A kind of kiss - or two?
A kind of kiss - or two?
All by myself
I'm here, again
All by myself
You know...I'll never change
All by myself
All by myself
I'm just drunk, again
I'll be drunk, again
I'll be drunk, again
To feel a little love.
Ed Sheeran - Drunk
Qualche ora prima...
Quando chiude la telefonata con Niall, un'infermiera gli sta facendo segno di seguirlo oltre la porta dove, fino a poco prima, gli era stato proibito entrare.
Zayn è in una stanza, subito dopo quella porta. Lo trova sdraiato su un letto, le braccia sopra lo stomaco e gli occhi chiusi, come se stesse dormendo.
Il viso tranquillo e il respiro regolare, alza il suo petto lentamente. Liam lo osserva, incantato e sereno.
Qualcuno ha avuto coscienza di pulire i grumi di sangue sul suo viso e la sua faccia, un po' contusa, ora fa meno spavento.
Liam stringe i pugni, mentre gli si avvicina e pensa a quell'armadio vivente che l'ha conciato così per una stupida bravata.
Zayn apre gli occhi quando sente dei passi avvicinarsi. Sembra terrorizzato, ma alla vista di Liam si rilassa e socchiude gli occhi.
Poi sorride, permettendo al cuore di Liam di fare una capriola.
"Hey" biascica Zayn, con un tono appena pronunciato. "Mi hanno conciato veramente male, eh?" Dice sarcastico, tossicchiando per schiarirsi la voce.
"Non fare la vittima" è la risposta di Liam che, seppur cruda, appare giocosa.
Zayn sorride e rimane sorpreso quando Liam inizia ad accarezzargli i capelli.
Si guardano, in un tacito silenzio confidenziale. "Posso andare a casa?" Chiede in un lamento, il malconcio. Liam guarda l'infermiera che annuisce.
Gli viene spiegato che dovrà fare la denuncia, anche qualora non dovesse sapere chi sia stato a ridurlo così e che dovrà stare a riposo per tre settimane.
"Ma ho un lavoro" Si lamenta Zayn, sotto l'occhiataccia di Liam che risponde: "Non puoi lavorare in queste condizioni" mentre pensa che se Zayn evitasse di tornare all'HeartAttack, lo farebbe sentire mille volte meglio.
Ma Zayn sembra non voler affatto smettere di lavorare. Perché dovrebbe, poi?
L'infermiera li lascia soli e Zayn tenta subito di alzarsi. Liam gli è subito accanto, nonostante i pensieri cupi che martellano la sua testa.
"Ti aiuto..." Dice, afferrandolo per i fianchi. Zayn alza il viso per incontrare i suoi occhi e gli sorride.
La sua espressione dice palesemente: Per quanto mi piacciano le tue mani sul mio corpo... "Ce la faccio da solo", ma dalla sua bocca esce soltanto quest'ultima parte.
Liam si fa da parte, grattandosi il capo.
Quando Zayn si mette in piedi, lo fa con una smorfia. Si avvicina ai piedi del letto, barcollando, e afferra il giubbino.
Al secondo tentativo, mal riuscito, di infilarselo, Liam è di nuovo davanti a lui, con lo sguardo serio e un sorriso appena abbozzato.
"Ti aiuto..." Ripete. E Zayn gli ripropone, nuovamente, la stessa espressione, ma stavolta Liam non demorde, lo guarda bieco e lo aiuta veramente. Infila prima un braccio, poi l'altro con un'espressione concisa in volto, mentre Zayn lo fissa, sbattendo le lunghe ciglia, meravigliato da quella meraviglia che ha davanti.
Liam è lì, per lui.
Poi, però, non riesce a trattenere un "Ouch" che allarma l'altro. "Tutto ok?" Chiede, afferrandolo per le braccia e guardandolo negli occhi con preoccupazione.
Zayn sorride ancora, annuendo. Tutte quelle attenzioni gli faranno venire i capogiri - che già possiede.
"Portami a casa" Dice, soltanto, assuefatto dalla disponibilità del migliore amico, dai suoi modi dolci e affabili e dal suo odore che gli ricorda casa, mentre poggia la fronte sulla sua spalla, socchiudendo gli occhi.
Liam lo abbraccia in un gesto incondizionato. Respira l'odore dell'altro e affonda il viso nel suo collo.
Poi, anche lui, chiude gli occhi e si sente sollevato. Zayn è lì, se l'è vista brutta, ma è lì, tra le sue braccia: nell'esatto posto dove dovrebbe essere.
"Andiamo".
Nella Giulietta, Zayn si addormenta con il capo poggiato sul finestrino e Liam ogni tanto si gira a guardarlo, sorridendo, mentre guida con la stanchezza a sopraffare i suoi pensieri.
Sotto casa, poi, Liam non ha il coraggio di svegliarlo. Così, scendendo dal furgoncino, si avvicina allo sportello del passeggero. Lo apre, facendo attenzione che l'altro non gli rovini a terra, reggendolo per un braccio, e lo guarda ancora, con preoccupazione, decidendo sul da farsi.
Un'idea ce l'ha, Liam, così senza altri inutili scrupoli, si avvicina a Zayn e lo circonda con le proprie braccia con tutta l'intenzione di issarlo.
Quando lo prende in braccio, Zayn, nel dormiveglia, lo abbraccia incondizionatamente, afferrandolo per il collo - e Liam gli è grato per l'aiuto incosciente che gli ha dato.
Chiude lo sportello con una gamba e si avvicina alla rampa di scale del garage.
"Mh, cosa stai facendo?" gli farfuglia lo spogliarellista, alitando sul suo collo e provocandogli dei brividi. Liam abbozza un sorriso e posa le labbra sulla fronte di Zayn, baciandola. "Shh, continua a dormire" dice semplicemente. "Mh, mh" è il mugugno di Zayn che lo abbraccia maggiormente, allungando la bocca in un sorriso imbarazzato - quanto assonnato.
Sale le scale senza sforzo, perché sembra nato e cresciuto per portare in braccio quel ragazzo.
Lo guarda e sorride, addolcendo il suo volto già tenero.
Zayn che dorme è l'ottava meraviglia al mondo, pensa.
E... vorrei baciarlo, è un altro pensiero che affonda nei meandri della sua testa; ma, subito dopo, lo allontana dandosi mentalmente dell'idiota per aver pensato a una cosa del genere in un momento come quello.
Perché sarebbe sbagliato, in fondo?
Non sarebbe un momento perfetto, quello, per baciare la persona alla quale si tiene di più nella vita? Quel momento in cui, dopo aver pensato di averlo perduto, lo sta stringendo, invece, tra le proprie braccia? Quel momento in cui la persona più importante per lui è abbandonata sul suo petto, dormiente, e il suo odore non è altro che l'ossigeno che sta respirando?
Sì, quello sarebbe esattamente il momento migliore per baciarlo. Ma Liam desiste dalla tentazione ed entra in casa - e non sa nemmeno come ci riesce.
Va direttamente nella stanza di Zayn e spalanca la porta semichiusa, poi, avvicinandosi al letto, lentamente, lo abbandona sul materasso.
Si rialza e lo osserva mentre si muove per mettersi più comodo. Quella fascia che gli circonda l'addome non deve essere per niente comoda.
Liam ha il fiatone, ma non perché l'ha portato in braccio facendo le scale; bensì perché si sta forzando di non saltargli addosso.
Vorrebbe baciarlo ancora, sempre.
Ringraziarlo di essere lì, con lui.
Non vorrebbe lasciarlo da solo, così si guarda attorno cercando una sedia.
Fa una smorfia, dovrà andare nella sua stanza, e fa un passo indietro, ma Zayn apre immediatamente gli occhi e lo fissa, prima spaesato e poi convinto di un'idea che deve assolutamente dire ad alta voce. "Non..." ma non ce la fa a parlare, è esausto.
Perciò agisce.
Liam lo vede muovere una mano e afferrarlo per il bordo della maglietta, con tutta l'intenzione di abbassarlo verso di lui. Tira, infatti, e Liam si piega.
"Che diavolo fai?" Boccheggia una volta riverso su Zayn, a pochi centimetri di distanza dal suo volto.
"Grazie" Dice, semplicemente, l'amico, sorridendo. "Per avermi salvato" sussurra; parlare a quella vicinanza diventa più semplice.
Liam lo sa perfettamente che per "salvataggio", Zayn non allude affatto al pestaggio bensì a molto prima.
Zayn vorrebbe gridargli di restare, ma... per una volta desiste.
Liam, invece, non lo fa più, non desiste, ma sospira e tutte le forze che hanno retto fino a quel momento, cedono, insieme ai muri che cadono irreversibilmente; non è spaventato perché Liam ha sempre saputo che l'unico che avrebbe potuto, con facilità, trovarlo dall'altra parte, scavalcando o demolendo le mura, fosse Zayn.
Solo lui.
"Fammi spazio" Dice, quindi, e Zayn non domanda il motivo e obbedisce.
Ha esitato, non gli ha chiesto di rimanere... oppure la sua bocca ha parlato lo stesso e Liam non sta facendo altro che obbedire?
No, è sicuro di non aver parlato; Liam sta agendo da solo.
Felicità.
Liam si sdraia accanto a lui, mentre Zayn fa un sorriso che gli costa un po' di dolore.
"C'è tutto il materasso libero e mi chiedi di farti spazio? Sei impossibile" dice, ma non è un lamento, piuttosto lo sta beffeggiando.
"Taci" Risponde l'altro in un sorriso, abbracciandolo delicatamente, per paura di fargli male.
Vorrebbe baciarlo, mentre lo guarda con frustrazione.
Zayn affonda le mani sui fianchi di Liam e lo abbraccia, sospirando.
Vorrebbe baciarlo, dannazione.
Zayn ha dolore per tutto il corpo e forse farebbe meglio a dormire da solo, in una posizione più comoda ma "Resti qui?" chiede con voce tremolante. E "Sì" è la risposta risoluta di Liam.
Vorrei baciarti. Posso? - dai, Liam, è facile da domandare.
Per quanto, un detto dice: i baci non si chiedono, si danno.
Zayn sorride e si fa abbracciare, mentre le gambe di entrambi si intrecciano in una posizione che devono aver già assunto in passato - perché ha tutta l'aria d'abitudine.
Vorrei baciarti, ma ho paura di romperti.
"E Niall?" Chiede Zayn, titubante. Liam si scosta appena per guardarlo e, incontrando gli occhi neri di Zayn, capisce che Niall è un pensiero che preoccupa costantemente la mente del suo migliore amico.
"Niall sarà nel suo letto, vuoi che venga a farci compagnia?" Dice, sardonico.
Tira fuori il sarcasmo, ovvio, mentre Liam non vorrebbe far altro che baciarlo.
Dio, sto diventando patetico.
Zayn lo fulmina con lo sguardo e se avesse un po' delle forze che il dolore gli ha privato, lo pizzicherebbe sui fianchi che ancora costeggiano nelle sue mani.
Liam si fa d'improvviso serio e lo abbraccia di nuovo, affondando il viso nell'incavo del collo dell'altro.
Ora che ci pensa, non può affatto baciarlo. Non prima di...
"Domani ti racconterò tutto, Zayn. Ogni cosa, te lo prometto. Ma stanotte posso dirti che Niall deve essere la tua ultima preoccupazione." Gli sussurra e Zayn viene colto dai brividi.
Liam se ne accorge subito e, sciogliendo il legame tra i loro corpi, afferra una coperta e avvolge l'amico - e se stesso - sotto di essa.
Infine, fa in modo di rimettersi nella stessa posizione e le loro gambe, che si cercano con esigenza, tornano velocemente ad intrecciarsi tra loro.
Liam lo guarda e Zayn socchiude gli occhi lucidi.
Vorrebbe baciarlo, dannazione, anche senza dover raccontare tutta la verità, anche se così facendo rischierebbe di spezzarlo.
È un'esigenza.
Deve baciarlo.
"Io non... penso" è la risposta di Zayn.
Niall per lui sarà sempre una preoccupazione, ora che sa.
Liam lo osserva, accarezzandogli una guancia. "Nessuno è come te, Zayn" Dice. Zayn sbarra gli occhi, stupito. "Lo sai?" Il suo sguardo trema di fronte a quella consapevolezza.
No, non l'ha mai saputo.
Si osservano - può uno sguardo avere la capacità di unire due anime perdute?
Nessuno è come te, nemmeno Niall. Questo è il senso di quella frase e il cuore di Zayn non vorrebbe più reggere, ma deve.
Soprattutto perché Liam non desiste più. Ancora una volta.
Sente che deve provargli le sue parole, le sue promesse. Sente che deve esaudire i suoi pensieri egoistici.
Sente che deve baciarlo.
Così, eliminando l'inutile distanza creatasi tra loro, Liam accosta in un movimento veloce le sue labbra su quelle del migliore amico.
Lo fa in modo burbero, con esigenza, in un lamento soffocato dalla smania di possederle. Ma, subito dopo, diventa dolce, quieto, esitante... perché ha paura di fargli male, di spaventarlo e di perderlo.
Sospira su di esse, finalmente sollevato, mentre Zayn alza una mano per accarezzargli una guancia, per essere sicuro che tutto quello non sia un sogno - sono bagnate, quelle gote; Liam sta piangendo. Perché?
Sono esattamente come le ha immaginate, le labbra di Zayn: calde, alcoliche, un po' secche ma... sue.
Ed è un momento, ma è la perfezione, per questo sta piangendo.
Perché ha aspettato tanto e benché non fosse quello, il momento giusto, Liam ha deciso che per una volta non aspetterà, ma vivrà.
Perché la vita non l'ha mai aspettato, perché non ha mai vissuto. E perché, aspettando, ha sempre visto le persone più care andarsene, abbandonarlo.
E non può nemmeno immaginare l'idea che Zayn possa andarsene.
La sveglia segna le 3 e 49 ed entrambi vorrebbero che si bloccasse, mentre il loro bacio li completa, dopo un'eternità vissuta a metà.
Zayn vive quel momento come un sogno e l'unico pensiero che gli passa per la testa è la speranza di ricordarsi, al mattino, la prima volta che Liam lo ha baciato.
Quanto ha aspettato quel momento?
Se solo lo avesse saputo, si sarebbe fatto incrinare due costole prima.
Poi, sconsolato, Liam si allontana di qualche millimetro e affonda delicatamente la fronte su quella di Zayn; il suo respiro e quello dell'amico diventano un tutt'uno, mentre si guardano e si sorridono.
All'unisono, chiudono gli occhi e si addormentano con l'idea in mente di volere di più...
Cadono abbracciati, con le gambe ancorate, le mani sul corpo dell'altro e i volti riversi uno accanto all'altro... Non esiste posizione più comoda se non quella di due anime che, finalmente, si sono unite come un puzzle, completandosi.
E la prima volta che Zayn si è sentito vivo, nonostante le due costole incrinate, è stato quando Liam l'ha finalmente baciato.
*
Qualche ora ancora prima di prima...
"Non t'azzardare a scendere" Sono le parole di Josh quando costeggiano davanti la casa di Niall.
Niall risponde con un'occhiata di chi si è pentito di aver permesso all'altro di accompagnarlo, ma rimane fermo.
"Perché?" Chiede, ma Josh scende dalla macchina e si affretta a raggiungere lo sportello del passeggero. Lo apre e fa un breve inchino, elegante, facendogli poi segno di scendere.
Niall vorrebbe scoppiare a ridere, se non fosse completamente tramortito da quella scena così... patetica.
Josh è così... assurdo.
E, difatti, poco dopo, incapace di trattenersi ulteriormente, scoppia a ridere.
Josh lo guarda, mentre torna dritto su se stesso e alza un piglio stizzito.
"Vai a fare il galante" Si lamenta e sbuffa, appoggiandosi alla macchina, rivolgendosi verso il palazzo e allacciando le braccia al petto.
Niall esce dalla macchina, ridendo ancora. "Scusami" Ride. "Ma tenti di persuaderle tutte così, le tue vittime?" Ride, ancora.
Josh lo guarda bieco e sbuffa.
"No, solo quelle che si ostinano a non dirmi il loro nome" Ribatte, indispettito.
"Josh, il Divino permaloso" Ironizza Niall, ridendo. "Occhi cobalto, colui che cercava rogna" risponde Josh, issandosi sul proprio corpo e chiudendo lo sportello della propria macchina.
"Sul serio, perché "il Divino"?" Chiede Niall.
Josh sorride beffardo e gli si avvicina come un gatto pronto ad attaccare la preda. Difatti, Niall si ritrova braccato tra la macchina e il corpo dello spogliarellista.
"Se te lo dicessi, poi dovrei baciarti..." Dice, in un sussurro, a pochi centimetri di distanza dal volto dell'irlandese.
Niall, arrossendo un po', non abbandona la sua espressione da saccente. "Ucciderti" lo corregge. "La frase è: Se te lo dicessi, poi dovrei ucciderti".
Si osservano e gli occhi vispi di Josh riluccicano nel buio della notte, illuminati da un lampione poco distante da loro.
"Infatti i miei baci hanno la capacità di togliere la vita, non lo sai?" Ribatte Josh, sorridendo malizioso.
Niall lo guarda bieco, poi trattiene una risata - l'ennesima: "Mh, forse il tuo alito" ironizza, prendendolo in giro.
Josh sorride e nega. "No, no, i miei baci... Scommettiamo?"
"No, mi è bastata la lezione che ti ho dato a Morra cinese. Ma grazie dell'offerta." Risponde, sornione, facendosi di lato per glissarlo ed evitare, così, l'imbarazzo che ha iniziato a provare a causa della vicinanza fattasi troppo ardua dell'altro.
"Beh, grazie del passaggio e buonanotte" Aggiunge, infine, voltandosi senza aspettare una risposta e incamminandosi verso il portone del palazzo.
Josh gli è davanti dopo pochi istanti.
Ancora una volta Niall pensa che l'altro abbia avuto la tentazione di bloccarlo per un braccio, ma che abbia anche desistito dal farlo.
Gliene è riconoscente.
"Avanti, non mi sono meritato un premio?" Insiste Josh. "Il tuo nome, poi me ne andrò e non mi vedrai più."
Quella sembra una promessa che Josh non è capace di mantenere e Niall ha la strana sensazione che quella non sarà l'ultima volta che lo vedrà, ma stavolta desiste.
In fondo, per quanto quell'uomo sia strano e insolitamente scioccante, è stato gentile e carino nei suoi confronti; che male c'è a dirgli il suo nome, se proprio vuole saperlo?
"Niall" Dice, sorridendo.
Gli occhi di Josh si illuminano e le pagliuzze ambrate sguazzano nel verde chiaro dei suoi occhi. Gli sorride, riconoscente e fa un altro inchino. "Piacere di conoscerti, Niall" dice in un tono affabile che sa molto di conquistatore.
Niall fa un altro passo verso il portone, ridendo, e Josh uno indietro per non lasciarlo andare.
"Devine è il mio cognome e Divino me lo ricordava un po', all'epoca! In realtà ero molto ubriaco..." Afferma Josh, guardandolo smaliziato, con un sorriso innocente. Si passa una mano tra i capelli, mentre l'altra affonda nella tasca dei jeans neri. "La fortuna è stata che alla gente è piaciuto..."
Niall avverte lo strano divertimento nel volto dello spogliarellista e si allarma.
Josh, prima di compiere qualsiasi altra azione, si passa, un'altra volta, una mano tra i capelli e li scompiglia.
È quel tic che confonde Niall, a tal punto da non fargli più capire quello che succede dopo.
"Ora ti ho detto il mio segreto, Niall e..." Afferma e si avvicina. Niall non fa in tempo a indietreggiare che Josh gli è subito vicino - troppo.
E quel "e..." sta per: Devo baciarti.
Se te lo dicessi, poi dovrei baciarti...
E Josh, infatti, agisce.
Lo bacia, lasciando di stucco l'irlandese.
Le labbra di Josh sono fredde e birichine - è il primo pensiero di Niall, che ha gli occhi sbarrati, quando viene baciato. Non è un vero bacio, quello; è casto, leggero, e non ha niente a che vedere con la passione di un vero accostamento di labbra, ma toglie le capacità mentali all'irlandese che non sa più nemmeno come si fa a fare una cosa elementare - come, ad esempio, respirare.
Josh aveva ragione, quindi, i suoi baci hanno la capacità di togliere la vita.
E Niall chiude gli occhi e si abbandona, quando le labbra di Josh diventano improvvisamente invitanti, calde e umide a contatto con le sue.
Resterà un bacio casto, ma Niall ha improvvisamente il desiderio di approfondire. Così mugugna qualcosa, facendo divertire l'altro che non si aspettava affatto questa reazione.
Poi Josh si allontana e lo guarda, smaliziato. "Prendilo come un esperimento, occhi blu" Gli sussurra.
Ora Josh sa il suo nome, ma quando i suoi occhi entrano in contatto con quelli di Niall, annacquati di stupore, non può fare a meno di chiamarlo così.
Gli occhi di quel ragazzo sono uno spettacolo di cui bisogna parlare ininterrottamente; insieme al suo sorriso, alla sua risata e al suo turbamento che lo fa arrossire come un dodicenne.
Josh vorrebbe far parte della vita di quel ragazzo, conoscerlo, approfondire quell'enigma. Ma ha avuto ciò che voleva: un nome e un bacio. Il suo compito è finito - per quella sera o per sempre?
Niall lo guarda in silenzio, non solo ha dimenticato come si respira, ma anche come si parla.
Josh lo oltrepassa e sale in macchina. Poi abbassa il finestrino del passeggero, mentre Niall si volta a guardarlo ancora piuttosto spaesato.
"Fai sogni divini, Niall" E accelera, sparendo per le strade londinesi; mentre Niall rimane a osservare il vuoto, con la mente ancora ferma a quel tenero bacio.
Quando rincasa, è ancora confuso. Si gratta il capo e si domanda se sia accaduto davvero, se Josh veramente l'abbia baciato.
"Prendilo come un esperimento"
Per lui o per Josh?
Niall nega con il capo e chiude la porta. No, l'esperimento era per lui, lui che in teoria non si è mai domandato che tendenza avesse.
Lui, che quel bacio gli è piaciuto.
"Uffa" sbuffa, facendo una smorfia capricciosa. Odia essere confuso e quella giornata per lui è stata fin troppo movimentata.
Ha bisogno di dormire. Anzi, di mangiare. No, di parlare con Liam. Sì, deve parlare con lui.
Entra nella sua stanza, che trova vuota, va in quella di Zayn per vedere se sono tornati, ma anche quella è vuota.
"Che palle" bofonchia, ritirandosi nella propria stanza. Si sdraia sul letto, ma mantiene gli occhi spalancati verso il soffitto. Se li chiudesse, Josh verrebbe a importunarlo con i suoi occhi vispi, la sua bocca piccola e aperta in un sorriso sghembo e, infine, il ricordo delle sue labbra accostate alle sue, lo ucciderebbe davvero...
Niall si ritrova a pensarlo nuovamente: Aveva ragione Josh, il suo bacio ha la capacità di uccidere la gente.
"Fai sogni divini" ed è più forte di lui, la sua voce divertita riecheggia ancora nella sua testa.
Si gira di lato, sbuffa e lo maledice.
Si addormenta con il broncio, Niall, e quella notte fa veramente sogni divini - anzi, su un Divino in particolare.
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