Baciami

*Megan*

"Vieni con me"
lo guardo perplessa, poi scaccio la sua mano con disprezzo.

Lui ridacchia e me la porge ancora.
Stavolta la afferro e sento un brivido di eccitazione attraversarmi la schiena.

Draco mi tira su con facilitá.

"Allora?"
Chiede sorridente.

"Allora che? Io me ne vado a dormire"
Rispondo, nascondendo molto bene la mia evidente curiosità.

Mentre mi giro per andarmene lui mi afferra il polso.

"Cosa diamine fai! Lasciami subito"
E strattono il braccio. Mi rigiro verso di lui e domando:

"Io proprio non capisco cosa tu voglia da me!"

"Tu... devi solo fidarti"

Sto per insultarlo quando lui mi dice:
"Se mi segui ti dico perchè stavo bevendo quella sera"

Dannazione è bravo: fa leva sulla mia curiosità e ci riesce perfettamente.
Soppeso le mie possibilità: potrei mandarlo a cagare e tornare nella mia camera, ma non dormirei lo stesso... oppure potrei seguirlo e valutare poi cosa fare in base a quello che vuole mostrarmi... e nel caso mandarlo ugualmente a cagare.

"Va bene"

Sorride, so che dentro di sè sta esultando per la vittoria, e poi mi prende per mano.

Mi trascina per i corridoi, correndo fino a quando non raggiungiamo la biblioteca della scuola.

Tutto è avvolto dalle tenebre eccezion fatta per una scrivania in fondo alla sala, illuminata dalla luce di una lampada a olio.
Su di essa si intravede un libro aperto, qualche ampolla e un calderone.

Non ci metto molto a fare 2+2. Draco si avvicina e mi impone:
"Ora tu studi con me per il test di Piton, chiaro?"

Voglio controbattere ma il biondo mi ferma dicendo:

"Sì, sì sei arrabbiata con me perchè ti ho mancato di rispetto, io sono uno stronzo, stavo per baciare la Parkinson e tu non vuoi prendere lezioni da me e bla bla bla"
Sbuffa annoiato. Poi continua:

"Ma che tu lo voglia o no, sono anche l'unica persona che può aiutarti a superare quello stupido test. Quindi fila dritto e non discutere. Non abbiamo tempo da perdere se vuoi davvero rimanere in squadra, e io direi che abbiamo tutti bisogno di te per vincere la partita del mese prossimo"

Rimango a bocca aperta.
Mi sarei aspettata di tutto da lui, tutto, ma non questo.

"Va bene. Ma tu mi devi una spiegazione"

Draco abbassa gli occhi a terra.

"Giusto, speravo te ne dimenticassi, ma a quanto pare..."

Lo guardo con le braccia incrociate, aspettando una risposta.

"Avevo appena litigato pesantemente con mio padre... su un argomento molto particolare di cui non mi va di parlarti, e mi aveva detto che mi avrebbe portato via da Hogwarts"

Rimango sconcertata. Sono visibilmente sorpresa, quindi non mi impegno a nasconderlo.

"Cosa? Quindi tu... voglio dire te ne vai?"

"Oh, no! Non più. Mia madre l'ha convinto a lasciarmi restare, ma dovrò comunque fare una... cosa... che non voglio fare"

Gli sorrido e mi accomodo.
"Grazie per avermene parlato"
Sorride anche lui. Comincio ad aprire il libro mentre lui si siede.

"Sia chiar0: questo non vuol dire che io ti abbia perdonato, solo che mi serve disperatamente un tutor"

Lui ghigna e inizia a spiegare.

***

Sono le 4:30 di notte e Draco mi ha aiutata con 5 pozioni base che non avevo capito dalla spiegazione di Piton.

È davvero un bravo insegnante: riesco ad afferrare tutto.
Quando faccio qualche collegamento logico lui sorride orgoglioso di me ed annuisce. È incoraggiante.
Ma sono stanca morta.

"Meg" dice il ragazzo. Mi risveglio dal piccolo pisolino che mi ero concessa mentre Draco era al bagno.

"Draco ti prego basta! Voglio dormire" esclamo stropicciandomi gli occhi.

Mi guarda, addolcito dal mio tono infantile, poi chiude il libro e mi prende in braccio.

"Grazie" dico in un soffio prima di crollare.

Vedo solo il buio ora ma i sogni non tardano ad arrivare.

***

È mattino. Il tepore delle coperte mi avvolge e una luce soffusa illumina parte del mio viso. Apro lentamente gli occhi e mi accorgo di non essere nella mia camera.

Controllo sotto le coperte: sono ancora vestita. La maniglia emette un cigolio e vedo Draco entrare.

"Buongiorno," sorride e si poggia allo stipite della porta prima di spiegare:

"Tranquilla io ho dormito lí"
Indica un divano nero sulla parete destra della camera.

Ricordo che prima della rissa con Goyle, Draco dormiva con lui nei dormitori. Piton avrà pensato che sarebbe stato meglio separarli.

"Ciao. Ieri sono crollata dal troppo sonno, perdonami. Di solito mi so controllare" dico ridendo nervosa ed imbarazzata.

"OK..." comincio alzandomi dal letto "ora è il caso che io torni nel mio dormitorio" continuo allacciandomi le scarpe "BENE! Emh... grazie di tutto" dico incamminandosi verso la porta.

Sorpasso Draco che mi osserva oltrepassare la soglia.
Quando sono dietro di lui si volta e mi guarda il sedere, pensando che io non lo noti. Sorrido sotto i baffi, infondo infondo lusingata dal gesto.

***

*Draco*

Sono due settimane che io e Megan ci parliamo.
I nostri incontri notturni clandestini sono diventati il motivo per cui ho la forza di alzarmi la mattina.

Vedo nei suoi occhi che mi sta pian piano perdonando.
Si ostina a chiamarmi per cognome per irritarmi, riuscendoci alla grande, ma questo non puó mascherare il modo in cui mi guarda.

Stasera le ho dato appuntamento al solito posto, ma è stranamente in ritardo.
Lei non è mai in ritardo.

*Megan*

Mi incammino verso la biblioteca. Oggi mi sono vestita diversamente dal solito... ho voglia di divertirmi.

Quando arrivo Draco è già seduto alla scrivania: ha i capelli spettinati, la cravatta allentata al massimo e la camicia stropicciata. Sta leggendo a bassa voce dal libro e sembra molto concentrato.

Io mi appoggio al cornicione della porta e comincio ad osservarlo fino a quando lui alza lo sguardo e accorgendosi della mia presenza esclama:

"Wow Megan sei..." sussurra Draco

Sorrido vedendo la sua espressione

"Ti riferisci a questo vestito?" chiedo toccando il mini abito verde bottiglia che indosso "la divisa è in lavanderia, quindi ci dovremo arrangiare" mento cominciando a camminare verso di lui.

Lo zampettio dei miei piedi nudi è l'unico rumore della stanza.
Mentre mi avvicino vedo Draco spogliarmi con gli occhi, si morde il labbro.

Mi siedo con le gambe incrociate. Draco sta ancora fissando il mio scollo, senza cercare nemmeno di dissimularlo.

Si stropiccia i capelli e si morde il labbro troppo forte, tanto da farselo sanguinare.

"Malfoy!" esclamo alzandomi dalla sedia "stai sanguinando" mi inginocchio davanti a lui, poi con delicatezza tampono la ferita con il dito.

Mi guarda intensamente, i suoi occhi blu ghiaccio mi accarezzano la pelle.

"Continuo a sanguinare Meg," afferma in un sibilo appena udibile "forse dovresti cambiare metodo"

"Hai ragione," lo guardo.

"avvicinati"

Segue le mie indicazioni all'istante.

Comincio a leccargli il labbro inferiore sul quale si trova la ferita con la punta della lingua.
Poi mi estendo oltre fino a sfiorare le sue labbra morbide.

Alla fine Draco non resiste più: mi prende per i fianchi e mi fa sedere a cavalcioni su di lui, poi afferra il mio viso e mi bacia.
Sorride sotto le mie labbra e continua a rivendicarmi con foga.

Sento la sua mano scendere sotto la gonna, e poi toccare l'orlo degli slip, ma lo fermo prima che possa fare altro.

"Non se ne parla Malfoy. Lo sai che dovrai fare a modo mio"

Ridacchia e poi afferma:
"Come sempre Megan, ma credo che da ora in poi non sarà più necessario chiamarmi per cognome"

Non posso fare a meno di sorridere.

***

Domani è il giorno del test, quindi passiamo la notte in bianco sui libri.

Di tanto in tanto i nostri sguardi si incrociano suscitando istanti di silenzio.

Sono le 5:00 del mattino.
Siamo stanchi entrambi così decidiamo di tornare nelle nostre stanze.

Draco mi accompagna fino alla sala comune e mi presta il suo mantello perchè non vuole che qualcuno mi veda mezza nuda a quest'ora. Gliene sono grata.

Arrivata alla soglia della porta della mia camerata poggio la mano sulla maniglia ma vengo interrotta.

Una profonda voce maschile mi fa sussultare dallo spavento.

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