Capitolo 19
Fuori il cielo era nuvoloso.
Pur essendo posizionata accanto alla porta della camera reale, Brienne poteva vederlo gettando una breve occhiata fuori dalla finestra. Nuvoloso e grigio. Ma a Sua Grazia Re Bran ciò non interessava. Sua Grazia era intento ad osservare il fuoco che ardeva nel camino in silenzio.
Accanto a lei il giovane Podrick teneva lo sguardo fisso sul re.
"Ser Brienne?" La voce di Sua Grazia era inespressiva, fredda.
Ser Brienne. Non si era ancora abituata del tutto a quel suo nuovo titolo.
Non era più la Vergine di Tarth, ma Ser Brienne di Tarth, Comandante della Guardia Reale. Ricordava ancora l'uomo che l'aveva investita cavaliere, di come in quel momento l'avesse guardata adorante, di come in seguito fosse penetrato in lei con la forza dei leoni.
Ma ora quell'uomo, quel leone, Jaime Lannister, era morto difendendo la sua regina.
Brienne cercò di non pensare a tutto questo. "Sì Vostra Grazia?"
"Che cosa sono questi rumori che sento provenire da fuori?"
"È il popolo di Approdo del Re Vostra Grazia, è venuto ancora una volta a protestare per la mancanza di cibo."
Sua Grazia non aveva distolto gli occhi dalle fiamme. "Altri dorniani hanno attaccato i campi a Sud."
"Sì Vostra Grazia." Rispose Brienne. "Voi sapete sempre cosa accade nel mondo."
E ciò è parecchio inquietante. Avrebbe voluto aggiungere, ma non lo fece.
"Già." Re Bran sospirò.
Il silenzio sembrò ritornare nella stanza, il crepitare del fuoco nel camino era l'unico suono udibile.
Ma poi Sua Grazia riprese a parlare. "Tyrion, Sam e Davos sono a Roccia del Drago da Jon e Daenerys. Hanno tradito la mia fiducia. Li hanno incoronati legittimi sovrani dei Sette Regni. Ma io sono il legittimo sovrano dei Sette Regni, sono stato eletto in una giusta votazione." Si schiarì la gola. "E Daenerys aspetta un figlio da Jon."
Cosa?! Brienne era restia a crederci. La Regina dei Draghi era incinta?! Incinta di Jon Snow?!
Sua Grazia continuò: "Tutto ciò è una minaccia al mio potere in quanto legittimo re. Un erede Targaryen complicherebbe solo le cose. Ma non pensiamo ora a questo. Ora esigo che il popolo torni ad essere tranquillo. Ser Brienne, ordinate alle Guardie Reali di far ritornare l'ordine."
Brienne sapeva cosa Bran intendesse con "far ritornare l'ordine".
Dopo la carneficina avvenuta per mano della Guardia Cittadina alcuni giorni addietro, aveva avuto occasione di camminare in quella piazza maledetta davanti alla Fortezza Rossa. Chiedevano solo approvvigionamenti, quelle persone, solo cibo e pace, ma erano state ricompensate con botte, ferite e la morte.
Perlomeno la morte data da Daenerys Targaryen era stata veloce e senza sangue. In confronto a quella operata dalla Guardia Cittadina avrebbe quasi potuto definirla misericordiosa.
Adesso Re Bran le stava chiedendo di comandare la Guardia Reale, l'onorevole gruppo di sette cavalieri eletti a difesa del sovrano, contro il suo stesso popolo.
Può un monarca fare ciò?
Tuttavia Brienne si limitò a rispondere: "Come ordinate Vostra Grazia. Potrebbe venir con me anche Ser Podrick?"
"Certo."
Brienne e Podrick uscirono dalla stanza ed una volta fuori lei trascinò lui nel più buio degli angoli del corridoio.
"Ma che fai?!" Podrick non capiva.
"Io non obbedirò al re." Gli rivelò Brienne, stringendo la presa attorno al suo braccio.
"Cosa?" Il ragazzo era incredulo. "M-Ma Brienne hai giurato!"
"Lo so." Lei si morse il labbro.
Era sempre rimasta fedele ai suoi giuramenti, sempre, ma ora... ora era giusto rimanere fedeli ad un re che era tutto meno che umano e che ordinava di massacrare il suo stesso popolo?
Anche Jaime ha fatto così con Aerys quando quest'ultimo minacciò di bruciare tutta Approdo del Re con l'alto fuoco piuttosto che consegnarla ai ribelli.
Solo che Brienne non avrebbe compiuto il gesto estremo di Jaime Lannister. Non gradiva passare alla storia come Sterminatrice di Re.
"Lui sa cosa sta accadendo in ogni parte del mondo in questo momento." La voce di Podrick la risvegliò dai suoi pensieri. "Molto probabilmente ci sta guardando adesso."
"Lo so." Ripeté Brienne. "Ma mi rifiuto di ordinare una carneficina di poveretti che chiedono solo cibo e pace. Preferisco andarmene."
"A-Andartene?" Podrick era sbiancato.
"Vado a Roccia del Drago per mettermi al servizio di Jon e Daenerys. Se tu vorresti seguirmi ne sarei ben lieta."
Il ragazzo restò un attimo in silenzio guardandola profondamente negli occhi. "M-Ma anche Daenerys Targaryen ha massacrato innocenti!"
Brienne sospirò. "Durante la mia vita ho capito che le persone possono cambiare Podrick. E, nella mia modesta opinione, ancora di più se hanno incontrato la morte."
Ripensò al suo rapporto con Jaime, dagli inizi alla fine.
Podrick deglutì nervosamente. "Sono con te Ser."
Brienne gli sorrise. "Bene."
Ritornò un secondo da Re Bran. Prima di andarsene voleva vedere per l'ultima volta colui che stava abbandonando.
"Vostra Grazia le guardie sono pronte per eseguire i miei ordini."
Bran non aveva staccato lo sguardo dal camino. Ora, appollaiato sul bracciolo della sua sedia a rotelle vi era un corvo che il re stava accarezzando. Se anche aveva visto il discorso fra lei e Podrick, non lo diede a vedere.
Non dava mai niente a vedere.
"Vai e compi il tuo dovete Ser Brienne."
Il corvo gracchiò e poco dopo Brienne uscì dalla stanza. Nonostante il fuoco nel camino fosse bello scoppiettante, là dentro in quel momento dominava il gelo.
Mentre Brienne si chiuse la porta alle sue spalle, udì Bran mormorare:
"Nessuno mi aveva detto che sarebbe costato così tanto."
E, per l'ultima volta, il corvo gracchiò.
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