Epilogo

C'è chi dice che il mestiere dello storico sia noioso, polveroso come i libri su cui passa intere giornate e vecchio.

Vecchio perché lo storico guarda sempre al passato e mai al futuro.

Vorrei, se possibile, far notare la falsità di quest'affermazione e riscriverla: lo storico guarda al passato perché il passato è uno specchio sul futuro.

È da esso, dal polveroso e vecchio passato, che si dovrebbe imparare.
Esso ci è maestro, la storia ci è maestra.

Essa ci aiuta a capire il presente e immaginare il futuro.

Qui è uno storico che scrive, uno storico che ha voluto narrarvi gli eventi che accaddero ormai un secolo fa e che ora si appresta a concludere il suo racconto.

E mi sembrava più che doveroso farlo mostrandovi ciò che accadde durante il regno di Aegon VI e di Daenerys I, un periodo che oggi è ricordato come uno dei più floridi e pacifici che i Sette Regni abbiano mai avuto durante la loro storia.

Non scoppiarono guerre o rivolte durante il loro regno, il popolo viveva in pace e le estati e gli inverno vennero e se ne andarono con regolarità.

La coppia reale ebbe cinque figli.

La primogenita ed erede al trono, la principessa Rhaella, era una vivace ragazzina dagli occhi viola come la madre e i riccioli scuri del padre.
Era adorata dai suoi genitori e dal popolo e fin da piccola mostrò un particolare amore per le spade e i tornei. Tuttavia la principessa non ereditò il trono.
Ella vi rinunciò per amore, o meglio, per due amori in particolare: quello per l'avventura e quello per il giovane erede di Capo Tempesta, Robb Baratheon. Lasciò il suo titolo di erede al fratello minore e partì con una nave ed il suo innamorato all'avventura.
Ancora oggi è ricordata come "la Principessa Coraggiosa" , colei che esplorò quasi tutto il mondo conosciuto e che le fanciulle delle generazioni successive ammirarono con fervore.

Due anni dopo venne alla luce il Principe Aemon, un bel bambino dagli argentati capelli valyriani di Daenerys e gli occhi grigi di Aegon.
A differenza della sorella, aveva un carattere più tranquillo. Tuttavia seguiva Rhaella a ruota e i due erano legatissimi. Dal padre aveva ereditato il carattere malinconico e meditabondo, cosa che i suoi occhi grigi aumentavano ancora di più. Proprio per questo una volta cresciuto, nonostante fosse uno dei giovani più belli nei Sette Regni, per molte fanciulle fu un enigma.
Quando la sorella passò a lui il titolo di erede, Aemon non stette con le mani in mano ma si prodigò per essere un buon principe e poi un buon re.

Passarono altri due anni e la Madre benedì di nuovo la coppia reale, donando loro non uno, ma ben due figli.
Due gemelli, un maschio e una femmina, Daeron e Alysanne, entrambi con i connotati tipici dei Targaryen. Con i loro capelli argentati e gli occhi violetti, i gemelli erano identici nell'aspetto, due tipiche bellezze valyriane, ma nel carattere non avrebbero potuto essere più diversi. Lì dove Daeron era silenzioso, Alysanne era la vivacità incarnata che si faceva sentire per tutta la Fortezza Rossa, lì dove lui era chino sui libri, lei rincorreva ridendo i fratelli con i loro giocattoli.
Daeron amava osservare il Gran Maestro all'opera nel suo studio fin dalla più tenera età e molto probabilmente fu proprio questo che lo spinse, una volta cresciuto, a voler diventare Maestro. Non poteva di certo immaginare che sotto gli ultimi anni del regno dei genitori ed i primi del fratello, sarebbe diventato addirittura il nuovo Gran Maestro!
Alysanne invece si innamorò del Nord, di quello stesso Nord dove suo padre era cresciuto e che visitava tanto spesso, ed insieme a lui anche dell'erede di Grande Inverno Olek Stark. Divenne la nuova Lady di Grande Inverno e fu molto amata nel Nord.

L'ultimo figlio delle Loro Grazie nacque tre anni dopo e fu un altro maschio, il Principe Jahaerys.
Un ragazzino d'aspetto identico al padre, con i riccioli scuri sempre arruffati e due occhi grigi luccicanti di monelleria. Jahaerys era il piccolo della famiglia, amato e protetto dai genitori e dai fratelli maggiori. Era nato piccolo e gracile, per questo era così sempre al centro di mille attenzioni, ma la forza del drago si era fatta sentire presto anche in lui. Amava scappare dalle lezioni e fare scherzi a chiunque, attività nel quale era imbattibile. Era il diavoletto della Fortezza Rossa, un giunco di bambino che poteva inventarsi le marachelle più originali. Nemmeno una volta cresciuto questa sua vena scherzosa venne meno, nemmeno quando divenne uno dei cavalieri più forti e famosi nei Sette Regni e sposò una principessa dorniana.

Aegon e Daenerys amarono i loro figli con tutto il cuore e cercarono di crescerli loro il più possibile, facendo a meno di balie e governanti.

Ed è lecito ricordare che furono proprio Aegon, o Buon Re Jon come il popolino si ostina ancora a chiamarlo, e Daenerys, che invece il popolo ama chiamare la Madre sulla Terra, a lasciare il segno dopo quel turbolento periodo.

Un periodo dove le armi erano perennemente vive e le guerre non si spegnevano mai.

Un periodo dove tutto ruotava attorno a un Trono fatto di Spade, un simbolo onnipresente di cosa è realmente il potere e di come lo si conquista.

Un periodo dove i freddi venti dell'Inverno soffiarono minacciosi sui Sette Regni, e con esse antiche creature dai malvagi occhi azzurri.

Un periodo dove i draghi sono tornati a volare, ombre di fuoco sul mare come i sette straordinari draghi che nacquero dalle uova di Daenerys.

Un periodo dove neri corvi si appollaiarono su alberi dalle foglie rosse come il sangue e dai pallidi tronchi, antichi custodi di oscuri segreti che affondavano nelle radici della terra.

Saggi ed eruditi hanno in seguito definito questo periodo con il nome di "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" per via dei due elementi che giocarono un ruolo fondamentale nelle vicende.

Altri invece, un po' più poeticamente parlarono di "Canzone del Ghiaccio e del Fuoco" come se il susseguirsi degli eventi fosse stato come una sequenza di note di una canzone.

In quanto storico io opterei per il primo, ma tuttavia non si può negare che coloro che forgiarono il secondo abbiano avuto una buona dose di fantasia.

"Canzone del Ghiaccio e del Fuoco"

Una canzone meravigliosa, senz'ombra di dubbio.

Maestro Ellim, 408 anni dopo la Conquista di Aegon.










Nota Autrice:

Non pensate che abbia finito qui! :) Ho infatti in mente di scrivere una sorta di "sequel" dove vedremo la vita quotidiana della nostra famiglia Targaryen preferita! Che ne dite?

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