Sta' alla larga da Goyle

*Draco*

Stanotte non ho dormito. Non ci sono riuscito. Per quanto mi sforzassi di chiudere gli occhi mi tornava in mente lei, e il sonno svaniva.

Ora sono disteso sul mio letto con le braccia dietro la testa; sono stato uno stronzo ad andarmene, ma mi sentivo... strano. Non si puó descrivere perfettamente cosa ho provato: era felicità nella sua forma più pura e brillante, ma mi rendeva confuso, più debole, mi faceva sentire indifeso.

È stata la decisione giusta andarmene, anche se ha significato farla arrabbiare, ne sono certo. Devo chiudere con lei: ogni volta che la guardo provo di nuovo quella sensazione sconosciuta, e questo mi fa impazzire. Allora è deciso: oggi andró da Piton e gli diró che non posso più essere il tutor di Megan.

Blaise esce dalla doccia e mi lancia un'occhiata frustrata: è ancora arrabbiato perchè non gli ho detto "cosa mi prende". Mi tira un cuscino ed esclama "Si puó sapere cos'hai? È da ieri che non parli, e se apri bocca fai lo stronzo, più del solito", e con questo comincia a vestirsi.
Non ho intenzione di parlarne, anche se con Blaise, che non mi ha mai giudicato.
Mi guarda esasperato e alla fine si arrende "Ok, ok, prima o poi me lo dirai. Ma ora muovi il culo che c'ho fame".

Entro in Sala Grande con accanto Blaise e dietro Crabbe e Goyle. È molto presto quindi ci sono pochi studenti. La risata di Megan riecheggia nella stanza e voltandomi verso la tavolata Serpeverde la vedo seduta, con le mani sulla pancia mentre la sua amica tenta di addentare al volo delle noccioline, fallendo.

Cazzo se è bella oggi: non porta il mantello della divisa e la gonna che le arriva appena sopra il ginocchio continua a spostarsi sempre più sulle cosce a causa dei suoi movimenti, lasciando scoperta la pelle chiara.

Per un secondo, di malavoglia, distolgo lo sguardo da lei e lo rivolgo verso Goyle, che le sta guardando le gambe con un ghigno. Vorrei tirargli un pugno. Perchè? Lei non è nessuno per me, non siamo amici nè fidanzati... e allora perchè mi da così fastidio che Goyle la guardi?

Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e volge lo sguardo verso l'entrata. I suoi grandi occhi verdi si poggiano su di me e smette improvvisamente di ridere.

"Chi è quella Draco?" chiede Goyle con tono malizioso, senza smettere di guardarla "E a te che cazzo importa?". Evidentemente, stupido com'è, non ha capito cosa intendessi, quindi continua "Niente, solo che me la farei volentieri". Non ci vedo più dalla rabbia e prima che me ne accorga lui è a terra ed io sono sopra di lui, con le nocche doloranti e piene di sangue.

Sento una mano afferrarmi il braccio, cercando di trascinarmi via, e dopo due tentavi ci riesce. Alzo lo sguardo e capisco che è stato Blaise.

Crabbe corre verso l'amico e lo aiuta a rialzarsi. Non è messo troppo male, gli ho tirato sì e no due pugni. Lui mi lancia un'occhiata inviperita "Ma che cazzo!".
C'è un silenzio tombale, e tutti gli occhi dei presenti, compresi quelli di Megan, sono puntati su di me. Guardo Blaise, in cerca di aiuto; lui si rivolge ai presenti "Lo spettacolo termina qui, vi saremmo grati se nessuno dei professori lo venisse a sapere".
Poi mi prende per la spalla e mi fa cenno di seguirlo.

"Crabbe e Goyle non diranno niente," mi rassicura Zabini una volta arrivati al portico vicino alle serre "e credo nemmeno gli altri: i tre corvonero sono amici miei e le due Serpeverde..." involontariamente sussulto "come immaginavo" dice Blaise con un sorrisetto complice.
"Non è come credi tu, lei non è nessuno"
"Ed è proprio questo nessuno il motivo per cui non hai dormito stanotte?"
"No"
"Sì!"
Alzo gli occhi al cielo.
"Perchè ti ostini? Puó capitare, Draco, di prendersi una cotta, addirittura ad uno come te. Fa paura, lo so, ma non servirà a nulla ignorarlo" scandisce Blaise, sedendosi di fianco a me.
"Devi capire cosa vuoi da lei, perchè così la fai solo impazzire"
"Ma io non lo so cosa voglio da lei! Solo qualche ora fa avevo deciso di non volerla più vedere, e poi stamattina faccio a botte con uno dei miei amici perchè le guarda le cosce!"

Guardo a terra e mi tormento le mani. "Non so come comportarmi adesso" confesso con gli occhi bassi "Vai a parlarle, scusati, fai il gentiluomo e ti perdonerà" dice, come se fosse ovvio "e poi falla innamorare" ride lui, coinvolgendo anche me.

Restiamo per qualche secondo in silenzio, e poi esordisce.
"Draco,"
"Sì?"
"Vuoi solo portarla a letto? Insomma è come le altre?"
"Ma certo. È puro divertimento, nulla di più... cioè, credo" per la prima volta mi balena nella mente la possibiltà che non sia più così.
"Ne sei certo? Perchè se le spezzi il cuore non torni più indietro, lei non ti perdonerà, devi saperlo" si è fatto molto più serio.

Annuisco e poi chiedo:
"Come mai tutto questo interesse per Megan? Di tutte le altre te ne fregava meno di zero, e mi incitavi a fare cose molto peggiori di queste"
Il ragazzo mi guarda e sorride.
"Perchè ho capito, meglio di quanto tu abbia fatto, che lei per te è diversa. Non ti si illuminavano gli occhi quando guardavi le altre e non sussultavi quando le nominavo. Ti sto consigliando di non fare il bastardo perchè so che te ne pentiresti" lo guardo sconcertato "e poi verresti da me a lagnarti" scoppiamo a ridere.

Ha ragione, devo fare di meglio con Megan.
"Grazie Blaise, sei un amico" dico, e mi dirigo verso la sala comune Serpeverde.

*Megan*

Sto correndo per i corridoi, diretta allo studio del professor Piton.

Se ieri sera pensavo che sarebbe stato meglio chiudere con Draco, oggi ne ho avuto la conferma.
Che razza di maniaco prende a pugni un suo amico? Non voglio averci nulla a che fare. Se prima una parte di me pensava che Malfoy non fosse come tutti lo additavano, ora sono certa che è anche peggio.

Svolto l'angolo e vedo la porta ma poggiato allo stipite di essa trovo... Draco, ovviamente!

"Spostati, devo entrare. E poi come mi hai trovata?" chiedo scocciata.
"La tua amica Tomika," risponde, ma non dà cenno di farmi passare.
"Senti Meg..." comincia, ma poi si blocca di colpo, alza un sopracciglio e riprende "aspetta perchè sei qui?"
"Sono venuta a parlare con Piton, cambio tutor" vedo la sorpresa assalirlo, ma si ricompone subito e dai suoi occhi leggo solo rabbia.

"Come?" sibila. Mi intimorisce meno di quanto vorrebbe, quindi ripeto.
"Voglio cambiare tutor, non mi trovo bene con te" dico secca.
"Ah capisco," si finge interessato "e come mai?"
"Uhm, fammi pensare, prima di tutto mi hai lasciata sola durante una lezione, e secondo ti considero un po' troppo... impulsivo e prepotente"
"Ti riferisci per caso a stamattina?"
"Esattamente"
"Non te ne rendi davvero conto, Hayward, non ci riesci proprio" ride, una risata amara, cattiva.
Nota la mia perplessità; non ho idea di che cosa stia parlando, quindi continua:
"Tu sta' solo... attenta. Sta' alla larga da Goyle. Lo dico per te"

Si passa una mano sul viso, e con questo se ne va, lasciandomi di nuovo sola.
Poggio la mano sulla maniglia d'ottone e l'abbasso.

***

Sono nella sala comune. È molto tardi (saranno le undici di sera), e non c'è più nessuno nella stanza. Nel pomeriggio mi sono vista con Ron, il mio migliore amico, ma non gli ho parlato di tutto quello che sta succedendo.

Ho tolto i mocassini, e sono stesa sul divano davanti al fuoco, ormai ridotto a una fioca brace, leggendo, quando sento un rumore e mi volto. Vedo Goyle entrare dalla porta di pietra del dormitorio, con una pezza impregnata di qualche intruglio magico premuta sul viso.

"Hey" mi saluta lui, avvicinandosi.
"Ciao," sorrido io di rimando, poggiando le gambe a terra e facendogli spazio sul divano, dove si sta sedendo.

Le parole di Draco mi attraversano i pensieri, e mi mettono in allerta 'Sta' alla larga da Goyle. Lo dico per te'; dovrei ascoltarlo? Ma chi si crede di essere? Pensa di poter decidere lui cosa debba fare io? E poi è Goyle la vittima, vittima di lui.

Il ragazzo mi rivolge un sorriso, e poi domanda "Potresti controllare se ha fatto effetto?" indicandosi il volto. Mi avvicino a lui, strisciando sul divano, e mi inginocchio su un cuscino, per riuscire ad arrivare all'altezza del suo viso.
Con una mano sposto la pezza, e con l'altra tasto delicatamente il livido violaceo, stando attenta a non fargli male.

"Come mai sei tornato così tardi dall'infermeria?"
"In realtà dovrei passare la notte lì, ma me la sono filata" spiega lui, guardandomi negli occhi.
"Ha-hai detto chi è stato a fartelo?" chiedo imbarazzata. Perchè mi preoccupo per Draco? È solo uno stupido con troppa arroganza e dei bei capelli. Eppure sento un peso togliersi dal cuore quando scuote la testa.

Poso di nuovo il lembo di tessuto medico sulla ferita e mi abbasso leggermente, arrivando a guardarlo negli occhi. Sento che mi posa una mano su un fianco e sobbalzo per la sorpresa. Spalanco gli occhi e poggio la mia mano sulla sua, togliendola con cautela.

Riesco a capire che si aspettava una reazione del genere, ma che non gli importa. Infatti biascica "Cosa c'è Megan? So che ti piace" e mi posa una mano sulla coscia. Sono rossa di vergogna, mi sta mettendo molto a disagio e sto cominciando ad avere paura. Mi sento impotente, sono pietrificata. L'unica cosa che riesco a fare è sussurrare frettolosamente un "No, guarda io non..." e spostare per la seconda volta la sua mano da me.

Cerco di alzarmi dal divano, ma è più veloce di me e mi afferra un polso guardandomi con malizia. "Avanti, non scappare, voglio solo giocare" e mi tira a sè facendomi anche piuttosto male.

A questo punto mi risveglio da quello stato di shock e, proprio mentre si sporge per baciarmi, gli assesto una sberla. Lo vedo barcollare e ne approfitto per liberarmi dalla sua stretta.

In quel momento vedo Draco uscire dalle camerate maschili, forse attirato dal rumore. All'inizio sembra non realizzare cosa sta succedendo, ma non appena capisce si avventa sul ragazzo, colpendolo in viso per l'ennesima volta.
Ma Goyle questa volta riesce a reagire, e ferma il pugno, tirandone lui un'altro. Stanno facendo a botte e io sono nel panico più totale. Trattengo le lacrime per miracolo.

Cerco di fermarli, dico che non è nulla, nonostante sappia che non sia affatto così, ma non mi danno ascolto.

Vedo una luce accendersi, e in poco tempo nella sala comune appaiono i ragazzi del quarto anno, quelli con le camerate più vicine alla sala comune. Osservo le facce dei pochi che conosco e riesco a leggere sempre la stessa emozione: stupore.
In poco tempo anche il professor Piton è nella stanza.

Afferro Draco per la collottola e lo tiro più forte che posso, fino a che non si stacca da Goyle, coperto di sangue.
Nonostante il mio tentativo, ormai tutti hanno visto chi è stato a cominciare la rissa.

Osservo Piton avanzare verso noi, furibondo. Si è formato un capannello di persone attorno al divano, e anche i ragazzi degli altri anni sono usciti a vedere cosa stesse succedendo.
"Tu," dice con voce lenta, strascicata e irata, guardando Draco "e tu," fulmina Goyle "nel mio ufficio, ora!" finisce scandendo.

Lancio un'occhiata al biondo, non ha paura, è solo ancora molto arrabbiato con il ragazzo alle sue spalle. Draco si gira e i nostri sguardi si incrociano, in pochi bellissimi istanti, che vorrei non finissero più.

Piton mi squadra "Dopo aver ascoltato le loro versioni sarà il suo turno, signorina Hayward, quindi veda di non cantar vittoria troppo presto". Poi si rivolge a tutti i presenti "Be'? Cosa ci fate qui? Tutti a letto, prima che vi possa assegnare compiti extra per domani; almeno sapró darvi una buona ragione per star svegli" e con questo lascia la stanza, seguito dai due serpeverde.

Ciao! Questo capitolo è molto più lungo degli altri due.
Spero la storia vi stia prendendo. Lasciate una stellina di supporto, o un commento per esprimere ció che pensate.
Continuo a 15 visualizzazioni.
Peace💛

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top