Capitolo 8

"Allora?"

"Allora cosa?"

"Sei pronto sì o no?"

"Dany... Io... "

Daenerys sbuffò e senza esitazione afferrò la mano di Jon, conducendolo fuori dalla tenda.

Avevano discusso sul fatto di scendere dalla collina e di andare a visitare i bruti, ma nonostante ciò Jon sembrava ancora un po' titubante a farlo. Dany no: voleva conoscere quel popolo che aveva visto per così poco, i loro usi ed i loro costumi.

"E sei stato quassù per troppo tempo." Aveva argomentato durante il discorso.

"Andiamo Jon." Lo trascinò fino alla discesa. Lui guardava giù silenzioso. Dany sorrise per rassicurarlo. "Paura delle altezze?"

"No è che... " Jon sospirò. "Non scendo da quando siamo arrivati qui... E poi tu con il bambino... È sicuro?"

Lei capiva la sua preoccupazione. In quei giorni aveva iniziato a vomitare, le tipiche nausee mattutine della gravidanza e Jon per questo le stava sempre intorno, accorrendo ad ogni più piccolo avvenimento.

"Non sono mica fatta di vetro! Stai calmo!" Aveva scherzato Dany dopo parecchi giorni di questa cosa.

Amava il fatto che Jon le stesse accanto in quel modo durante la gravidanza, ma così le sembrava esagerato. Il nostro bambino è forte. Ha il sangue del drago che gli scorre nelle vene ed anche qualche goccia di lupo. Starà bene.

A quella risposto scherzosa Jon l'aveva guardata con due occhi tristi. "I-io non voglio farti del male ancora Dany capisci? Voglio che tu soffra il meno possibile.. che tu... ".

Dany l'aveva baciato e gli aveva ordinato di smetterla assolutamente di pensare al passato.

"È sicuro Jon. Fidati di me, ora vieni."

Lui annuì ed insieme mano nella mano discesero la collina. Quando arrivarono trovarono ad accoglierli bruti dagli sguardi stupiti alla vista di Jon e mentre passarono fra le tende quegli sguardi si moltiplicarono.

"Ma allora è vivo!"

"Povero ragazzo! Quanto deve essere stato male senza di lei!"

"Il Corvo è ritornato! Il Corvo è ritornato!"

Ma il benvenuto più caloroso fu quello di Tormund. Infatti il bruto li accolse con abbracci stritolanti, un sorriso sulle labbra e un gigantesco corno pieno di latte in mano.

"Ti ci è voluta la Regina dei Draghi per farti rinsavire eh?" Disse a Jon mentre lo stava soffocando in un abbraccio. "Il suo fuoco ti ha scongelato il cazzo!"

Rise ed anche Dany rise mentre Jon riprendeva a respirare.

"Anche in me c'è del fuoco lo sai" Rispose il ragazzo. "Sangue dei draghi e dell'antica Valyria..."

A quest'affermazione detta in modo così solenne Dany rispose con un'affettuosa spintarella di spalla.

"Che c'è?" Le sorrise Jon. "È vero zia Daenerys!"

Quanto è bello il tuo sorriso... Dany pregò che se lo tenesse sulle labbra per tanto tempo.

Dopo aver salutato Tormund ed avergli promesso che avrebbero assaggiato più tardi il suo latte ( sebbene il suo solo odore procurasse a Dany la nausea) i due si diressero verso Drogon.

Il grande drago nero era tornato proprio quella mattina da dovunque se ne fosse andato in precedenza e nell'avvistarlo il cuore di Dany aveva avuto un sussulto. L'unico dei tre che mi rimane... oh Drogon...

Drogon che le era stato vicino nella Fossa dei Combattimenti di Meereen, che aveva attaccato con lei l'esercito Lannister. Drogon che l'aveva trasportata a Volantis dai preti rossi, facendo sì che ritornasse alla vita.

L'unico dei tre draghi che mi rimane ma non l'ultimo dei miei figli. Presto avrai un fratellino o una sorellina Drogon.

Il drago era ritornato nella radura dove lui e Dany erano atterrati e al veder venire verso di lui sua madre mosse il muso e lo sfregò sul petto di Dany, aspettandosi delle carezze. E fu ricompensato.

"Ciao Drogon..." Rise Dany. Poi si voltò verso Jon. Lui era rimasto indietro, immobile e pallido mentre osservava Drogon con uno sguardo impaurito. "Di cosa hai paura Jon? Lo sai che a Drogon piaci. E poi lui non ha mai fatto del male a nessuno senza che glielo ordinassi io."

"Ma nessuno non ha ucciso sua madre."

Dany sbuffò e senza esitare oltre afferrò Jon per un braccio e lo piazzò davanti a Drogon. Pare che oggi debba trascinarti ovunque. Uomo e drago stettero lì a guardarsi l'un l'altro negli occhi per un attimo, poi, lentamente, Drogon avanzò e posò il proprio muso nel palmo aperto di Jon.

"Drogon... È bello rivederti amico. Scusa per come ci siamo lasciati l'ultima volta."

Dany rise e posò una mano sulla spalla di Jon. "Visto? Gli piaci ancora. I draghi sono creature molto intelligenti."

E poi...

Guardò Jon con uno sguardo birichino, uno sguardo che gli aveva già rivolto a Grande Inverno. "A proposito... "

Lasciò Jon lì impalato nella neve e montò su Drogon.

"Monta su!" Disse offrendogli la mano.

Lui la guardava come se le fossero spuntate due teste. "Sei impazzita Dany?! Aspetti un bambino e... se ti dovesse succedere qualcosa durante il volo? Se dovessi ferirti o... sentirti male o... "

Si interruppe vedendo come Dany imitava il suo chiacchiericcio con una mano ed un'espressione buffissima in volto.

"Io non parlo così!"

"Quando ti preoccupi inutilmente !"

"Inutilmente?! Nel tuo grembo c'e nostro figlio e ... "

"Senti Jon Snow. Quando ero incinta di Rhaego ho cavalcato con i dothraki fino alla fine. E anche se entrambi possiamo ammettere che un drago sia decisamente più grosso di un cavallo e che voli, vorrei ricordarti che in questo momento nostro figlio è piccolo quanto una palla di neve."

Jon le si avvicinò. "Promettimi almeno che questa sarà la prima ed ultima volta in nove mesi e, ti scongiuro, facciamo attenzione."

Per rassicurarlo Dany gli sorrise. "Te lo prometto, anzi no, te lo giuro. Contento adesso? Monta su forza"

Lui ubbidì e non appena fu in groppa si strinse fortemente a Dany.

"Volare su Drogon è come volare su Rhaegal?" Le sussurrò nell'orecchio

"Beh, più o meno... "

"Aspetta che significa più o me- AAAH!"

Jon non ebbe il tempo di finire la frase che Drogon aveva già dispiegato le ali e si era alzato verso l'azzurro del cielo.

Ah, che bella sensazione... Dany era felice di poter tornare a sentire il vento fra i capelli ed ammirare il mondo da lassù. Sotto di loro le Terre Aldilà della Barriera diventavano un'unica cosa bianca e azzurra, un meraviglioso spettacolo di ghiaccio e neve.

Senti queste ali piccolo mio? Sono le ali di un drago e tu sarai un membro della dinastia che i draghi che li cavalca. E chi lo sapeva? Magari un giorno Drogon avrebbe deposto delle uova e ci sarebbero stati nuovi draghi al mondo e suo figlio ne avrebbe potuto avere uno. Dopotutto essi non erano né' maschi né' femmine...

"Allora Jon? Com'è tornare a cavalcare un drago?"

Lui la baciò dolcemente sulla guancia. "È... beh... pensavo di aver dimenticato quanto fosse meraviglioso. E quanto io sia fortunato ad essere un Targaryen per non finire bruciato nel tentativo di provarci."

Dany rise leggermente. "Lo sai che zia Daenerys ti protegge. Vuoi volare ancora un po'?"

"Preferirei ritornare con i piedi per terra. E lo dico anche per il piccolo."

"D'accordo."

Atterrarono. Si incamminarono mano nella mano verso la tenda ma quando tornarono trovarono un' amara sorpresa ad aspettarli.

Un corvo. Un corvo appollaiato sui rami del tronco caduto. Un corvo con una lettera legata alla zampa.

Jon sbuffò e sguainò Lungo Artiglio. "Non ancora... "

"Non ancora cosa?" Chiese Dany.

"Bran." Fu la risposta di Jon. "Bran che qualche giorno fa mi ha mandato una lettera con scritto che sarei dovuto tornare dai Guardiani della Notte o sarei stato considerato un traditore della Corona. E sai cosa gli ho risposto?".

Ora la lama Lungo Artiglio era puntata vicino al collo dell'uccello e Jon non gli staccava gli occhi di dosso.

"Che cosa?"

"Gli ho risposto che io ho dato tutto pur di salvare il culo a lui e a tutto il mondo. Ho dato la mia vita. Ho dato te. E che mi va bene che tutti abbiano vinto tranne me ma che non venga qui ad ordinarmi cosa fare della mia vita a questo punto!"

Ora Jon era arrabbiato, Dany lo capiva dal tono della sua voce. Tuttavia gli si avvicinò e posò la sua mano sulla sua che impugnava l'elsa di Lungo Artiglio.

"Non c'è bisogno di uccidere un uccello innocente per questo."

Lentamente, Jon abbassò Lungo Artiglio dal collo del corvo.

"Leggiamo la lettera." Suggerì Dany.

Jon ubbidì e la staccò dalla zampa dell'uccello. La srotolò e lesse.

Aegon e Daenerys di Casa Targaryen

Abbiamo saputo della decisione vostra, Aegon, di rimanere insieme al Popolo Libero e non cogliere l'occasione di perdono che Sua Grazia Re Bran vi ha così generosamente offerto. Di conseguenza ora siete ufficialmente considerato un traditore della Corona e su di voi pende una taglia.
Lady Daenerys siete invece richiesta da Sua Grazia ad Approdo del Re, dove risponderete dei crimini di cui siete accusata nei confronti della popolazione.

Saluti.

Tyrion Lannister. Primo Cavaliere del Re.

Quando finì di leggere la rabbia dominava sul volto di Jon.

"Quel nano infame... "

"Io non sono una Lady." Disse Dany per distrarlo dal suo furore. "Sono una regina, una khaleesi... ed i tuoi titoli? Sono stati dimenticati? Tu sei Principe di Roccia del Drago, Erede al Trono di Spade anche se adesso materialmente non esiste più... "

"Credo che in quanto Bran re noi siamo stati come declassati di rango."

Dany guardò la lettera e la firma alla fine di essa. Tyrion. Il suo Primo Cavaliere ora era sempre Primo Cavaliere, ma di un altro monarca. Notò anche qualcos'altro.

"Aspetta Jon, gira la lettera."

Lui lo fece e si stupì quanto lei. Sul retro era scritto in un differente inchiostro, più chiaro ma comunque leggibile, un altro messaggio.

Chiaro? Chiarissimo! Dany strappò la lettera dalle mani di Jon e la avvicinò al fuoco per leggerla meglio.

Jon, Daenerys, non so se noterete questo mio messaggio retrostante ma in qualche modo dovevo - dovevamo io, Davos e Sam - avvertirvi.
Bran sta inviando delle armate al Nord per catturarvi e portarvi ad Approdo del Re per essere giudicati, anche se noi tre pensiamo che ci sia qualcosa di più oscuro dietro.
Nonostante non ci fossimo lasciati nelle migliori circostanze, ora dobbiamo seppellire l'ascia di guerra, soprattutto con te Daenerys.
Voi due dovete andarvene da lì e andare a Roccia del Drago.
Roccia del Drago è la sede ancestrale di Casa Targaryen e da secoli è inespugnabile.
Lì vi raggiungeremo noi tre e decideremo il da farsi.
NON andate con il drago, Bran potrebbe entrare in lui ed inoltre sareste notati di più.
Fate attenzione vi prego, tanta attenzione.
Cercherò di contattarvi ancora in ogni modo possibile.

Tyrion con saluti da Davos e Samwell

"Roccia del Drago... " Disse Dany quando ebbe finito di leggere.

Lei e Jon si scambiarono uno sguardo preoccupato, poi lui parlò:

"Allora? Che aspettiamo? Ho detto che avrei fatto di tutto pur di proteggere te ed il bambino. Prendiamo le nostre cose, dei cavalli freschi ed andiamo a Roccia del Drago. Mio... cugino sta tramando qualcosa e io non ci voglio avere niente a che fare."

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