Capitolo 25
Naath era un'isola lussureggiante, uno smeraldo incastonato nel mare di zaffiro.
E, quando Dany sbarcò insieme a Jon e a gli altri, vide che c'erano un'infinità di farfalle.
Farfalle delle più svariate dimensioni e colori che svolazzavano ovunque.
Naath è chiamata l'Isola delle Farfalle per queste meraviglie. Pensò Daenerys affondando i piedi calzanti sandali nella sabbia.
Era sabbia bianca, fine e morbida al tatto.
"Issa dāria?"
Mia regina? Questa voce parlante Alto Valyriano le era familiare.
Alzò la testa e davanti a lei, sulla scalinata di pietra che poco più avanti indicava l'ingresso del porto, comparve Verme Grigio.
Torgo Nudho.
E a quanto pareva il suo fedele comandante non era solo, perché dietro di lui si stagliavano altri cinque Immacolati in armatura.
"Issa dāria!" Torgo Nudho le corse incontro raggiante, saltando più gradini delle scale e scostando chiunque incontrasse sul proprio cammino.
Una volta raggiunta si inchinò a lei.
"Issa dāria, nyke kostagon't pāsagon bona ao issi nykeēdrosa alive."
Mia regina, non posso credere che siate ancora viva. Dany lo comprendeva e gli sorrise di rimando.
Lo sguardo che Torgo Nudho le rivolse era pieno di felicità fino a scoppiare, ma non fu così per quello che rivolse a Jon.
"Tu... " L'Immacolato passò alla Lingua Comune e sguainò la spada, puntandola dritta alla gola di Jon. "Cosa ci fai con lei traditore?!"
"Io... "Jon deglutì nervosamente.
Degli uomini di ferro cominciarono a radunarsi intorno a loro, pronti per aiutare Jon.
"Torgo Nudho!" Dany gli si parò davanti e, afferrando la lama della spada, lo intimò ad abbassarla.
"Sir ziry iksos aōha drēje dārys hae nyke aōha drēje dāria se ao jāhor respect ziryla hae ao respect issa." Gli disse.
Ora egli è il tuo legittimo re così come io sono la tua legittima regina e tu lo rispetterai così come rispetti me.
Torgo Nudho abbassò la lama, continuano però a guardare Jon in modo sospettoso.
Dany volle accertarsi che avvenimenti del genere non si sarebbero più ripetuti. "Nyke jāhor daor tolerate bisa scene dombo."
Non tollererò ancora questa scena.
Torgo Nudho chinò la testa in segno di pentimento.
"Shijetra issa issa dāria, ziry jāhor dair massigon dombo."
Perdonatemi mia regina, non succederà più.
"È al tuo re che devi chiedere scusa per avergli puntato una spada alla gola." Dany parlò nella Lingua Comune ed indicò Jon.
Torgo Nudho si morse le labbra guardandola con uno sguardo un po' titubante, ma poi chinò il capo difronte a Jon.
"Perdonatemi mio re, non accadrà più."
Jon guardò un attimo Dany, come se si aspettasse che lei gli suggerisse cosa dire.
"N-Non fa niente Verme Grigio. Dimentichiamo quello che é successo e ricominciamo da capo. Ti va?"
Gli offrì una mano da stringere.
Torgo Nudho osservò dubbioso per un attimo quella mano aperta davanti a lui.
Poi la strinse.
"Ed ora che vuoi due vi siete chiariti." Disse Dany. "Vorremmo dirti perché siamo venuti qui."
Nel frattempo gli Immacolati che prima erano a presso di Verme Grigio li avevano raggiunti.
Dany sospirò. Avrebbero accettato?
"Westeros è nel caos. Bran il... cugino di Jon la sta devastando. Molti sono contrari e per questo hanno scelto me e Jon quali legittimi sovrani. Tuttavia abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per salvare il nostro paese e pensavamo che voi ce ne avreste fornito uno in più."
Non appena ebbe finito di pronunciare queste parole Torgo Nudho e gli altri le si inginocchiarono di fronte, le loro armi posate nella sabbia.
"Questo soldato rimarrà sempre fedele alla regina Daenerys Targaryen così come gli altri perché la regina ci ha resi liberi. Se voi avete bisogno noi accoriamo in vostro aiuto. Accorreremo sempre in vostro aiuto."
Dany sorrise. Bene.
Torgo Nudho si rialzò e la medesima cosa fecero subito i suoi compagni Immacolati."Ma voi ed il vostro seguito... " Gettò una rapida occhiata al resto dell'equipaggio alle spalle di Dany e Jon. "... dovete aver affrontato un viaggio estenuante. Seguitemi: gli Immacolati vi ospiteranno nella loro casa."
"Kirinvose." Lo ringraziò Dany.
Grazie.
Torgo Nudho fece segno di seguirlo ed il gruppo cominciò a muoversi.
Solo allora Jon prese Dany per un braccio e la fermò, guardandola preoccupato.
"Ne hanno tutti i diritti, ma mi spieghi perché ovunque io vada la gente tenta sempre di ammazzarmi?"
Dany gli sorrise, e lo baciò sulla punta del naso, lasciandolo con un'adorabile espressione confusa.
"Con me non corri alcun pericolo. Nessuno può toccare il mio Jon Snow."
Jon le sorrise di rimando ed insieme si affrettarono a seguire il gruppo.
La "casa" degli Immacolati era in realtà una gigantesca caserma di mattoni gialli immersa nella frescura della foresta di Naath.
Furono tutti invitati a sedere al desco e a mangiare qualcosa e fu proprio in quest'occasione che Verme Grigio disse a Daenerys che voleva farle vedere una cosa.
Quello che Dany non sapeva, però, era che quando avrebbe visto quella cosa sarebbe scoppiata in lacrime.
Nel giardino sul retro, all'ombra di un grande albero di acacia, si trovava una lastra di marmo bianco liscissima e decorata da fiori tutt'intorno, recante scritto:
"Missandei dell'Isola di Naath."
Solo e soltanto Missandei dell'Isola di Naath.
Dany si inginocchiò di fronte alla tomba e si mise una mano sulla bocca per reprimere i singhiozzi.
Missandei, la sua cara e dolce Missandei, era ritornata a casa sua dopo tutti quegli anni.
Era ritornata ad essere baciata dal sole e circondata da nugoli di farfalle.
Ma ci era ritornata da morta.
Oh Missandei... sei stata la più fedele e stupenda amica che potessi mai trovare.
"Lei voleva che andassimo insieme a Naath." Anche la voce di Torgo Nudho era scossa dai singhiozzi, ma erano quasi impercettibili.
"E tu hai esaudito il suo desiderio." Continuò Dany.
"Sì mia regina." Rispose l'Immacolato.
"Potresti... potresti lasciarmi sola un momento Torgo Nudho? Kostilus."
Ti prego. Torgo Nudho esaudì la sua richiesta e se ne andò.
C'erano tante cose che Daenerys avrebbe voluto dire a Missandei, eppure lì, davanti a quel lucido marmo bianco, non trovò la forza di farle uscire dalle proprie labbra.
Allora pianse.
Pianse per il triste destino di Missandei e pianse al suo ricordo. La sua cara e gentile scriba dagli occhi dorati...
Oh Missandei, troverò mai qualcuno come te?
"Daenerys Targaryen." Questa non era la voce di Verme Grigio o di Jon.
Era una voce da donna ma lì intorno non c'erano donne né altre persone.
Lì intorno c'era solo il silenzio.
Probabilmente me la sono solo immaginata. Si disse Dany.
No, non era così: la voce ritornò, potente e ma con un pizzico di gentilezza.
"Daenerys Targaryen. "
Il terrore prese possesso di Dany e lei si alzò in piedi, mettendosi una mano sul ventre, protettiva.
"Chi sei?"
Le sembrò che la lieve brezza che fino a poco tempo prima aveva mosso le foglie degli alberi, ora si fosse trasformata in un vento impetuoso.
"Chi sei?" Ripetè Daenerys al vento. "Cosa vuoi da me?"
"Daenerys Targaryen, il Corvo che tutto sorvegliava troppo ha guadagnato ed ora tutto vuole. Prima egli era sopra la Luce e l'Oscurità ma ora l'Oscurità l'ha preso con sé, le tenebre sono diventate le sue spose ed il gelo suo fratello. Porta luce, Daenerys Targaryen, porta fuoco, porta equilibrio. Lascia che il giusto sconfigga lo sbilanciato, lascia che i Due sconfiggano l'Uno. Lascia che il Ghiaccio ed il Fuoco, la Luce e l'Oscurità, riprendano i loro seggi sui Figli del Mondo."
Cosa? Cosa vuole dire tutto ciò? Dany non comprendeva.
Poi, come erano venuti, l'impetuosa voce ed il forte vento se ne andarono.
E Dany rimase lì, sconcertata e tremante, all'ombra di un albero di acacia e con una bianca tomba accanto.
Cosa voleva dire quella voce? Chi era? Da dove veniva?
Infinite domande si susseguirono nella sua mente senza mai trovare una risposta.
"Dany!"
Questa era voce di Jon, eppure Dany sussultò lo stesso a sentirla dopo quella strana esperienza.
Jon lo notò e si avvicinò con un'espressione preoccupata in volto.
"Cosa c'è? Non stai bene? Sembra che hai visto un fantasma... "
Le accarezzò la guancia.
Dany fece segno di no con la testa. "No, stavo solo... stavo solo pensando a Missandei." Ed indicò il bianco e liscio sepolcro sul terreno.
Jon lo degnò di una rapida e triste occhiata. "Capisco." Disse soltanto.
"Cosa succede Jon?." Dany si strinse a lui.
"È arrivato un corvo e... "
"E?"
Jon sospirò. "Bran ha attaccato Roccia del Drago."
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