07. Right On Time

«Yoohyeon»

Sentii una voce chiamarmi, come se mi volesse svegliare da un lungo sonno, e quando aprii gli occhi vidi davanti a me il volto sorridente di Naoto.

«finalmente ti sei svegliata» commentò mentre mi mettevo seduta su quella che pareva essere una coperta da picnic posta all'ombra di un albero «abbiamo poco tempo»

«Naoto!» esclamai realizzando di averlo proprio davanti a me per poi abbracciarlo, erano già passate due settimane da quando era accaduto l'incidente e vederlo con gli occhi aperti era una gran gioia «sei proprio tu ... qui, davanti a me»

«Yoohyeon, non che ricevere un abbraccio da parte tua mi dispiaccia ma, abbiamo poco tempo» mi mise le mani sulle spalle e mi allontanò da sé «ci sono delle cose che devi sapere, ma non c'è molto tempo»

«Naoto, perché continui a ripetere che non c'è tempo? Ora che ti sei svegliato ne abbiamo di tempo, hai già parlato con i tuoi amici? Changkyun e Gahyeon ne saranno felicissimi»

«non mi sono svegliato, sei tu che stai dormendo. Questo posto è il mondo dei sogni, il tuo per la precisione. Quando Gahyeon ha provato ad aprire la porta dei sogni si è creato una specie di collegamento tra noi due, è la prima volta che riesco a mettermi in contatto con te. Devo spiegarti delle cose prima che la strega arrivi»

«la strega?»

«non è una strega vera e propria, è solo un soprannome» spiegò brevemente «Yoohyeon, smettila di farmi perdere tempo! Devi riferire un messaggio preciso a Gahyeon, quindi ascolta attentamente: ci sono delle persone alla Toge a cui sono stati alterati i ricordi, persone che sanno la verità sul passato, dovete fare in modo che ricordino e per farlo c'è bisogno che tu ricordi. In questo mondo ci sono delle porte che devono essere aperte»

Si alzò un forte vento, il cielo si ricoprì di nuvole e l'atmosfera si fece più cupa. Tutta la serenità che sembrava regnare in quel luogo era sparita da un momento all'altro, così come sparì Naoto e un secondo dopo tutto quel mondo.

Alzai di scatto la testa confusa, si era trattato veramente di un sogno ... eppure sembrava tutto così reale. Mi trovavo in infermeria, appoggiata con le braccia al letto di Naoto. Non si era ancora svegliato ed io dovevo essermi addormentata.

«tu» quel singolo pronome pronunciato da Changkyun mi fece salire i brividi lungo la schiena.

Due settimane erano passate dall'incidente di Naoto e dall'ultima volta che avevo avuto modo di incontrare Changkyun. Gahyeon mi aveva fatto sapere che si sarebbe assentato per poter rimanere accanto al suo amico mentre lei cercava un'altra soluzione e mi aveva anche suggerito di evitarlo il più possibile.

«Changkyun, io... »

Dovevo forse raccontargli quello strano sogno che avevo fatto? Se si fosse trattato solo ed esclusivamente di uno scherzo del mio subconscio si sarebbe arrabbiato con me ancor di più ma, se il mio mondo dei sogni e quello di Naoto si erano collegati per davvero e io non glielo dicevo ...

«non so cosa pensiate tutte di me» affermò avanzando nella mia direzione «forse mi credete stupido. Jiu mi ha raccontato del fantomatico incidente prendendosi la colpa e Gahyeon mi ha inculcato tante di quelle fesserie sul fatto che sarebbe potuto accadere anche senza la tua presenza ... ma io non sono stupido»

Iniziava a farmi paura. Il tono con cui parlava si faceva sempre più basso e intriso di odio..

«prima che arrivassi tu nessuno di noi era in pericolo. Eravamo in gabbia, ma al sicuro. Stavamo vivendo in pace con noi stessi dopo tanto tempo e tu hai rovinato tutto»

«mi dispiace!» mi alzai di scatto, la sedia su cui ero seduta si ribaltò «io non so come sia successo, io non controllo le mie abilità! Non volevo che Naoto si facesse male!»

Si avvicinò ancor di più, tanto che dovetti indietreggiare fino a trovarmi con la schiena al muro. Mi guardava con disprezzo, quasi come se volesse farmi fuori con lo sguardo. Quello non era lo stesso Changkyun che dormiva durante le lezioni e nemmeno lo stesso che avevo incontrato nel corridoi prima di andare in biblioteca. In quel momento la rabbia sembrava aver preso il possesso del suo corpo. Aveva senso che fosse così, il suo amico non accennava ad aprire gli occhi ed io ne ero la causa, aveva tutto il diritto di avercela con me.

«ti dispiace?» ripeté scimmiottando la mia espressione. Allungò le mani sul mio collo e strinse la presa. Cominciai a respirare a fatica mentre lui continuava a premere, mi guardò dritto negli occhi assumendo un'espressione ancora più inquietante «se ti dispiace come dici, perché non muori?»

Strizzai gli occhi mentre con le mani afferrai i suoi polsi nell'assurdo e inutile tentativo di allontanare le sue mani dalla mia gola. Era inutile, lui era più forte di me. Ormai toccavo terra unicamente con le punte dei piedi e l'aria che arrivava ai polmoni era sempre meno. Dove diavolo era Fukushi? Non aveva detto che mi avrebbe sempre salvata?

Proprio quando stavo per arrendermi all'idea che quella sarebbe stata la fine della mia vita, Changkyun smise di fare pressione. Le sue mani rimasero ferme immobili nell'esatta posizione in cui si trovavano.

Fu allora che da dietro di lui vidi sbucare Handong, che si sbrigò ad alzare una ad una le dita di Changkyun ed io finalmente riuscii ad allontanarlo da me.

Portai una mano al collo e cercai affannosamente aria, tossii più volte prima di poter stabilizzare il respiro e quando finalmente ci riuscii incontrai lo sguardo di Handong.

Non avevo mai avuto modo di parlarle assieme, sembrava essere una persona riservata che non amava essere al centro dell'attenzione, praticamente l'esatto opposto della sua amica Sana.

«grazie» dissi per poi guardare Changkyun immobile nella posizione in cui l'avevamo forzato. C'era mancato veramente poco. «cosa gli hai fatto esattamente?»

«ho fermato il tempo, sia per lui che per il resto della scuola. E prima che tu possa chiederlo, pare che tu sia immune alle leggi dello spazio e del tempo, per questo il tempo per te continua nonostante io attivi questa mia abilità» spiegò con pazienza, come se la scena di poco prima non l'avesse turbata minimamente «nemmeno Minji può infrangere le leggi del tempo e lei è figlia della dea dello Yomi, perché tu puoi? È da quando sei arrivata che me lo sto domandando, eppure non riesco a trovare la risposta»

«vorrei saperti rispondere, ma non riesco ancora a ricordare nulla.» guardai per un istante Naoto «so solo che le mie abilità fanno del male alle persone»

«la vera domanda è: stai davvero provando a ricordare?»

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𝐊𝐢𝐦 𝐌𝐢𝐧𝐣𝐢 (𝐉𝐢𝐮) '𝐬 𝐩𝐨𝐯

Poco prima dell'inizio della lezione in palestra, mi trovavo nella mia stanza a parlare con Gahyeon e lei stava proprio rispondendo ad una mia domanda quando si bloccò nel bel mezzo di una frase.

«che rottura» borbottai guardandomi allo specchio e sistemando una ciocca di capelli, Handong aveva nuovamente fermato il tempo. Fortunatamente ero nella mia stanza e non c'era bisogno che fingessi di rimanere congelata nel tempo come tutti gli altri, odiavo quella sua stupida abilità, era una gran seccatura, anche perché Handong la usava per delle sciocchezze.

«Jiu, figliola!» quasi mi prese un colpo quando lo specchio smise di riflettere la mia figura e si tramutò nello strumento di comunicazione che usava mia madre quando voleva parlarmi

«stavo ammirando la mia meravigliosa figura quando sei apparsa tu» incrociai le braccia al petto guardando la regina dello Yomi che aveva assunto le sembianze di una giovane donna dai lunghi capelli neri e il seno prosperoso messo in bella mostra da una veste con una scollatura decisamente troppo profonda «ti piace veramente tanto questa forma, ti avrò vista nel tuo vero aspetto forse tre volte in tutta la vita... a cosa devo il piacere di vederti?»

«ho saputo che c'è una nuova studentessa alla Toge Academy, ha detto di chiamarsi Yoohyeon, correggimi se sbaglio»

«non sbagli. Perché ti interessa tanto quella ragazza?»

«mi interesso delle tue amicizie, sono tua madre dopotutto»

«oh, andiamo...» quasi mi misi a ridere alla sua affermazione «non ti è mai importato di chi fossero i miei amici e scommetto che non sai nemmeno cosa è successo a Naoto. Quindi, perché vuoi sapere di Yoohyeon?»

«stiamo facendo questa chiacchierata proprio perché ho saputo quel che è successo. Mi aspettavo di incontrare Naoto, anzi, mi aspettavo di incontrare metà della tua classe, invece nulla. Quella ragazza, Yoohyeon, cosa sai di lei?»

«non molto» risposi cercando di ignorare il fatto che si aspettasse di vedere morti i miei compagni «Sana e Woosung l'hanno incontrata durante una scappatella, era messa male e quando si è svegliata è saltato fuori che aveva perso la memoria. Nemmeno lei sa qualcosa di se stessa. Però pare che abbia uno Yokai come amico»

Yoohyeon mi aveva chiesto di mantenere segreta la presenza di Fukushi e di mentire ai professori su quello che era accaduto veramente; la sua spiegazione era stata molto vaga, sembrava sapere ben poco del ragazzo, pareva sapere solo che lui fosse un bakeneko e che per il resto si era attenuata alle sue richieste.

«nulla che non sapessi già» commentò mia madre ammirando le sue stesse unghie color sangue «ascoltami bene figliola, questo suo stato di amnesia riduce notevolmente le sue abilità e tu devi approfittarne. Devi ucciderla»

«ucciderla?» ripetei perplessa «per quale motivo?»

«tu fallo e basta, la motivazione non è importante. Se riuscirai ad ucciderla otterrai una notevole ricompensa» sorrise soddisfatta e fece per interrompere la comunicazione, quando si ricordò un particolare «quasi dimenticavo, non può essere uccisa con un arma o con un veleno e nemmeno con una delle tue abilità. Tu devi trovare il modo per farlo. Buona fortuna!»

Non ebbi tempo per ribattere, Izanami interruppe la comunicazione e in quel momento pure il tempo riprese a scorrere.

«... per questo preferisco i conigli» Gahyeon completò la frase che stava dicendo prima che il tempo si fermasse. Nel riflesso dello specchio vidi la sua espressione farsi più preoccupata «Minji, qualcosa non va?»

Digrignai i denti e assottigliai lo sguardo ripensando alla richiesta di mia madre, come si uccideva una persona che non poteva essere uccisa? Strinsi i pugni per la rabbia, per un istante persi il controllo delle mie abilità e lo specchio di fronte a me andò in frantumi senza che io lo volessi.

«Minji?» la voce della mia amica riuscì a distrarmi dai miei pensieri per qualche secondo, giusto il tempo di riprendere il controllo «hai rotto il tuo specchio preferito, cosa mi sono persa?»

«nulla, va tutto benissimo» mentii rimettendo assieme i pezzi di vetro all'interno della cornice con un semplice gesto della mano. Mi voltai con un sorriso in volto «anche a me piacciono i conigli, hanno paura di tutto. Mentre i gatti, quelli sono intelligenti e non sanno stare al loro posto, li detesto»

Se volevo uccidere Yoohyeon, allora dovevo prima sbarazzarmi di Fukushi ed era esattamente quello che avrei fatto.

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