"...mentre Voldemort cadeva all’indietro (…) crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro”
(Harry Potter e i Doni della Morte)

C'è un chiaro significato che la Rowling ha voluto dare con questa frase: non ha importanza che tu sia un babbano o il mago più malvagio di tutti i tempi, davanti alla morte siamo tutti uguali.

I produttori, però, sembra se ne siano fregati di questo messaggio: nel film infatti il caro Voldy si frammenta in tanti... coriandoli, facendo risultare la scena persino paurosa.

Farà anche più effetto, ma il significato che l'autrice voleva dare a questo passaggio ha fatto "puf!" assieme a Voldemort.