Capitolo 11

*Alexandra's pov*

Ho lasciato Thomas all'ingresso di casa di Alex per poi tornare verso casa mia. Cavolo, quanto parla quel ragazzo. Non mi ha lasciato il tempo di dirgli nulla.

Appena arrivo di fronte a casa spengo la musica e aspetto in silenzio. Quando, intorno alle tre e cinque, qualcuno mi bussa sulla spalla, salto per lo spavento e mi giro, una mano sul cuore, il respiro pesante.

-Oh, sei solo tu.- dico debolmente. Josh aggrotta la fronte e sorride.

-Chi pensavi che fosse?

-Non so, un assassino, un maniaco, uno stalker...

-Che tragedia.- Scuote la testa. Gli sorrido e iniziamo a camminare verso casa di Alex. Cerco la sua mano durante il tragitto, e quando la trovo gliela stringo. Mi piace la sicurezza che mi dá. Parliamo un po' di tutto e un po' di niente, e circa alle tre e venti suono al campanello di Alex. Viene ad aprirci la porta Jack. In mutande. Non mi sorprende: sarei rimasta scioccata se piuttosto si fosse presentato vestito.

-Ehi, Lex.- Mi sorride e ricambio. Il suo sorriso mi fa battere il cuore appena più forte del dovuto, ma mi impongo di non farci caso e dire: -Ehi, Jacko.

Il suo sguardo passa a Josh e il suo sorriso si congela. So che non gli va molto a genio, il ragazzo, ma deve farsene una ragione. Parlando di amici antipatici, neanche a me piace tanto Maria.      

-Josh.- Lo saluta freddo.

-Jack.- Ricambia quest'ultimo, altrettanto gelido. La temperatura sembra scesa di dieci gradi in dodici secondi. Per fortuna, Alex irrompe nel salotto gridando nel suo migliore accento inglese: -Amore mio, fai accomodare i nostri ospiti, e non fare la testa di cazzo, staranno morendo di freddo, poverini!

-Piuttosto stiamo morendo di caldo- constato spingendo Jack via dalla porta e sgusciando in casa, seguita da Josh.

-C'è anche il signor Franceschi, che piacere rivederti!

-Lexie, sembri una casalinga frustrata.- urla Jack dal salotto.

-E tu sembri un disoccupato senza speranze che non si fa la doccia da quindici settimane.- Alex continua: -Mettiti almeno un paio di pantaloni, mica vorrai spaventare le ragazze!

-Sono sicuro che alle ragazze non dispiace. E poi c'è caldo, amico. Preferisci un me vestito e puzzolente o un me spogliato e profumato?

Mi scappa una risata all'ultima rima di Jack.

-Puzzi ad ogni modo. Vai a metterti qualcosa addosso.- Alex cerca di sembrare serio ma non riesce del tutto.

-Agli ordini, regina mia.- Detto questo si avvia su per le scale e sparisce in camera sua.

-Che tipo- mormora Josh, l'ombra di un sorriso sulle labbra.

-Devi vederlo da sbronzo, è venti volte peggio. Qualcosa da bere?- Chiede Alex da bravo padrone di casa.

-No, grazie.- rispondo, e in quel momento suona il campanello. Mi alzo per andare ad aprire. Mi trovo davanti Thomas e... Maria. Sospiro e mi faccio da parte per far passare la ragazza, che con un sorriso falso e una camminata da 'diva' sale le scale ignorandoci e andando dritta verso camera di Jack.

-Non dico di salutare, ma almeno di togliersi quell'espressione da puttana quando ci sono io intorno.- Mi lascio scappare queste parole mentre torno al tavolo della cucina e mi stritolo le dita per la frustrazione.

-Oh, Lex cattiva! È una cosa nuova.- Tom gongola mentre si versa un bicchiere di succo. Gli lancio un'occhiata assassina. Lui non sa niente dei miei sentimenti per Jack e nessuno deve saperlo.

-Io... non... io non... puah.- Alex rinuncia a quello che voleva dire e con un'espressione di puro disappunto dipinta in volto. -Non capisco neanche perché! La sua ragazza perfetta è un'altra, non quella... argh, devo solo stare zitto, non sono affari miei.

Alex continua a borbottare mentre morde la sua mela. "La ragazza ideale di Jack... e come sarebbe?" Non mi dovrebbe interessare, ma...

-Ehi, ragazzi. La porta non era ben chiusa, quindi siamo entrate.- Karen e Sammie irrompono in cucina e notando il disagio che scorre tra tutti noi, Samantha apre bocca. -Jack era di nuovo nudo?

Scoppiano tutti a ridere.  

-No, ma potrebbe esserlo adesso, sai, non scende da cinque minuti ed è chiuso in camera con Maria.- Alex se ne esce con una battutina scrausa che mi fa venire l'acidità di stomaco, ma fingo un sorriso e lascio perdere.

-Alex?- mi dice Josh all'orecchio.

-Sì?

-Quella mano mi serve.- Mi rendo conto in quel momento di stargli stringendo la mano molto forte. Probabilmente gli sto facendo male. Gliela lascio immediatamente.

-Oddio, scusa! Non me n'ero accorta.

Spero che non mi chieda il motivo... non sono sicura di riuscire a spiegarlo neanche a me stessa.

-Tranquilla.- Mi sorride. Quant'è adorabile in quel momento! Non so neanche perché. Gli passo un braccio intorno alla vita e lo stringo un po'.

-Ma che carini!- Alex ci nota subito e sorride maliziosamente.

-Sì, siamo bellissimi, vero?- chiedo con sarcasmo, guardando verso Josh, le cui guance sono leggermente colorite di rosa.

-Proprio bellissimi.- Una voce aspra mi giunge alle spalle. È Jack, con Maria attaccata al braccio.

-Noto con piacere che vi siete ricongiunti! Oh, che bello! Ora Maria può degnarci del suo saluto, vero?- Prima di riuscire a trattenere la mia ondata d'odio irrazionale verso quella ragazza le parole mi scappano di bocca, provocando un'alzata di sopracciglia insofferente da parte della strega e uno strano sorriso da Jack. Sembra divertito.

-Ciao, se ci tieni tanto.- La sua voce mi dá fastidio. I suoi capelli troppo lisci mi danno fastidio. I suoi occhi troppi grandi mi fanno fastidio. Le sue labbra troppo carnose mi danno fastidio. Il suo profumo mi dá...

-Lex, aggressiva oggi?- La voce di Tom mi giunge a scoppio ritardato. Sono talmente impegnata a impegnarmi a lasciar perdere Maria che non ho più prestato attenzione agli altri.

-Okay.- rispondo in modo incoerente. Samantha scoppia a ridere.

-Cosa c'è adesso?!- Mi rendo conto di sembrare scorbutica ma l'ultima uscita arrogante di Maria è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

-È già quel periodo?- Alex, Josh e Karen cercano di trattenere le risate e io sbuffo irritata, cercando di nascondere il mio sorriso. Dio, odio quando sono incazzata e i miei amici mi fanno ridere.

-Vaffanculo- mormoro poi, rinunciandoci e ridacchiando. A quel punto si unisce anche Thomas. Veniamo interrotti solo quando Zack e Rian spuntano dietro di noi facendomi prendere un infarto.

-Tu non sai chiudere bene la porta.- dice Karen riferita ad Alex. Lui le lancia addosso un bicchiere di carta e chiede: -Andiamo di sotto?

-Okay. Magari falla suonare come una frase un po' meno da maniaco, la prossima volta.- Zack dice con un sorriso, e dopo un'ultima risata andiamo a sentire le prove.

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