Capitolo 1
Buio.
Solo Buio.
Vagava nella più completa oscurità e non sapeva dove stesse andando.
Avanti, dovunque esso sia. Devo andare avanti, perché se mi guardo indietro sono perduta.
Già, Daenerys della Nobile Casa Targaryen sapeva questo, e sapeva anche di essere morta. Morta perché pugnalata al cuore da colui che amava di più al mondo: Jon Snow. No, Aegon Targaryen, legittimo Erede al Trono di Spade.
Ricordava ancora la sala innevata e come quei fiocchi cadessero morbidi sui capelli di Jon. Voleva toglierli dal codino in cui erano intrappolati e liberarli, sentire la morbidezza di quei riccioli e baciarlo. Baciarlo e baciarlo. Ma il viso del suo amato era tutta un'altra storia: erano umidi, gli occhi di Jon Snow, umidi e tristi. Infinitamente tristi. Lui avanzava lentamente verso di lei, come se avesse paura ad avvicinarsi.Paura di cosa? Dany aveva provato a rassicurarlo raccontandogli la storia del Trono, di come fosse stato forgiato dalle mille spade dei nemici sottomessi di Aegon il Conquistatore, di come lei da bambina lo immaginasse.
Gli aveva chiesto di dominare insieme, di spezzare la ruota insieme. Insieme. Loro due. Gli ultimi due Targaryen rimasti al mondo.
Insieme con il loro amore.
"Tu sarai la mia regina... per sempre." Le aveva sussurrato Jon con la voce rotta da singhiozzi ed il viso rigato da lacrime. E l'aveva baciata.
L'aveva baciata con passione, con una passione che mai Dany aveva visto in lui. Poteva sentire le lacrime che gli scendevano lungo il volto e gli finivano nella barba. Erano salate. Ed erano tante. Ma perché tutto questo dolore? Dany non ne aveva compreso il motivo.
Ma poi l'aveva capito.
La lama era penetrata in lei velocemente, fredda e silenziosa come il bacio di un morto. Aveva fatto male. Tanto male. Un dolore che Dany non avrebbe mai pensato di poter provare.
Ma invece quel dolore era lì: vivo, presente e negli occhi di Jon.
Jon l'aveva guardava con una disperazione infinita negli occhi grigi e un'altra cascata di lacrime aveva bagnato le sue guance. Dany era crollata e tutto intorno a lei si era fatto buio.
Buio e freddo.
Quello stesso buio che ora la circondava in un oscuro abbraccio.
Perché?! Perché Jon l'aveva fatto? Lei gli aveva dato tutto, tutto! Per lui aveva portato le sue armate al Nord, per lui si era scontrata contro gli Estranei ed in quello scontro aveva perso Ser Jorah, per lui, per causa aveva perso Rheagal e Missandei. Aveva dato tutto per aiutare Jon.
E lui come l'aveva ricambiata? Con un pugnale nel cuore.
Con un fottutissimo pugnale nel cuore.
Ora Dany provava solo rabbia al pensiero di Jon. Tanta rabbia.
Urlò e lanciò calci nell'oscurità. Tutto il suo dolore e tutta la sua rabbia erano in quei gesti.
Poi, improvvisamente, il buio cedette il posto ad un 'accecante luce bianca e Dany dovette coprirsi gli occhi con le mani. Quando le tolse si ritrovò in una verde e lussureggiante radura, dove gli unici suoni udibili erano l'acqua che scorreva in un ruscello ed il canto degli uccelli.
Dove sono? È tutto così bello...
Una grande quercia si trovava sulla riva e sotto i suoi rami offriva una gradevole ombra.
"Benvenuta Daenerys."
Di chi era questa voce? Le era famigliare.
Dany si voltò e vide un ragazzo dai lunghi capelli argentei e gli occhi violetti. Viserys? No, non era Viserys, sebbene a prima vista poteva sembrarvi simile. Questo ragazzo era più bello e i suoi occhi erano di un violetto più scuro rispetto a quelli di Viserys.
Dany rimase a bocca aperta.
"R-Rhaegar?!"
Il ragazzo annuì e spalancò le braccia per accoglierla in un abbraccio. Daenerys vi ci si ficcò immediatamente.
Era Rhaegar. Suo fratello Rhaegar. Il Principe di Roccia del Drago che cantava con l'arpa dalle corde d'argento e che era amato dal suo popolo. Colui che ad Harrenhal aveva donato la corona di rose blu dell'inverno a Lyanna Stark e che con il nome di Lyanna Stark sulle labbra era morto sul Tridente.
Il fratello di cui aveva così tanto sentito parlare ma che mai aveva avuto l'occasione di conoscere.
Quando Dany si staccò dall'abbraccio vide che accanto al fratello vi era qualcun'altro.
Si trattava di una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi grigi.
Gli occhi degli Stark. Gli occhi di Jon.
La ragazza era vestita di blu e fra i capelli aveva una rosa blu dell'inverno. Le sorrideva. Dany la riconobbe subito: Lyanna Stark.
"Benvenuta Daenerys." Lyanna ripeté le stesse parole di Rhaegar.
"Perché sono qui? È questo l'Aldilà?..." Dany si guardò intorno.
Rhaegar e Lyanna si guardarono l'un l'altra, poi risero all'unisono.
"No sorellina" Rispose Rhaegar. "Questo non è ancora l'Aldilà. È un passo prima. E prima noi ti volevamo incontrare"
"Perché?" Dany non capiva. Era ad un passo dal rivedere tutti coloro che aveva amato, Drogo, Rhaego, Ser Jorah, Missandei, i suoi figli... E non poteva? Perché?
Rhaegar parlò ancora. "Tu sai cosa hai fatto, vero Daenerys?"
"Ho conquistato Approdo del Re. Ho ripreso il posto che era stato rubato alla nostra dinastia."
"E chi ne ha pagato il prezzo?"
La radura, Rhaegar e Lyanna si dissolsero e davanti a lei comparve una città in fiamme. Approdo del Re. Pensò. Questa è Approdo del Re. Erano i Sette Inferi sulla terra: le fiamme regnavano ovunque e la gente correva disperata. Bambini piangenti si aggrappavano alle gonne delle madri e uomini bruciati urlavano impazziti per le strade. Un drago volava su tutto ciò. Urla, fuoco e sangue.
Lei aveva portato tutta questa distruzione? Era...era questo che Jon aveva tentato di dirle nella sala del Trono.
"Bambini! Bambini innocenti bruciati!"
Molto tempo prima Daenerys Targaryen aveva giurato di non diventare mai come suo fratello Viserys. Aveva liberato schiavi e dato vita a dei draghi. Eppure si era trasformata in quello che aveva giurare di distruggere. Il potere, quel potere simboleggiato da un Trono fatto di spade aguzze e taglienti, aveva esteso la sua ombra anche su di lei. E per il potere si fa di tutto: si mente, si tradisce, si uccide.
"Io...".
Non ci sono parole per giustificare quello che ho fatto.
La visione sparì e la radura, Rhaegar e Lyanna ritornarono.
"Tutti hanno il punto di rottura e tu hai raggiunto il tuo. Jon ha fatto ciò che ha fatto perché doveva fermarti, eri diventata troppo pericolosa". Disse Rhaegar.
"Ma Jon era stato anche convinto da altri, altrimenti di suo iniziativa non l'avrebbe mai fatto. E ora...". La voce di Lyanna si incrinò per un attimo e strinse la mano del marito come a cercare conforto. "Ora vedessi come è disperato Daenerys, su al Nord Oltre la Barriera. Non sorride più, mangia e dorme ma è come se fosse un involucro vuoto. Si vergogna di ciò che ha fatto e i rimorsi lo tormentano. Oh, il nostro bambino..."
Si strinse a Rhaegar, ma il suo sguardo grigio non abbandonò Dany.
"Tu devi tornare indietro Daenerys. Tornare indietro e tornare ad essere ciò che eri un tempo. Tornare da Jon. Qualcosa di peggio del Re della Notte sta minacciando Westeros e solo il lupo ed il drago potranno salvare tutto. E poi tu sei...".
Il suo sguardo si abbassò sul ventre di Dany e lei lo sfiorò con la mano.
"Incinta." Sussurrò quella parola e le vennero le lacrime agli occhi.
"Sì, incinta del figlio di Jon." Concluse Lyanna.
"Ora vai, sorellina e compi il tuo destino. E bada a nostro figlio." Fu l'ultimo avvertimento di Rhaegar Targaryen, principe di Roccia del Drago, prima che scomparisse fra le tenebre assieme a Lyanna Stark. Le tenebre erano tornate ma adesso Dany udiva dei suoni. Dei canti.
"Signore della Luce proteggici!" Cantò una voce.
"Perché la notte è buia e piena di terrori!" Risposero altre voci in coro.
Voci e fiamme. Voci e fiamme. Percepì una strana sensazione al ventre ed un'attimo dopo l'aria le invase i polmoni.
L'aria della vita.
Daenerys Targaryen riaprì gli occhi e ritornò nel mondo mortale.
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