Quando il bambino scorse la sorgente rimase
ammaliato ad osservarla da lontano.

"E tu da dove spunti fuori?" chiese stupita la fonte, che non si aspettava quella presenza, apparsa all'improvviso tra l'intima penombra del fitto bosco che la celava.

" È stato il sentiero a portarmi fin qui" rispose egli corrucciato "ma durante il tragitto sono caduto più volte, e adesso guardami: sono ferito e sporco di fango. Volevo solo nascondermi".

" Avvicinati" lo invitò gentilmente la fonte.

" Perché mai dovrei?" Domandò il bambino con sospetto.

" Perché io sono una fonte, e con me potrai ripulirti, immergerti e trovare ristoro nella freschezza delle mie acque."

" E tu cosa vorrai in cambio?" Sospiró il bambino disilluso.

" Niente" disse la fonte con indulgenza.

" È impossibile! Nel posto da cui provengo io, tutti vogliono qualcosa in cambio, perciò parla."

La fonte ci pensó su e infine rispose:

" Dunque, in effetti una cosa che desidero ci sarebbe: la tua fiducia.
Non conosci la mia profondità e non sai se il mio fondale è melmoso, se scivolerai o annegherai.
Perciò è questo che ti chiedo, di buttarti e affidarti a me."

Il bambino prese coraggio e si incamminò.

Più si avvicinava e più riusciva a scorgere sè stesso, a riconoscersi dentro quel placido specchio d'acqua trasparente.

Quando arrivò sulla riva si denudò.

Mise le gambe a mollo ma si bloccò di colpo.

" Perché ti sei fermato?" Chiese ella.

" Perché mentre io mi lavo, la tua acqua sta diventando torbida. E io non voglio sporcarti."

La fonte allora, per quella premura, capì e si innamorò.

" Vedi, mio caro bambino, proprio ora con te mi sono resa conto che se anche dovessi sporcarmi la corrente mi ripulirebbe. Grazie a te ho potuto tornare ad apprezzare la limpidezza che tutti danno per scontata, grazie a te ho potuto riflettere sulla mia forza.
Senza di te non avrei avuto scopo del mio essere, ma con te sì, perché tu me l'hai donato".

Anche il bambino si innamorò della fonte e comprese che quel suo sentiero tortuoso era stato necessario per poter giungere a lei esattamente così com'era.

Finalmente entró lasciandosi cullare a lungo, e rimasero insieme per contare tutte le stelle del firmamento.