Capitolo 27
*Jack's pov*
Qualcuno mi spieghi che cazzo ci fa Franceschi nella cucina di casa mia. Per favore. Non riesco a capirlo. Perché? È tornato prima? Oh, no. Dovremo sorbircelo per molto, ancora? Oh, che cavolo.
Rimango nascosto dietro l'angolo tra la cucina e le scale per sbirciare qualcosa.
-...ripartirà stasera alle dieci- spiega Alexandra ad Alex. Lui annuisce.
-Auguri in ritardo, fratello.- Si stringono la mano scambiandosi un sorriso.
"Compleanno?" Bah. Chissenefrega.
Rinuncio alla colazione e torno in camera mia, sbattendomi dietro la porta. Che ore sono? Controllo l'orologio. Le due. Perfetto. Devo solo fingere di dormire altre otto ore e poi posso uscire.
Mi lascio cadere sul letto e faccio uscire un grugnito di esasperazione. Mi è passato il sonno e devo andare in bagno. Però non ho intenzione di muovermi di qui.
Chiudo gli occhi e cerco di non pensare a niente.
Non ci riesco. Presto milioni di immagini mi corrono alla testa e non posso fare a meno di pensare a come sono stato stupido. Sì, stupido. Non ho preso prima l'iniziativa di parlare ad Alexandra e ora al posto "mio" ci sta Josh. Già, ultimamente penso un sacco e sempre alle solite cose. Detesto strapensare, ma la gelosia non mi dà tregua. È come se il mio stesso cervello volesse farmi sentire male facendomi pensare sempre allo stesso problema senza soluzione.
D'un tratto, mi alzo dal letto e prendo la decisione di andare a parlare con Alex. Da solo. Non so neanche cosa voglio dirle, voglio solo... dialogare, capire come stanno le cose.
Mi metto un paio di pantaloni e una maglietta a caso e scendo le scale, trovando i due Alex e Josh impegnati a preparare il pranzo. "Non ne uscirà niente di buono" penso con acidità.
-Che buon odore- commento ironicamente, sedendomi. Si girano tutti di scatto.
-Ehi, Jack.- Alexander mi fa cenno con la spatola che tiene in mano. Lo ignoro.
-Guarda un po' chi è tornato.- Mi rivolgo a Josh. Il ragazzo mi sorride freddamente.
-È un piacere rivederti- dice, con un tono da funerale, e si torna a girare. Alexandra sospira pesantemente.
-Alex, posso parlarti?- le chiedo. Aggrotta un sopracciglio e si indica con aria interrogativa.
-Sì, tu. Fuori.
La ragazza dice: -Torniamo subito- e apre la porta d'ingresso, aspettando che esca anche io per richiuderla.
-Che cazzo ci fa qui?
-Compleanno- mi risponde seccamente, senza neanche guardarmi.
-E perché proprio qui?
-Perché gli va.- Si sistema con rabbia la maglietta. -Posso tornare dentro?
-Perché?
-Ti stai comportando da stronzo, ecco perché. Questo non è il Jack che ho scelto come migliore amico- dice semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Mi ferisce.
-Certo... sono sempre io lo stronzo...- mormoro, per nascondere la delusione.
-Posso sapere che cazzo ti ha fatto di male?- Alex alza la voce.
Apro la bocca e presto la richiudo. "Già, Jack, cosa ti ha fatto di male?"
Resto in silenzio. La mia è una motivazione ridicola, ha ragione lei. Alex cambia presto espressione. Si apre in un sorriso ironico, sfacciato e arrabbiato. Non l'ho mai vista così.
-Tu sei... geloso. Come... come puoi solo averne il coraggio? Come puoi trattare così Josh quando io con Maria e tutte le altre troie, perché sì, erano troie, che hai frequentato non ho mai fatto altro che assecondarti?
Ha ragione. Come posso pretendere che comportandomi così alla fine cambi qualcosa? Mi sento... patetico.
-Io volevo che tu fossi felice. Non pretendevo, però, che lo fossi con me. Tu stai facendo esattamente quello che io non ho fatto in tutti questi anni per non perdere la tua amicizia. E ora l'ho persa. Non è servito a nulla.- Si gira per aprire la porta e tornare dentro. La afferro per il braccio.
-Non l'hai persa- le dico, cercando di trattenere la rabbia e la tristezza.
-Sì, invece. Come posso essere amica di qualcuno che non sopporta vedermi felice?
Le lascio il polso. Entra in casa.
Mi lascio cadere a sedere sul gradino, fissando il vuoto davanti a me. Tutto quello che ha appena detto è giusto. Che senso ha comportarsi da stronzo? Che senso ha odiare la persona che rende felice la mia migliore amica?
Proprio in quel momento, la porta sbatte e Alex e Josh escono in fretta, camminando verso la strada. L'unica cosa a cui riesco a pensare è il male che mi fa vedere il braccio di lui sulle spalle di lei, e pensare a tutto quello che significa.
*Alexandra's pov*
Un'altra volta. Sono un'altra volta qui, in aeroporto, a salutare Josh. Stasera, però, ci sono solo io. Meno intoppi.
-Altri venti giorni- mormoro guardando verso il gate.
-Già.- Giocherella con il manico della piccola valigia e sospira.
-Vieni qui.- Gli passo le braccia intorno alla vita e lo stringo forte. Oggi è meno terribile dell'ultima volta, sapendo che tra venti giorni ci rivedremo.
Presto, chiamano il volo di Josh e sono costretta a lasciarlo andare.
-Buon viaggio.
-Grazie.- Mi bacia la fronte e si gira per andarsene.
Sospiro e, mentre esco dall'aeroporto, tiro fuori il cellulare, per chiamare mio fratello. Gli chiedo di passarmi a prendere e di poter restare con lui a sistemare la casa nuova, dove tra meno di un mese si trasferirà con Katelynne.
Ho bisogno di compagnia e di tenermi occupata per almeno altre due ore. Non voglio chiamare Alex, non voglio passare tempo con nessuno del gruppo perché so che significherebbe incontrare anche Jack, e non voglio. Preferisco non vederlo per un po', per capire se vale davvero la pena rimanere sua amica. Finché continua a mantenere certi atteggiamenti, ho deciso di non aver più nulla a che fare con lui. Il modo in cui si comporta con Josh inizia a infastidirmi, e non poco. Che senso ha tutto questo? Perché proprio adesso che ho trovato un ragazzo Jack inizia a comportarsi da geloso? Se è davvero 'da un paio di anni' che gli piaccio, perché non me l'ha detto prima?
Sospiro. Sono un'ipocrita. Neanche io gli ho detto nulla nei cinque anni passati. Potevo prendere l'iniziativa. Quando, però? Jack ha sempre avuto decine di ragazze intorno. Io ho solo lasciato correre il tempo, nella speranza che un giorno sarebbe cambiato qualcosa... ed ora siamo arrivati al punto di non ritorno.
So che probabilmente non saremo più amici come prima. Mi ferisce perdere una persona così importante.
Ma ormai, ho preso una decisione. Smetterò di parlare con Jack. Se lui tiene a me, mi verrà a chiedere scusa per il suo comportamento infantile. Se non lo farà... vorrà dire che il destino ha intenzione di dividerci.
__
So cosa state pensando, perché lo sto pensando anche io.
"A una persona che sta via un giorno non serve una valigia! Soprattutto se ha altri vestiti a casa sua."
Ho 3 valide ragioni per aver dato una valigia a Josh:
1) faceva figo giocherellare con il manico
2) faceva scena
3) in realtà una terza ragione non c'è, è solo che me ne sono accorta adesso che a dirla tutta una valigia non gli serviva e mi tirava modificare.
Mbeh.... Cosa pensate che succederà?
Jack e Alexandra faranno pace o sarà la loro fine?
Continuate a leggere e lo scoprirete :)
//Veri
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