🦊35. Orgogliosi 🦊
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Una volta arrivato al tempio la volpe venne raggiunta subito dal monaco che si preoccupò subito di vedere il ragazzo tra le sue braccia ma per fortuna si tranquillizzò non appena gli disse cosa era successo, presero e portarono il ragazzo in una stanza e il monaco subito si mise all'opera per curare le ferite del lupo con affianco la piccola Eun che non lasciava nemmeno un attimo la sua mano.
Jimin si sedette vicino la finestra osservando fuori ma tenendo sempre sotto occhio il monaco e i suoi movimenti, anche se aveva visto nella sua mente e ciò che gli stava succedendo non si fidava tanto... Più che altro era il suo istinto da volpe a dirgli di non farlo.
Monaco: Mio signore... Ho curato le sue ferite ma ora dobbiamo aspettare che la sua rigenerazione faccia il suo corso... Perché l'avete aiutato?
Jm: Perché il pianto di quella bambina mi rompeva i timpani...
Il monaco portò lo sguardo sulla piccola che si stava piangendo ma da lei non usciva nessun suono, riportò lo sguardo sulla volpe e sorrise capendo che era in grado di sentire i pianti delle anime e che non se ne era reso nemmeno conto, si alzò facendo un inchino per poi uscire fuori dalla stanza lasciando i tre da soli.
Jm: Voi lupi siete una fonte di guai...
Sbuffò continuando a guardare fuori ma sentì un peso sulle gambe e quando abbassò lo sguardo notò la piccola lupa che si stava accucciando a lui in forma di lupo addormentandosi.
Jm: Mi hai preso per un letto? Buttati su tuo fratello...
Un altro sbuffo uscì dalle labbra della volpe nel vedere che la piccola non si muoveva, arreso alla situazione portò una mano sulla testa della piccola iniziando ad accarezzarla dolcemente... Però quel gesto gli portò alla mente uno dei ricordi perduti... Vi era lui e un ragazzo dai biondi capelli poggiato con la testa sulle sue gambe, come con la piccola lupetta anche a questo ragazzo stava facendo le carezze tra i capelli notando dal suo sorriso che era felice.
Jm: Chi sei?
Sussurrò portando lo sguardo al cielo che lentamente stava diventando scuro lasciando che i primi puntini luminosi prendessero il loro posto.
Passarono tutto il tempo lì in quella stanza in completo silenzio, fino a quando verso tarda notte la volpe non si girò verso il lupo che iniziò a mugugnare qualcosa fino a quando non lo vide mettersi seduto e guardarsi attorno.
Jm: Vedi di non muoverti troppo... Le ferite ancora non sono guarite del tutto...
Jungkook si girò verso la voce vedendo la volpe alla finestra e sua sorella poggiata sulle sue gambe dormire, si chiedeva come era arrivato fino a lì... Lentamente il ricordo di ciò che era successo nel pomeriggio gli tornò alla mente chiedendosi che fine aveva fatto quel mostro.
Jk: Cosa è successo? E dove mi trovo?
Jm: Ti ho salvato dal quel mostro e ti trovi al tempio... Altre domande?
Jk: Che ore sono? Devo tornare a casa...
Il lupo si alza a fatica notando solo in quel momento che era senza maglia, la cercò trovandola piegata lì vicino al futon per poi mettersela, si avvicina alla volpe e si abbassa per prendere la sorellina ma una fitta al fianco lo fa lamentare.
Jm: Idiota... La tua rigenerazione non è al cento per cento quindi hai ancora le ferite aperte... Poterò io la piccola...
Jimin si alzò ignorando le proteste del lupo sul fatto che doveva portare la sua sorellina, ma pensandoci poco dopo si rese conto che anche solo camminare poco più di un passo per lui era stancante... Però tenne il passo rimanendo affianco alla volpe mentre scendevano le scale, Jimin lo guardò con la coda dell'occhio ridacchiando notando perfettamente che si stesse sforzando ma che in realtà stava soffrendo a ogni passo che faceva... Si fermò e si mise davanti a lui.
Jm: Sali sulla mia schiena cane...
Jk: Non ce né bisogno... Posso camminare...
Jm: Per arrivare da te la strada è lunga... Quindi sali o ti porto come sacco di patate...
Jungkook rimase in silenzio osservando la volpe davanti a lui che si era abbassato di poco per dargli modo di salire, era combattuto se dare retta al suo orgoglio da lupo alfa oppure lasciare che si umiliasse... Si perché per un alfa del suo calibro era umiliante farsi portare da un altro, specialmente se l'altro e una volpe... Ma alla fine dovette cedere e salire sulla schiena della volpe dopo avendo costatato che effettivamente era meglio così.
La volpe a parere di Jungkook sembrava a suo agio mentre portava un peso come lui, come se non avesse nessun problema... Però c'era una cosa che gli piaceva in quel momento, ed era che poteva sentire benissimo il profumo della volpe avvolgerlo e farlo rilassare.
Jk: Grazie...
Jm: Non ho bisogno dei tuoi ringraziamenti... L'ho fatto perché tua sorella non smetteva di piangere... E io odio i bambini che piangono...
Jk: Io ti ringrazio lo stesso... E ti ringrazio per esserti preso cura di Eun...
La volpe in risposta sbuffò come se volesse chiudere alla svelta quel discorso, e infatti per tutto il tragitto verso i confini del territorio dei lupi non era volata nemmeno una mosca tra i due, si sentì solo i lamenti di Jungkook quando la volpe superò i confini avvicinandosi alla sua casa vedendo i suoi genitori già fuori dalla porta pronti a saltare e azzannare la volpe.
Padre Jk: Cosa diavolo ci fa una volpe nel nostro territorio? Cosa hai fatto a i nostri figli maledetto..."
Jimin sbuffò ignorando le loro parole facendo scendere il lupo dandogli sua sorella.
Jm: Vedi di non cacciarti più nei guai... Non ti salverò ancora...
Jk: Non è colpa mia... E poi non voglio il tuo aiuto...
La volpe ghignò per poi prendere la sua forma animale sotto lo sguardo stupito del ragazzo e dei lupi lì presenti.
Jm: Questo è il problema di voi cani... Siete orgogliosi e non ammettete l'evidenza...
Disse la volpe iniziando a camminare verso il confine ignorando i ringhi che gli venivano rivolti così come le parole che riceveva... Gli ricordarono un piccolo momento di quando era un cucciolo, si era avvicinato al confine di un villaggio curioso di scoprire gli umani ma tutto ciò che ci ricevette furono urla e botte con bastoni di legno... Però si fermò non appena sentì la voce di Eun che si era appena svegliata e scendendo dalle braccia del fratello stava correndo verso di lui.
Jm: Esserino la tua voce è fastidiosa...
Disse sbuffando mettendosi seduto, vide come la piccola si avvicinò abbracciandolo facendo sprofondare il muso nel suo pelo bianco.
Jm: E anche i tuoi modi sono fastidiosi esserino...
I genitori di Jungkook insieme a gli altri lupi guardavano la scena cercando di elaborare cosa stesse succedendo, un lupo che stava abbracciato a una volpe, eterni rivali ma in quel momento sembravano come due buoni amici.
Madre Jk: Eun... Amore della mamma vieni qui... Non è sicuro stare vicino a quella volpe...
La volpe ridacchiò alle parole della donna ma alla fine se ci pensava bene non era sicuro ne stare vicino a una volpe ne tanto meno a un lupo.
Jm: Nemmeno stare vicino a voi lupi è tanto sicuro... Esserino vai da tua madre e non osare seguirmi...
La piccola si spostò con un broncio e Jimin dovette usare il suo potere per andare via... Creò un illusione lasciando credere a tutti che fosse ancora lì sparendo nella foresta, e una volta che fosse abbastanza lontano l'illusione creata svanì lasciando tutti a bocca aperta.
Padre Jk: Quindi questa era un illusione... Questo potere contro i nemici sarebbe ottimo...
Madre Jk: Spaventoso vorrai dire... Poteva anche attaccarci e noi non ce ne saremo resi conto... Eun vieni da me...
La piccola Eun guardò sua madre ma portò di nuovo lo sguardo verso la foresta da dove sapeva essere sparita la volpe, per la prima volta in tutti gli anni qualcuno l'aveva sentita, qualcuno poteva parlare con lei e questo per la piccola Eun era una cosa stupenda...
Jungkook si avvicinò prendendo la piccola tra le braccia lasciandogli un bacio tra i capelli.
Jk: Non ti preoccupare lo rivedremo presto promesso...
Li sussurrò mentre raggiungeva i suoi iniziando a raccontargli cosa era successo e perché erano in compagnia della volpe.
All'ultimo piano di un palazzo, volta con lo sguardo al panorama della città che si vedeva dalla grande finestra vi era lei... Colei che era ritornata dalla sua prigione grazie al sacrificio di Sinhag... Colei che voleva vendetta su tutte le creature magiche e le voleva suoi servi...
Ghignò non appena sentì la sua serva entrare dalla porta già sicura di aver avuto ciò che voleva, ma il silenzio che ricevette da Bae fece sparire il ghigno.
Bae: Mia signora...
Yeosin: Dove si trova la mia preda?
Il tono rabbioso e lo sguardo freddo che gli rivolse Yeosin fece tremare la donna che indietreggiò di qualche passo abbassando lo sguardo.
Bae: Non è colpa mia... La volpe è intervenuta... Era nelle mie mani...
Yeosin strinse talmente tanto forte il bicchiere che aveva tra le mani che esso si ruppe andando in mille pezzi, il liquido rosso del vino si mescolo con il sangue che iniziava colare e cadere sul tappeto bianco.
Yeosin: Quella dannata volpe... Come sua madre sta sempre in mezzo...
Bae: Lei usa il fuoco... Non ho potuto niente... Lo sa...
Yeosin: Stai zitta... Dovevi metterla in fin di vita e portarmela...
Bae si inchinò non appena vide la donna avvicinarsi cercando di tenere il viso basso e sperando che non le faceva niente di male.
Bae: Mia signora... Non è una lei... Ma un lui...
La divinità si fermò di scatto ghignando, di volpi donne era pieno ma le volpi uomo erano abbastanza rari... Ne esistevano pochi esemplari visto che alcune madri decidevano di lasciarli morire fin da piccoli ma questa notizia poteva giovare a suo favore... Nessun uomo e quando si diceva nessuno era così, poteva resistere al suo potere ammaliatore e la volpe non sarebbe stata da meno diventando così il suo schiavetto senza che se ne sarebbe accorto.
Yeosin: Tu occupati dei due lupi... Mi occuperò io della volpe...
Bae: Si mia signora...
Bae fece un altro inchino per poi andare via lasciando la donna che con lo sguardo tornò a guardare fuori non vedendo l'ora di mettere le mani su quella volpe.
Yeosin: Aspettami... Presto ti avrò...
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