Granchio fermentato
La maggior parte delle sere, Jon e Daenerys facevano l'amore.
Tuttavia non sempre.
Vi erano sere dove erano troppo stanchi e allora si accontentavano di addormentarsi l'uno nelle braccia dell'altra dopo una lunga ed estenuante giornata. E, recentemente, a Dany quelle sere erano sembrate troppe. Le sedute del Concilio Ristretto si protraevano fino a tarda serata, ma lei doveva ritirarsi prima per allattare Rhaella e finire di vedere e firmare tutti quei documenti che giungevano sulla scrivania sua e di Jon ogni giorno.
Jon tornava tardi, quando ormai Dany si era coricata e Rhaella dormiva sazia nella sua culla. Dany restava sveglia per aspettarlo. Lo vedeva cambiarsi in tutta fretta e gettarsi esausto sul letto. Allora lei gli si avvicinava. Gli chiedeva se voleva fare un po' l'amore con lei, possederla come l'aveva già posseduta in passato.
Ma la risposta era sempre la stessa: "Dany sono stanchissimo e di sicuro tra poco Rhaella si farà sentire. Lo facciamo domani sera, va bene?"
Peccato che quel "domani sera" non arrivasse mai.
Dopo un po' Dany cominciò a essere stufa di tutto ciò. Certo, non poteva biasimare Jon per essere stanco, eppure le mancavano tutte quelle serate dove si assaporavano l'un l'altro... Questo non sfuggì agli occhi di Ser Davos, il quale una mattina le diede una cosa.
Una barattolo di legno contenente al suo interno della carne biancastra.
"Che cos'è?" Chiese Dany tastando la sostanza con il dito. Era umida.
"Granchio fermentato". Rispose Davos. "Dagli una cucchiaiata e ripartirà alla carica. Ma solo una cucchiaiata."
Dany ubbidì. Quella sera, quando Jon tornò, lei gli fece trovare un invitante piatto di pesce.
"E questo perché è qui?"
Dany gli sorrise. "Torni sempre troppo tardi e non ceni mai. Ho pensato che avessi fame."
Jon la ringraziò e consumò con gusto il pasto. E quando ebbe finito dichiarò di sentirsi pieno di energia.
"Non mi sento più così tanto stanco. Dany, stasera vorresti unirti a me?"
Dany non aspettava altro.
Si gettò sul letto, seguita poco dopo dal suo consorte. Poco tempo dopo i loro vestiti giacevano abbandonati sul pavimento. Jon divenne selvaggio quella sera. Il suo uccello si trasformò in un spada che la fendeva con così tanta passione che Dany si chiese se fosse veramente attaccato ad un essere umano. Fu certa che le sue grida avessero oltrepassato le mura delle loro stanze e si fossero sentite per tutta la Fortezza Rossa, tenendo svegli tutti coloro che vi risiedevano.
Il giorno dopo un falegname fu chiamato a palazzo per riparare un'asse rotta del letto delle Loro Grazie.
Il granchio fermentato funzionò per una settimana. Ogni notte per Dany era un idillio, un assaggio dei Sette Cieli. Non aveva idea che un pezzetto di mollusco così piccolo potesse risvegliare le forze di un lupo e di un drago!
Ma Jon ben presto scoprì il trucco e la settima sera lo fece notare a Dany.
Non appena entrò nelle loro stanze e vide il barattolo posato sul comodino, imprecò sottovoce: "Per i Sette Inferi!"
Dany lo vide e rise leggermente. "Vedo che ti piace molto il nostro piccolo afrodisiaco... "
Si avvicinò a lui e gli mise le braccia intorno al collo, baciandolo poi sulle labbra.
"Avrei dovuto dirti che ero allergico a quella roba, anzi, scommetto che finirò per esserne allergico se andiamo avanti così."
Dany sentì le sue mani che le tastavano la schiene e poi i glutei. "Non ti piace?"
"Mi piace, ma il fatto è che stiamo sempre alzati tutta la notte e se poi ci sommi Rhaella... "
Dany lo baciò sulla guancia, cominciando poi a sciogliergli i lacci del corsetto. "Beh, stasera non ho intenzione di smettere di usarlo. Ma per farti un piacere te ne darò di meno, d'accordo?"
Ma voglio comunque sentire il drago! Pensò. Voglio che mi divori e che mi bruci!
Jon le sorrise. La baciò sul collo e sulla spalla, scostando un poco la camicia da notte. Poi la prese in braccio e la trasportò fino al letto dove l'adagiò delicatamente.
"Spogliati mio re." Gli ordinò Dany. Una luce birichina brillava nelle sue ametiste e non era dovuta solo alle candele lì intorno. "Spogliati." Gli ripeté. "Voglio darti la pappa e vedere quel tuo meraviglioso gingillo all'opera."
Jon fece come gli era stato ordinato. Si spogliò e poi si gettò sul letto. Le sue labbra furono su quelle di Dany prima che lei potesse accorgersene. Lei lo accolse benevolmente. Le loro lingue lottavano una contro l'altra, Dany poteva sentire i sapori di Jon che si fondevano con i suoi, le loro labbra che si scontravano. Sentì anche Jon penetrarla con un altro tipo di punta. Lo fece in modo forte, come una lancia di un guerriero che penetrava lo scudo nemico.
Dany urlò di piacere.
Andarono avanti così per altre due ore buone, fino a quando Jon dichiarò di sentirsi soddisfatto.
"Visto Dany? So essere appagante anche senza granchio fermentato!"
"Oh ma non ne ho mai dubitato mio re." Dany prese il barattolo. "Ma quando prendi il granchio escono fuori le tue forze nascoste!"
Jon sbuffò, affondando il viso nel cuscino. "Forze che adesso più non ho..."
Ma che tra poco ritroverai!
Dany prese una cucchiaiata e la porse davanti a Jon. "Jon, apri la bocca."
Di tutta risposta le labbra di Jon rimasero chiuse.
"Andiamo, fallo per zia Dany."
Sempre con le labbra chiuse, Jon Snow fece segno di no con la testa.
"Guarda che se non lo fai, ti bandisco dal letto per due settimane!"
Per rispondere, Jon dovette aprire finalmente le labbra. "Guarda che è anche il mio let-"
Non ebbe il tempo di finire la frase che Dany gli ficcò il cucchiaio in bocca.
"Ora sei costretto a mandarlo giù."
Jon lo fece.
"Bravo bambino!" Dany gli pizzicò una guancia sorridendo. "Ora fai il tuo dovere."
E il dovere venne compiuto, con somma gioia di Daenerys. Il seme di Jon navigò in lei guizzante come una nave. Il lupo che era in lui la divorò completamente. Dany fu certa che il materasso ne avesse riportato i segni. Infine Jon smise, accasciandosi sfinito accanto a lei.
"Ok, ho finito. Ti basta?"
Dany annuì e gli prese una mano. Gli baciò il palmo. "Ti prometto che da domani sera non useremo più questo nostro granchietto. Il mio re mi soddisfa già abbastanza da sé e non voglio fargli passare una notte in bianco."
Lo baciò sulle labbra, prima di soffiare sulla candela adagiata sul comodino e far piombare tutta la stanza nel buio.
Si sistemò ben bene sul petto di Jon e lui la strinse a sé con un braccio.
"Ti amo." Gli sussurrò all'orecchio prima di baciarlo sulla guancia.
"Ti amo anch'io Dany." Fu l'assonata risposta del suo amato.
E per amarti non c'è bisogno di nessun granchio fermentato. Si addormentarono velocemente con la luce della luna che bagnava i loro corpi.
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