del Daimyo, che lo arma anche con la leggendaria Spada Kusanage.

Amatsu-Mikaboshi, Stella Augusta del Paradiso, è pronto a fare la sua mossa.

Asgard e l'Olimpo cadranno, e il Pantheon Shi'ar sarà il prossimo.

Purtroppo, Ares è convinto che siano stati proprio gli Shi'ar a rapirgli il figlio, e si reca da loro a muso brutto, mentre Hercules prepara la difesa dell'Olimpo e uno Zeus rimessosi in forma si prepara a vendere cara la pelle.


Saltato l'altarino, Gladiatore si schiera con Ares, e si va insieme a combattere Mikaboshi e le sue forze di Yokai vari; Zeus muore nello scontro, ucciso da Mikaboshi in persona, ma con le ultime forze libera il figlio di Ares dal controllo mentale, impedendogli di uccidere Ares stesso, mentre Thor, Hercules e Gladiatore tirano a Mikaboshi tutta una serie impossibile di schiaffi, fino a sconfiggerlo e a farlo battere in ritirata.


Purtroppo, Maelstrom ha rubato a Sharra e K'ythri la chiave per la prigione di un essere terribile, il Mangog, e lo scatena contro gli eroi, insieme ad un Mikaboshi che si è ricaricato assorbendo la potenza degli Dei Shi'ar.

Thor capisce che è il momento di smettere di fingersi un mortale per essere alla portata dei suoi amici negli Avengers: è tempo di essere il Dio che deve essere.


Lo scontro in cui affronta Mikaboshi è devastante, mentre Ares, Gladiatore e Hercules pestano malissimo il Mangog, e Thor finisce il Dio del Male ficcandogli All-Black già per la trachea e martellandolo via a schiantarsi in un buco nero, con così tanta forza che il buco nero si sigilla intorno a Mikaboshi per bene.

A scontro finito, Thor saluta i compagni di battaglia e si dirige in volo verso Midgard, per vedere cosa succede ai suoi vecchi amici nel frattempo.



E anche questo capitolo è finito!

Ho deciso di cambiare un po' le cose, e il prossimo non sarà di nuovo su Mortal Kombat, ma la conclusione, per ora, della nostra piccola avventura nell'MCU... con lo scontro tra gli Avengers e lo Squadrone Supremo.

Commentate numerosi!

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