🦊4.Cerimonia🦊


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Erano passati i giorni e finalmente la tanto attesa cerimonia era giunta, Jungkook si trovava nella sua stanza in piedi mentre le serve lo stavano aiutando a vestirsi, per quell'occasione avevano optato per un abito rosso dalle rifiniture in oro che attraversavano tutto l'abito, la cintura era d'orata come gli accessori che venivano messi tra i capelli, Taehyung era seduto mentre ridacchiava per la faccia dell'amico che continuava a sbuffare e lamentarsi di ogni cosa venendo ripreso dalla domestica.

X: Mio signore stia fermo...

Jk: Odio questo vestito... Chi l'ha scelto?

X: Questo è l'abito che ha usato suo padre per sposarsi con vostra madre... Alla fanciulla volpe e stato mandato quello di vostra madre...

Jungkook quando sentì che l'abito con il quale la madre si sposò era stato donato a quella maledetta volpe digrignò i denti, quando era bambino osservava la madre che teneva curato quell'abito che un giorno avrebbe voluto far indossare a sua sorella ma purtroppo quel sogno gli era stato portato via con la morte della sorella...

Jk: Perché? E chi diavolo vi ha dato il permesso?

Le serve sentendo il tono pieno di rabbia che il principe gli aveva rivolto si allontanarono inchinandosi poggiando la fronte sulle mani che toccavano terra.

X: Mio signore... È stato un ordine dell'imperatore...

Jungkook si rese conto solo in quel momento che aveva usato un tono di voce che non era di sua abitudine usare verso la servitù, fece un profondo respiro cercando di calmare la rabbia che stava nascendo dentro di lui.

Jk: Perdonatemi... Potete uscire finisco da solo adesso.

Si girò dando le spalle alle donne che facendo ancora un altro inchino uscirono dalla stanza lasciando i due ragazzi da soli, Jungkook si guardò allo specchio osservando in ogni suo particolare quel vestito che un tempo apparteneva a suo padre ma su un disegno cadde il suo sguardo ed era quello che rappresentava una piccola volpe che teneva ai suoi piedi un piccolo globo di luce azzurro.

Jk: Taehyung... Pensi che questo matrimonio possa realmente servire?

Taehyung si alzò avvicinandosi all porta che dava su un piccolo giardino osservando i colori dei fiori che regnavano in esso, per molti anni si era domandato se realmente ci potesse essere una reale tregua tra le due razze ma sia uomini che creature trovavano sempre il modo di attaccare l'altra, come sapeva che avvolte alcune creature si muovevano solo per difesa quando venivano attaccate dagli umani.

T: Entrambe le parti hanno le loro colpe... Ho combattuto per molto tempo e fino a oggi mi sono sempre chiesto se ci potesse essere realmente una pace tra i nostri popoli... Non so se il matrimonio servirà però è sicuro che porterà qualcosa di buono...

Jungkook si avvicinò all'amico osservando come lui il giardino.

Jk: Io penso che questa cosa sia la più idiota al mondo... Come può un matrimonio tra un umano e una di quelle cose sanare anni di guerra... Morti e dolore?

T: Penso che la decisione dell'imperatore e della Madre volpe sia dettata dal fatto che questo matrimonio possa far vedere che tra le due si può andare d'accordo...

Taehyung si girò posando una mano sulla spalla di Jungkook per poi andare verso l'uscita della stanza sapendo che era ormai ora di avviarsi nel luogo della cerimonia, Jungkook rimase ancora pochi minuti a fissare quel giardino per poi prendere e raggiungere la sua guardia raggiungendo le porte del palazzo dove l'imperatore era già lì ad aspettarlo, il ragazzo si aspettava di vedere la madre ma sapeva benissimo che era solo una speranza di vederla lì fuori che le sorrideva dandogli il sostegno che sperava eppure non era così, si avvicinò al padre che lo guardava con un mezzo sorriso.

Imperatore: So che ti sto chiedendo molto... Ma è per una giusta causa figliolo...

Jk: Giusta causa o no voi mi state usando come vostra pedina...

L'imperatore sorrise al figlio facendo finta di abbracciarlo.

Imperatore: Tutti siete mie pedine... Ora vai e fai il tuo dovere di principe... E se capita dammi anche dei nipoti...

Jungkook sapeva perfettamente che il padre era manipolatore e se faceva tutto ciò era perché avrebbe ricevuto qualcosa in cambio, si staccò dall'abbraccio salendo sulla carrozza per poi dare il via per partire.

Jimin era da molto che osservava quella veste color rosso con i ricami in oro che alcune volpi tenevano in mano, osservava ogni piccolo dettaglio chiedendosi come gli esseri umani potevano indossare cose così appariscenti... Ma c'era un'altra cosa che lo fermava dall'indossare quella veste ed erano dei piccoli frammenti di ricordi impressi in essi, ricordi che appartenevano a una donna e che riguardavano una bambina.

H: Fratello...

Jm: Ripiegate queste vesti e ridatele a chi appartengono... Non indosserò ciò che possiede un sentimento così forte...

Le volpi fecero come detto ripiegando le vesti portandole via, Jimin sospirò sedendosi su una roccia osservando il lago, per molti anni quel posto è stata la sua casa, l'aveva visto crescere e giocare insieme al fratello, l'aveva visto nei momenti in cui stava con i suoi genitori eppure sapeva che quel posto tra poco sarebbe diventato un mero ricordo visto che avevano deciso la Madre volpe e l'imperatore che avrebbero vissuto in un palazzo lontano da lì.

H: Sai che io sarò con te vero?

Jm: Lo so fratellino... Ma mi chiedo cosa voglia realmente l'albero sacro da questa unione... Sappiamo per certo che l'unione tra umani e creature non va affatto bene, molti vi hanno provato e com'è finita? O l'uno o l'altro e finito morto... Per quanto io odio gli umani questa e la realtà dei fatti...

Hyunjin si avvicinò al fratello abbracciandolo da dietro poggiando il mento sulla sua spalla, sapeva perfettamente che le parole del fratello erano vere per molti anni da dopo la guerra aveva visto coppie di umani e creature formarsi ma era sempre finita che o l'umano moriva per mano della creatura perché lontana da casa impazziva oppure moriva la creatura per mano dell'uomo che non sopportava l'umiliazione di essere visto come un abbietto dal suo popolo, Jimin in tutto ciò non riusciva realmente a capire perché mai l'albero sacro avesse deciso di fargli fare questo passo forse era giunto il suo momento e quindi doveva farla finita in questo modo? Non lo sapeva affatto ma presto l'avrebbe scoperto.

H: Ora che ne dici di vestirti?

Jm: E scommetto che sai già come, vero?

Hyunjin si staccò portandosi davanti al fratello sorridendo, mosse la mano e addosso a Jimin ora vi era una veste color rosso acceso con dei ricami in argento, anche la cintura e i gioielli che aveva tra i capelli erano argentei con delle pietre rosse.

Jm: Wow che bravo... Ma ti ricordo che non deve vedermi...

H: Per questo ho preso questo velo rosso ti coprirà il viso.

Jm: Ohh fratellino allora ogni tanto la fai funzionare la testa.

Jimin ridacchiò vedendo come Hyunjin mise il muso sbuffando per le parole che aveva ricevuto, si sporse lasciando un bacio sulla sua fronte scompigliandogli poi i capelli.

Jm: Andiamo la Madre volpe ci aspetta alla radura...

I due fratelli si guardarono per poi cominciare a camminare verso la radura dove sapevano che tutto si sarebbe svolto, lungo il tragitto entrambi si guardarono attorno per imprimersi per bene i ricordi di quella foresta e di ciò che li legava a essa, per loro era doloroso sapere che presto non avrebbero potuto più correre tra quegli alberi oppure riposare sotto i loro tronchi, non avrebbero più potuto cantare e ballare con le altre creature che vivevano lì sarebbero stati per molto tempo soli in un luogo a loro sconosciuto e privo della magia sacra che li avrebbe protetti.

Camminarono a lungo per quei sentieri fatti solo di erba e fiori fino ad arrivare alla radura dove già molte creature che loro avevano protetto fino a quel giorno li stavano aspettando e quando uscirono allo scoperto gli sguardi erano già su di loro persino quelli degli umani che osservano le due creature avvicinarsi, mentre camminavano Jimin aveva il velo rosso che lo copriva mentre Hyunjin aveva preferito mostrarsi per quello che era sorprendendo molti umani, tutti sapevano che le volpi erano solo donne di bell'aspetto ma mai si sarebbero immaginati che potesse esistere anche un ragazzo tra di loro.

Jm: Quanti pensieri che hanno su di te...

H: Ciò che pensano non mi interessa... Facciamo questa cerimonia e poi mi trasformo di nuovo per fortuna non è giorno pieno...

Jimin sentì dal tono usato dal fratello di come fosse scocciato facendo una piccola risata, arrivarono proprio davanti la madre volpe con affianco l'imperatore e vicino loro il principe con la guardia, mentre si fermò davanti il principe ancora una volta una strana sensazione lo avvolse come se quel ragazzo fosse importante ma allo stesso tempo un nemico e non ne capiva il motivo, avrebbe voluto chiedere alla Madre volpe ma sembrava come se ogni volta che lui tirasse fuori il discorso lei cercava di sviarlo.

Madre Volpe: Possiamo iniziare adesso...

Per tutta la cerimonia sia Jungkook che Jimin non si voltarono mai l'uno nella direzione dell'altro non trovandolo opportuno di farlo, Hyunjin si trovava dietro Jimin ad alcuni passi e affianco a lui vi era Taehyung entrambi si osservavano con la coda dell'occhio stando in guardia sapendo che poteva succedere di tutto in quel momento.

T: Vi terrò d'occhio, non mi fido di voi volpi...

H: Come se noi ci fidassimo di voi umani... Il pensiero è uguale.

Taehyung ghignò alla risposta della volpe, entrambi vennero riportati alla cerimonia quando l'imperatore e la Madre Volpe dichiararono i due ragazzi compagni per la vita, per fortuna avevano deciso che non ci sarebbero stati tocchi o altro tra di loro se non solo l'unione di mano solo per mostrarsi ai due popoli, e così successe Jungkook allungò la mano mostrando il palmo gesto che venne seguito da Jimin poggiando la mano sulla sua lasciando che per la prima volta le loro pelli vennero a contatto, quando si toccarono una scarica di elettricità li attraverso dandogli una strana sensazione ma un'altra cosa successe quando i due si toccarono e fu che in quel preciso momento... Il cielo che prima era dei colori del tramonto adesso era colorato di blu e non vi erano né luna né stelle ma semplicemente oscurità che ben presto venne tinto dei colori di un'aurora boreale che fece sorprendere tutti sia umani che creature magiche.

T: Ma cosa...

H: Non è mai successo questo...

Madre Volpe: La benedizione dell'albero sacro e degli dei... Voi siete benedetti ragazzi.

I due per la prima volta si girarono a guardarsi e anche se Jungkook non aveva visto il viso di Jimin ma in quel istante sembrò come se il vento era dalla sua parte facendo volare la stoffa e il volto di un giovane ragazzo dai tratti delicati gli apparve di vedere, labbra carnose che sembravano morbide ma soprattutto degli occhi dai tratti felici ma nello stesso tempo dolci del colore del sangue, Jimin si coprì subito tenendo la stoffa e dare le spalle al ragazzo per poi insieme a Hyunjin andare verso i cavalli per lasciare alla fine quel posto, Taehyung affiancò Jungkook risvegliandolo dai suoi pensieri seguendo con lui i due ragazzi verso i cavalli.


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