Draghi e limonate

La luce del sole filtrava attraverso le foglie verdi dell'albero, sfidando le ombre.

Daenerys la ammirava, sdraiata ai piedi del piccolo tronco dell'albero di limoni.

Le piaceva. Le piaceva come le foglie bagnate dalla luce si colorassero di un verde più chiaro. Le piaceva come la lieve brezza le facesse stormire.

Le gioie della vita sono le più semplici... Era un pensiero che le infondeva felicità.

"Dany! Dany vieni presto!"

La voce di Jon interruppe quell'idilliaca visione.

Quel pomeriggio avevano deciso di fuggire per un po' dagli impegni di corte e andare con Rhaella nella radura dell'albero di limoni e della porta rossa.

Dany si alzò di scatto.

"Guarda Dany! Guarda!"

Sorridente, Jon le stava indicando Rhaella.

Quando la vide un sorriso brillante comparve sulle labbra di Daenerys.

La piccola Principessa di Roccia del Drago stava gattonando mentre inseguiva una farfalla.

"Sta gattonando Jon!" Non riusciva a credere che la loro figlioletta fosse già cresciuta così tanto da gattonare.

Le sembrava appena ieri che le veniva posta tra le braccia, così rossa, urlante e ancora calda del suo grembo!

La farfalla svolazzò via e Rhaella la guardò andarsene con le iridi violette che luccicavano alla luce del sole.

Jon si inginocchiò sull'erba.

"Rhaella vieni da papà!" Muovendo le mani, le fece segno di dirigersi verso di lui. Dany rise e decise di sistemarsi accanto a Jon. Lui continuava a chiamare la piccola. "Andiamo amore mio! Vieni dal tuo papà!"

Rhaella non se lo fece ripetere due volte. Muovendo agile le manine e le gambette, si avviò nell'erba diretta verso Jon. La sua risata si perdeva nell'aria. Al suo passaggio una coccinella volò via dallo stelo d'erba dove fino a quel momento era stata pigramente adagiata e un soffione donò i suoi semi al vento.

"Vieni Rhaella! Bravissima!" Esclamò Jon quando le manine della bimba finirono nelle sue più grandi.

La prese in braccio e le donò un bacio sulla testolina riccioluta. Gli occhi di Jon scintillavano d'amore e di orgoglio al vedere la sua piccolina.

"La mia bambina... " Mormorò. "La mia principessa, il mio gioiello... "

Di tutta risposta Rhaella prese fra le dita una ciocca di capelli del suo papà e cominciò a tirarla.

"No amore!" Dany intervenne. "I capelli del papà non sono un giocattolo!"

Jon rise. "Pensavo che fossero il tuo giocattolo... "

Anche Dany rise ma poi fece sì che le manine di Rhaella abbandonassero i riccioli scuri di Jon Snow.

Jon la passò a lei.

"Ciao tesoro della mamma..." Dany le scoccò un bacio sulla guancia. "... tu credi che al tuo papà piacerebbe un po' di limonata?"

"Limonata?" Jon parve stupito. "Io non ho mai assaggiato la limonata!"

Dany lo baciò sulla guancia. "Allora vedrai com'è buona!"

Lo prese per mano e lo condusse sotto le fronde dell'albero di limoni.

Pochi giorni prima, Dany aveva colto alcuni dei profumati frutti gialli e li aveva portati nelle cucine, dove aveva chiesto se fosse possibile trasformarli in una limonata. Ora quella limonata dimorava in una caraffa di vetro che insieme a due bicchieri stava aspettando Jon e Dany accanto al tronco dell'albero dai cui frutti era stata ricavata.

"È buona?" Domandò Jon mentre lei gli stava versando la bevanda nel bicchiere.

"Buonissima amore mio, e anche molto rinfrescante. È perfetta per la primavera."

Jon osservò un attimo i cubetti di ghiaccio che navigavano nel liquido giallognolo. Poi lo bevve tutto ad un fiato.

"Allora?" Gli domandò Dany. Lei aveva appena iniziato a sorseggiarlo. "Non c'era bisogno di berla così velocemente Jon!"

Jon non riuscì a trattenere un piccolo rutto e ciò fece ridere Dany.

"Pizzica un po'... " Disse il suo consorte. "Ma è fresca e dissetante. Come te."

Dany non ebbe il tempo di rispondere che Jon la baciò. Qualche goccia di limonata cadde a sporcarle il vestito di seta, ma lei non ci fece caso. Era più impegnata a esplorare il palato di Jon. Ma Rhaella non sembrava così felice di trovarsi schiacciata fra i corpi dei suoi genitori e pianse per dirlo. Dany la calmò e poi gettò una breve occhiata al cielo.

"Siamo qui da un bel po'." Disse a Jon. "Credo che sia meglio tornare."

E lo fecero.

Passando mano nella mano dalla porta rossa.



Ma fu proprio durante il loro cammino di ritorno, mentre con Rhaella in braccio passavano per cortili e corridoi, che venne loro incontro Sam. Un Sam ansimante, come se avesse fatto una corsa lunghissima.

"V-Vostre Grazie... "

"Ehi ehi calma Sam!" Jon fece sedere l'amico. "Che cosa succede?"

Sam riprese fiato. "Le uova di drago, si stanno... "

"Schiudendo!" Jon e Dany lo dissero all'unisono.

Si guardarono l'un l'altro un momento, per poi cominciare a correre più velocemente che potevano verso i loro appartamenti.

"Ehi! A-Aspettatemi!" La voce di Sam si spense dopo un paio di giri e scalinate.




Dany aveva continuato a tenere le uova di drago sul braciere, negli appartamenti suoi e di Jon, nella speranza che si schiudessero presto. Anche quella viola di Rhaella. Quando la bambina non era nella culla, l'uovo veniva spostato sulle ceneri fumanti del braciere. Era un'antica usanza Targaryen, quella di mettere un uovo di drago nella culla di un neonato.

Così il drago e il suo futuro cavaliere avrebbero potuto legare fin da subito.

E adesso sembrava giunto il momento.

Non appena giunsero nelle loro stanze, Dany e Jon si diressero subito verso il braciere. Sette uova colorate stavano muovendosi fra le braci.

Sia Jon che Dany si inginocchiarono e osservarono rapidi quell'evento rarissimo. Quella sarebbe stata la prima schiusa di uova nel Continente Occidentale da secoli! L'ultimo drago era morto anni e anni prima sotto il regno di Aegon III, che per quell'avvenimento venne ricordato con l'epiteto di "Rovina dai Draghi" Da allora in poi si pensava che i draghi si fossero estinte in tutto il Mondo Conosciuto, fino a quando Daenerys aveva fatto nascere i suoi draghi dal fuoco.

L'uovo nero si mosse e cadde all'indietro sui carboni, quello giallo con scanalature bianche si agitò.

Ma delle sette uova, la prima a schiudersi fu quella di Rhaella.

La testolina minuscola di un cucciolo di drago fece capolino dal guscio distrutto. Velocemente, l'esserino distrusse quell'impedimento con il becco appuntito e aprendo le piccole ali ridusse in tanti piccoli pezzettini il resto dell'uovo. Era dello stesso viola profondo del suo uovo.

Dany sentì la mano di Jon che stringeva la sua. Gettando una breve occhiata al suo consorte, vide che Jon ammirava la scena con gli occhi spalancati per lo stupore.

"È un... "

"Sì." Dany finì la frase per lui. "È un cucciolo di drago."

Nel frattempo, il cucciolo di drago in questione aveva emesso una minuscola fiammella e si era diretto verso Rhaella. Neonata e cucciolo si guardarono l'un l'altro negli occhi per alcuni istanti. Poi il draghetto avanzò di un poco la testa e la sfregò dolcemente contro la manina di Rhaella.

La bimba rise deliziata.

E anche Dany lo fece. "Abbiamo trovato il tuo drago amore mio."

Nel mentre un altro uovo si era aperto. Quello verde come era stato l'uovo di Rhaegal.

Il piccolo drago aveva emesso un gridolino e aveva cominciato ad avanzare goffamente fra le braci.

Dany sentì gli occhi farsi lucidi alla sua vista. Era identico a Rhaegal. Era identico a quel figlio che aveva perso così vicino a Roccia del Drago per colpa di Euron Greyjoy.

Il cucciolo si fermò di colpo non appena vide Jon.

"Ehm... cosa vuole da me?" Chiese lui nervoso a Dany.

Dany gli sorrise. "Vuole te."

Non si sbagliò. Il draghetto verde si arrampicò sulla mano di Jon e da lì sul braccio. Si fermò sulla sua spalla e sfregò la testolina contro i capelli di Jon. Lui, un po' titubante, allungò una mano per accarezzarlo. E il cucciolo rispose felice a quelle carezze.

"Rhaegal non ti ha mai dimenticato." Gli disse Dany. "Abbiamo trovato il tuo drago Jon."

Jon sorrise mentre con un dito grattava contento sotto la mascella del draghetto.

"Ehi ciao piccolo Rhaegal... " Ora non aveva più paura dell'esserino. "Dany, credo che dovrai tornare a fornirmi lezioni di volo. Sono un po' fuori esercizio."

A Dany venne da ridere. "Non ti preoccupare, non appena questo piccolino crescerà, tornerai a sentire il vento fra i capelli senza bisogno di salire con me su Drogon."

Si accorsero solo allora di non essere soli nei loro appartamenti. I membri del Concilio Ristretto erano alle loro spalle e anche loro osservavano attenti il maestoso evento.

Altri draghi nacquero: un draghetto nero come il mare di mezzanotte, uno giallo con dei cerchi bianchi intorno agli occhi e sulla punta delle ali, uno bianchissimo che non appena uscì dall'uovo emise un lieve ruggito ed infine un draghetto argentato le cui scaglie sembravano fatte di luce lunare ogni volta che si muoveva.

I resti delle loro uova si ridussero velocemente in cenere.

I piccoli draghetti si arrampicarono felici su Jon, Dany e sulla testolina della piccola Rhaella. Percepivano il sangue Targaryen che scorreva nelle loro vene.

"Un drago per Rhaella... " Meditò Dany fra sé e sé. "E un drago per te Jon e questi altri cinque draghetti... "

Jon non la lasciò finire. "Per gli altri bambini che avremo amore mio."

La baciò sul lobo dell'orecchio, incurante delle altre persone presenti nella sala.

"Vuoi avere tanti figli con me?" Dany rise.

"Tanti, tanti piccoli pargoletti urlanti nei corridoi della Fortezza Rossa."

Dany arrossì lievemente, ma sorrise.

I draghi ora sono veramente tornati a volare su Westeros.










N/A: questo video è come io immagino Jon da padre 😂😂😂

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

Ho detto tutto.

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